1) La descrizione è soggettiva
2) La valutazione è soggettiva
3) Il degustatore è soggettivo
Parlare e scrivere di vino = Aria fritta, sempre soggettivamente parlando.

tunde ha scritto: da francesco non vedrai mai un numero superiore ai 60 su un vino che non sia nebbiolo di langa, nordpiemonte o valtellina, o rossese
Pigigres ha scritto: Perché la descrizione del vino non può essere soggettiva.
Siamo d'accordo che il legno c'era, ma io, te e Diego lo riteniamo marginale mentre Marco e Tunde lo ritengono invasivo.
Quindi c'è qualcosa che non torna
tunde ha scritto:....l'ho già detto. se dovessi dare un voto a questo vino in base ai miei gusti personali gli avrei dato 70, intendiamoci.
tunde ha scritto:ma se cominciamo a dare voti solo in base al gusto personale, da francesco non vedrai mai un numero superiore ai 60 su un vino che non sia nebbiolo di langa, nordpiemonte o valtellina, o rossese :lol
meursault ha scritto:E t'ha detto bene che non ti ho citato bardamu.....![]()
meursault ha scritto:tunde ha scritto:....l'ho già detto. se dovessi dare un voto a questo vino in base ai miei gusti personali gli avrei dato 70, intendiamoci.
E che problema c'è?tunde ha scritto:ma se cominciamo a dare voti solo in base al gusto personale, da francesco non vedrai mai un numero superiore ai 60 su un vino che non sia nebbiolo di langa, nordpiemonte o valtellina, o rossese :lol
E che problema c'è?
Sarebbe molto più strano il contrario.
Oddio, io tra la tua descrizione e la valutazione non ci capisco una cippa.........il tuo parere è infruibile.
Non si capisce secondo quale gusto giudichi....non si capisce niente.
Adesso ad esempio che ragioni in questo modo faccio veramente fatica da ora in poi a leggere e capire le tue valutazioni sui vini.......non capisco proprio come fari ad orientarmi.
M. de Hades ha scritto:meursault ha scritto:E t'ha detto bene che non ti ho citato bardamu.....![]()
...azz!!!![]()
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Mi basta questa minaccia per farmi ritirare in buon ordine....![]()
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Non senza far prima notare, però, che la frase "il fatto che la qualità non sia oggettiva non comporta che sia completamente soggettiva" rappresenta un'interessante variazione sul tema del principio di non contraddizione...![]()
marwine ha scritto:M. de Hades ha scritto:meursault ha scritto:E t'ha detto bene che non ti ho citato bardamu.....![]()
...azz!!!![]()
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Mi basta questa minaccia per farmi ritirare in buon ordine....![]()
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Non senza far prima notare, però, che la frase "il fatto che la qualità non sia oggettiva non comporta che sia completamente soggettiva" rappresenta un'interessante variazione sul tema del principio di non contraddizione...![]()
Noti anche tu dei cedimenti?
marcolandia ha scritto:Vi lascio da soli per un paio di ore e va dove siete finiti. Mi sembrate Paperon de Paperoni quando parla del Klondike.
Due palle.
meursault ha scritto:Oddio, io tra la tua descrizione e la valutazione non ci capisco una cippa.........il tuo parere è infruibile.
Non si capisce secondo quale gusto giudichi....non si capisce niente.
Adesso ad esempio che ragioni in questo modo faccio veramente fatica da ora in poi a leggere e capire le tue valutazioni sui vini.......non capisco proprio come fari ad orientarmi.
tunde ha scritto: se non vogliamo fare questo tentativo smettiamo di dare i numeri. semplice.
Pigigres ha scritto:marcolandia ha scritto:Vi lascio da soli per un paio di ore e va dove siete finiti. Mi sembrate Paperon de Paperoni quando parla del Klondike.
Due palle.
Infatti. Lasciamo perdere 'sto discorso, vi prego, che tanto non se ne esce. E' questione di forma mentis, non altro.
Parliamo invece del legno del Runcot. Visto che la quantità di legno e la descrizione del vino non possono essere diverse tra due degustatori, pena un errore di degustazione, io penso come già detto in precedenza che l'insofferenza o la non insofferenza verso un certo tipo di sentore può causare una stortura degustativa. E questo è perfettamente normale, umano. Tecnicamente è un errore degustativo, ma meno male che sia così.
M. de Hades ha scritto:Non senza far prima notare, però, che la frase "il fatto che la qualità non sia oggettiva non comporta che sia completamente soggettiva" rappresenta un'interessante variazione sul tema del principio di non contraddizione...![]()
Pigigres ha scritto:marcolandia ha scritto:Vi lascio da soli per un paio di ore e va dove siete finiti. Mi sembrate Paperon de Paperoni quando parla del Klondike.
Due palle.
Infatti. Lasciamo perdere 'sto discorso, vi prego, che tanto non se ne esce. E' questione di forma mentis, non altro.
