Bollettino AVR - " Never Ending Tour "

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Re: Bollettino AVR - "MONFORTINO: 96 vs 99" da pag. 79

Messaggioda Palma » 19 apr 2009 19:56

Francvino ha scritto:
JohnnyTheFly ha scritto:
Palma ha scritto:Stasera mi sa che invece della Fantome ti bevi una Dominus.

Azzz.....è vero. E dire che sono stato anche il primo a saperlo........vabbé, berrò la triple. Comunque per evitare questi intoppi ho già pensato di ordinarle. L'estate è alle porte.


Il giorno che berrete, in estate, Sorbara freschissimo sarete veramente arrivati! (e lì l'acidità non manca di certo).


Cosa sei pazzo, aspettare l'estate? Già in programma una bella seratina lambrusco e mortadella :D
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Re: Bollettino AVR - "MONFORTINO: 96 vs 99" da pag. 79

Messaggioda Francvino » 19 apr 2009 19:58

Palma ha scritto:
Francvino ha scritto:
JohnnyTheFly ha scritto:L'estate è alle porte.


Il giorno che berrete, in estate, Sorbara freschissimo sarete veramente arrivati! (e lì l'acidità non manca di certo).


Cosa sei pazzo, aspettare l'estate? Già in programma una bella seratina lambrusco e mortadella :D


JtF ha parlato di "estate alle porte". Per me il Sorbara va bene anche il 31 Gennaio, in piena "merla".
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Re: Bollettino AVR - "MONFORTINO: 96 vs 99" da pag. 79

Messaggioda Palma » 20 apr 2009 17:52

Tornando alla serata Monfortino, ho dimenticato i doverosi ringraziamenti per JtF che ci ha organizzato dicendo che aveva due bottiglie che era curioso di sentire assieme. Naturalmente io e manichi per non far brutta figura abbiamo messo il Pigato :D
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Re: Bollettino AVR - "MONFORTINO: 96 vs 99" da pag. 79

Messaggioda lapoelcan » 23 apr 2009 20:12

JohnnyTheFly ha scritto:Ebbene sì, ha vinto il '96 di larga misura. Non è stato mai messo in discussione. Da questa bevuta sono venute fuori due considerazioni, la prima è una conferma e la seconda una scoperta:
- i vini buoni vanno pagati, non ci sono c***i che tengono;
- se dovessi spiegare ai miei nipotini cosa si intende per "bere consapevole", allora in poche parole direi "bere il Monfortino".



e' quindi ragionevolmente giusto considerare, oggi, il monfortino 1996
la massima espressione del nebbiolo, secondo voi??
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Re: Bollettino AVR - "MONFORTINO: 96 vs 99" da pag. 79

Messaggioda sonny78 » 23 apr 2009 20:45

Palma ha scritto:Mi è piaciuto il Pigato Il Canneto 2007 Cascina Praiè, non un vino da bere da solo, ma che ha trovatom un ottimo abbinamento con i gnocchetti della casa. Bel naso, con parecchia frutta bianca, ma anche qualche tono floreale. La bocca è ababstanza carica, forse con un pelo di alcol in eccesso, dal finale di sufficiente persistenza e comunque una certa acidità. Ho come il sospetto che agli altri sia piaciuto meno, visto che ne l'ho bevuto quasi tutto io :D
- Monfortino 1996: non ciamo proprio. Naso in cui praticamente non si avverto minimamente nè l'alcol nè quelle belle spezie del legno, nessun sentore prugnoso e neppure vaniglia. Bocca con un'acidità finale davvero fastidiosa (tra l'altro ciò porta a finire la bottiglia troppo presto e tende a far bere troppo). 31/100.
Monfortino 1999: appena poco meglio, giusto perchè al naso appena un filo di alcol lo si avverte. La bpcca è anche questa compromessa da acidità e tannino. 34/100

Se stessi più attento non ti sarebbe sfuggito questo;
Monfortino 1995

Si presenta rosso rubino di ottima fittezza,con riflessi non del tutto freschi ,sul granato e l’arancio a bordo bicchiere. Il naso sente un frutto vivo,carnoso,dotato di splendida potenza alcolica e di finezza.con sentori di amarena. Grasso untuoso e tannico al palato,estratto dolce pieno ,frutto carnoso e polposo.Lungo finale con frutta secca,canditi. Un vino di grande ricchezza estrattiva ed alcolica. 91/100
[/quote]
che ho inserito una ventina di giorni fa sul topic del mese di Aprile.
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Re: Bollettino AVR - "MONFORTINO: 96 vs 99" da pag. 79

