AUGURI ROSSANESE!

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Dedalus
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda Dedalus » 08 gen 2011 02:07

meursault ha scritto:E' chiaro che quel Rossese 2004 non varrà 96 punti per tutti, così come il Kurni o il Calvari varanno non varrano mai per tutti i punteggi che gli attribuiscono vignadelmar e Vinogodi, ma non è solo giusto che sia così., è necessario che sia così.


Ovviamente come ha già detto andrea la raccolta di un certo tipo di degustatori intorno al tavolo del mio compleanno può avere la sua parte, che si deve mettere nel conto per evitare di cadere nelle solite battaglie sul nulla.

Ma non vorrei nemmeno che, per l'ansia di smontare le polemiche, si finisse per derubricare la qualità di quel vino a mera eccitazione di un qualche gusto personale senza possibilità di un riscontro più generale.

Il naso di quella bottiglia di Rossese di Dolceacqua DOC Vigneti d'Arcagna 2004 di Vignaioli Testalonga - Antonio Perrino è stato obiettivamente eccezionale. Semplicemente non risponde alla fama e alle aspettative che si hanno sul vitigno e sulla denominazione.

Il problema è solo quantitativo, ed è legato alla fortuna vitivinicola della zona. I picchi qualitativi non si improvvisano, e nemmeno si possono costruire con la sola abnegazione umana, come si potrebbe ricordare facilmente citando l'esempio di qualche "terroir vocato" coperto dagli investimenti e dall'entusiasmo ma senza una sola etichetta di valore apicale. Qui invece escono quasi -dico quasi!- per sbaglio, da cantine piccolissime, men che artigianali, senza chissà quali ambizioni. Certo per arrivare alla costanza e alla perfezione tecnico-formale condivisa dall'ampio numero di cantine della Borgogna, di Bordeaux, del Rodano o anche solo delle Langhe di strada ce n'è ancora tanta.

Ciò non toglie che Dolceacqua e il Rossese siano evidentemente un'accoppiata di enorme potenziale, solo limitatissimamente sfruttato dalla storia. Se uno inciampa in bottiglie come quella dell'altra sera può accorgersene, oppure pensare "macheccazz'èdolceacquapervalere96punti" e fare come se nulla fosse.
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda andrea » 08 gen 2011 02:47

Dedalus ha scritto:
meursault ha scritto:E' chiaro che quel Rossese 2004 non varrà 96 punti per tutti, così come il Kurni o il Calvari varanno non varrano mai per tutti i punteggi che gli attribuiscono vignadelmar e Vinogodi, ma non è solo giusto che sia così., è necessario che sia così.


Ovviamente come ha già detto andrea la raccolta di un certo tipo di degustatori intorno al tavolo del mio compleanno può avere la sua parte, che si deve mettere nel conto per evitare di cadere nelle solite battaglie sul nulla.

Ma non vorrei nemmeno che, per l'ansia di smontare le polemiche, si finisse per derubricare la qualità di quel vino a mera eccitazione di un qualche gusto personale senza possibilità di un riscontro più generale.

Il naso di quella bottiglia di Rossese di Dolceacqua DOC Vigneti d'Arcagna 2004 di Vignaioli Testalonga - Antonio Perrino è stato obiettivamente eccezionale. Semplicemente non risponde alla fama e alle aspettative che si hanno sul vitigno e sulla denominazione.

Il problema è solo quantitativo, ed è legato alla fortuna vitivinicola della zona. I picchi qualitativi non si improvvisano, e nemmeno si possono costruire con la sola abnegazione umana, come si potrebbe ricordare facilmente citando l'esempio di qualche "terroir vocato" coperto dagli investimenti e dall'entusiasmo ma senza una sola etichetta di valore apicale. Qui invece escono quasi -dico quasi!- per sbaglio, da cantine piccolissime, men che artigianali, senza chissà quali ambizioni. Certo per arrivare alla costanza e alla perfezione tecnico-formale condivisa dall'ampio numero di cantine della Borgogna, di Bordeaux, del Rodano o anche solo delle Langhe di strada ce n'è ancora tanta.

Ciò non toglie che Dolceacqua e il Rossese siano evidentemente un'accoppiata di enorme potenziale, solo limitatissimamente sfruttato dalla storia. Se uno inciampa in bottiglie come quella dell'altra sera può accorgersene, oppure pensare "macheccazz'èdolceacquapervalere96punti" e fare come se nulla fosse.

