Proseguiamo.
- Cuvée l'Exception 2005 Domaine de la Grand'Cour Fleurie: vino che parte benissimo, ma che si appesantisce leggermente rimanendo nel bicchiere. Comunque rimane una prestazione davvero convincente.
- Barbaresco Santo Stefano 2001 Giacosa: buonissima etichetta bianca, ancora molto giovane ed in continuo miglioramento tutte le volte che lo sento. Il solito fruttino giacosiano, ma anche una bellissima freschezza e la rosa in un complesso quadro aromatico, bellissimo anche in bocca. Lo preferisco a Rousseau.
- Barbaresco riserva Asili 2000 Giacosa: Comandante.
- Cote Rotie La Turque 1990 Guigal: Picard. Nuovo record mondiale di imprecazioni.
- Brunello 1985 Biondi Santi: davvero stupendo. Integrità pressochè assoluta, ma non è il solo punto di forza. Probabilmente preso all'apice della sua evoluzione, quasi, quasi lo preferisco alla riserva bevuta un po' di tempo fa. Probabilmente abbiamo beccato una bottiglia super fortunata (d'altra parte proveniente da cantina miracolosa) e dopo i due tappati ce n'era proprio bisogno.
- Chateau Rauzan-Segla 1985. neanche a farlo apposta un altro 1985 ed un'altra grande emozione. Giavanissimo pure questo, un vino di rara eleganza, dai tratti se si vuole femminili, molto floreale e dalla bocca levigata. Davvero notevole, non pensavo.
- Chateau Gruaud Larose 1982: altro splendido vino, di impostazione diversissima rispetto al precedente. Massa tannica impressionante, grandissima austerità al naso, alla fine lo preferisco di misura e probabilmente lo eleggo vino del week end.
- Vin Santo di Montepulciano Ada 2001 Le Berne: chiude degnamente la cena assieme ad uno splendido babà.
- Eau de Vie de Marc de Champagne da Clos de Goisswes Philipponat distillato a bagnomaria da Vittorio Gianni Capovilla: pure la grappa dalle graspe del Clos de Goisses ci voleva...
Durante il pokerino, dove sono stato accuratamente spennato:
- Pichon Longueville Comtesse de Lalande 1989: un tantino stanco, non entusiasma, forse andava bevuto qualche anno fa.
- Barbaresco riserva Crichet Pajè 1998 Roagna: si conferma uno splendido, vino e mi sento di sottoscrivere quanto scrisse, mi sembra, Aramis un po' di tempo fa, un'iradiiddio di tannino buono.
e ci risiamo....