Messaggioda avvonico » 24 apr 2009 14:21

Ma qualche noticina non la scrive nessuno? :roll: Ho giusto un Monfortino '96 in cantina... 8)
Ubriacatevi. Di vino, di poesia o di virtù, a piacer vostro, ma ubriacatevi. (Charles Baudelaire)
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Re: Bollettino AVR - "MONFORTINO: 96 vs 99" da pag. 79

Messaggioda Palma » 24 apr 2009 17:04

Sono vini dei quali si è già detto molto ed in particolare riguardo al 96 forse tutto. Il Monfortino 96 lo ritengo, ma non penso di essere l'unico :D , la miglior riuscita dell'annata in Langa ed in assoluto il miglior vino italiano degli ultimi anni (naturalemnte però non è che abbia sentito proprio tutto, quindi d'obbligo il benificio del dubbio). Bevuto diverse volte e pur trovandolo in fasi diverse non ne sono mai rimasto veramente deluso. ora è forse più chiuso che un'annetto fa, ma è sempre bellissimo, al naso penso abbia ben pochi rivali, la bocca è succosa e di gran materia, ma il atnnino è ancora graffiante. Se lo si tiene forse si godrà ancor di più in futuro, se lo si beve ora si gode comunque moltissimo subito. Il 99 dell'altra sera è risultato più chiuso e non perfettissimo al naso, bocca ancora aggressiva, ma comunque di grande complessità e dall'acidità sferzante nel finale, questo aspetterei unpo' prima di riberlo. O forse no, mah?
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Re: Bollettino AVR - "MONFORTINO: 96 vs 99" da pag. 79

Messaggioda Dedalus » 24 apr 2009 17:36

Palma ha scritto:Il 99 dell'altra sera è risultato più chiuso e non perfettissimo al naso, bocca ancora aggressiva, ma comunque di grande complessità e dall'acidità sferzante nel finale, questo aspetterei unpo' prima di riberlo. O forse no, mah?


Ecco, questa spiccata acidità il Monfortino 1999 l'ha mostrata come è ovvio sin da subito; meno ozioso ai fini della valutazione della magnitudo assoluta di questa annata considerare che diversamente dal tannino dovrebbe conservarsi spannometricamente invariata anche in futuro. Ad un assaggio posteriore rispetto al mio ultimo che è vecchio di quasi un paio d'anni come si presenta l'integrazione dell'acidità nel resto del vino, unico aspetto che potrebbe variare l'incidenza di questo aspetto sulla valutazione (ovvero sul gradimento, beninteso) finale del vino?
“La cultura è organizzazione, disciplina del proprio io interiore; è presa di possesso della propria personalità, e conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere la propria funzione nella vita, i propri diritti e i propri doveri.”
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Re: Bollettino AVR - "Per tenersi allenati" da pag. 80

Messaggioda JohnnyTheFly » 25 apr 2009 12:17

Per tenersi allenati

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Re: Bollettino AVR - "MONFORTINO: 96 vs 99" da pag. 79

Messaggioda Palma » 25 apr 2009 17:24

Dedalus ha scritto:
Palma ha scritto:Il 99 dell'altra sera è risultato più chiuso e non perfettissimo al naso, bocca ancora aggressiva, ma comunque di grande complessità e dall'acidità sferzante nel finale, questo aspetterei unpo' prima di riberlo. O forse no, mah?


Ecco, questa spiccata acidità il Monfortino 1999 l'ha mostrata come è ovvio sin da subito; meno ozioso ai fini della valutazione della magnitudo assoluta di questa annata considerare che diversamente dal tannino dovrebbe conservarsi spannometricamente invariata anche in futuro. Ad un assaggio posteriore rispetto al mio ultimo che è vecchio di quasi un paio d'anni come si presenta l'integrazione dell'acidità nel resto del vino, unico aspetto che potrebbe variare l'incidenza di questo aspetto sulla valutazione (ovvero sul gradimento, beninteso) finale del vino?


