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Marco
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Messaggioda Marco » 22 apr 2008 15:39

pasquino ha scritto:
fabius81 ha scritto:
Marco ha scritto:
fabius81 ha scritto:Alla fine i Sensi non possono rimanere se questo articolo non dice cazzate...Profumo li sta obbligando a vendere in pratica...non posso certo dargli torto visto l'enorme esposizione dei Sensi nei loro confronti...comunque Banca di Roma ha rovinato secondo me le due squadre delle Capitale permettendo ad entrambe di spendere soldi che non avevano...

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Roma: inevitabile il divorzio dalla famiglia Sensi

Ci sono almeno 340 milioni di buoni motivi per i Sensi per vendere la Roma. A tanto ammonta l’indebitamento consolidato del gruppo, secondo le stime più recenti, nei confronti delle banche. Il debito, recentemente rinegoziato, è per la maggior parte nei confronti di Unicredit, che con l’acquisizione di Capitalia ha ereditato i rapporti della famiglia proprietaria dell’As Roma con Banca di Roma. Per avere un’idea di quanto possa essere pesante, basta un’occhiata alla situazione del gruppo nell’ottobre scorso, prima della rinegoziazione con le banche e dopo l’approvazione del bilancio della Roma 2000, srl della famiglia che detiene la partecipazione nel calcio. I debiti al 30 giugno scorso sono di 185,6 milioni di euro, ma nei bilanci ci sono anche prestiti infragruppo per cui la società ha 51 milioni di crediti verso altre realtà del gruppo Sensi.

Le banche creditrici sono due: oltre a Unicredit, c’è anche Antonveneta, che ha concesso un mutuo nel 2002 e che ha in pegno una parte delle azioni della Roma (il 2,75%) e ipoteche su un complesso della famiglia fatto di terreni e fabbricati tra Orvieto e Piegaro, in Umbria; ma anche un palazzo a Roma. Alla stessa banca, in corso di acquisizione da parte di Montepaschi, fanno capo anche un finanziamento da 5,2 milioni e un conto corrente scoperto per 6,7 milioni. A gestire i rapporti con i Sensi per conto delle banche è però Unicredit. E proprio con la banca di Profumo gli scoperti di conto corrente assumono proporzioni imbarazzanti. Sono circa 140 milioni distribuiti su sei conti diversi (53,7 erano concentrati in unico conto, il 77852-59) dunque esigibili a breve. Ma grazie agli accordi del 2004 - quando Banca di Roma prese il 49% di Italpetroli e di fatto operò il salvataggio del gruppo - non vengono applicate su questi conti le commissioni di massimo scoperto. E dunque l’interesse pagato da Roma 2000 è l’Euribor più l’1%, tasso di gran favore per un normale correntista ma che data la situazione del gruppo Italpetroli non è comunque facile da gestire. Tra ipoteche, pegni e fidejussioni - compresa una da 51 milioni concessa da Franco Sensi sul proprio patrimonio personale - Antonveneta si è cautelata e il valore delle garanzie supera di gran lunga l’esposizione. Banca di Roma un po’ meno, diciamo. E solo 105 milioni su 140 sono coperti da garanzie. La Roma 2000 ha perso 5 milioni nell’ultimo esercizio e il revisore non ha firmato il bilancio, ritenendo che non esistano i presupposti per la continuità aziendale. Una situazione pesante, alla quale la rinegoziazione ha posto un freno temporaneo. Solo un freno però, perché la sostanza dei rapporti è rimasta la stessa.

Nel dettaglio, sono stati fissati nuovi obiettivi per la riduzione dell’indebitamento in cambio dell’opzione sul 2% che avrebbe permesso al gruppo bancario di diventare primo azionista dell’Italpetroli. Detto questo, per Rosella Sensi e il resto della famiglia vendere la partecipazione nella Roma è una necessità, più che una questione di volontà. Il problema è quanto vale, piuttosto. Secondo i bilanci della Roma 2000, il 66% vale circa 64 milioni. Sul mercato ne vale tre in più, ma soprattutto grazie alla forte speculazione che ha portato il titolo a raddoppiare di valore in pochi mesi (ieri un altro balzo del 14% a 1,16 euro). L’unico contatto reale finora è quello con la Inner Circle, società di consulenza finanziaria che però non si sa bene per conto di chi agisca. Forse Soros, più probabilmente qualche altro investitore interessato a mettere soldi nel calcio. Degli sceicchi di Dubai va detto che sono gli unici ad essere usciti allo scoperto, ma ieri i Sensi hanno detto di non aver avuto «alcun contatto» con loro. Dall’altro lato, per conto dei Sensi, sta lavorando Rothschild - che in realtà qualche contatto con gli arabi lo avrebbe avuto - per le cessioni e la Banca Finnat per la parte di ristrutturazione finanziaria. In attesa di un nuovo padre-padrone per Totti & C.