Parliamo invece del legno del Runcot. Visto che la quantità di legno e la descrizione del vino non possono essere diverse tra due degustatori, pena un errore di degustazione, io penso come già detto in precedenza che l'insofferenza o la non insofferenza verso un certo tipo di sentore può causare una stortura degustativa. E questo è perfettamente normale, umano. Tecnicamente è un errore degustativo, ma meno male che sia così.
marcolandia ha scritto:E tra l'altro lo confesso, ho pure iniziato ad usare la sputtacchiera. Nuova vita per Marcolandia!
M. de Hades ha scritto:meursault ha scritto:E t'ha detto bene che non ti ho citato bardamu.....![]()
...azz!!!![]()
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Mi basta questa minaccia per farmi ritirare in buon ordine....![]()
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Non senza far prima notare, però, che la frase "il fatto che la qualità non sia oggettiva non comporta che sia completamente soggettiva" rappresenta un'interessante variazione sul tema del principio di non contraddizione...![]()
marwine ha scritto:Pigigres ha scritto:marcolandia ha scritto:Vi lascio da soli per un paio di ore e va dove siete finiti. Mi sembrate Paperon de Paperoni quando parla del Klondike.
Due palle.
Infatti. Lasciamo perdere 'sto discorso, vi prego, che tanto non se ne esce. E' questione di forma mentis, non altro.
Parliamo invece del legno del Runcot. Visto che la quantità di legno e la descrizione del vino non possono essere diverse tra due degustatori, pena un errore di degustazione, io penso come già detto in precedenza che l'insofferenza o la non insofferenza verso un certo tipo di sentore può causare una stortura degustativa. E questo è perfettamente normale, umano. Tecnicamente è un errore degustativo, ma meno male che sia così.
Resta da stabilire adesso chi l'ha fatto,l'errore.
Pigigres ha scritto:Infatti. Ricominciamo da 'sto discorso, vi prego, che è il fulcro dell'universo enologico.
Visto che la quantità di legno e la descrizione del vino non possono essere diverse tra due degustatori, pena un errore di degustazione, io penso come già detto in precedenza che l'insofferenza o la non insofferenza verso un certo tipo di sentore può causare una stortura degustativa. Tecnicamente è un errore degustativo e chi lo commette non capisce un c***o di vino!!!
gianluca1975 ha scritto:Corollario del soggettivista:
1) La descrizione è soggettiva
2) La valutazione è soggettiva
3) Il degustatore è soggettivo
Parlare e scrivere di vino = Aria fritta, sempre soggettivamente parlando.
tunde ha scritto:allora: la percezione per definizione è soggettiva, la valutazione di un vino (e di qualsiasi altra cosa) avviene attraverso la percezione quindi in definitiva ogni valutazione è soggettiva.
bene.
detto questo, secondo me, dal momento in cui diamo i punteggi, che sono composti da due maledetti numeri che sono di quanto più oggettivo ci sia, facciamo un misero, e in partenza fallimentare tentativo per avvicinarci quanto più possibile ai criteri di oggettività. se non vogliamo fare questo tentativo smettiamo di dare i numeri. semplice.
perchè scusate ma se io scrivo 88, quell'88 mio è uguale all'88 di pigigres e all'88 di uno che vive in una foresta tropicale e ha contato i babbuini seduti sugli alberi.
l'88 non ha colpe. non porta dentro la nostra maledetta soggettività.
gianluca1975 ha scritto:Pigigres ha scritto:Infatti. Ricominciamo da 'sto discorso, vi prego, che è il fulcro dell'universo enologico.
Visto che la quantità di legno e la descrizione del vino non possono essere diverse tra due degustatori, pena un errore di degustazione, io penso come già detto in precedenza che l'insofferenza o la non insofferenza verso un certo tipo di sentore può causare una stortura degustativa. Tecnicamente è un errore degustativo e chi lo commette non capisce un c***o di vino!!!
Hai proprio ragione, ripartiamo da qui...
marcolandia ha scritto:tunde ha scritto: se non vogliamo fare questo tentativo smettiamo di dare i numeri. semplice.
Finalmente.
Tanto poi rappresentiamo lo zerovigolazerozerozeroesarcazzocosa quindi al mondo intero che glie ne frega di punteggi faccine bicchieri e cazzilli vari?
Poi il punteggio e le altre metriche sono spesso l'alibi per chi non sa descrivere un vino, non sa cosa dire, non ha idee, non sa trasmettere emozioni. Quindi è più semplice un![]()
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o un "88" che un giudizio compiuto e articolato su che emozioni quel vino gli ha dato.
E parlo da pentito, ho dato i voti in passato, non li sto più dando pubblicamente.
E tra l'altro lo confesso, ho pure iniziato ad usare la sputtacchiera. Nuova vita per Marcolandia!
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