L'acidità se non è perfettamente integrata c'è molto, ma molto vicina, quindi penso pure io che rimarrà in futuro e che il vino avra veramente una lunga vita (questa penso sia adavvero una mia grande scoperta). Un'acidità che in effetti porta solo benefici all'aspetto qualitativo.
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Re: Bollettino AVR - "Per tenersi allenati" da pag. 80

Messaggioda Palma » 25 apr 2009 17:38

JohnnyTheFly ha scritto:Per tenersi allenati

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Tutti i vini, in splendida forma, sono risultati migliori di altri assaggi passati.
- Fiano 2004 Colli di Lapio: stavolta mi è proprio paiciuto, decisamente il miglor fiano 2004 finora sentito e parecchio più in forma degli ultimi Larsella e Villa Diamante. Bella struttura ed una certa dolcezza, ma dotato di sufficiente acidità, che ne agevola la beva e fa sì che la bottiglia finisca in un amen.
- Outis 2004 Biondi: quella bevuta un anno fa era evidentemente una bottiglia sfigata. Gran bel vino, soprattutto dopo esser rimasto qualche minuto nel bicchiere ed essersi ripulito da alcuni sentori di legno. Vino di struttura non enorme, fresco ed elegante, per certi versi, soprattutto al naso, veramente somigliante ad un pinot noir.
- Montevertine 2001: il sangiovese. Vino quasi didattico, sul quale non c'è molto da aggiungere, se non che mi sembra che quest'annata inizi ora a farsi veramente apprezzare.
- Radici 1998 Mastroberardino: dopo la splendida bottiglia sentita la prima volta, qualche anno fa, che ci fece innamorare di questo vino, avevamo avuto più delusioni che altro. Ieri sera invece, mi ha pienamente convinto. Una nettissima mora iniziale che mi ha fatto pensare al sangiovese, poi col tempo sono uscite note più speziate ed il tipico sentore di cloro. Bella anche la bocca, con un tannino ben presente, ma mai eccessivamente aggressivo.
- Barolo 2001 Bartolo Mascarello: un vino che certo non fa della pulizia assoluta il suo punto forte, e che può sembrare anche di qualche nno più veccio di quello che è in realtà al naso. La bocca è invece assolutamente integra e rigorosa con un bel tannino finale. Col tempo anche il naso tende a ripulirsi e nel complesso, pur non mettendolo tra i topo dell'annata, devo dire che il vino mi è sufficientemente piaciuto.
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Re: Bollettino AVR - "Per tenersi allenati" da pag. 80

Messaggioda Palma » 25 apr 2009 17:39

Per le birre lascio il commento ai birrofili, io posso solo dire che per la XXBitter, birra davvero favolosa, è stata poco più di una passeggiata di salute.
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Re: Bollettino AVR - "MONFORTINO: 96 vs 99" da pag. 79

Messaggioda Dedalus » 25 apr 2009 18:01

Palma ha scritto:
Dedalus ha scritto:
Palma ha scritto:Il 99 dell'altra sera è risultato più chiuso e non perfettissimo al naso, bocca ancora aggressiva, ma comunque di grande complessità e dall'acidità sferzante nel finale, questo aspetterei unpo' prima di riberlo. O forse no, mah?


Ecco, questa spiccata acidità il Monfortino 1999 l'ha mostrata come è ovvio sin da subito; meno ozioso ai fini della valutazione della magnitudo assoluta di questa annata considerare che diversamente dal tannino dovrebbe conservarsi spannometricamente invariata anche in futuro. Ad un assaggio posteriore rispetto al mio ultimo che è vecchio di quasi un paio d'anni come si presenta l'integrazione dell'acidità nel resto del vino, unico aspetto che potrebbe variare l'incidenza di questo aspetto sulla valutazione (ovvero sul gradimento, beninteso) finale del vino?


L'acidità se non è perfettamente integrata c'è molto, ma molto vicina, quindi penso pure io che rimarrà in futuro e che il vino avra veramente una lunga vita (questa penso sia adavvero una mia grande scoperta). Un'acidità che in effetti porta solo benefici all'aspetto qualitativo.


Non ti è parsa un poco troppo rilevata, un poco superiore all'ideale?
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Re: Bollettino AVR - "MONFORTINO: 96 vs 99" da pag. 79

Messaggioda Palma » 25 apr 2009 18:07

Dedalus ha scritto:Non ti è parsa un poco troppo rilevata, un poco superiore all'ideale?


Ma, come saprai a noi avuerrini l'acidità spiccata piace, poi può benisimo essere che in questo caso sia pure eccessiva, ma a me continua a sembrare un grande vino, con un grande futuro. L'unico problemino presente in questa bottiglia, ma non in quella della barolata l'ho riscontrato al naso.
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Re: Bollettino AVR - "Per tenersi allenati" da pag. 80

Messaggioda JohnnyTheFly » 25 apr 2009 18:11

Palma ha scritto:Per le birre lascio il commento ai birrofili, io posso solo dire che per la XXBitter, birra davvero favolosa, è stata poco più di una passeggiata di salute.

