CRONACHE D'OSTERIA

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gremul
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.13 - Agnus Young e Bordeaux

Messaggioda gremul » 16 dic 2008 16:12

l'oste ha scritto:
vinogodi ha scritto:...Immagine...che meraviglia ...

Con l'anno nuovo potresti muoverti verso nord, hai una cantinetta viaggiante?
Sorriso.


si in effetti almeno una volta Marco potrebbe spingersi fin su nel bosco...
La diversità di ognuno di noi non è un'arma per discriminare, etichettare, ma una ricchezza (P.P. Pasolini)
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.13 - Agnus Young e Bordeaux

Messaggioda l'oste » 16 dic 2008 16:14

MCSE ha scritto:
l'oste ha scritto:
MCSE ha scritto:
Grazie per la delucidazione....ma con la chitarra eri\sei un "improvvisatore" ?? :P

Figurati, per me comunicare le passioni è un piacere, così come è un piacere coltivarle, scegliere le materie prime, mettermi lì e sperimentare, disegnare i piatti sul block notes, insomma, un lucido pazzo...
Alla chitarra ero e sono uno "starnazzatore", chitarra ritmica "sdreng sdreng", genere rock-blues, se così si può osare dire. Diciamo che siccome nella nostra fu-band ero il cantante, avevo la scusa per non diventare molto tecnico con la chitarra, tanto c'era un amico bravissimo (lui davvero) che copriva le stecche. Se vuoi cerco il nostro cd per agitarti il sonno.
Occhiolino.


Devi assolutamente agitarmi il sonno......sono molto curioso !

.........pazzia lucida direi..... :mrgreen: :mrgreen:

Premetto che sono quasi tutte cover riarrangiate secondo uno stile "toxic rock".
Facciamo che quando ci incontreremo per una bevuta te lo faccio ascoltare, e se dopo riesci ancora a distinguere un rosso da un passito, vuol dire che non hai compromesso i sensi, te lo masterizzo.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.13 - Agnus Young e Bordeaux

Messaggioda l'oste » 16 dic 2008 16:16

gremul ha scritto:si in effetti almeno una volta Marco potrebbe spingersi fin su nel bosco...


Vieni

c'e' una strada nel bosco

il suo nome conosco vuoi conoscerlo tu

laggiu' tra gli alberi intrecciato coi rami in fior

c'e' un nido semplice come sogna il tuo cuor

Vieni

c'e' una strada nel bosco

il suo nome conosco vuoi conoscerlo tu

(Claudio Villa)
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.13 - Agnus Young e Bordeaux

Messaggioda gremul » 16 dic 2008 16:16

l'oste ha scritto:
gremul ha scritto:si in effetti almeno una volta Marco potrebbe spingersi fin su nel bosco...


Vieni

c'e' una strada nel bosco

il suo nome conosco vuoi conoscerlo tu

laggiu' tra gli alberi intrecciato coi rami in fior

c'e' un nido semplice come sogna il tuo cuor

Vieni

c'e' una strada nel bosco

il suo nome conosco vuoi conoscerlo tu

(Claudio Villa)


Picchio esci da questo corpo!! :lol: :lol:
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.13 - Agnus Young e Bordeaux

Messaggioda l'oste » 16 dic 2008 16:18

gremul ha scritto:
l'oste ha scritto:
gremul ha scritto:si in effetti almeno una volta Marco potrebbe spingersi fin su nel bosco...


Vieni

c'e' una strada nel bosco

il suo nome conosco vuoi conoscerlo tu

laggiu' tra gli alberi intrecciato coi rami in fior

c'e' un nido semplice come sogna il tuo cuor

Vieni

c'e' una strada nel bosco

il suo nome conosco vuoi conoscerlo tu

(Claudio Villa)


Picchio esci da questo corpo!! :lol: :lol:

Visto il tono romantic del testo e la tua affermazione, sembriamo davvero una Gang Bang di "ziette"...
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.13 - Agnus Young e Bordeaux

Messaggioda gremul » 16 dic 2008 16:20

l'oste ha scritto:Visto il tono romantic del testo e la tua affermazione, sembriamo davvero una Gang Bang di "ziette"...


non svelare tutto che poi nel bosco non vuol venire più nessuno!
La diversità di ognuno di noi non è un'arma per discriminare, etichettare, ma una ricchezza (P.P. Pasolini)
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.13 - Agnus Young e Bordeaux

Messaggioda MCSE » 17 dic 2008 12:10

l'oste ha scritto:
MCSE ha scritto:
l'oste ha scritto:

Devi assolutamente agitarmi il sonno......sono molto curioso !