(La Stampa)



A conti fatti stanno messi molto peggio di Noi, o sbaglio ?


In teoria si però per sua fortuna la roma è molto più appetibile di noi...certo se la trattativa salta non vedo come possono andare avanti i Sensi ma questo potrebbe dirlo meglio di me uno del mestiere....l'articolo lascia comunque pochi spazi a dubbi...


La trattativa non salta. Unicredit non ha nessunissimo interesse a farla saltare, altrimenti non rientrerebbe mai del suo credito.
Inoltre le notizie dell'articolo sono vere, anche se abbastanza vecchiotte e già risapute ma soprattutto incomplete.
L'indebitamento non è assolutamente dell'as roma, ma del gruppo Italpetroli e della controllante Roma 2000. Per intenderci, i Sensi rischiamo la bancarotta, la as Roma no in quanto, essendo l'unico assett in attivo del gruppo al massimo può essere ceduto più o meno coattivamente dai creditori, ma non fallire. Anzi, diventa molto appetibile proprio perchè, pur essendo finanziariamente solido grazie al risanamento avvenuto negli ultimi quattro anni, non è più blindato dalla volontà di non cederla (che avevano i Sensi fino ad ora).
Per fare un esempio, era ben diversa la situazione della Lazio ante Lotito che aveva (e che ha, spalmato per i prossimi 20 anni, col fisco dopo il concordato) debiti societari gravissimi e diretti. Quindi la Lazio è salva grazie a Lotito ma è ancora debitrice verso lo stato per circa 20 anni (erano 23) ed è per questo che, se non cambia proprietà, grossi investimenti non potrà mai farne, ogni anno deve parecchi milioni di rata al fisco. Invece la as Roma potrà essere venduta dai Sensi o da Unicredit a copertura del debito nei suoi confronti, ma non fallirà perchè è sana.
Bisogna solo vedere chi la compra (e di acquirenti ce ne sono alcuni già palesati e altrettanti ancora nell'ombra, pronti a intervenire se cala il prezzo di acquisto) e capire quindi che grado di investimenti ci saranno per il futuro.



I parecchi milioni sono 6,3 l'anno.
Solo per il 2009 è prevista una doppia rata 6,3+5,4.
T'immagini tu nel 2015 quanto varranno sei milioni di euro ?
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fabius81
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Messaggioda fabius81 » 22 apr 2008 15:56

pasquino ha scritto:
fabius81 ha scritto:
Marco ha scritto:
fabius81 ha scritto:Alla fine i Sensi non possono rimanere se questo articolo non dice cazzate...Profumo li sta obbligando a vendere in pratica...non posso certo dargli torto visto l'enorme esposizione dei Sensi nei loro confronti...comunque Banca di Roma ha rovinato secondo me le due squadre delle Capitale permettendo ad entrambe di spendere soldi che non avevano...

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Roma: inevitabile il divorzio dalla famiglia Sensi

Ci sono almeno 340 milioni di buoni motivi per i Sensi per vendere la Roma. A tanto ammonta l’indebitamento consolidato del gruppo, secondo le stime più recenti, nei confronti delle banche. Il debito, recentemente rinegoziato, è per la maggior parte nei confronti di Unicredit, che con l’acquisizione di Capitalia ha ereditato i rapporti della famiglia proprietaria dell’As Roma con Banca di Roma. Per avere un’idea di quanto possa essere pesante, basta un’occhiata alla situazione del gruppo nell’ottobre scorso, prima della rinegoziazione con le banche e dopo l’approvazione del bilancio della Roma 2000, srl della famiglia che detiene la partecipazione nel calcio. I debiti al 30 giugno scorso sono di 185,6 milioni di euro, ma nei bilanci ci sono anche prestiti infragruppo per cui la società ha 51 milioni di crediti verso altre realtà del gruppo Sensi.