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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda diego » 08 gen 2011 02:55

alì65 ha scritto:insomma cosa devo fare, pensare al pranzo per la disfida o ritrattate tutto, mi sembra di leggere che vi pippa..............o sbaglio

per Palma: tu vieni e porta con te un minimo di interesse poi berrei quello che ti pare, se accetti faccio il coniglio oppure il lesso con salsa rossa e senape di Dijon (the original), vedi un pò te.....


Occorre ritrovare quella bottiglia, non impossibile.
Però è anche importante lo spirito con cui si fa....ti dedico questa citazione:

«Sorprendersi, stupirsi, è iniziare a capire.»
José Ortega y Gasset
Esiste una finestra specifica per esprimere compiutamente il carattere del territorio: sopra una certa resa per ettaro tale carattere si spegne, ma lo stesso accade anche sotto una certa resa per ettaro.
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda diego » 08 gen 2011 03:21

Sarà il caso di parlare anche degli altri vini però...oltre a quelli di cui si è accennato.
Ad esempio il Barolo 1947 di Borgogno. Un monumento al Barolo, un vino eterno.
Colore granato ed integro, naso assolutamente non brodoso. La leggera evoluzione che si percepiva al naso (e vorrei vedere!) faceva semplicemente da cornice a sensazioni di tabacco fresco, farina, polvere da sparo :!: , rose essiccate. La bocca aveva un'acidità molto bella, rafforzata da una sapidità che accompagnava lo sviluppo gustativo del vino, il tannino ancora presente. "beva da bianco" (cit.). S T U P E F A C E N T E.
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda vignadelmar » 08 gen 2011 15:13

Dedalus ha scritto:
meursault ha scritto:E' chiaro che quel Rossese 2004 non varrà 96 punti per tutti, così come il Kurni o il Calvari varanno non varrano mai per tutti i punteggi che gli attribuiscono vignadelmar e Vinogodi, ma non è solo giusto che sia così., è necessario che sia così.


Ovviamente come ha già detto andrea la raccolta di un certo tipo di degustatori intorno al tavolo del mio compleanno può avere la sua parte, che si deve mettere nel conto per evitare di cadere nelle solite battaglie sul nulla.

Ma non vorrei nemmeno che, per l'ansia di smontare le polemiche, si finisse per derubricare la qualità di quel vino a mera eccitazione di un qualche gusto personale senza possibilità di un riscontro più generale.


Il naso di quella bottiglia di Rossese di Dolceacqua DOC Vigneti d'Arcagna 2004 di Vignaioli Testalonga - Antonio Perrino è stato obiettivamente eccezionale. Semplicemente non risponde alla fama e alle aspettative che si hanno sul vitigno e sulla denominazione.

Il problema è solo quantitativo, ed è legato alla fortuna vitivinicola della zona. I picchi qualitativi non si improvvisano, e nemmeno si possono costruire con la sola abnegazione umana, come si potrebbe ricordare facilmente citando l'esempio di qualche "terroir vocato" coperto dagli investimenti e dall'entusiasmo ma senza una sola etichetta di valore apicale. Qui invece escono quasi -dico quasi!- per sbaglio, da cantine piccolissime, men che artigianali, senza chissà quali ambizioni. Certo per arrivare alla costanza e alla perfezione tecnico-formale condivisa dall'ampio numero di cantine della Borgogna, di Bordeaux, del Rodano o anche solo delle Langhe di strada ce n'è ancora tanta.

Ciò non toglie che Dolceacqua e il Rossese siano evidentemente un'accoppiata di enorme potenziale, solo limitatissimamente sfruttato dalla storia. Se uno inciampa in bottiglie come quella dell'altra sera può accorgersene, oppure pensare "macheccazz'èdolceacquapervalere96punti" e fare come se nulla fosse.


Insomma è come dire che parte delle mie perplessità espresse ieri fossero legittime:

Vignadelmar: "Comunque, tornando al rossese io dico che se andate a vedere il punteggio che ho dato al Lessona del 1962 è 100/100, ma è definito come un punteggio chiaramente emozionale, frutto del momento, dell'emozione, della gioia di averlo trovato così buono e così bello dopo quasi 50 anni.

