Bollettino AVR - " Never Ending Tour "

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manichi
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Re: Bollettino AVR - " AVVISO AI LETTORI " da pag.135

Messaggioda manichi » 01 ago 2011 16:00

Palma ha scritto:- Verdicchio di Matelica riserva Mirum 2008: è uno di quelli di più difficile valutazione, sul bicchiere singolo è difficilmente battibile da altri Verdicchio, l'acidità c'è tutta, ma io continuo a mal digerire l'eccessiva dolcezza che ne limita la beva. Gran bel prodotto sia chiaro, ma non il mio preferito.


Secondo me un grande Verdicchio , la dolcezza c'è ma ben integrata da acidità e struttura , diciamo un verdicchio non trocken :mrgreen:
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Francvino
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Re: Bollettino AVR - " AVVISO AI LETTORI " da pag.135

Messaggioda Francvino » 01 ago 2011 16:44

Palma ha scritto:- Verdicchio di Matelica Poggetto 2009 Bisci. qui realmente il descrittore "ghiaccio" è stato molto gettonato :D Ottimo come aperitivo, assolutamente privo di qualunque imperfezione, buona acidità finale, sapesse anche di qualcosa sarebbe perfetto.


Sicuro sicuro che si chiamasse così?
Non escludo che l'azienda possa fare qualche bottiglia particolare, magari di minor pregio.
In genere loro hanno tre vini:
il base, il cru "vigneto fogliano" e la superselezione "senex" ossia la miglior vasca di fogliano lasciata lì e messa in commercio dopo diversi anni. Un po' come per il Podium e la Selezione G.Garofoli.

Infine: fuori il nome del bomber che con la doppietta allo scadere ha pareggiato la sfida Jesi vs. Matelica.


ps:Felici, con la fe, non Falici, non la fa. :D
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Re: Bollettino AVR - " AVVISO AI LETTORI " da pag.135

Messaggioda mbrown » 01 ago 2011 17:04

Palma ha scritto:Prima che arrivi la neuro a prelevarmi comunque vi rendo edotti che la birra mica l'ho presa ed a dirla tutta una birra da 32 gradi non la vorrei neppure gratis.

La Tactical Nuclear Penguin l'ho assaggiata (giusto un mezzo dito) ed è una cagata pazzesca (cit.). A quel punto bevi l'Unicum che almeno è più economico e il sapore è praticamente uguale.
P.s. Non ne ho comprato una bottiglia, ci mancherebbe pure!
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Re: Bollettino AVR - " AVVISO AI LETTORI " da pag.135

Messaggioda gremul » 01 ago 2011 17:51

mbrown ha scritto:
Palma ha scritto:Prima che arrivi la neuro a prelevarmi comunque vi rendo edotti che la birra mica l'ho presa ed a dirla tutta una birra da 32 gradi non la vorrei neppure gratis.

La Tactical Nuclear Penguin l'ho assaggiata (giusto un mezzo dito) ed è una cagata pazzesca (cit.). A quel punto bevi l'Unicum che almeno è più economico e il sapore è praticamente uguale.
P.s. Non ne ho comprato una bottiglia, ci mancherebbe pure!


curiosità, come fanno tecnicamente ad arrivare ad una gradazione del genere in una birra?
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Re: Bollettino AVR - " AVVISO AI LETTORI " da pag.135

Messaggioda mbrown » 01 ago 2011 18:14

gremul ha scritto:
mbrown ha scritto:
Palma ha scritto:Prima che arrivi la neuro a prelevarmi comunque vi rendo edotti che la birra mica l'ho presa ed a dirla tutta una birra da 32 gradi non la vorrei neppure gratis.

La Tactical Nuclear Penguin l'ho assaggiata (giusto un mezzo dito) ed è una cagata pazzesca (cit.). A quel punto bevi l'Unicum che almeno è più economico e il sapore è praticamente uguale.
P.s. Non ne ho comprato una bottiglia, ci mancherebbe pure!


curiosità, come fanno tecnicamente ad arrivare ad una gradazione del genere in una birra?