Le banche creditrici sono due: oltre a Unicredit, c’è anche Antonveneta, che ha concesso un mutuo nel 2002 e che ha in pegno una parte delle azioni della Roma (il 2,75%) e ipoteche su un complesso della famiglia fatto di terreni e fabbricati tra Orvieto e Piegaro, in Umbria; ma anche un palazzo a Roma. Alla stessa banca, in corso di acquisizione da parte di Montepaschi, fanno capo anche un finanziamento da 5,2 milioni e un conto corrente scoperto per 6,7 milioni. A gestire i rapporti con i Sensi per conto delle banche è però Unicredit. E proprio con la banca di Profumo gli scoperti di conto corrente assumono proporzioni imbarazzanti. Sono circa 140 milioni distribuiti su sei conti diversi (53,7 erano concentrati in unico conto, il 77852-59) dunque esigibili a breve. Ma grazie agli accordi del 2004 - quando Banca di Roma prese il 49% di Italpetroli e di fatto operò il salvataggio del gruppo - non vengono applicate su questi conti le commissioni di massimo scoperto. E dunque l’interesse pagato da Roma 2000 è l’Euribor più l’1%, tasso di gran favore per un normale correntista ma che data la situazione del gruppo Italpetroli non è comunque facile da gestire. Tra ipoteche, pegni e fidejussioni - compresa una da 51 milioni concessa da Franco Sensi sul proprio patrimonio personale - Antonveneta si è cautelata e il valore delle garanzie supera di gran lunga l’esposizione. Banca di Roma un po’ meno, diciamo. E solo 105 milioni su 140 sono coperti da garanzie. La Roma 2000 ha perso 5 milioni nell’ultimo esercizio e il revisore non ha firmato il bilancio, ritenendo che non esistano i presupposti per la continuità aziendale. Una situazione pesante, alla quale la rinegoziazione ha posto un freno temporaneo. Solo un freno però, perché la sostanza dei rapporti è rimasta la stessa.

Nel dettaglio, sono stati fissati nuovi obiettivi per la riduzione dell’indebitamento in cambio dell’opzione sul 2% che avrebbe permesso al gruppo bancario di diventare primo azionista dell’Italpetroli. Detto questo, per Rosella Sensi e il resto della famiglia vendere la partecipazione nella Roma è una necessità, più che una questione di volontà. Il problema è quanto vale, piuttosto. Secondo i bilanci della Roma 2000, il 66% vale circa 64 milioni. Sul mercato ne vale tre in più, ma soprattutto grazie alla forte speculazione che ha portato il titolo a raddoppiare di valore in pochi mesi (ieri un altro balzo del 14% a 1,16 euro). L’unico contatto reale finora è quello con la Inner Circle, società di consulenza finanziaria che però non si sa bene per conto di chi agisca. Forse Soros, più probabilmente qualche altro investitore interessato a mettere soldi nel calcio. Degli sceicchi di Dubai va detto che sono gli unici ad essere usciti allo scoperto, ma ieri i Sensi hanno detto di non aver avuto «alcun contatto» con loro. Dall’altro lato, per conto dei Sensi, sta lavorando Rothschild - che in realtà qualche contatto con gli arabi lo avrebbe avuto - per le cessioni e la Banca Finnat per la parte di ristrutturazione finanziaria. In attesa di un nuovo padre-padrone per Totti & C.

(La Stampa)



A conti fatti stanno messi molto peggio di Noi, o sbaglio ?


In teoria si però per sua fortuna la roma è molto più appetibile di noi...certo se la trattativa salta non vedo come possono andare avanti i Sensi ma questo potrebbe dirlo meglio di me uno del mestiere....l'articolo lascia comunque pochi spazi a dubbi...