.........pazzia lucida direi..... :mrgreen: :mrgreen:

Premetto che sono quasi tutte cover riarrangiate secondo uno stile "toxic rock".
Facciamo che quando ci incontreremo per una bevuta te lo faccio ascoltare, e se dopo riesci ancora a distinguere un rosso da un passito, vuol dire che non hai compromesso i sensi, te lo masterizzo.



Perfetto sarebbe Strepitoso.......non è che tu sounavi nel periodo dei "figli dei fiori" ??
Sai questi viaggi ""toxic" :mrgreen: :mrgreen:

Grazie a prestissimo per entrambe le cose..... :wink:
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.13 - Agnus Young e Bordeaux

Messaggioda MCSE » 17 dic 2008 12:12

gremul ha scritto:
l'oste ha scritto:Visto il tono romantic del testo e la tua affermazione, sembriamo davvero una Gang Bang di "ziette"...


non svelare tutto che poi nel bosco non vuol venire più nessuno!



Io con amrmatura verrei nel bosco....ma sempre spalle al muro :lol:
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.13 - Agnus Young e Bordeaux

Messaggioda l'oste » 17 dic 2008 16:19

MCSE ha scritto:
l'oste ha scritto:Premetto che sono quasi tutte cover riarrangiate secondo uno stile "toxic rock".
Facciamo che quando ci incontreremo per una bevuta te lo faccio ascoltare, e se dopo riesci ancora a distinguere un rosso da un passito, vuol dire che non hai compromesso i sensi, te lo masterizzo.


Perfetto sarebbe Strepitoso.......non è che tu suonavi nel periodo dei "figli dei fiori" ??
Sai questi viaggi ""toxic" :mrgreen: :mrgreen:

Grazie a prestissimo per entrambe le cose..... :wink:[/quote]
Dai, sono "passatello" ma non così vecchio, i figli dei fiori erano in voga negli anni '70...
La nostra band, amatoriale da appassionati, era attiva in localini per feste private milanesi nei primi anni '90 fino al '98. Il genere "toxic rock" era unicamente riferito all'arrangiamento, (nessuna sostanza a parte il vino) dato che usavamo molto phaeser eflanger, per le chitarre, poi il batterista utilizzava l'eco e percussioni "ibride" (campanacci, maracas al posto delle bacchette...) e di mio, non avendo per natura una voce bianca, impostavo il tono roco "alla Tom Waits".
In sostanza, per mitigare una preparazione tecnica amatoriale (a parte il chitarrista solista, un vero mostro), puntavamo sul suono "che faceva strano".
L'importante era divertirsi e far rumore...
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.13 - Agnus Young e Bordeaux

Messaggioda l'oste » 17 dic 2008 16:20

MCSE ha scritto:
l'oste ha scritto:Premetto che sono quasi tutte cover riarrangiate secondo uno stile "toxic rock".
Facciamo che quando ci incontreremo per una bevuta te lo faccio ascoltare, e se dopo riesci ancora a distinguere un rosso da un passito, vuol dire che non hai compromesso i sensi, te lo masterizzo.


Perfetto sarebbe Strepitoso.......non è che tu suonavi nel periodo dei "figli dei fiori" ??
Sai questi viaggi ""toxic" :mrgreen: :mrgreen:

Grazie a prestissimo per entrambe le cose..... :wink:

Dai, sono "passatello" ma non così vecchio, i figli dei fiori erano in voga negli anni '70...
La nostra band, amatoriale da appassionati, era attiva in localini per feste private milanesi nei primi anni '90 fino al '98. Il genere "toxic rock" era unicamente riferito all'arrangiamento, (nessuna sostanza a parte il vino) dato che usavamo molto phaser e flanger per le chitarre, poi il batterista utilizzava l'eco e percussioni "ibride" (campanacci, maracas al posto delle bacchette...) e di mio, non avendo per natura una voce bianca, impostavo il tono roco "alla Tom Waits".
In sostanza, per mitigare una preparazione tecnica amatoriale (a parte il chitarrista solista, un vero mostro), puntavamo sul suono "che faceva strano".
L'importante era divertirsi e far rumore...
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.13 - Agnus Young e Bordeaux

Messaggioda MCSE » 17 dic 2008 17:09

l'oste ha scritto:
MCSE ha scritto:
l'oste ha scritto:Premetto che sono quasi tutte cover riarrangiate secondo uno stile "toxic rock".
Facciamo che quando ci incontreremo per una bevuta te lo faccio ascoltare, e se dopo riesci ancora a distinguere un rosso da un passito, vuol dire che non hai compromesso i sensi, te lo masterizzo.


