Le Colonne Milanesi

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megaMAX
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda megaMAX » 20 giu 2011 03:52

Ok cancello la nota polemica in cui mi sembrava che il mio pensiero fosse stravolto, e visto proprio che non c'è nulla di personale, talvolta cerco di capire.

Ho riletto su indicazione di "qualcuno" la nota di Aramis, ed in effetti il descrittore è preciso... ghiaccio, inteso come qualcosa di "sottrattivo", qualcosa che manca.

Pensando all'odore di neve, di una nevicata, penso proprio quello... la neve copre la natura ed anche gli odori, e forse il naso riconosce l'assenza di odori come assenza, ma il cervello gli dà il connotato di "odore di neve", come per descrivere la mancanza di qualcosa con qualcos'altro.

A questo punto mi chiedo: escludendo il vino troppo freddo (ma mica tanto, a volte bevendo un vino troppo freddo, al naso si sente giù che è freddo... un po' per il flusso di calore dal corpo, un po' per l'assenza di odori appunto), forse il descrittore "ghiaccio" si riferisce ad aspettative deluse, a descrittori attesi ma mancanti, a sentori che il tipo di vino, il colore, l'uvaggio ci farebbero attendere, ma in realtà non ci sono??
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda M. de Hades » 20 giu 2011 10:44

megaMAX ha scritto:Ok cancello la nota polemica in cui mi sembrava che il mio pensiero fosse stravolto, e visto proprio che non c'è nulla di personale, talvolta cerco di capire.

Ho riletto su indicazione di "qualcuno" la nota di Aramis, ed in effetti il descrittore è preciso... ghiaccio, inteso come qualcosa di "sottrattivo", qualcosa che manca.

Pensando all'odore di neve, di una nevicata, penso proprio quello... la neve copre la natura ed anche gli odori, e forse il naso riconosce l'assenza di odori come assenza, ma il cervello gli dà il connotato di "odore di neve", come per descrivere la mancanza di qualcosa con qualcos'altro.

A questo punto mi chiedo: escludendo il vino troppo freddo (ma mica tanto, a volte bevendo un vino troppo freddo, al naso si sente giù che è freddo... un po' per il flusso di calore dal corpo, un po' per l'assenza di odori appunto), forse il descrittore "ghiaccio" si riferisce ad aspettative deluse, a descrittori attesi ma mancanti, a sentori che il tipo di vino, il colore, l'uvaggio ci farebbero attendere, ma in realtà non ci sono??



O forse che, quando l'arnese ti diventa troppo gonfio e tumescente a furia di pipparlo, pur di continuare a provocarti piacere vai a cercare altre forme di autoerotismo, meno "ortodosse" per così dire?

Ragazzi, la storia del descrittore "ghiaccio" è una coglionata megagalattica e non c'è proprio altro da aggiungere. E questo senza nulla togliere a Pigi: chi di noi, parlando di vino, non ne ha mai sparata una? Basta prenderne serenamente atto ed è finita lì, c'è mica bisogno di andare a prendere assurde giustificazioni dalla fisica quantistica pur di non ammettere di averla sparata grossa. Suvvia, siamo tutti adulti...
Ultima modifica di M. de Hades il 20 giu 2011 12:26, modificato 1 volta in totale.
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda davidef » 20 giu 2011 11:07

M. de Hades ha scritto: Ragazzi, la storia del descrittore "ghiaccio" è una coglionata megagalattica e non c'è proprio altro da aggiungiere. E questo senza nulla togliere a Pigi: chi di noi, parlando di vino, non ne ha mai sparata una? Basta prenderne serenamente atto ed è finita lì, c'è mica bisogno di andare a prendere assurde giustificazioni dalla fisica quantistica pur di non ammettere di averla sparata grossa. Suvvia, siamo tutti adulti...



leggendo certe cose ne sei proprio sicuro ?


nota polemica dovuta a parte, ognuno può sentire quello che vuole in un vino e chiamare le sue sensazioni con i termini che ritiene più adeguati, basta che siano comunicativi e comprensibili altrimenti diventa un mero esercizio di sfoggio dialettico inutile alla comprensione.

