Messaggioda l'oste » 26 dic 2010 01:06
La casa è di nuovo tranquilla, ora.
Provo a rilassarmi davanti alla tastiera anche se lo stato psicofisico è quel che è.
Con ordine: giovedì sera con pappardelle al ragù "bianco" di coniglio, anatra in casseruola con cremina arancia e formaggio, patate arrosto, formaggi.
Col Vetoraz brut 2008, stretching di fiori e fresca acidità. Sempre un po' troppe le bollicine all'inizio per me, ma si conferma prodotto che svolge il suo compito di buon benvenuto. Piaciutino. Tre Pedine.
Champagne Cuvèe de Reserve bdb 2004 Pierre Peters, naso burroso e con frutta anche candita, un leggero limone, come la buccia su una fetta di pan brioche, impatta un po' massiccio come volume anche al palato. Mi è sembrato esuberante e ricco, forse un filo tendente al grasso. Piaciutello. Cinque pedine.
Corton GC Clos du Roi 2005 - Chandon de Briailles , per non far passare troppo tempo dal 2006 bevuto a inizio mese, ho deciso di sacrificare l'unica '05 della cantina. Ancor più ricco e stratificato negli aromi, c'è ancora tanto fruttino anche esotico all'inizio, ma nel tempo escono radici nobili, cola, mineralità a cornice. E' ancora un po' duretto sul palato, normale per l'appellation e c'è più volume e materia rispetto al 2006, sarebbero entrambi da aspettare, più per levigare i tannini ancora appuntiti che per aggiungere espressività al naso dove già si intuisce la grandezza del cru. Piaciuto un bel po'. Due torri, due cavalli.
Chianti Il Poggio 2001 - Monsanto , colore più scuro del pn, i profumi più di terra che di aria, c'è un netto filo balsamico di erbe, all'inizio il frutto è solo in secondo piano, poi esce prendendo bene il centro bocca, non è polposo ma fine e pieno con un filo d'alcol intorno, ben equilibrato. Finale lungo in cui tornano timo e dragoncello e la ciliegia sotto spirito. Piaciuto proprio. Una torre, un alfiere, un cavallo.
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Oggi, pranzo di Natale:
Croissant di gamberi, salmone Balik, spuma di tonno con chips di cipolla rossa, patà di fegatini di volatili da cortile
Champagne Krug Special Cuvèe, uno dei vini che negli anni non cambia mai, salvo essere sempre di grande piacere. Esemplare nell'eleganza e nell'equilibrio. Piaciuto un bel po'. Due torri.
Trebbiano Valentini 1995, ancora una volta un grande vino, che piace o no (e a me piace) ma per la sua unicità e particolarità non ha altri bianchi a cui fare riferimento se non sè stesso in altre annate. Non mi sembra un dettaglio.
Penso che il Trebbiano di Valentini sia un vino semplice, come quello del contadino, ma con tatto raffinato ed un ventaglio olfattivo ricco quanto delicato.
E' la terza volta che ho la fortuna di bere una '95 in stato di grazia e siccome tra le tre bevute sono passati anni, statisticamente propenderei per una gran bella versione del millesimo. Naso che non smette un attimo di cambiare (bottiglia aperta alle 8 del mattino, tra i regali e le sfide a Wii Sports con l'energumeno di 10 anni). Ci sono i profumi delicati, i "suoi varietali" di fiori secchi, camomilla ed erbe fini, che spesso ho trovato in questo vino, ma ancora una volta mi colpisce soprattutto quella forte presenza di essenzialità, anche sul palato che questo vino sa offrire. Elegante anche senza vestiti olfattivi sgargianti e densi, con quel "sapore" da vino nuovo che sta nei ricordi d'infanzia. Piaciuto un bel po'. Due torri. Un cavallo.
Ravioli di carne in brodo di cappone, cappone arrosto con patate e scalogni glassati, formaggi di capra
Cabreo 1997 magnum - Ruffino piccola sorpresa della giornata. E' uno dei vini "di famiglia" perchè piace a mia madre e lo beviamo fin dalle prime annate. Premesso che dal '98 in poi ho provato solo la caricatura di questo vino che invece nei millesimi '88, '90, '93, 95 per me stava sull'eccellenza. Anche questo '97, anche se un pelo sotto la soglia, fa più parte del vecchio stile, senza alcuna invadenza di legno, profilo aromatico che alla cieca direi prima toscano che cabernet.
Non ha la lucidità e l'intensità dei nasi bordolesi originali, c'è più terrosità e carne al sangue in sottofondo, frutto di semplice ciliegia. Discreta anche la bocca, corpo medio, tannini docili, solo poco lunga la pai finale. Mentre passo al vino successivo, ho il timore che lasci presto la presa sul bicchiere e invece, anche vicino agli altri vini, pur senza entrare mai in competizione, non diventa minuscolo. Piaciuto abbastanza. Un alfiere, una torre.
Barbaresco 1982 Produttori , conservato alla perfezione da sembrar giovane già dal colore, rosso e mattone in egual intensità. Descrittori netti, non moltissimi, che escono col passar delle ore, dall'arancia alla liquirizia, il tutto con i fiori secchi in costante erogazione. Mi aspettavo forse più ricchezza e volume nell'evoluzione aromatica, anche se il vino è ben lontano dalla scollinatura, si sente nei profumi un po' d'autunno. Se poi pensiamo che in fondo è un base, avercene e di questo millesimo poi...purtroppo ne rimane una sola in cantina. Mi stupisce di più la bocca, che anche se ammorbidita dal tempo, mostra ancora grip e grinta tannica, lunghezza più che discreta e ritorno dei profumi preciso e pulito. Pochissimo fondo. Piaciuto proprio. Due torri, un cavallo.
Latricieres-Chambertin 2002 - Rossignol Trapet vino della giornata di Natale. Poliedrico e caleidoscopico il suo campionario di profumi; succede che appena riconosci l'accenno di un descrittore ecco che di corsa ne arriva un'altro, come se il vino, conoscendo la sua altissima bevibilità, volesse farli percepire tutti prima che la bottiglia finisca. Esotismo delicato nei frutti, poi incenso, cipria, grande finezza; una sequenza fine e incessante.
In bocca è così buono da lasciare tutti in silenzio e guardandomi con espressione di stupore; certo non erano degustatori esperti, ma fa capire che quando la bellezza di un vino è trasversale, lo fa diventare paradossalmente popolare. Arrivato in tavola per ultimo ma finito alla goccia per primo. Non ha tanta "ciccia" (a volte anche "statica") come altri 2002 di zona, però preferisco un mix ideale con quella vena minerale sottile. Piaciuto molto. In mezzo alle due torri c'è un re, ancora abbastanza giovane ma deciso ad invecchiare bene.
Feliz navidad a todos!
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l'oste il 26 dic 2010 01:17, modificato 1 volta in totale.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.
Iir Boon Gesùuu/ ciii/ fuuur/ mini