Si parte da una base a alta gradazione (penso che per la Penguin fosse una imperial stout) successivamente viene raffreddata a bassa temperatura. I cristalli di ghiaccio che si formano vengono eliminati, quindi si sottrae acqua contenuta nel ghiaccio. Ovviamente l'alcool, avendo un grado di solidificazione più basso, non si ghiaccia e in questo modo si alza il grado alcolico. Mi pare che per la birra in questione il processo sia stato ripetuto per 3 volte.
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Re: Bollettino AVR - " AVVISO AI LETTORI " da pag.135

Messaggioda Palma » 01 ago 2011 18:28

Francvino ha scritto:
Palma ha scritto:- Verdicchio di Matelica Poggetto 2009 Bisci. qui realmente il descrittore "ghiaccio" è stato molto gettonato :D Ottimo come aperitivo, assolutamente privo di qualunque imperfezione, buona acidità finale, sapesse anche di qualcosa sarebbe perfetto.


Sicuro sicuro che si chiamasse così?
Non escludo che l'azienda possa fare qualche bottiglia particolare, magari di minor pregio.
In genere loro hanno tre vini:
il base, il cru "vigneto fogliano" e la superselezione "senex" ossia la miglior vasca di fogliano lasciata lì e messa in commercio dopo diversi anni. Un po' come per il Podium e la Selezione G.Garofoli.

Infine: fuori il nome del bomber che con la doppietta allo scadere ha pareggiato la sfida Jesi vs. Matelica.


ps:Felici, con la fe, non Falici, non la fa. :D


Mi pare proprio che il nome fosse quello e certamente era un base, base. Magari manichi ricorda meglio.
Felici certo, errore di digitazione fu. A proposito qual'è il nome della riserva, o selezione che non ricordo?
Prima di scrivere il resto è necessaria una sviolinata, altrimenti...:
gli assaggi di Verdicchio fatti in questi giorni, ci hanno veramente fatto venire una gran voglia di dedicare due tre giorni intensivi a questa zona ed alla prima occasione ci recheremo a Jesi (ed un po' anche a Matelica) per opportuno approfondimento.
Tra l'altro sono vini che, questi sì, non devono essere messi in competizione con i Borgogna, o con altri grandi bianchi di altre zone, perchè assolutamente diversi, legati a questo territorio e provenienti da vitigno autoctono. Mi potranno piacere meno di un grande Borgogna, ma di certo trovo cose diverse e quindi va più che bene e ci sta anche valutarli in maniera diversa.

Adesso qua mi gioco la reputazione, ma tanto...
Il nome del miglior vino della vacanza non lo ricordo esattamente, ma comunque era un Verdicchio di Matelica Carlomagno 2000 di mi pare un certo Mattei, Beni di Mattei, o qualcosa del genere.
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Re: Bollettino AVR - " AVVISO AI LETTORI " da pag.135

Messaggioda Francvino » 01 ago 2011 19:04

Palma ha scritto:Adesso qua mi gioco la reputazione, ma tanto...
Il nome del miglior vino della vacanza non lo ricordo esattamente, ma comunque era un Verdicchio di Matelica Carlomagno 2000 di mi pare un certo Mattei, Beni di Mattei, o qualcosa del genere.


Il nome della Riserva di Andrea Felici è Cantico della Figura.

Carlomagno 2000: mai sentito, neanche una volta. Ma dove l'avete preso?
Avete una foto della bottiglia? Il Mattei evocato dovrebbe esser Enrico, che a Matelica è nato.
Però non conosco e non ho mai bevuto niente di un'azienda che possa esser collegata a lui, anche solo per omonimia.
Tra l'altro il 2000 a Matelica non è stata un'annata da lungo invecchiamento (neanche a Jesi, se è per questo. Troppo calda).
Mistero. Urge indagare.

Adesso chiamo il mio agente speciale a Cerreto d'Esi. 8)
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Re: Bollettino AVR - " AVVISO AI LETTORI " da pag.135

Messaggioda Pigigres » 01 ago 2011 19:35

Palma ha scritto:Tra l'altro sono vini che, questi sì, non devono essere messi in competizione con i Borgogna, o con altri grandi bianchi di altre zone, perchè assolutamente diversi, legati a questo territorio e provenienti da vitigno autoctono. Mi potranno piacere meno di un grande Borgogna, ma di certo trovo cose diverse e quindi va più che bene e ci sta anche valutarli in maniera diversa.