con tutta la buona volontà di questo mondo quando leggo ad esempio ferro bianco grezzo io mi faccio delle domande, cerco di immaginarmi la cosa ma proprio non ci riesco e la sensazione che mi resta leggendo certe note è sempre quella di una cosa iniziata bene dove ad un certo punto ci si è fatti prendere la mano nella ricerca del tratto maniacalmente diverso ed impressivo...

uso una metafora a me cara, è come quando si va in moto e cerchi il limite...quando pieghi con ginocchio e gomito a terra sei un mostro ma se sei solo bello da vedere e non sei efficace sul tempo è tutto inutile (e la storia dei GP è piena di esteti che non hanno mai vinto nulla)...se poi per cercare il numero estremo metti il culo per terra ripetutamente sei anche un coglione perchè hai buttato via tutto quello di buono che avevi fatto nei giri prima.

un esempio di ciò è stato a cavallo negli anni 1990/2000 Garry Mc Coy, pilota che faceva dei traversi incredbili, uno spettacolo eccezionale da vedere, per un paio di stagioni tutti lo esaltavano...non ha vinto un cacchio, era spesso in terra e si è rotto più volte scomparendo dalle scene che contano.....si parla di moto e non di vino ovvio ma......
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda brifazio » 20 giu 2011 12:34

Dedalus ha scritto:
brifazio ha scritto:
Dedalus ha scritto:
vinogodi ha scritto:...posso dare qualche riferimento bibliografico limitato alla mia esperienza universitaria , non ho voglia di andare a cercare a destra e a manca :
- Trattato di Chimica Moderna ( beh , ha trent'anni , non è un testo nuovissimo :lol: ) - Nardelli
- Trattato di Biochimica H.L. Strayer
- Trattato di Biologia B.Curtis
- Trattato di Chimica Organica Allinger et Al
Nella prefazione introduttiva alle soluzioni primarie ,siano esse interpretate chimicamente e semplicemente come solventi sia come elemento biologico di base , alla voce Acqua : " Elemento bipolare incolore , insapore e inodore" ... in tutti i testi : ma perchè è un principio di base ed assiomatico da cui si parte , non una interpretazione di soggettivismo empirico . Ora andate a cagare o dobbiamo continuare all'infinito? ... 8)
PS: siete estenuanti ...


Dobbiamo andare avanti a dire all'infinito che nessuno si riferisce all'acqua distillata ovvero H20 pura, oppure per reciprocare la gentilezza ti devo mandare a cagare pure io?

:mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Peraltro, metti in un bicchiere dell'acqua e in un altro bicchiere dei cubetti di ghiaccio in modo che siano entrambi ben colmi. Chiudi gli occhi, snasa per bene, e dimmi se non sei perfettamente capace di dire dove c'è l'acqua e dove c'è il ghiaccio, secondo le diverse sensazioni nasali che le due sostanze danno.
Sensazioni nasali le chiami, termiche e tattili, magari, non olfattive di certo.


Infatti le chiamo proprio nasali, non a caso. Ne abbiamo già parlato con alexer3b.

Ma questo crea qualche problema? Forse che l'alcool è un caso diverso?
Per te, per altri sono olfattive, invece, tutto qui, per me nessun problema, è tutto chiaro come una giornata di sole di giugno.

Preferisco rispondere in maniera un po' sibillina, ma non me la sento di insistere,
mai avrei mai pensato che solo con un paio di domande a pigigres - che per me aveva usato
un descrittore azzardato e inefficace come è stato dimostrato - avrei fatto da detonatore.
Il mio punto di vista aderisce a quello di megamax in tutti i suoi interventi, paziente, preciso ed equilibrato.
Un po' di buon senso, rega'!
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda vignadelmar » 20 giu 2011 13:06

megaMAX ha scritto: Sì ma perché io che non ho simpatie o antipatie preconcette, rimango nello stesso modo un po' stupito nel leggere certe descrizioni?
E tu dici che dipende dalla persona, ma non è vero: Aramis, persona che stimo tantissimo come divulgatore, assaggiatore, forumista, giornalista, ecc. ogni tanto tira fuori delle descrizioni di vini che mi fanno sorridere, per quanto sono iperboliche e "maroniane" nel senso di volutamente poetiche, descrittive, dialettiche... e non pretendono di catturare l'essenza del vino ma le emozioni suscitate. Per quello che a lui mi vien difficile contestate o chiedere spiegazioni sul "ghiaccio"... faccio andare la fantasia, così come l'ha fatta andare lui.
Pigi invece è molto più preciso, scientifico, quasi viviseziona i vini che degusta... è molto bravo ma anche molto, forse troppo serio: per quello quando scrive qualcosa con troppa determinazione e serietà, e quando questa cosa si rivela una discreta ca@@ata, risalta molto di più... è la serietà con cui viene presentata.