Premesso che sono un neofita della birra, non ho trovato somiglianze tra la XX Bitter e la Orval. Bevuta sia alla spina (giovedì) che in bottiglia(ieri), ha un'impostazione riconducibile molto al modello "Tripel" (da mia piccola ed umile esperienza in merito), ho come riferimento quella della De Graal oppure la Dominus bevute recentemente. Buona sì ma in comune hanno solo i gradi (6,2). Se c'era invece una birra con alcune similitudini alla Orval quella era la Plzen. L'agrodolce da aceto balsamico della Verhaeghe Vichtenaar difficilmente si può dimenticare. Come pure indelebile la persistenza progressiva in bocca della Arabier De Dolle di giovedì in quel posto attaccato all'INPS. Zio luppolo.....
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Re: Bollettino AVR - "Per tenersi allenati" da pag. 80

Messaggioda Palma » 26 apr 2009 16:25

Torno un attimo sul Taurasi Radici ris del 98, per chiedere come sia possibile avere prestazioni tanto diverse di bottiglie assolutamente gemelle. Quello di venerdì sera era un vino buonissimo, certamente tra i migliori 98 in assoluto in Italia che io abbia sentito, ben al di là del solo ottimo rapporto qualità prezzo. Una o due altre bottiglie erano state dello stesso livello, ma poi anche diverse bevute tra l'anonimo ed il deludente. Boh?
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Re: Bollettino AVR - "Per tenersi allenati" da pag. 80

Messaggioda Jossik » 29 apr 2009 23:20

So che sono stato licenziato, ma nessuno della redazione era presente quindi mi tocca da lavorare lo stesso... Sabato scorso nella splendida location della pizzeria del Vate:

Meursault Genevrieres 2004 Jobard: floreale e fresco, semplice ma buono. Un buon inizio. 82
Erbach Marcobrunn Riesling GG 2004 Schonborn: al naso subito idrocarburo poi anche pesca e in bocca tanto agrume dolce con una bella aciditâ, forse un po' scomposto 84
Chassagne Montrachet Ruchottes 2004 Ramonet: interessante la bocca, ma il naso era davvero sovrastato dal legno, che non se ne è andato anche dopo tre ore 76
Champagne Chartogne-Taillet, Cuvée Sainte Anne Brut S.A.: agrumato, floreale forse un po' esile e cortino in in bocca. Molto piacevole però. 85
Champagne Chartogne-Taillet, 2000: molto aranciato, con una gran bella struttura e acidità ma comunque molto fine, ed elegante in bocca dove è bello sapido e persistente. 92
Champagne Chartogne-Taillet, le Fiacre 2000 tete de cuve.: questo è più sul gessoso e fruttato, molto pulito e nitido, elegante, complesso e fine. Nel complesso ho preferito il fratello. 89
Champagne Chartogne-Taillet, Le Rosé Brut Rosé: è fragoloso e pompelmoso, anche questo bello lungo in bocca. Per tutti questi champagne comunque bocca nettamente meglio del naso. 87
Franck Pascal Cuvee Emeric: feccine, brettino, medicinale, straccio bagnato che non se ne va mai. Boh !
Franck Pascal: idem ! Brettato. Doppio boh !
Pinot Gris Windsbuhl VT 1994 Zind Humbrecht: ha perso un bel po' di dolcezza e rimane molto albicoccoso, acido e piacevole. 89
Chapelle Chambertin 2005 Ponsot: naso chiusissimo, si sente sotto della frutta ma poco altro. Forse troppo giovane ?
Vosne Romanee 2004 Leroy: colore meraviglioso, limpidissimo e quasi trasparente, bellisimo naso, c'è pressocchè tutto e con una mobilità imbarazzante: spezie, incenso, viola, fragole e tabacco. La bocca è molto acida, crudissima e troppo, troppo 'verde'. In questa fase, peccato 92
Echezeaux 1999 Mugneret Gibourg naso ciliegioso e terroso, bocca profonda e piena, un po' poco mobile. 89.
Barolo Rocche Del Falletto 1998 Giacosa: all'inizio un po' sporchino e acetoso, dopo esce la fragolina di bosco che mi piace tanto. Nel complesso un po' monocorde 88
Barolo Cascina Francia '98 Conterno: finalmente una bottiglia che mi fa riappacificare col Cascina Francia, subito buccia d'anguria, poi fiori secchi e liquirizia. Molto mobile nel bicchiere. 92
Ornellaia 1996 molta carne e tabacco al naso, in bocca muore quasi subito, senza mai raggiungere davvero il centro bocca... not my cup of tea. 84
Sassicaia 1996 Tappo.
Chateau Haut Brion 1998: naso molto bello dominato dal tabacco dolce, molto più buono di quello dell'Ornellaia. Bocca buona e presente, ma deve ancora farsi. 89
Charmes Chambertin 2002 Arlaud: comincio ad essere un po' stanco, buon vino ma meno complesso ed interessante degli altri due Borgogna. dominato dalla frutta rossa. 85.
Urziger Wurzgarten Riesling Auslese 1993 Dr. Loosen: i Riesling mi risvegliano subito, ma qui c'è qualcosa che non va, forse un tappino minuscolo che da un odore di cassetto della nonna che non se ne va mai. Peccato, perchè il vino sotto è eccellente: minerale, sapido, ancora un po' di idrocarburo, fiori bianchi, . Manca un po' di cattiveria, però è molto elegante ed in bocca affilatissimo. 91
Wehlener Sonnenuhr Auslese '88 Dr. Loosen: qui invece ci siamo proprio, tartufo, champignon (qualcuno dice fungo orientale SHitake, chi sarà mai ?), un tirpudio di erbe officinali, veramente affascinante. Bocca enorme, piena e soddisfacente. Fosse un po' più lunga sarebbe un mostro. 94
Barolo Granbussia Bricco Colonnello '71 Conterno. Naso profondissimo, prima carnoso e un po' cioccolatoso, poi esce la rosa secca. La bocca è fantasmagorica e goduriosa, soprattutto liquirizia, anice e china. Almeno 96 punti
Grands Echezeaux 1980 DRC: assolutamente fuori dal tempo, al naso ricorda il Vosne di Leroy ma tutto all'ennesima potenza, un assalto pazzesco alle narici, sembra un vino fatto ieri. Ma la bocca è più impressionante, all'inizio quasi frizza sulla punta della lingua, poi la riempie tutta mantenendo sempre un'eleganza e una setosità pazzesca. 98.5
Chateau Latour 1970: dopo la goduriosità del vino di primo il 'solito' Bordeaux rigoroso e quasi celebrare che non riesco ad apprezzare fino in fondo, anche se fatico a trovargli dei difetti... 94.5
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Re: Bollettino AVR - "Per tenersi allenati" da pag. 80