Perfetto sarebbe Strepitoso.......non è che tu suonavi nel periodo dei "figli dei fiori" ??
Sai questi viaggi ""toxic" :mrgreen: :mrgreen:

Grazie a prestissimo per entrambe le cose..... :wink:

Dai, sono "passatello" ma non così vecchio, i figli dei fiori erano in voga negli anni '70...
La nostra band, amatoriale da appassionati, era attiva in localini per feste private milanesi nei primi anni '90 fino al '98. Il genere "toxic rock" era unicamente riferito all'arrangiamento, (nessuna sostanza a parte il vino) dato che usavamo molto phaser e flanger per le chitarre, poi il batterista utilizzava l'eco e percussioni "ibride" (campanacci, maracas al posto delle bacchette...) e di mio, non avendo per natura una voce bianca, impostavo il tono roco "alla Tom Waits".
In sostanza, per mitigare una preparazione tecnica amatoriale (a parte il chitarrista solista, un vero mostro), puntavamo sul suono "che faceva strano".
L'importante era divertirsi e far rumore...



Non volevo darti del "passatello" anche se nell'osteria ne avrai viste di "passate" ......a parte questa tristissima battuta, anche noi suoniam......ma non siamo cosi "effettati", abbiam solo chitarra con wah per fare un po di Hendrix e ampli secco.... siete stati proprio "sofisticati". Lo si vede anche dalla tua ricerca nella cucina e nel bere bene..... :wink:

Io possedevo rack di effetti ecc....ma mi son ridotto a un paio di pedalini tanto per...... visto anche il genere: Led Zeppelin \ Hendrix \ Cream......

Noto che citi per ben 2 volte l'altro chitarrista....ma chi è un certo Braido della situazione ?? :mrgreen:

Ciao
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.13 - Agnus Young e Bordeaux

Messaggioda l'oste » 17 dic 2008 17:19

MCSE ha scritto:Noto che citi per ben 2 volte l'altro chitarrista....ma chi è un certo Braido della situazione ?? :mrgreen:

Ciao

Aldilà della mia opinione, che essendo un suo grande amico potrei essere di parte, è uno che ha fatto il turnista in Olanda anche per jazzisti, poteva farlo di mestiere, ma ha scelto altre strade meno "artistiche" e penso più redditizie. Ha suonato tre anni con noi per amicizia e perchè poi si mangiava e beveva bene. Quando è tornato al suo paese, curiosamente, la nostra band si è sciolta...
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.13 - Agnus Young e Bordeaux

Messaggioda MCSE » 17 dic 2008 17:22

l'oste ha scritto:
MCSE ha scritto:Noto che citi per ben 2 volte l'altro chitarrista....ma chi è un certo Braido della situazione ?? :mrgreen:

Ciao

Aldilà della mia opinione, che essendo un suo grande amico potrei essere di parte, è uno che ha fatto il turnista in Olanda anche per jazzisti, poteva farlo di mestiere, ma ha scelto altre strade meno "artistiche" e penso più redditizie. Ha suonato tre anni con noi per amicizia e perchè poi si mangiava e beveva bene. Quando è tornato al suo paese, curiosamente, la nostra band si è sciolta...



Azz allora era\è proprio un chitarrista!! :D
......ho capito che fine farò: appenderò la chitarra a un reggi chitarra, non al chiodo perchè si rovina e mi godrò il futuro con vino e cibo ...... ma non solo :mrgreen:
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.16 - Sicilia a tavola

Messaggioda l'oste » 19 dic 2008 12:42

Iniziate ieri sera le lunghe bevute natalizie. Cibo e vino siciliano in omaggio ad un amico "emigrato" al nord.
Con salumi vari, pasta con le sarde, pinoli, uva passa e finocchietto selvatico poi formaggio ragusano e dolcetti di mandorle

Iddu 2006 - Baglio delle Cicale
Da uve grillo, credo, bevuto un bicchiere mentre aiutavo in cucina, mi sembra un discreto prodotto q/p, piaciuto più il naso con bella frutta (anche secca) in evidenza.