Prendo a pretesto per dire che a me piace maggiormente leggere e scrivere di un vino come fa Aramis rispetto a come fa Pigigres. E questo non per fare paragoni qualitativi, di bravura fra i due.

Secondo me quel voler addentrarsi nel vino con un naso da laboratorio ed una bocca all'avanguardia nel riconoscimento di ogni minimo descrittore è un esercizio un po' fine a se stesso. Se poi ci si lascia andare a derive forzatamente innovativistiche dovute al fatto di volersi far riconoscere come il dio dei descrittori, si perde la bussola, ed anche il piacere, di raccontare un vino e le sensazioni che esso ci ha donato.

Concludo chiedendo seriamente lumi sul descrittore del "ferro bianco grezzo"; ho lavorato solo 13 anni nell'industria meccanica e davvero non sono arrivato a capire.

Ciao

.
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda M. de Hades » 20 giu 2011 13:13

vignadelmar ha scritto:Concludo chiedendo seriamente lumi sul descrittore del "ferro bianco grezzo"; ho lavorato solo 13 anni nell'industria meccanica e davvero non sono arrivato a capire.



Non per niente sei finito a servire zuppe e pancotto....
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda vignadelmar » 20 giu 2011 13:16

M. de Hades ha scritto:
vignadelmar ha scritto:Concludo chiedendo seriamente lumi sul descrittore del "ferro bianco grezzo"; ho lavorato solo 13 anni nell'industria meccanica e davvero non sono arrivato a capire.



Non per niente sei finito a servire zuppe e pancotto....


:lol: :lol: :lol: :oops: :oops: :oops:


.
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda Dedalus » 20 giu 2011 14:17

M. de Hades ha scritto:la storia del descrittore "ghiaccio" è una coglionata megagalattica e non c'è proprio altro da aggiungere. E questo senza nulla togliere a Pigi: chi di noi, parlando di vino, non ne ha mai sparata una? Basta prenderne serenamente atto ed è finita lì, c'è mica bisogno di andare a prendere assurde giustificazioni dalla fisica quantistica pur di non ammettere di averla sparata grossa.


Quindi anche Aramis quando usa il descrittore "ghiaccio" dice una coglionata megagalattica?

Soprattutto, a prescindere da Pigigres o Aramis, quello che non ho capito io è perché il descrittore "ghiaccio" sarebbe una sciocchezza.

I descrittori per essere utili devono:

a) essere riscontrabili nel vino, per identità chimica, per (ragionevole) analogia e/o per (ragionevole) approssimazione
b) essere di comune esperienza (l'odore di estratto di cistifellea del diavolo della Tasmania in calore filtrato con polvere rossa di Ayers Rock non è utile)
c) essere riferiti all'esperienza comune e non a quella personale (la crostata di frutti di bosco va bene, la crostata della nonna no)

Ora i punti b) e c) sono evidentemente soddisfatti. La cosa che scatena le reazioni è il punto a), il sentore di ghiaccio nel vino ce lo hanno sentito in pochi. Ma qualcuno sì.