Io quel Rossese non l'ho bevuto, però penso, magari sbagliando, che quel punteggio possa essere appunto un punteggio dato da un'allegra comitiva che si stava divertendo, sbevazzando in compagnia, giocando amichevolmente, come è giusto che sia.

Diversamente sarebbe se invece lo si considerasse un punteggio meditato, ponderato, frutto di una valutazione di stampo professionale, ufficiale. Nel frattempo io ho cercato in giro e quasi nessuno ne parla. Guide, blog, web in genere. Sicuramente non ho trovato termini così entusiastici. Questo non vuol dire che sia impossibile per noi trovarci di fronte realmente ad uno dei vini più buoni del mondo, dal costo ridicolo, sono solo scettico. E lo scetticismo penso sia un atteggiamento lecito, pur se poco fideistico rispetto a taluni valutatori."

Naturalmente se questa posizione dialogativa, aperta e meno intransigente fosse stata fatta propria da altri prima di Rossano tante punzecchiature e distinguo piccati si sarebbero potuti evitare.

Ciao

.
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda Pigigres » 08 gen 2011 16:18

vignadelmar ha scritto:
Dedalus ha scritto:
meursault ha scritto:E' chiaro che quel Rossese 2004 non varrà 96 punti per tutti, così come il Kurni o il Calvari varanno non varrano mai per tutti i punteggi che gli attribuiscono vignadelmar e Vinogodi, ma non è solo giusto che sia così., è necessario che sia così.


Ovviamente come ha già detto andrea la raccolta di un certo tipo di degustatori intorno al tavolo del mio compleanno può avere la sua parte, che si deve mettere nel conto per evitare di cadere nelle solite battaglie sul nulla.

Ma non vorrei nemmeno che, per l'ansia di smontare le polemiche, si finisse per derubricare la qualità di quel vino a mera eccitazione di un qualche gusto personale senza possibilità di un riscontro più generale.


Il naso di quella bottiglia di Rossese di Dolceacqua DOC Vigneti d'Arcagna 2004 di Vignaioli Testalonga - Antonio Perrino è stato obiettivamente eccezionale. Semplicemente non risponde alla fama e alle aspettative che si hanno sul vitigno e sulla denominazione.

Il problema è solo quantitativo, ed è legato alla fortuna vitivinicola della zona. I picchi qualitativi non si improvvisano, e nemmeno si possono costruire con la sola abnegazione umana, come si potrebbe ricordare facilmente citando l'esempio di qualche "terroir vocato" coperto dagli investimenti e dall'entusiasmo ma senza una sola etichetta di valore apicale. Qui invece escono quasi -dico quasi!- per sbaglio, da cantine piccolissime, men che artigianali, senza chissà quali ambizioni. Certo per arrivare alla costanza e alla perfezione tecnico-formale condivisa dall'ampio numero di cantine della Borgogna, di Bordeaux, del Rodano o anche solo delle Langhe di strada ce n'è ancora tanta.

Ciò non toglie che Dolceacqua e il Rossese siano evidentemente un'accoppiata di enorme potenziale, solo limitatissimamente sfruttato dalla storia. Se uno inciampa in bottiglie come quella dell'altra sera può accorgersene, oppure pensare "macheccazz'èdolceacquapervalere96punti" e fare come se nulla fosse.


Insomma è come dire che parte delle mie perplessità espresse ieri fossero legittime



Cosa?

Non so se tu abbia problemi a capire l'italiano oppure se tu voglia consciamente distorcere la realtà;

Quello che dice Dedalus è che quel vino era un vino assoluto, chiunque se ne sarebbe potuto rendere conto. In più, dal momento che il gusto personale dei beventi dell'altra sera tende a privilegiare nel vino molte delle caratteristiche che erano presenti nel Rossese, questo ha contribuito ad innalzare la valutazione.

Tu, invece, hai detto che, pur non avendo bevuto il vino, la valutazione elevata è conseguenza di un' emozione, dovuta al fatto che si sbevazzava tra amici divertendosi parecchio:

vignadelmar ha scritto:Io quel Rossese non l'ho bevuto, però penso, magari sbagliando, che quel punteggio possa essere appunto un punteggio dato da un'allegra comitiva che si stava divertendo, sbevazzando in compagnia, giocando amichevolmente, come è giusto che sia.
Diversamente sarebbe se invece lo si considerasse un punteggio meditato, ponderato, frutto di una valutazione di stampo professionale, ufficiale



Sono due cose diverse, su.
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda pippuz » 08 gen 2011 16:21

vignadelmar ha scritto:
Dedalus ha scritto:
meursault ha scritto:E' chiaro che quel Rossese 2004 non varrà 96 punti per tutti, così come il Kurni o il Calvari varanno non varrano mai per tutti i punteggi che gli attribuiscono vignadelmar e Vinogodi, ma non è solo giusto che sia così., è necessario che sia così.