Io ho come l'impressione che il verdicchio goda di un generale apprezzamento proprio perchè ne esistono molte versioni che, a livello di "modello espressivo/stilistico", tendono a ricalcare - pur nella enorme variabilità ma insomma, spero che ci capiamo - quello già consolidato proprio ad esempio dei bianchi di Borgogna. Ora, qui dici che a questi vini bisogna approcciarsi per la loro specificità, cosa con cui concordo pienamente, però tante volte ho letto frasi, anche in questi giorni, del tipo:"Meursault di Jesi", piuttosto che: "Puligny di Matelica", forse scherzose, ma che danno come l'idea che invece il modello stilistico ideale fosse già stato prefissato.
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Re: Bollettino AVR - " AVVISO AI LETTORI " da pag.135

Messaggioda Francvino » 01 ago 2011 19:51

manichi ha scritto:
Palma ha scritto:- Verdicchio di Matelica riserva Mirum 2008: è uno di quelli di più difficile valutazione, sul bicchiere singolo è difficilmente battibile da altri Verdicchio, l'acidità c'è tutta, ma io continuo a mal digerire l'eccessiva dolcezza che ne limita la beva. Gran bel prodotto sia chiaro, ma non il mio preferito.


Secondo me un grande Verdicchio , la dolcezza c'è ma ben integrata da acidità e struttura , diciamo un verdicchio non trocken :mrgreen:


Quoto, perdincibacco!
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Re: Bollettino AVR - " AVVISO AI LETTORI " da pag.135

Messaggioda Francvino » 01 ago 2011 19:54

Pigigres ha scritto:
Palma ha scritto:Tra l'altro sono vini che, questi sì, non devono essere messi in competizione con i Borgogna, o con altri grandi bianchi di altre zone, perchè assolutamente diversi, legati a questo territorio e provenienti da vitigno autoctono. Mi potranno piacere meno di un grande Borgogna, ma di certo trovo cose diverse e quindi va più che bene e ci sta anche valutarli in maniera diversa.

Io ho come l'impressione che il verdicchio goda di un generale apprezzamento proprio perchè ne esistono molte versioni che, a livello di "modello espressivo/stilistico", tendono a ricalcare - pur nella enorme variabilità ma insomma, spero che ci capiamo - quello già consolidato proprio ad esempio dei bianchi di Borgogna. Ora, qui dici che a questi vini bisogna approcciarsi per la loro specificità, cosa con cui concordo pienamente, però tante volte ho letto frasi, anche in questi giorni, del tipo:"Meursault di Jesi", piuttosto che: "Puligny di Matelica", forse scherzose, ma che danno come l'idea che invece il modello stilistico ideale fosse già stato prefissato.


Ci si riferisce a un determinato vino, non ai vini. E' un riverbero di determinate caratteristiche.
Il Meursault c'entra con il Verdicchio come i cavoli a merenda, è solo evocativo. Un modo come un'altro per dire che è zona di grandi bianchi.
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Re: Bollettino AVR - " AVVISO AI LETTORI " da pag.135

Messaggioda de magistris » 01 ago 2011 20:04

Francvino ha scritto:
Pigigres ha scritto:
Palma ha scritto:Tra l'altro sono vini che, questi sì, non devono essere messi in competizione con i Borgogna, o con altri grandi bianchi di altre zone, perchè assolutamente diversi, legati a questo territorio e provenienti da vitigno autoctono. Mi potranno piacere meno di un grande Borgogna, ma di certo trovo cose diverse e quindi va più che bene e ci sta anche valutarli in maniera diversa.

Io ho come l'impressione che il verdicchio goda di un generale apprezzamento proprio perchè ne esistono molte versioni che, a livello di "modello espressivo/stilistico", tendono a ricalcare - pur nella enorme variabilità ma insomma, spero che ci capiamo - quello già consolidato proprio ad esempio dei bianchi di Borgogna. Ora, qui dici che a questi vini bisogna approcciarsi per la loro specificità, cosa con cui concordo pienamente, però tante volte ho letto frasi, anche in questi giorni, del tipo:"Meursault di Jesi", piuttosto che: "Puligny di Matelica", forse scherzose, ma che danno come l'idea che invece il modello stilistico ideale fosse già stato prefissato.


Ci si riferisce a un determinato vino, non ai vini. E' un riverbero di determinate caratteristiche.
Il Meursault c'entra con il Verdicchio come i cavoli a merenda, è solo evocativo. Un modo come un'altro per dire che è zona di grandi bianchi.


se vi dico che qualche volta alla cieca ho scambiato verdicchi degli anni '90 per Hermitage bianchi, e viceversa, quanto peggioro la mia già ampiamente compromessa credibilità?
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Re: Bollettino AVR - " AVVISO AI LETTORI " da pag.135

Messaggioda Pigigres » 01 ago 2011 20:05

Francvino ha scritto:Ci si riferisce a un determinato vino, non ai vini. E' un riverbero di determinate caratteristiche.
Il Meursault c'entra con il Verdicchio come i cavoli a merenda, è solo evocativo. Un modo come un'altro per dire che è zona di grandi bianchi.