Ora bisogna solo capire se sono questi pochi, Pigigres ed Aramis, ad esserseli inventati perché il sexyshop a quell'ora era chiuso, come dice con la solita finezza asburgica de Hades, oppure gli altri (me compreso) a non averci mai fatto attenzione.
Ultima modifica di Dedalus il 20 giu 2011 14:39, modificato 1 volta in totale.
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda gremul » 20 giu 2011 14:22

Visto che sono state tirate in ballo, giustamente, anche un paio di mie note preciso che, personalmente, quando ho utilizzato il descrittore ghiaccio mi riferivo, anche se non l'ho forse sbagliando precisato al momento di stilare la nota, ad un generico sentore che si può percepire una mattina d'inverno quando si esce nel giardino di una casa di campagna (penso ad sempio alla mia di Comabbio che molti conoscono) dopo un'abbondante nevicata, avrei dovuto dire, meglio, odore di neve fresca

e anche ghiaccio inteso come una sensazione "algida" che quel vino trasmetteva
Ultima modifica di gremul il 20 giu 2011 14:24, modificato 1 volta in totale.
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda M. de Hades » 20 giu 2011 14:23

Dedalus ha scritto:I descrittori per essere utili devono:

a) essere riscontrabili nel vino, per identità chimica, per (ragionevole) analogia e/o per (ragionevole) approssimazione
b) di comune esperienza (l'odore di estratto di cistifellea del diavolo della Tasmania in calore filtrato con polvere rossa di Ayers Rock non è utile)
c) riferiti all'esperienza comune e non a quella personale (la crostata di frutti di bosco va bene, la crostata della nonna no)

Ora i punti b) e c) sono evidentemente soddisfatti. La cosa che scatena le reazioni è il punto a), il sentore di ghiaccio nel vino ce lo hanno sentito in pochi. Ma qualcuno sì.




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Messaggioda esorciccio79 » 20 giu 2011 14:35

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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda pippuz » 20 giu 2011 14:37

gremul ha scritto:e anche ghiaccio inteso come una sensazione "algida" che quel vino trasmetteva

EH NO !!! Algida è più una sensazione di gelato. :lol:
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda Dedalus » 20 giu 2011 14:40

M. de Hades ha scritto:
Dedalus ha scritto:I descrittori per essere utili devono:

a) essere riscontrabili nel vino, per identità chimica, per (ragionevole) analogia e/o per (ragionevole) approssimazione
b) di comune esperienza (l'odore di estratto di cistifellea del diavolo della Tasmania in calore filtrato con polvere rossa di Ayers Rock non è utile)
c) riferiti all'esperienza comune e non a quella personale (la crostata di frutti di bosco va bene, la crostata della nonna no)

Ora i punti b) e c) sono evidentemente soddisfatti. La cosa che scatena le reazioni è il punto a), il sentore di ghiaccio nel vino ce lo hanno sentito in pochi. Ma qualcuno sì.




Il sexy shop dev'essere già chiuso per ferie....


Eh, risposta di gran peso monsignore.

Tutti a fare gli scandalizzati per le cose insolite, e nessuno a rispondere ai ragionamenti seri.

Bravi, il giusto spirito del forum.
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda marcolandia » 20 giu 2011 14:43

Secondo me Rossano si sta divertendo un sacco.
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda vignadelmar » 20 giu 2011 14:50

marcolandia ha scritto:Secondo me Rossano si sta divertendo un sacco.


Infatti, sentirlo rivendicare il giusto spirito del forum e come leggere Meursault che interviene per ristabilire la Verità dei fatti.

Oggettivamente sto ridendo come un matto da alcuni giorni, grazie ragazzi !!!!

:lol: :lol: :lol:

Ciao

p.s. rimango in attesa di risposta sul ferro bianco grezzo.

.
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda M. de Hades » 20 giu 2011 14:54

marcolandia ha scritto:Secondo me Rossano si sta divertendo un sacco.



Perché, io no? :P
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda M. de Hades » 20 giu 2011 14:55

vignadelmar ha scritto:p.s. rimango in attesa di risposta sul ferro bianco grezzo.

.



Se vuoi te la do io. Direttamente sulla schiena.
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda vignadelmar » 20 giu 2011 15:00

M. de Hades ha scritto:
vignadelmar ha scritto:p.s. rimango in attesa di risposta sul ferro bianco grezzo.

.



Se vuoi te la do io. Direttamente sulla schiena.


.......conoscendoti pensavo peggio.....

.
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda M. de Hades » 20 giu 2011 15:04

vignadelmar ha scritto:
M. de Hades ha scritto:
vignadelmar ha scritto:p.s. rimango in attesa di risposta sul ferro bianco grezzo.

.



Se vuoi te la do io. Direttamente sulla schiena.