Ovviamente come ha già detto andrea la raccolta di un certo tipo di degustatori intorno al tavolo del mio compleanno può avere la sua parte, che si deve mettere nel conto per evitare di cadere nelle solite battaglie sul nulla.

Ma non vorrei nemmeno che, per l'ansia di smontare le polemiche, si finisse per derubricare la qualità di quel vino a mera eccitazione di un qualche gusto personale senza possibilità di un riscontro più generale.


Il naso di quella bottiglia di Rossese di Dolceacqua DOC Vigneti d'Arcagna 2004 di Vignaioli Testalonga - Antonio Perrino è stato obiettivamente eccezionale. Semplicemente non risponde alla fama e alle aspettative che si hanno sul vitigno e sulla denominazione.

Il problema è solo quantitativo, ed è legato alla fortuna vitivinicola della zona. I picchi qualitativi non si improvvisano, e nemmeno si possono costruire con la sola abnegazione umana, come si potrebbe ricordare facilmente citando l'esempio di qualche "terroir vocato" coperto dagli investimenti e dall'entusiasmo ma senza una sola etichetta di valore apicale. Qui invece escono quasi -dico quasi!- per sbaglio, da cantine piccolissime, men che artigianali, senza chissà quali ambizioni. Certo per arrivare alla costanza e alla perfezione tecnico-formale condivisa dall'ampio numero di cantine della Borgogna, di Bordeaux, del Rodano o anche solo delle Langhe di strada ce n'è ancora tanta.

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Insomma è come dire che parte delle mie perplessità espresse ieri fossero legittime:

Vignadelmar: "Comunque, tornando al rossese io dico che se andate a vedere il punteggio che ho dato al Lessona del 1962 è 100/100, ma è definito come un punteggio chiaramente emozionale, frutto del momento, dell'emozione, della gioia di averlo trovato così buono e così bello dopo quasi 50 anni.

Io quel Rossese non l'ho bevuto, però penso, magari sbagliando, che quel punteggio possa essere appunto un punteggio dato da un'allegra comitiva che si stava divertendo, sbevazzando in compagnia, giocando amichevolmente, come è giusto che sia.

Diversamente sarebbe se invece lo si considerasse un punteggio meditato, ponderato, frutto di una valutazione di stampo professionale, ufficiale. Nel frattempo io ho cercato in giro e quasi nessuno ne parla. Guide, blog, web in genere. Sicuramente non ho trovato termini così entusiastici. Questo non vuol dire che sia impossibile per noi trovarci di fronte realmente ad uno dei vini più buoni del mondo, dal costo ridicolo, sono solo scettico. E lo scetticismo penso sia un atteggiamento lecito, pur se poco fideistico rispetto a taluni valutatori."

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Ciao

.

Non è soggettivo né frutto di alcuna allegra comitiva.
E' il giudizio unanime di una una decina di persone, la maggior parte delle quali molto competenti, sul contenuto di quella bottiglia. Fine della discussione.
Il fatto che tu abbia bisogno di altre opinioni, soprattutto quelle delle guide che continui a prendere come oro colato, non ti fa fare una bella figura.
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda vignadelmar » 08 gen 2011 16:31

Pigigres ha scritto:
vignadelmar ha scritto:
Dedalus ha scritto:
meursault ha scritto:E' chiaro che quel Rossese 2004 non varrà 96 punti per tutti, così come il Kurni o il Calvari varanno non varrano mai per tutti i punteggi che gli attribuiscono vignadelmar e Vinogodi, ma non è solo giusto che sia così., è necessario che sia così.


Ovviamente come ha già detto andrea la raccolta di un certo tipo di degustatori intorno al tavolo del mio compleanno può avere la sua parte, che si deve mettere nel conto per evitare di cadere nelle solite battaglie sul nulla.

Ma non vorrei nemmeno che, per l'ansia di smontare le polemiche, si finisse per derubricare la qualità di quel vino a mera eccitazione di un qualche gusto personale senza possibilità di un riscontro più generale.