La trattativa non salta. Unicredit non ha nessunissimo interesse a farla saltare, altrimenti non rientrerebbe mai del suo credito.
Inoltre le notizie dell'articolo sono vere, anche se abbastanza vecchiotte e già risapute ma soprattutto incomplete.
L'indebitamento non è assolutamente dell'as roma, ma del gruppo Italpetroli e della controllante Roma 2000. Per intenderci, i Sensi rischiamo la bancarotta, la as Roma no in quanto, essendo l'unico assett in attivo del gruppo al massimo può essere ceduto più o meno coattivamente dai creditori, ma non fallire. Anzi, diventa molto appetibile proprio perchè, pur essendo finanziariamente solido grazie al risanamento avvenuto negli ultimi quattro anni, non è più blindato dalla volontà di non cederla (che avevano i Sensi fino ad ora).
Per fare un esempio, era ben diversa la situazione della Lazio ante Lotito che aveva (e che ha, spalmato per i prossimi 20 anni, col fisco dopo il concordato) debiti societari gravissimi e diretti. Quindi la Lazio è salva grazie a Lotito ma è ancora debitrice verso lo stato per circa 20 anni (erano 23) ed è per questo che, se non cambia proprietà, grossi investimenti non potrà mai farne, ogni anno deve parecchi milioni di rata al fisco.
Invece la as Roma potrà essere venduta dai Sensi o da Unicredit a copertura del debito nei suoi confronti, ma non fallirà perchè è sana.
Bisogna solo vedere chi la compra (e di acquirenti ce ne sono alcuni già palesati e altrettanti ancora nell'ombra, pronti a intervenire se cala il prezzo di acquisto) e capire quindi che grado di investimenti ci saranno per il futuro.


L'articolo infatti parla di Italpetroli e Roma 2000...è molto ma molto completo....anche la Lazio era controllata dalla Cirio non scordiamocelo....
08-06-2007 At salut Valerio...Riposa in Pace...

19-03-2008 "Noi eredi dei Cesari, voi dei Cesaroni"
pasquino
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Messaggioda pasquino » 22 apr 2008 15:59

Marco ha scritto:
pasquino ha scritto:
fabius81 ha scritto:
Marco ha scritto:
fabius81 ha scritto:Alla fine i Sensi non possono rimanere se questo articolo non dice cazzate...Profumo li sta obbligando a vendere in pratica...non posso certo dargli torto visto l'enorme esposizione dei Sensi nei loro confronti...comunque Banca di Roma ha rovinato secondo me le due squadre delle Capitale permettendo ad entrambe di spendere soldi che non avevano...

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Roma: inevitabile il divorzio dalla famiglia Sensi

Ci sono almeno 340 milioni di buoni motivi per i Sensi per vendere la Roma. A tanto ammonta l’indebitamento consolidato del gruppo, secondo le stime più recenti, nei confronti delle banche. Il debito, recentemente rinegoziato, è per la maggior parte nei confronti di Unicredit, che con l’acquisizione di Capitalia ha ereditato i rapporti della famiglia proprietaria dell’As Roma con Banca di Roma. Per avere un’idea di quanto possa essere pesante, basta un’occhiata alla situazione del gruppo nell’ottobre scorso, prima della rinegoziazione con le banche e dopo l’approvazione del bilancio della Roma 2000, srl della famiglia che detiene la partecipazione nel calcio. I debiti al 30 giugno scorso sono di 185,6 milioni di euro, ma nei bilanci ci sono anche prestiti infragruppo per cui la società ha 51 milioni di crediti verso altre realtà del gruppo Sensi.

Le banche creditrici sono due: oltre a Unicredit, c’è anche Antonveneta, che ha concesso un mutuo nel 2002 e che ha in pegno una parte delle azioni della Roma (il 2,75%) e ipoteche su un complesso della famiglia fatto di terreni e fabbricati tra Orvieto e Piegaro, in Umbria; ma anche un palazzo a Roma. Alla stessa banca, in corso di acquisizione da parte di Montepaschi, fanno capo anche un finanziamento da 5,2 milioni e un conto corrente scoperto per 6,7 milioni. A gestire i rapporti con i Sensi per conto delle banche è però Unicredit. E proprio con la banca di Profumo gli scoperti di conto corrente assumono proporzioni imbarazzanti. Sono circa 140 milioni distribuiti su sei conti diversi (53,7 erano concentrati in unico conto, il 77852-59) dunque esigibili a breve. Ma grazie agli accordi del 2004 - quando Banca di Roma prese il 49% di Italpetroli e di fatto operò il salvataggio del gruppo - non vengono applicate su questi conti le commissioni di massimo scoperto. E dunque l’interesse pagato da Roma 2000 è l’Euribor più l’1%, tasso di gran favore per un normale correntista ma che data la situazione del gruppo Italpetroli non è comunque facile da gestire. Tra ipoteche, pegni e fidejussioni - compresa una da 51 milioni concessa da Franco Sensi sul proprio patrimonio personale - Antonveneta si è cautelata e il valore delle garanzie supera di gran lunga l’esposizione. Banca di Roma un po’ meno, diciamo. E solo 105 milioni su 140 sono coperti da garanzie. La Roma 2000 ha perso 5 milioni nell’ultimo esercizio e il revisore non ha firmato il bilancio, ritenendo che non esistano i presupposti per la continuità aziendale. Una situazione pesante, alla quale la rinegoziazione ha posto un freno temporaneo. Solo un freno però, perché la sostanza dei rapporti è rimasta la stessa.