.......conoscendoti pensavo peggio.....

.



Considerata la mia a(b)sburgica finezza, non avrei mai potuto...
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda brifazio » 20 giu 2011 15:18

gremul ha scritto:odore di neve fresca

e anche ghiaccio inteso come una sensazione "algida" che quel vino trasmetteva
Sensazioni tattili, termiche. Non olfattive.
Se olfattive si riferiscono a odori più o meno diluiti di sostanze di diversa natura e origine
più o meno diluite intrappolate nella e dalla neve o dal ghiaccio e anche in questo caso il
termine odore dovrebbe, per rigore, essere virgolettato.
Ci si capirebbe meglio, ma non modificherebbe il dato di fatto, che parlare
di odore di neve o di ghiaccio non definisce nulla di preciso o condivisibile dai
più, come si evince nella piega che ha preso il thread.

Sempre senza faccine.
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda Dedalus » 20 giu 2011 15:35

brifazio ha scritto:parlare
di odore di neve o di ghiaccio non definisce nulla di preciso o condivisibile dai
più, come si evince nella piega che ha preso il thread.


Piglia una forma di ghiaccio nel tuo freezer.

Mettila sotto il naso.

Aspira, ripetutamente.

Percepirai un sentore assolutamente tipico e assolutamente comune.

Una delle cose più condivisibili che ci siano.

Se non è condivisibile il sentore del ghiaccio in quanto impreciso, allora possiamo riferirci solo alle sostanze chimiche pure.

Via tutta la frutta, per cominciare. Mille tipi diversi di ciliegie, di diversa provenienza, di diversa maturazione...

Mi pare chiaro che nel paradossale pian pian ci stiano finendo i detrattori del descrittore "ghiaccio".

Tanto che anziché rispondere alle domande, correttamente come fai tu, per lo più divagano e perculano. Le risposte di chi non ha risposte, cioé.
Ultima modifica di Dedalus il 20 giu 2011 15:37, modificato 1 volta in totale.
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda gremul » 20 giu 2011 15:36

brifazio ha scritto:
gremul ha scritto:odore di neve fresca

e anche ghiaccio inteso come una sensazione "algida" che quel vino trasmetteva
Sensazioni tattili, termiche. Non olfattive.
Se olfattive si riferiscono a odori più o meno diluiti di sostanze di diversa natura e origine
più o meno diluite intrappolate nella e dalla neve o dal ghiaccio e anche in questo caso il
termine odore dovrebbe, per rigore, essere virgolettato.
Ci si capirebbe meglio, ma non modificherebbe il dato di fatto, che parlare
di odore di neve o di ghiaccio non definisce nulla di preciso o condivisibile dai
più, come si evince nella piega che ha preso il thread.

Sempre senza faccine.


no no certo capisco benissimo il punto di vista che condivido in grossa parte, però appunto la neve fresca, da sola, un suo odore un po' ce l'ha (poi chiaro non so quali sostanze minerali o meno disciolte diano quel sentore ma per intenderci scrivo odore di neve non è che posso elencare tutti gli elementi chimici)
La diversità di ognuno di noi non è un'arma per discriminare, etichettare, ma una ricchezza (P.P. Pasolini)
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda Dedalus » 20 giu 2011 15:39

gremul ha scritto:no no certo capisco benissimo il punto di vista che condivido in grossa parte, però appunto la neve fresca, da sola, un suo odore un po' ce l'ha (poi chiaro non so quali sostanze minerali o meno disciolte diano quel sentore ma per intenderci scrivo odore di neve non è che posso elencare tutti gli elementi chimici)


Che è esattamente quello che fanno tutti con tutti i descrittori normalmente usati.

Altrimenti se si dovesse precisare ogni volta tutto al limite della sostanza chimica (cosa spesso impossibile perché NEL VINO GLI AROMI MICA SONO SEMPRE PRECISISSIMI, SPESSO SONO GENERICI E SFOCATI), allora sì che il descrittore diverrebbe una cosa maniacale, da pipparoli cerebrali, come dicono le persone eleganti. E parlare di vino diverrebbe impossibile.
Ultima modifica di Dedalus il 20 giu 2011 15:43, modificato 1 volta in totale.
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda l'oste » 20 giu 2011 15:41

Dedalus ha scritto:
M. de Hades ha scritto:la storia del descrittore "ghiaccio" è una coglionata megagalattica e non c'è proprio altro da aggiungere. E questo senza nulla togliere a Pigi: chi di noi, parlando di vino, non ne ha mai sparata una? Basta prenderne serenamente atto ed è finita lì, c'è mica bisogno di andare a prendere assurde giustificazioni dalla fisica quantistica pur di non ammettere di averla sparata grossa.