Il naso di quella bottiglia di Rossese di Dolceacqua DOC Vigneti d'Arcagna 2004 di Vignaioli Testalonga - Antonio Perrino è stato obiettivamente eccezionale. Semplicemente non risponde alla fama e alle aspettative che si hanno sul vitigno e sulla denominazione.

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Ciò non toglie che Dolceacqua e il Rossese siano evidentemente un'accoppiata di enorme potenziale, solo limitatissimamente sfruttato dalla storia. Se uno inciampa in bottiglie come quella dell'altra sera può accorgersene, oppure pensare "macheccazz'èdolceacquapervalere96punti" e fare come se nulla fosse.


Insomma è come dire che parte delle mie perplessità espresse ieri fossero legittime



Cosa?

Non so se tu abbia problemi a capire l'italiano oppure se tu voglia consciamente distorcere la realtà;

Quello che dice Dedalus è che quel vino era un vino assoluto, chiunque se ne sarebbe potuto rendere conto. In più, dal momento che il gusto personale dei beventi dell'altra sera tende a privilegiare nel vino molte delle caratteristiche che erano presenti nel Rossese, questo ha contribuito ad innalzare la valutazione.

Tu, invece, hai detto che, pur non avendo bevuto il vino, la valutazione elevata è conseguenza di un' emozione, dovuta al fatto che si sbevazzava tra amici divertendosi parecchio:

vignadelmar ha scritto:Io quel Rossese non l'ho bevuto, però penso, magari sbagliando, che quel punteggio possa essere appunto un punteggio dato da un'allegra comitiva che si stava divertendo, sbevazzando in compagnia, giocando amichevolmente, come è giusto che sia.
Diversamente sarebbe se invece lo si considerasse un punteggio meditato, ponderato, frutto di una valutazione di stampo professionale, ufficiale



Sono due cose diverse, su.


Appunto, valutazione aumentata. Frutto di una commissione d'assaggio orientata positivamente su quel vino o su quella tipologia.

Ciò naturalmente nulla toglie alla bontà del vino, rimane solo il frutto di una valutazione non professionale, fra amici, a cena, mangiando, ridendo, scherzando, ripeto, come è giusto che sia.

.
Ultima modifica di vignadelmar il 08 gen 2011 16:37, modificato 1 volta in totale.
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda Pigigres » 08 gen 2011 16:34

l'oste ha scritto:Aldilà dei punteggi e di quanto servano, non riesco proprio a dubitare della buona fede di degustatori che conosco per serietà ed esperienza di grandi vini bevuti. Quindi quella bottiglia di Rossese era sicuramente buonissima, parrebbe la più buona della serata, quindi, pure più dell'Osso San Grato '99.


L'Osso ha diviso nei giudizi, sicuramente non era al top della forma, meno espressivo e nitido di come me lo ricordavo. Qualcuno ha anche azzardato un'ipotesi riguardo ad uno stato di passaggio tra il periodo giovanile del vino e la fase di terziarizzazione. Comunque per alcuni un vino pazzesco, per altri semplicemente un vino normale. Spiace un pochettino perché l'avevo portato io :(
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda vignadelmar » 08 gen 2011 16:36

pippuz ha scritto:
Non è soggettivo né frutto di alcuna allegra comitiva.
E' il giudizio unanime di una una decina di persone, la maggior parte delle quali molto competenti, sul contenuto di quella bottiglia. Fine della discussione.
Il fatto che tu abbia bisogno di altre opinioni, soprattutto quelle delle guide che continui a prendere come oro colato, non ti fa fare una bella figura.


Io non cerco conferme, io mi informo. Io ho sempre bisogno delle altrui opinioni, tu ed i tuoi sodali evidentemente vi sollazzate nelle vostre certezze.

Io dico solo che una valutazione professionale non si esegue così. Ciò nulla toglie alla bontà del vino, rimane però opinabile quel mirabolante punteggio anche per le condizioni oggettive nelle quali è stato formnulato...non mi sembrava fosse una normale e formale commissione d'assaggio.

Ma certo, forse certi degustatori, in qualsiasi condizione operino, formulano punteggi assoluti e doverosamente condivisi, mai opinabili.