Outis 2005 - Biondi
Bel colore rosso luminoso, un ventaglio di profumi fini, leggiadri, estremamente puliti. Un sentore di spezie quasi balsamico, bocca suadente e acidità fresca al "sapor di fruttino" borgognone. Bevibilità eccezionale, sucata la bottiglia in dieci minuti netti. Piaciuto un bel po'.

Guardiola 2002 - Terre Nere
Inizia un po' contratto al naso, poi si distende verso Beaune, tira fuori spezie e fruttini scuri molto pieni e intriganti, solo un accenno di alcol iniziale al palato, ma poi diventa equilibrato, ottima persistenza. Rispetto all'Outis sembra più complesso ma meno "fresco" e immediato. Piaciuto.

Contadino 2005 - Cornelissen Bella la bottiglia e il colore, rosato carico. Come vino l'ho trovato improponibile al mio gusto personale. Al naso i profumi sono troppo "rustici", qualche sentore troppo "naturale" e troppo poco fruttato. In bocca rovista in giro senza equilibrio, senza meta precisa. Credo che la promessa nel nome del vino sia corretta, semplice e senza pretese. Però i contadini da cui compro barbera o valpolicella me li fan pagare molto meno. Piaciuto troppo poco.

C'erano anche un passito (credo Ben Ryè) e un marsala stravecchio ma sono andato a casa prima cotto...
Domani pranzone con gli amici non enomaniaci, speriamo ci sia qualcosa di buono, in mezzo a malvasie frizzanti e cassettine aziendali natalizie...
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.16 - Sicilia a tavola

Messaggioda Dedalus » 19 dic 2008 14:03

l'oste ha scritto:
Contadino 2005 - Cornelissen [...] Piaciuto troppo poco.



Carina questa soluzione tecnica per ovviare al proposito di non parlare dei vini che non piacciono...
Occhiolino e sorriso rilassato.
“La cultura è organizzazione, disciplina del proprio io interiore; è presa di possesso della propria personalità, e conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere la propria funzione nella vita, i propri diritti e i propri doveri.”
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.16 - Sicilia a tavola

Messaggioda Il Comandante » 19 dic 2008 14:50

Dedalus ha scritto:Carina questa soluzione tecnica per ovviare al proposito di non parlare dei vini che non piacciono...
Occhiolino e sorriso rilassato.


Com'è un sorriso rilassato?
Come quello di Robert De Niro nel finale di "C'era una volta in America"?
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.16 - Sicilia a tavola

Messaggioda Francvino » 19 dic 2008 15:02

Il Comandante ha scritto:Come quello di Robert De Niro nel finale di "C'era una volta in America"?


Bastardo, m'hai rovinato il finale.
La tradizione è la custodia del fuoco, non l'adorazione della cenere. [Gustav Mahler]
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.16 - Sicilia a tavola

Messaggioda Il Comandante » 19 dic 2008 15:17

Francvino ha scritto:
Il Comandante ha scritto:Come quello di Robert De Niro nel finale di "C'era una volta in America"?


Bastardo, m'hai rovinato il finale.


Lungo e persistente, peraltro.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.13 - Agnus Young e Bordeaux

Messaggioda paolo7505 » 19 dic 2008 15:55

l'oste ha scritto:
gremul ha scritto:si in effetti almeno una volta Marco potrebbe spingersi fin su nel bosco...


Vieni

c'e' una strada nel bosco

il suo nome conosco vuoi conoscerlo tu

laggiu' tra gli alberi intrecciato coi rami in fior

c'e' un nido semplice come sogna il tuo cuor

Vieni

c'e' una strada nel bosco

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(Claudio Villa)



"Nel boschetto della mia fantasia

c'è un fottio d'animaletti un po' matti

inventati da me

che mi fanno ridere quando sono triste

che mi fanno ridere quando sono felice

che mi fanno ridere quando sono medio

in pratica mi fanno ridere sempre.........

Quel fottio d'animaletti inventati da me!!!"

