de magistris ha scritto:l'oste ha scritto:I commensali
Il menu
Bruschetta pomodorini, origano e triglia
Orecchiette in salsa di broccoli, con aringa, pane croccante
Cosciotti di agnellino alla griglia con erbe miste
Petti di quaglia "pancettati" alla griglia
Patata al cartoccio
I vini
Champagne grand cru pas dosè Voirin Jumel
Champagne Comtes de Champagne 1995 - Taittinger
Corton Charlemagne Bonneau du Martray 2005
Monier de la Sizeranne 1989 - Chapoutier
Cote Roite Cote Blonde 2005 - Rostaing
Volnay 1er les Mitans 2002 - De Montille
Clos St. Denis 2003 - Dujac
Grands Echezeaux 2005 - Gros Frere et soeur
Barolo 1978 - Oddero
Bel pranzo in giardino, atmosfera e temperatura davvero ideale, rilassante e piacevole. Piaciuto moltissimo.
Per le foto, suonare marcolandia.
mi interesserebbero alcune note. per la verità tutte.

Sui vini immagino. Sui cibi, non posso per conflitto di padella, ma la bruschetta è stata proprio un bell'inizio...
Il fresco disimpegnato Voirin Jumel è perfetto per il riscaldamento, con la bruschettina, come dire, bonjour et bienvenue. D'altronde si percepisce che oggi si parlerà molto francese.
Il Corton mi è sembrato molto monolitico al naso, spero e credo che gli anni riveleranno che c'è altro sotto la bellissima canna di fucile che ha appena sparato. Che so, un po' di fiori, di frutta secca. Bocca molto rigida, con bella mineralità- Piaciuto abbastanza.
Il Taittinger inizia con un fresco sentore marino, non salato, proprio come aria di mare alla mattina presto, poi apre sui fiori, una nota agrumata di taglia piccola, quasi esotico, chiude dopo un paio d'ore su canditi e liqueur. Bella acidità e bocca tesa, dritta, precisa. Per quel poco bevuto, il '95 anche in Champagne è un'annata che mi piace. Piaciuto un bel po'.
La Sizeranne stupisce all'inizio come esempio evolutivo del sirah in Rodano, spezie, carne affumicata, bocca già morbida, pronta, non molto persistente. Peccato che dopo un paio d'ore gli anni impongano di addormentarsi sui toni di radice scura. Piaciuto abbastanza.
Rostaing ci ha appena querelato per anticipata stappatura d'infante. All'inizio sembra un ponte di frutto tra Rodano e Borgogna, poi escono erbe aromatiche fresche e pepe, ma leggermente fredde, un abbozzo di quelo che potrà essere. Al palato infatti è leggermente serrato, da giovane riottoso, finale molto promettente. Dal poco finora bevuto di 2005 in Rodano, vini da lunga vita. Piaciuto.
Clo St.Denis, parecchio impressive di naso, alto volume, ho sentito dire (e concordo), sembra un Rayas, fruttini e ancora fruttini, poi cola per la gioia di Greg solo che alla fine mi è sembrato più duemilatre che St.Denis, naso affascinante ma senza grande progressione sui vari registri. La bocca è ricca tende un poco al dolce, manca qualcosa del terroir come tensione e mineralità. Insomma vino bello, ma non impossibile. Piaciuto.
Grands-Echezeaux altrettanto eccitante al primo impatto, ciliegia, frutti croccanti, un po' dolcino si sente, piacevole e cioccolatoso. Qui direi più Gros Frere che G.E., anche se si percepisce in sottofondo la finezza, la speziatura orientaleggiante, solo un po' sovrastata dal frutto. In bocca è corposo, dolce, però modernismo del produttore o no, è comunque ancora giovane. Forse bere i grand cru 2005 adesso è da maniaci, infatti, siamo proprio una bella gang. O gerontofili o pischelletti. Rispetto al 2003 di Dujac, forse tenere questa bottiglia in cantina qualche anno le potrà giovare. Piaciuto.
Il Mitans è il rosso che mi è piaciuto di più oggi, equilibrio, equilibrio e tensione morbida. Non enorme come i grand cru negli altri bicchieri, meno impressionante, ma disegna proprio un gran bel cerchio vibrante in bocca. Al naso sottobosco, frutti, carne e sangue, per me in parte simbolico della semplice ricchezza del pinot noir di Borgogna. Forse però il mio cuore è di parte con i Volnay. Piaciuto un bel po'
Infine il Barolo, aperto per non sembrare france-talebanistes, gran bel nebbiolo, preciso, classico, magari compresso dal tempo nei profumi, ma poi si apre senza cedere, viaggia sul goudron ma con un scialle svolazzante di fiori secchi. Bocca piacevole, si sente ancora il tannino, ben affusolato dal tempo, rassicurante. Bel vino, perfetto abbinamento col tomino alla griglia (dimenticato nella lista del menu). Piaciuto un bel po'.