Ciao

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Messaggioda vignadelmar » 08 gen 2011 16:48

Aggiungo e poi chiudo del tutto, che si fanno le pulci a tutto e tutti, a volte con contorsionismi lunghi pagine e pagine, a volte interessanti a volte meno. Però non appena si giunge a dubitare della bontà di un punteggio così elevato, formulato da alcuni si scatena il finimondo.
Quel punteggio tenetevelo pure, parlate fra voi e voi, così nessuno dubita niente, mai. Tanto già siamo in tanti ridotti a commentare, uno più o uno meno non cambia nulla.

Ciao

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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda Pigigres » 08 gen 2011 16:57

diego ha scritto:Sarà il caso di parlare anche degli altri vini però...oltre a quelli di cui si è accennato.
Ad esempio il Barolo 1947 di Borgogno. Un monumento al Barolo, un vino eterno.
Colore granato ed integro, naso assolutamente non brodoso. La leggera evoluzione che si percepiva al naso (e vorrei vedere!) faceva semplicemente da cornice a sensazioni di tabacco fresco, farina, polvere da sparo :!: , rose essiccate. La bocca aveva un'acidità molto bella, rafforzata da una sapidità che accompagnava lo sviluppo gustativo del vino, il tannino ancora presente. "beva da bianco" (cit.). S T U P E F A C E N T E.


Un vino fantastico, perfetto, integro, un naso profondissimo, ogni descrittore che si possa avere in mente lo aveva. Per non parlare della beva acida e sapida trascinante, una struttura raffinata che faceva da contrappeso alla forza energica degli aromi possenti di tabacco e rose secche.
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda grignolino73 » 08 gen 2011 17:15

Pigigres ha scritto:
diego ha scritto:Sarà il caso di parlare anche degli altri vini però...oltre a quelli di cui si è accennato.
Ad esempio il Barolo 1947 di Borgogno. Un monumento al Barolo, un vino eterno.
Colore granato ed integro, naso assolutamente non brodoso. La leggera evoluzione che si percepiva al naso (e vorrei vedere!) faceva semplicemente da cornice a sensazioni di tabacco fresco, farina, polvere da sparo :!: , rose essiccate. La bocca aveva un'acidità molto bella, rafforzata da una sapidità che accompagnava lo sviluppo gustativo del vino, il tannino ancora presente. "beva da bianco" (cit.). S T U P E F A C E N T E.


Un vino fantastico, perfetto, integro, un naso profondissimo, ogni descrittore che si possa avere in mente lo aveva. Per non parlare della beva acida e sapida trascinante, una struttura raffinata che faceva da contrappeso alla forza energica degli aromi possenti di tabacco e rose secche.

Una curiosità,si trattava di una bottiglia ricolmata?che uscì in questi ultimi anni.
<<Non esistono montagne impossibili
esistono solo uomini che non sono capaci di salirle>> Cesare Maestri

<<Le abitudini appiattiscono le idee>> Ferrua Elvio
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda Nebbiolino » 08 gen 2011 17:18

Pigigres ha scritto:
L'Osso ha diviso nei giudizi, sicuramente non era al top della forma, meno espressivo e nitido di come me lo ricordavo.



Io devo sempre avere avuto un culo titanico con questo vino; le quattro-cinque volte che l'ho bevuto stava sempre al top.
Però non è la prima volta che leggo report del genere.
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda Pigigres » 08 gen 2011 17:22

grignolino73 ha scritto:
Pigigres ha scritto:
diego ha scritto:Sarà il caso di parlare anche degli altri vini però...oltre a quelli di cui si è accennato.
Ad esempio il Barolo 1947 di Borgogno. Un monumento al Barolo, un vino eterno.
Colore granato ed integro, naso assolutamente non brodoso. La leggera evoluzione che si percepiva al naso (e vorrei vedere!) faceva semplicemente da cornice a sensazioni di tabacco fresco, farina, polvere da sparo :!: , rose essiccate. La bocca aveva un'acidità molto bella, rafforzata da una sapidità che accompagnava lo sviluppo gustativo del vino, il tannino ancora presente. "beva da bianco" (cit.). S T U P E F A C E N T E.


Un vino fantastico, perfetto, integro, un naso profondissimo, ogni descrittore che si possa avere in mente lo aveva. Per non parlare della beva acida e sapida trascinante, una struttura raffinata che faceva da contrappeso alla forza energica degli aromi possenti di tabacco e rose secche.

Una curiosità,si trattava di una bottiglia ricolmata?che uscì in questi ultimi anni.