Messaggioda MCSE » 30 apr 2009 09:33

Jossik ha scritto:So che sono stato licenziato, ma nessuno della redazione era presente quindi mi tocca da lavorare lo stesso... Sabato scorso nella splendida location della pizzeria del Vate:

Meursault Genevrieres 2004 Jobard: floreale e fresco, semplice ma buono. Un buon inizio. 82
Erbach Marcobrunn Riesling GG 2004 Schonborn: al naso subito idrocarburo poi anche pesca e in bocca tanto agrume dolce con una bella aciditâ, forse un po' scomposto 84
Chassagne Montrachet Ruchottes 2004 Ramonet: interessante la bocca, ma il naso era davvero sovrastato dal legno, che non se ne è andato anche dopo tre ore 76
Champagne Chartogne-Taillet, Cuvée Sainte Anne Brut S.A.: agrumato, floreale forse un po' esile e cortino in in bocca. Molto piacevole però. 85
Champagne Chartogne-Taillet, 2000: molto aranciato, con una gran bella struttura e acidità ma comunque molto fine, ed elegante in bocca dove è bello sapido e persistente. 92
Champagne Chartogne-Taillet, le Fiacre 2000 tete de cuve.: questo è più sul gessoso e fruttato, molto pulito e nitido, elegante, complesso e fine. Nel complesso ho preferito il fratello. 89
Champagne Chartogne-Taillet, Le Rosé Brut Rosé: è fragoloso e pompelmoso, anche questo bello lungo in bocca. Per tutti questi champagne comunque bocca nettamente meglio del naso. 87
Franck Pascal Cuvee Emeric: feccine, brettino, medicinale, straccio bagnato che non se ne va mai. Boh !
Franck Pascal: idem ! Brettato. Doppio boh !
Pinot Gris Windsbuhl VT 1994 Zind Humbrecht: ha perso un bel po' di dolcezza e rimane molto albicoccoso, acido e piacevole. 89
Chapelle Chambertin 2005 Ponsot: naso chiusissimo, si sente sotto della frutta ma poco altro. Forse troppo giovane ?
Vosne Romanee 2004 Leroy: colore meraviglioso, limpidissimo e quasi trasparente, bellisimo naso, c'è pressocchè tutto e con una mobilità imbarazzante: spezie, incenso, viola, fragole e tabacco. La bocca è molto acida, crudissima e troppo, troppo 'verde'. In questa fase, peccato 92
Echezeaux 1999 Mugneret Gibourg naso ciliegioso e terroso, bocca profonda e piena, un po' poco mobile. 89.
Barolo Rocche Del Falletto 1998 Giacosa: all'inizio un po' sporchino e acetoso, dopo esce la fragolina di bosco che mi piace tanto. Nel complesso un po' monocorde 88
Barolo Cascina Francia '98 Conterno: finalmente una bottiglia che mi fa riappacificare col Cascina Francia, subito buccia d'anguria, poi fiori secchi e liquirizia. Molto mobile nel bicchiere. 92
Ornellaia 1996 molta carne e tabacco al naso, in bocca muore quasi subito, senza mai raggiungere davvero il centro bocca... not my cup of tea. 84
Sassicaia 1996 Tappo.
Chateau Haut Brion 1998: naso molto bello dominato dal tabacco dolce, molto più buono di quello dell'Ornellaia. Bocca buona e presente, ma deve ancora farsi. 89
Charmes Chambertin 2002 Arlaud: comincio ad essere un po' stanco, buon vino ma meno complesso ed interessante degli altri due Borgogna. dominato dalla frutta rossa. 85.