Quindi anche Aramis quando usa il descrittore "ghiaccio" dice una coglionata megagalattica?

Soprattutto, a prescindere da Pigigres o Aramis, quello che non ho capito io è perché il descrittore "ghiaccio" sarebbe una sciocchezza.

I descrittori per essere utili devono:

a) essere riscontrabili nel vino, per identità chimica, per (ragionevole) analogia e/o per (ragionevole) approssimazione
b) essere di comune esperienza (l'odore di estratto di cistifellea del diavolo della Tasmania in calore filtrato con polvere rossa di Ayers Rock non è utile)
c) essere riferiti all'esperienza comune e non a quella personale (la crostata di frutti di bosco va bene, la crostata della nonna no)

Ora i punti b) e c) sono evidentemente soddisfatti. La cosa che scatena le reazioni è il punto a), il sentore di ghiaccio nel vino ce lo hanno sentito in pochi. Ma qualcuno sì.

Ora bisogna solo capire se sono questi pochi, Pigigres ed Aramis, ad esserseli inventati perché il sexyshop a quell'ora era chiuso, come dice con la solita finezza asburgica de Hades, oppure gli altri (me compreso) a non averci mai fatto attenzione.

Premetto che so di dare una sponda all'infinito e alla tua pervicacia.
Ma da quanto si evince in molti commenti, sono proprio i punti b e c a non essere soddisfatti.
Perchè secondo me si può anche ammettere il termine "ghiaccio" tra le suggestioni descrittive ma non tra i descrittori, vista la variabilità percettiva dei diversi olfatti. Se dici ciliegia, si potrà anche declinare nel dettaglio delle varietà come ha ben fatto megaMAX, ma il sentore base di default è comune per esperienza.
Il ghiaccio invece non lo è, tanto è vero che proprio i tre che vengono chiamati a citazione, hanno usato questo termine con accezioni leggermente diverse tra loro, dalla neve al ghiacciaio, all'acqua fredda di montagna, al cubetto del freezer...

Ripeto, per me ogni termine è lecito se serve a descrivere o meglio trasferire una caratteristica di un vino, sia esso il ghiaccio o le puppe di Manuela Arcuri (perfette per dare la sensazione tattile di certi vinoni "vorrei ma non posso").
Lascerei perdere i vittimismi su accerchiamenti o quant'altro che mi sembrano fuori luogo e fantasiosi.
Eviterei anche di tirare in ballo Armando come se fosse la maestra.

Spesso anch'io uso termini non "istituzionali" e so che non si può pretendere che tutti condividano, accettino e percepiscano come comune un termine poco diffuso e generalmente "improprio" nel vino. Per farsi capire èsempre meglio argomentare che fissare un termine sintetico perentorio e questo vale per il ghiaccio come per i punteggi.
Mentre sostenere il concetto che il sentore "ghiaccio" sia netto e condivisibile universalmente, citando altre note come fossero sentenze e sfidare ad usmare i cubetti invece di fare magari una lieve ammenda sulla evidente (e comunque pregevole) personalizzazione descrittiva, allora sì che può rischiare di provocare poca simpatia e sfottimenti.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Dedalus
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda Dedalus » 20 giu 2011 15:45

Non c'è meno comunanza di fondo fra i vari sentori di ghiaccio che fra i vari sentori di ciliegia.

Non tiro fuori Armando a difendere la posizione, ma a dimostrare l'ipocrisia e il personalismo di chi il descrittore "ghiaccio" lo deride quando lo cita uno, e quando invece lo cita un altro no.
“La cultura è organizzazione, disciplina del proprio io interiore; è presa di possesso della propria personalità, e conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere la propria funzione nella vita, i propri diritti e i propri doveri.”

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