Chiaro, grazie della precisazione. A me sembra comunque che alcuni vini da verdicchio siano tra i nostri vini quelli per i quali esistono maggiori somiglianze da un punto di vista di "modello espressivo" (non sto parlando di caratteristiche varietali, per le quali il paragone ovviamente nulla c'entra) in comune. E' solo, come dicevo, una mia impressione.
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Re: Bollettino AVR - " AVVISO AI LETTORI " da pag.135

Messaggioda Pigigres » 01 ago 2011 20:07

de magistris ha scritto:se vi dico che qualche volta alla cieca ho scambiato verdicchi degli anni '90 per Hermitage bianchi, e viceversa, quanto peggioro la mia già ampiamente compromessa credibilità?


Ad esempio un noto forumista di Milano, motlo bravo nel riconoscimento alla cieca, mi ha confessato di aver spesso confuso alcune riserve di Villa Bucci con Chablis. Con questo, mi ripeto, non sto parlando del varietale, che è diversissimo, ma di modello espressivo, di "idea di vino"; non so se mi riesco a spiegare, probabile che no :lol:
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Re: Bollettino AVR - " AVVISO AI LETTORI " da pag.135

Messaggioda de magistris » 01 ago 2011 20:12

Pigigres ha scritto:
de magistris ha scritto:se vi dico che qualche volta alla cieca ho scambiato verdicchi degli anni '90 per Hermitage bianchi, e viceversa, quanto peggioro la mia già ampiamente compromessa credibilità?


Ad esempio un noto forumista di Milano, motlo bravo nel riconoscimento alla cieca, mi ha confessato di aver spesso confuso alcune riserve di Villa Bucci con Chablis. Con questo, mi ripeto, non sto parlando del varietale, che è diversissimo, ma di modello espressivo, di "idea di vino", non so se mi riesco a spiegare, probabile che no :lol:


Villa Bucci scambiato per Chablis non è un fatto inconsueto, anzi. Ma Villa Bucci è davvero un verdicchio a parte, secondo me: a Jesi soprattutto c'è quasi sempre una dimensione orizzontale che difficilmente riporta alla borgogna, cote de beaune o auxerroise che sia. Ovviamente imho. :D
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Re: Bollettino AVR - " AVVISO AI LETTORI " da pag.135

Messaggioda Pigigres » 01 ago 2011 20:20

de magistris ha scritto:
Pigigres ha scritto:
de magistris ha scritto:se vi dico che qualche volta alla cieca ho scambiato verdicchi degli anni '90 per Hermitage bianchi, e viceversa, quanto peggioro la mia già ampiamente compromessa credibilità?


Ad esempio un noto forumista di Milano, motlo bravo nel riconoscimento alla cieca, mi ha confessato di aver spesso confuso alcune riserve di Villa Bucci con Chablis. Con questo, mi ripeto, non sto parlando del varietale, che è diversissimo, ma di modello espressivo, di "idea di vino", non so se mi riesco a spiegare, probabile che no :lol:


Villa Bucci scambiato per Chablis non è un fatto inconsueto, anzi. Ma Villa Bucci è davvero un verdicchio a parte, secondo me: a Jesi soprattutto c'è quasi sempre una dimensione orizzontale che difficilmente riporta alla borgogna, cote de beaune o auxerroise che sia. Ovviamente imho. :D


Esatto, per quel che so di verdicchio concordo pienamente. Infatti parlavo di "alcune versioni". Inoltre, guarda caso, Villa Bucci è, mi par di capire leggendo qua e là, quello più apprezzato; per cui ho pensato che il numeroso apprezzamento che esiste per questa tipologia sia dovuto anche al fatto che ne esistono alcune versioni che tendono a ricalcare un modello espressivo già ampiamente consolidato. Per fare un altro esempio, spostandoci a Matelica, trovo il Collestefano avere un'espressività (spero di non dire una boiata :lol: ) nettamente rieslingeggiante... :?:
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Re: Bollettino AVR - " AVVISO AI LETTORI " da pag.135