(Il vitello dai piedi di balsa di Elio e le Storie Tese)

:wink: :lol: :lol: :lol:
Quindici contro quindici, e una palla ovale. Non c'è bisogno d'altro, neanche dell'arbitro.

Ci arrabbiamo se vinciamo senza stile. E non prendiamo neppure in considerazione l'eventualità di perdere.
Josh Kronfeld (All Black)
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.16 - Sicilia in tavola

Messaggioda l'oste » 19 dic 2008 16:14

Giuro, mi piace un sacco leggere questi interventi e citazioni su cinema, musica, oltre che per cibo e vino.
Sembra proprio una vera osteria, anche se virtuale.
Grazie ai partecipanti, offro un giro di rosso a tutti.
Sorriso allegro.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.16 - Sicilia in tavola

Messaggioda Francvino » 19 dic 2008 16:16

l'oste ha scritto:Giuro, mi piace un sacco leggere questi interventi e citazioni su cinema, musica, oltre che per cibo e vino.
Sembra proprio una vera osteria, anche se virtuale.
Grazie ai partecipanti, offro un giro di rosso a tutti.
Sorriso allegro.


Virtuale? Vedi di indicarci la strada nel bosco...

The long and winding road
that leads to your door
will never disappear

(the Beatles)
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.16 - Sicilia in tavola

Messaggioda l'oste » 19 dic 2008 16:23

Francvino ha scritto:
l'oste ha scritto:Giuro, mi piace un sacco leggere questi interventi e citazioni su cinema, musica, oltre che per cibo e vino.
Sembra proprio una vera osteria, anche se virtuale.
Grazie ai partecipanti, offro un giro di rosso a tutti.
Sorriso allegro.


Virtuale? O ci indichi la strada nel bosco?

The long and winding road
that leads to your door
will never disappear

(the Beatles)

Sarà un piacere averti a tavola, alla prima occasione del 2009 ti manderò indirizzo e istruzioni via mp.
Per ora non è stato ancora fissato un tema specifico, rimangono "nell'aria" due possibilità, "Rodano vs. Toscana" (con abbinamento carni grigliate) e "Squama contro Piuma 2" (con le "note" quaglie pancettate e cartoccio di pesce abbinati a pinot noir e bianchi borgognoni).

PS: grandiosa la citazione, canzone emozionante, che preferisco nella versione "ripulita" dagli archi, uscita pochi anni fa sul cd remixed "Let it be naked".
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.16 - Sicilia a tavola

Messaggioda l'oste » 19 dic 2008 16:33

Dedalus ha scritto:
l'oste ha scritto:
Contadino 2005 - Cornelissen [...] Piaciuto troppo poco.



Carina questa soluzione tecnica per ovviare al proposito di non parlare dei vini che non piacciono...
Occhiolino e sorriso rilassato.

Guarda che io ne ho parlato, ho descritto i fatti, la sostanza, l'empirico, ovvero ciò che mi si presentava ai sensi e nel bicchiere.
Non esprimendomi in centesimi o ventesimi, alla fine aggiungo una postilla finale, che è soggettiva al mio piacere personale (a volte anche riassuntiva delle impressioni dei commensali).
Perchè il piacere è il fine ultimo e imprescindibile quando bevo vino.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.16 - Sicilia in tavola

Messaggioda Francvino » 19 dic 2008 16:39

l'oste ha scritto:Sarà un piacere averti a tavola.


E per me sedere al tuo desco.

l'oste ha scritto:Per ora non è stato ancora fissato un tema specifico, rimangono "nell'aria" due possibilità, "Rodano vs. Toscana" (con abbinamento carni grigliate) e "Squama contro Piuma 2" (con le "note" quaglie pancettate e cartoccio di pesce abbinati a pinot noir e bianchi borgognoni).

Slurp.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.16 - Sicilia in tavola

Messaggioda Deruj » 19 dic 2008 16:48

l'oste ha scritto:Giuro, mi piace un sacco leggere questi interventi e citazioni su cinema, musica, oltre che per cibo e vino.
Sembra proprio una vera osteria, anche se virtuale.


ecco
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ora ci siamo tutti.
Jadis, si je me souviens bien, ma vie était un festin où s’ouvraient tous les cœurs, où tous les vins coulaient.Un soir, j’ai assis la Beauté sur mes genoux. — Et je l’ai trouvée amère. — Et je l’ai injuriée...
...Et j’ai joué de bons tours à la folie.

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