No, come è stato già detto in precedenza, non era ricolmata.
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Pigigres
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda Pigigres » 08 gen 2011 17:23

Nebbiolino ha scritto:
Pigigres ha scritto:
L'Osso ha diviso nei giudizi, sicuramente non era al top della forma, meno espressivo e nitido di come me lo ricordavo.



Io devo sempre avere avuto un culo titanico con questo vino; le quattro-cinque volte che l'ho bevuto stava sempre al top.
Però non è la prima volta che leggo report del genere.


Io ho goduto a pieno regime solo una volta...su tre. :twisted:
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda alexer3b » 08 gen 2011 17:23

Pigigres ha scritto:Barbaresco Pajore Rizzi 2004
Sassella Rainoldi 2006
Montepulciano Valentini 1997
Malvasia di Bosa 2006 Columbu

Questi me interesserebbero assai !

Alex
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... a Nossiter (come ai suoi compaesani) bisognerebbe spiegare che quando avrà capito l’importanza di usare il bidet sarà sempre troppo tardi… :lol: (anonimo 07-02-2012)
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda Nebbiolino » 08 gen 2011 17:28

Pigigres ha scritto:
Nebbiolino ha scritto:
Pigigres ha scritto:
L'Osso ha diviso nei giudizi, sicuramente non era al top della forma, meno espressivo e nitido di come me lo ricordavo.



Io devo sempre avere avuto un culo titanico con questo vino; le quattro-cinque volte che l'ho bevuto stava sempre al top.
Però non è la prima volta che leggo report del genere.


Io ho goduto a pieno regime solo una volta...su tre. :twisted:



Addirittura? Le altre due, che problemi avevi riscontrato?
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda andrea » 08 gen 2011 17:35

alexer3b ha scritto:
Pigigres ha scritto:Barbaresco Pajore Rizzi 2004
Sassella Rainoldi 2006
Montepulciano Valentini 1997
Malvasia di Bosa 2006 Columbu

Questi me interesserebbero assai !

Alex

Seee... te piacerebbe!!!

Pajorè è un grande Barbaresco, elegante, fine, leggiadro, bel frutto e bella mineralità pulita. Bocca finissima, tannini belli dolci ma presenti. Già penamente godibile ma deve ancora cominciare a terziarizzare, assicurati di tenerne qualcuna da parte.
Rainoldi per me una sorpresa, come sostanza e impatto molto simile al barbaresco di Rizzi, fine, elegante, quel pepe bianco sul frutto che lo rende intrigante.
Valentini andava aperto il giorno prima, compatto e acciaioso come pochi, solo a fine serata ha iniziato a dare note di torrefazione. Me ne sono portato mezzo bicchiere a casa e il giorno dopo era comunque ancora un monolite.
Era troppo tardi per la Malvasia, sempre un gran vino, freschezza ammandorlata, frutti secchi, solo che lo stress si faceva sentire ( beh, alcuni erano proprio sbronzi, altro che stress 8) )
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda paipus » 08 gen 2011 17:36

Nuit Saint George Aurelien Verdet 2007

di questo si può sapere qualcosa?
..quelli che non sbadigliano mai e non dicono mai banalità ma bruciano, bruciano, bruciano come favolosi fuochi d'artificio gialli che esplodono simili a ragni sopra le stelle e nel mezzo si vede scoppiare la luce azzurra e tutti fanno «Oooooh!»..
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda Palma » 08 gen 2011 17:38

Sul Rossese devo dire che sono abbastanza scettico sul fatto che possa arrivare realmente a 95 punti ed ancor meno capisco il volerlo raffrontare per forza a vini che hanno fatto la storia dell'enologia mondiale. Un vino può essere molto buono ed addirittura esaltante anche senza dover per forza sconfiggere Latour. Un minimo di prudenza nei commenti, tra l'altro, evita di attirare antipatie sul vino. Ciò detto però, lasciamo davvero perdere le degustazioni professionali dalle quali storicamente sono uscite le più grosse cazzate che io abbia mai visto in ambito vinicolo. Prendiamo, ad esempio, la lista dei 3 bicchieri Barolo 96, mettiamoci a quei tempi e pensiamo a qualcuno che difendeva quelle ridicole (oggettivamente) scelte, dicendo che erano frutto di degustazioni professionale. Per non parlare poi dei Chianti degli ultimi anni. Solo per fare degli esempi... sperando che i professionisti non si offendano, altrimenti amen.
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda Pigigres » 08 gen 2011 17:40

alexer3b ha scritto:
Pigigres ha scritto:Barbaresco Pajore Rizzi 2004
Sassella Rainoldi 2006
Montepulciano Valentini 1997
Malvasia di Bosa 2006 Columbu

Questi me interesserebbero assai !

