Devo dire che il forte giramento di palle causato da due delle bottiglie presenti non mi ha permesso di godermi in pieno neppure gli altri vini e neppure di riuscire a valutarli correttamente, in quanto più intento a verificare impossibili, più che improbabili miglioramenti di quelle due. Infine noto la mancanza dalla foto del Billion finale.
- Champagne Brut Gran cru Boulard: si conferma un notevole Champagne, ma non è la volta che mi entusiasma di più. Manca a mio avviso un qualcosa in termini di freschezza, comunque la serata inizierebbe pure bene.
- Batteria zone varie: Brunello di Montalcino 1999 Salicutti vs Barbaresco Montestefano 1999 Produttori.
Parte meglio Salicutti, mentre il Barbaresco è davvero troppo scontroso, duro e chiuso. Col tempo i rapporti di forza si invertono, sul Brunello esce un sentore di legno, non del tutto gradevole, che bisognerà valutare in futuro, mentre il Barbaresco si concede pian piano su un bellissimo profilo aromatico, austero e con la giusta componente fruttata Mi sto un pochino rompendo dei Barbaresco solo ed esclusivamente floreali e troppo gentili in bocca), tannino ed acidità davvero imponenti ne fanno un signor vino alle soglie dei 90 punti e conferma per uno dei migliori cru della zona.
- Batteria Italia nord occidentale: Barolo riserva Rocche 1999 Aurelio Settimo vs Barolo Vigna Rionda 1999 Luigi Oddero.
A me non sono affatto dispiaciuti anche se era forse lecito attendersi qualcosa in più. Molto chiuso inizialmente il Rocche, con un profilo aromatico molto austero e classico che mi porta a pensare ad un Barolo di Barolo più che di la Morra, in bocca, oltre ad una inevitabile gioventù sconta esclusivamente una chiusura un tantinello repentina. Il Rionda si conferma un buonissimo vino, un profilo aromatico che si apre su note di marmellatina di fragole di Giacosiana memoria, per poi aggiungere il più classico salmastro, ma purtroppo, anche se non invadentissima, stavolta è presente pure una nota lattica. Meno vigorosa che in altre occasioni la bocca.
- Batteria Italia centrale: Brunello di Montalcino 1985 Biondi vs Brunello di Montalcino 1986 Santi.
Li stappo con un certo anticipo, ma purtroppo non sufficiente (per sostituire i vini). 1985 quasi completamente marsalato, eppure il tappo non sembrava malaccio, evidentemente mal conservato. 1986 tappato e qua le madonne si sprecano, perché il vino era ben vivo e sembravano pure intuirsi delle cose molto belle. Porcaccia di quella vaccaccia troiaccia, vabbè ripenso ai Guigal e tutto passa
- Fortunatamente in sostituzione vengono stappate una birra Mahuerer (o qualcosa del genere) mascherata da Champagne, ma che da grandi degustatori abbiamo tanato subito

, comunque abbastanza buona ed una delle più grosse vaccate liquide che abbia mai sentito, un Sidro (pare pure molto considerato, anche se ignoro da chi) che pareva una spremuta di mela cotta del Costa.
- Champagne Brut Billion: non essendoci la foto sul nome non posso essere più preciso, comunque è il Billion con etichetta dorata, non il millesimato. Un ottimo brindisi di fine anno, parlo per pregiudizio, ma penso sia stato il migliore utilizzato in quel contesto, pur non avendo sentito i prosecchi ed i moscati.
- Alla fine, tanto per finire di ubriacarsi, una birra alle castagne Beltaine (quella classica dall'etichetta gialla) e la birra di Natale, ci è stato detto 2008, ma a me pare 2007 sempre della Beltaine ed assolutamente molto buona.
Forse anche un tristano finale, ma i ricordi si fanno bui.