Urziger Wurzgarten Riesling Auslese 1993 Dr. Loosen: i Riesling mi risvegliano subito, ma qui c'è qualcosa che non va, forse un tappino minuscolo che da un odore di cassetto della nonna che non se ne va mai. Peccato, perchè il vino sotto è eccellente: minerale, sapido, ancora un po' di idrocarburo, fiori bianchi, . Manca un po' di cattiveria, però è molto elegante ed in bocca affilatissimo. 91
Wehlener Sonnenuhr Auslese '88 Dr. Loosen: qui invece ci siamo proprio, tartufo, champignon (qualcuno dice fungo orientale SHitake, chi sarà mai ?), un tirpudio di erbe officinali, veramente affascinante. Bocca enorme, piena e soddisfacente. Fosse un po' più lunga sarebbe un mostro. 94
Barolo Granbussia Bricco Colonnello '71 Conterno. Naso profondissimo, prima carnoso e un po' cioccolatoso, poi esce la rosa secca. La bocca è fantasmagorica e goduriosa, soprattutto liquirizia, anice e china. Almeno 96 punti
Grands Echezeaux 1980 DRC: assolutamente fuori dal tempo, al naso ricorda il Vosne di Leroy ma tutto all'ennesima potenza, un assalto pazzesco alle narici, sembra un vino fatto ieri. Ma la bocca è più impressionante, all'inizio quasi frizza sulla punta della lingua, poi la riempie tutta mantenendo sempre un'eleganza e una setosità pazzesca. 98.5
Chateau Latour 1970: dopo la goduriosità del vino di primo il 'solito' Bordeaux rigoroso e quasi celebrare che non riesco ad apprezzare fino in fondo, anche se fatico a trovargli dei difetti... 94.5


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Re: Bollettino AVR - "Per tenersi allenati" da pag. 80

Messaggioda Palma » 30 apr 2009 17:44

Bravo Jossik!!!
Mi sa che vuoi errere riassunto, ma è ancora presto :D
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Re: Bollettino AVR - "Per tenersi allenati" da pag. 80

Messaggioda Palma » 01 mag 2009 18:56

Ieri sera serata Verduno 1999, non proprio fortunatissima.
- Aperitivi con un muscadet Expression de Gneiss 2006 Domaine de l'Ecu, o qualcosa del genere. Servito un po' troppo caldo, ma rinfrescandosi non mi è affatto dispaiciuto, non così minerale come altri suoi simili, ha rivelato un bel naso ed una bocca fine, ma non eccessivamente magra.
- Monvigliero 1999 Burlotto: strana la storia di questa bottiglia, che pare Fabio Alessandria avesse imbottigliato per regalare a Picard, ma che non so per quale disguido è finita nella nostre mani.
- Monvigliero 1999 Alessandria: altra bottiglia molto particolare, un vino così di questo produttore non lo avevo mai sentito. Parecchio, ma parecchio legno ed alcol in eccesso al naso, solo a tratti compare la ciliegia, bocca anch'esso sotto le aspettative, con sentori molto maturi ed ancora troppo alcol. Un vino che sarebbe piaciuto a Sonny. Non riesco davvero a capire che tipo di evoluzione abbia avuto questa bottiglia.
- Massara 1999 Castello di Verduno: e meno male che questa si rivelata dvvero molto buona ed interessante. Ormai quasi una sicurezza.
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Re: Bollettino AVR - "Per tenersi allenati" da pag. 80

Messaggioda JohnnyTheFly » 01 mag 2009 19:21

Palma ha scritto:- Monvigliero 1999 Burlotto: strana la storia di questa bottiglia, che pare Fabio Alessandria avesse imbottigliato per regalare a Picard, ma che non so per quale disguido è finita nella nostre mani.