Alex


Allora, la Malvasia è un grande vino, merita assolutamente, se non 20/20, siamo li. Beva trascinante, dolcezza e aromi non stucchevoli, mi è piaciuta assai. Rainoldi è stupendo, sopratutto per quanto concerne la sensazione tattile in bocca, il frutto rosso dolce, il naso carezzevole. Pajorè buono, bel Barbaresco, me lo ricordo fine in bocca, con un pò i tannini in evidenza, e molta materia. Valentini mi ha fatto impazzire, però tieni conto che è un produttore che conosco poco (quindi magari il mio entusiasmo non è giustificato, dal momento che potrebbe essere la normalità per un produttore come lui), sopratutto per il naso (a dir la verità un pò di ridotto c'era) sensazioni terrose, sanguigne, poi caffè e fiori. Comunque piaciuto assai, tra i migliori della giornata per me.
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda alexer3b » 08 gen 2011 17:41

andrea ha scritto:
alexer3b ha scritto:
Pigigres ha scritto:Barbaresco Pajore Rizzi 2004
Sassella Rainoldi 2006
Montepulciano Valentini 1997
Malvasia di Bosa 2006 Columbu

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Alex

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Pajorè è un grande Barbaresco, elegante, fine, leggiadro, bel frutto e bella mineralità pulita. Bocca finissima, tannini belli dolci ma presenti. Già penamente godibile ma deve ancora cominciare a terziarizzare, assicurati di tenerne qualcuna da parte.
Rainoldi per me una sorpresa, come sostanza e impatto molto simile al barbaresco di Rizzi, fine, elegante, quel pepe bianco sul frutto che lo rende intrigante.
Valentini andava aperto il giorno prima, compatto e acciaioso come pochi, solo a fine serata ha iniziato a dare note di torrefazione. Me ne sono portato mezzo bicchiere a casa e il giorno dopo era comunque ancora un monolite.
Era troppo tardi per la Malvasia, sempre un gran vino, freschezza ammandorlata, frutti secchi, solo che lo stress si faceva sentire ( beh, alcuni erano proprio sbronzi, altro che stress 8) )

Grazie frate' ! Di Pajorè 2004 purtroppo ne ho solo una perchè si beve così bene sin da subito che è difficile aspettarlo ... vedrò di pazientare ! Su Valentini sono d'accordo , adesso è molto più approcciabile e disteso il '95.

Alex
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda Pigigres » 08 gen 2011 17:42

Nebbiolino ha scritto:
Pigigres ha scritto:
Nebbiolino ha scritto:
Pigigres ha scritto:
L'Osso ha diviso nei giudizi, sicuramente non era al top della forma, meno espressivo e nitido di come me lo ricordavo.



Io devo sempre avere avuto un culo titanico con questo vino; le quattro-cinque volte che l'ho bevuto stava sempre al top.
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Io ho goduto a pieno regime solo una volta...su tre. :twisted:



Addirittura? Le altre due, che problemi avevi riscontrato?


Le altre due sono quella dell'altra sera (che mi ha lasciato con il giudizio sospeso), e una che avevo bevuto con le colonne che mi è sembrata mal evoluta, mal conservata (ovviamente portata da Diego :lol: :wink: )
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda Pigigres » 08 gen 2011 17:49

paipus ha scritto:Nuit Saint George Aurelien Verdet 2007

di questo si può sapere qualcosa?


Questo è molto interessante. Alla cieca ovviamente Borgogna, però nessun avrebbe detto NSG. Naso inizialmente non ruffiano, anche se immobile su note di frutto rosso misto a vegetale non ben identificato. Dopo due orette, Bardamu, che aveva intuito qualcosa, mi passa il calice e il vino è un altra cosa, esplodono le note verdi, esce l'eucalipto e l'alloro. Buon vino prima, buon/ottimo vino dopo.
Ultima modifica di Pigigres il 08 gen 2011 17:50, modificato 1 volta in totale.
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