Messaggioda de magistris » 01 ago 2011 20:26

Pigigres ha scritto:Per fare un altro esempio, spostandoci a Matelica, trovo il Collestefano avere un'espressività (spero di non dire una boiata :lol: ) nettamente rieslingeggiante... :?:


concordo, aldone testimone.. :D
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Re: Bollettino AVR - " AVVISO AI LETTORI " da pag.135

Messaggioda alexer3b » 01 ago 2011 21:01

de magistris ha scritto:
Pigigres ha scritto:Per fare un altro esempio, spostandoci a Matelica, trovo il Collestefano avere un'espressività (spero di non dire una boiata :lol: ) nettamente rieslingeggiante... :?:


concordo, aldone testimone.. :D

M'avessi detto uno solitamente sobrio ... :lol:

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Re: Bollettino AVR - " AVVISO AI LETTORI " da pag.135

Messaggioda vignadelmar » 01 ago 2011 21:08

de magistris ha scritto: Ma Villa Bucci è davvero un verdicchio a parte, secondo me: a Jesi soprattutto c'è quasi sempre una dimensione orizzontale che difficilmente riporta alla borgogna, cote de beaune o auxerroise che sia. Ovviamente imho. :D


No, il Villa Bucci non è un verdicchio a parte. Verdicchieggia sempre e comunque al 100%. Se dovessimo fare una gara, assurda, a chi verdicchieggia di meno, allora, il Collestefano vince senza bisogno di combattere.
Ma questa sarebbe una conclusione sbagliata. Il verdicchio è molto versatile, abbraccia un territorio di elezione piuttosto ampio, con grandi variabili al suo interno. Le diversissime sensibilità dei produttori poi, ne fanno una tipologia dai caratteri diversissimi e comuni allo stesso tempo. Si va dai passiti,ai metodo classici, alle vendemmie tardive: dal Collestefano, al San Michele di Bonci fino al Balciana. Ma sempre verdicchi rimangono, al 100% varietali. E' proprio in questa estrema e positiva poliedricità che risiede l'assoluta grandezza del verdicchio come bianco italiano. Grandezza insita anche in una profonda verticalità di espressione e di evoluzione, se ho ben interpretato il tuo concetto.

Infine, il verdicchio non "scimmiotta" nessun altro vino e nessuna altra denominazione. Se lo si ascolta urla la propria poliedrica unicità a tutto volume.

Ciao

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Re: Bollettino AVR - " AVVISO AI LETTORI " da pag.135

Messaggioda de magistris » 01 ago 2011 21:29

vignadelmar ha scritto:
de magistris ha scritto: Ma Villa Bucci è davvero un verdicchio a parte, secondo me: a Jesi soprattutto c'è quasi sempre una dimensione orizzontale che difficilmente riporta alla borgogna, cote de beaune o auxerroise che sia. Ovviamente imho. :D


No, il Villa Bucci non è un verdicchio a parte. Verdicchieggia sempre e comunque al 100%. Se dovessimo fare una gara, assurda, a chi verdicchieggia di meno, allora, il Collestefano vince senza bisogno di combattere.
Ma questa sarebbe una conclusione sbagliata. Il verdicchio è molto versatile, abbraccia un territorio di elezione piuttosto ampio, con grandi variabili al suo interno. Le diversissime sensibilità dei produttori poi, ne fanno una tipologia dai caratteri diversissimi e comuni allo stesso tempo. Si va dai passiti,ai metodo classici, alle vendemmie tardive: dal Collestefano, al San Michele di Bonci fino al Balciana. Ma sempre verdicchi rimangono, al 100% varietali. E' proprio in questa estrema e positiva poliedricità che risiede l'assoluta grandezza del verdicchio come bianco italiano. Grandezza insita anche in una profonda verticalità di espressione e di evoluzione, se ho ben interpretato il tuo concetto.

Infine, il verdicchio non "scimmiotta" nessun altro vino e nessuna altra denominazione. Se lo si ascolta urla la propria poliedrica unicità a tutto volume.

Ciao

.