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Re: Bollettino AVR - "Stiamo preparando Manichi" da pag. 81

Messaggioda JohnnyTheFly » 01 mag 2009 19:40

Comunque va detto che per la mia personale esperienza le bottiglie di Burlotto sono quello che hanno avuto finora il migliore rapporto quantità/TCA. Penso che quella di ieri sera sia stata l'unica picardiana nella storia. Complimenti al fornitore di tappi dell'azienda. Chapeau.
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Re: Bollettino AVR - "Stiamo preparando Manichi" da pag. 81

Messaggioda meursault » 03 mag 2009 18:31

Qualche veloce impressione sulla spedizione langarola.

Piaciuto qualche 2005 ma il 2004 sembra decisamente avere un altro passo, i vini di quest'ultima annata sono più armonici ed eleganti, mentre i 2005 presentano spesso un tannino verse e troppo secco, che unitamente ad una nota verdolina non creano un perfetto equilibrio.
Certo alcuni vini buoni, ma il livello medio dell'annata non appare eccelso.
Mi sono piaciuti :
Costa di Rose 2005 di Bric Cencurio, una bella conferma con un vino dai profumi piuttosto dolci di acqua di colonia e dalla bocca tutto sommato di bella presenza.
Luigi Oddero con tutti i suoi vini, dal Barolo 2004 molto elegante e dalla struttura un po troppo ossuta ed evanescente, al bellissimo Rocche Rivera 2004 di bella pulizia e bevibilità fuori dal comune, grande vino. Il vigna Rionda 2004 risulta invece oggi un filo compresso, soprattutto al naso, dove si percepisce uno sbuffo legnosetto che però tende a scomparire con l'ossigenazione; la bocca invece è monumentale, di grande materia e sostanza, con un tannino importante che contribuisce a dare un senso di pastosità al vino.
Molto buono anche il Bricco Sarmassa 2004 di Brezza, elegantissimo nelle note di frutta bianca e melone, con un corpo affusolato ma che garantisce allo stesso tempo persistenza e grande bevibilità.
Buono anche il Barbaresco Roncaglie 2005 dei Poderi Colla, mi sembra davvero una bella riuscita di questo vino che riesce a superare i limiti dell'annata e mostra una bella bocca coerente con un naso molto classico.
Da segnalare anche il Sorano 2004 di Ascheri, bisognerà approfondire la conoscenza dei vini di questa cantina.

Non mi hanno convinto il Cannubi 2005 di Francesco Rinaldi (naso maturo e bocca scomposta), il Rocche 2005 della F.lli Oddero (davvero poco pulito e con poca sostanza in bocca), il Ceretta 2004 di Schiavenza (forse era aperto da molto tempo e un po caldo ma aveva un naso poco nitido), i 2005 di Ettore Germano (agli altri sono piaciuti a me non hanno convinto particolarmente non saprei dire perchè, difettano di personalità forse).

Mi dimentico qualcosa, al limite dopo integro.

Bella anche la visita da Rinaldi, all'entrata della cantina abbiamo subito un attacco frontale da un pericoloso forumista che però in terra talebana (la cantina del citrico è una sorta di Mecca per noi fondamentalisti) e con la squadra al gran completo non ha potuto fare gran che per contrastarci.
Bella tutta la linea dei vini, dalla Barbera ad un ottimo Nebbiolo 2007, i vini di questa annata appaiono piuttosto aperti e leggibili già da ora.
Si cambia passo sui Barolo 2005 che effettivamente sono molto buoni, il Cannubi ha un tannino esuberante e forse un po troppo secco ma un gran bel naso, il Brunate invece ha qualche spunto poco pulito al naso (un filo di acetica ma è imbottigliato da poco quindi probabilmente è un po scomposto) ma in compenso ha una bocca di una persistenza infinita e da uno dei tannini più magistrali mai sentiti sui Nebbiolo di questa annata.
Confidiamo anche che i 2006 siano di buon livello, ma la cantina è ormai da anni una delle realtà di eccellenza assoluta nel panorama langarolo.
Questi 2005 non so se siano meglio dei 2004 ma sicuramente non c'è uno stacco netto come può essere palese su altri vini.