La tua disamina non fa una grinza. E mi tocca precisare meglio quel che si diceva a proposito del Villa Bucci: è verdicchio, senza se e senza ma ( :D ), uno dei possibili verdicchi, quello che volevo dire è che non ce n'è un altro con cui potrebbe essere confuso, almeno per la mia modesta esperienza. :D
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Re: Bollettino AVR - " Vacanze Rockabilly " da pag.135

Messaggioda Pigigres » 01 ago 2011 21:54

Quello di cui parlo, comunque sempre riferito a talune etichette (oltre a Villa Bucci e Collestefano, aggiungerei pure Podium e Mirum), è solo riferito alle "modalità di identità", non alle possibili assonanze varietali e/o stilistiche. Così come mi sembra che esistano assonanze di espressione (tipo nebbiolo/aglianico, demagistris correggimi se dico una cazzata :lol: ), così mi sembra che esistano assonanze di "identità", di "impalcatura", di "fondamenta". In questo ultimo senso mi sembra ad esempio che nebbiolo e sangiovese siano molto vicini (mentre NON lo sono dal punto di vista dell'espressività aromatica), e credo siano parecchio distanti da, chessò, sempre a titolo di esempio, rossese/vespolina/grignolino.
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Re: Bollettino AVR - " Vacanze Rockabilly " da pag.135

Messaggioda alexer3b » 01 ago 2011 22:10

Pigigres ha scritto:demagistris correggimi se dico una cazzata :lol:

Allora stai fresco !

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Re: Bollettino AVR - " AVVISO AI LETTORI " da pag.135

Messaggioda alexer3b » 01 ago 2011 22:16

vignadelmar ha scritto:Se dovessimo fare una gara, assurda, a chi verdicchieggia di meno, allora, il Collestefano vince senza bisogno di combattere.
Ma questa sarebbe una conclusione sbagliata. Il verdicchio è molto versatile, abbraccia un territorio di elezione piuttosto ampio, con grandi variabili al suo interno. Le diversissime sensibilità dei produttori poi, ne fanno una tipologia dai caratteri diversissimi e comuni allo stesso tempo.

Non sono d'accordissimo sul Collestefano (secondo me altre interpretazioni , pur buonissime , per via dell'affinamento e/o della raccolta tardiva sono meno riconoscibili come verdicchio) ma condivido il discorso nel succo.

Alex
Oggi, in latino...l'ha pijata ar culo. (Romano ad honorem 08-10-2008)

... a Nossiter (come ai suoi compaesani) bisognerebbe spiegare che quando avrà capito l’importanza di usare il bidet sarà sempre troppo tardi… :lol: (anonimo 07-02-2012)
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Re: Bollettino AVR - " Vacanze Rockabilly " da pag.135

Messaggioda Palma » 01 ago 2011 22:33

Su Pigi dai però, Meursault de Jesi o lu Verdicchio de Puligny, forse non sono da prendere proprio seriamente :D
Io alcune volte trovo assonanze con la Loira (mi pare l'unica zona ancora non citata, tra l'altro, dopo che è stato nominato anche l'Hermitage :D ), ma come già detto l'identità è proprio sua, poliedrica fin che si vuole, ma unica ed assolutamente territoriale.
L'unico vino, tra quelli bevuti in questi 4 giorni, che realmente alla cieca avrei scambiato per un GC di Borgogna bianca è stato il Carlomagno del 2000, nessun altro.
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Re: Bollettino AVR - " AVVISO AI LETTORI " da pag.135

Messaggioda Palma » 01 ago 2011 22:34

mbrown ha scritto:
Palma ha scritto:Prima che arrivi la neuro a prelevarmi comunque vi rendo edotti che la birra mica l'ho presa ed a dirla tutta una birra da 32 gradi non la vorrei neppure gratis.

La Tactical Nuclear Penguin l'ho assaggiata (giusto un mezzo dito) ed è una cagata pazzesca (cit.). A quel punto bevi l'Unicum che almeno è più economico e il sapore è praticamente uguale.
P.s. Non ne ho comprato una bottiglia, ci mancherebbe pure!


Mi è invece decisamente piaciuta la Chaos Theory.
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Re: Bollettino AVR - " Vacanze Rockabilly " da pag.135

Messaggioda manichi » 01 ago 2011 23:16

Di Brewdog mi piacciono Punk Ipa e Riptide , apprezzabili anche Trashy Blonde , 77 Lager e 5 AM , sul resto 'gna fo' .
Tornando al verdicchio si sa che è a mezza strada tra Chablis e la Loira :mrgreen:
Finii con i campi alle ortiche
finii con un flauto spezzato
e un ridere rauco
ricordi tanti
e nemmeno un rimpianto.

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