La sera da Baroloonline non è che abbiamo troppo male, colgo l'occasione per ringraziare di cuore Francesco, l'ospitalità di certo è di casa a Magliano Alfieri.

Aperitivo ( :shock: ) con Meursault Perriers 2006 PY Colin che parte un po chiuso ma poi tira fuori una menta incredibile, dalla bocca elegante e di grande e sottile persistenza, uno dei vini della giornata per me.
Si prosegue con un Vigna Rionda 1999 di Oddero tappato, e un Villero 1978 Giacosa anch'esso picardato ma che sembrava comunque piuttosto evoluto.
Avanti con un bellissimo Nuit Saint George 2005 Lechenaux (non ricordo il cru e anzi spero che il nome del produttore sia corretto) dal naso che si apre e chiude a sprazzi ma dalla bocca veramente piacevole, un vino che provoca un estremo piacere e che finisce un po troppo in fretta.

A cena iniziamo con un buon St.Aubin di Marc Colin 2007......avevo sentito il 2006 e mi era sembrato piuttosto legnoso, questo invece è già molto piacevole, mah.
Delude Liste 2000 Borgogno, irriconoscibile ed evoluto......e non fa una bellissima figura neanche Cannubi 1989 di Prunotto, forse il trasporto non ha giovato.
Ci riprendiamo però con Chateau de la Tour VV Clos de Vougeot 2004, davvero elegante e per niente male rispetto all'annata, fruttino rosso e menta al naso, in bocca non è un mostro ma li lascia bere che è un piacere.
Piuttosto buono anche il Rocche 2000 di Voerzio, forse un filino evoluto ma dal naso fascinoso e dalla bocca lunga e piena.
Sotto le aspettative invece il Meursault Charmes 1996 di Comte Lafon, non è un vino cattivo ma manca un po di bevibilità e si esprime su un registro un po troppo maturo (miele cera d'api) che non è tra i miei preferiti.
In bocca ha una bella presenza ma non basta ad apprezzare un vino che dovrebbe essere di eccellenza assoluta.
Eccellenza assoluta che invece si tocca con un il Batard-Montrachet 2000 ddi Ramonet, uno dei primi grandissimi Borgogna della mia vita........è di un'eleganza assoluta e sa essere pieno in bocca ma senza stancare mai, davvero un vino di nobiltà assoluta......durerà ancora molto, è giovanissimo.
Ultima modifica di meursault il 03 mag 2009 20:58, modificato 3 volte in totale.
...non può superare un certo delta, altrimenti, scusassero, uno dei due non ci ha capito un cazzo di quel vino(vinogodi)
La valutazione è oggettiva a meno di un delta (limitato, diciamo circa 5 punti) dovuto alla inevitabile componente soggettiva(fufluns)
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Re: Bollettino AVR - "Stiamo preparando Manichi" da pag. 81

Messaggioda Palma » 03 mag 2009 19:03

meursault ha scritto:Sotto le aspettative invece il Meursault Charmes 1996 di Coche Dury, non è un vino cattivo ma manca un po di bevibilità e si esprime su un registro un po troppo maturo (miele cera d'api) che non è tra i miei preferiti.
In bocca ha una bella presenza ma non basta ad apprezzare un vino che dovrebbe essere di eccellenza assoluta.


E soprattutto non era Coche Dury, ma Comte Lafon
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Re: Bollettino AVR - "Stiamo preparando Manichi" da pag. 81

Messaggioda meursault » 03 mag 2009 19:07

Palma ha scritto:
meursault ha scritto:Sotto le aspettative invece il Meursault Charmes 1996 di Coche Dury, non è un vino cattivo ma manca un po di bevibilità e si esprime su un registro un po troppo maturo (miele cera d'api) che non è tra i miei preferiti.
In bocca ha una bella presenza ma non basta ad apprezzare un vino che dovrebbe essere di eccellenza assoluta.


E soprattutto non era Coche Dury, ma Comte Lafon


Beh dai, come prezzo siamo lì...... :D :D :D :D :D :D .......ci saranno quei 700 euro di differenza. :shock:
...non può superare un certo delta, altrimenti, scusassero, uno dei due non ci ha capito un cazzo di quel vino(vinogodi)
La valutazione è oggettiva a meno di un delta (limitato, diciamo circa 5 punti) dovuto alla inevitabile componente soggettiva(fufluns)

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