Nel dettaglio, sono stati fissati nuovi obiettivi per la riduzione dell’indebitamento in cambio dell’opzione sul 2% che avrebbe permesso al gruppo bancario di diventare primo azionista dell’Italpetroli. Detto questo, per Rosella Sensi e il resto della famiglia vendere la partecipazione nella Roma è una necessità, più che una questione di volontà. Il problema è quanto vale, piuttosto. Secondo i bilanci della Roma 2000, il 66% vale circa 64 milioni. Sul mercato ne vale tre in più, ma soprattutto grazie alla forte speculazione che ha portato il titolo a raddoppiare di valore in pochi mesi (ieri un altro balzo del 14% a 1,16 euro). L’unico contatto reale finora è quello con la Inner Circle, società di consulenza finanziaria che però non si sa bene per conto di chi agisca. Forse Soros, più probabilmente qualche altro investitore interessato a mettere soldi nel calcio. Degli sceicchi di Dubai va detto che sono gli unici ad essere usciti allo scoperto, ma ieri i Sensi hanno detto di non aver avuto «alcun contatto» con loro. Dall’altro lato, per conto dei Sensi, sta lavorando Rothschild - che in realtà qualche contatto con gli arabi lo avrebbe avuto - per le cessioni e la Banca Finnat per la parte di ristrutturazione finanziaria. In attesa di un nuovo padre-padrone per Totti & C.

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A conti fatti stanno messi molto peggio di Noi, o sbaglio ?


In teoria si però per sua fortuna la roma è molto più appetibile di noi...certo se la trattativa salta non vedo come possono andare avanti i Sensi ma questo potrebbe dirlo meglio di me uno del mestiere....l'articolo lascia comunque pochi spazi a dubbi...


La trattativa non salta. Unicredit non ha nessunissimo interesse a farla saltare, altrimenti non rientrerebbe mai del suo credito.
Inoltre le notizie dell'articolo sono vere, anche se abbastanza vecchiotte e già risapute ma soprattutto incomplete.
L'indebitamento non è assolutamente dell'as roma, ma del gruppo Italpetroli e della controllante Roma 2000. Per intenderci, i Sensi rischiamo la bancarotta, la as Roma no in quanto, essendo l'unico assett in attivo del gruppo al massimo può essere ceduto più o meno coattivamente dai creditori, ma non fallire. Anzi, diventa molto appetibile proprio perchè, pur essendo finanziariamente solido grazie al risanamento avvenuto negli ultimi quattro anni, non è più blindato dalla volontà di non cederla (che avevano i Sensi fino ad ora).
Per fare un esempio, era ben diversa la situazione della Lazio ante Lotito che aveva (e che ha, spalmato per i prossimi 20 anni, col fisco dopo il concordato) debiti societari gravissimi e diretti. Quindi la Lazio è salva grazie a Lotito ma è ancora debitrice verso lo stato per circa 20 anni (erano 23) ed è per questo che, se non cambia proprietà, grossi investimenti non potrà mai farne, ogni anno deve parecchi milioni di rata al fisco. Invece la as Roma potrà essere venduta dai Sensi o da Unicredit a copertura del debito nei suoi confronti, ma non fallirà perchè è sana.
Bisogna solo vedere chi la compra (e di acquirenti ce ne sono alcuni già palesati e altrettanti ancora nell'ombra, pronti a intervenire se cala il prezzo di acquisto) e capire quindi che grado di investimenti ci saranno per il futuro.



I parecchi milioni sono 6,3 l'anno.
Solo per il 2009 è prevista una doppia rata 6,3+5,4.
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Poco, ma ci devi arrivà nel 2015.....nel frattempo, restando fuori dalla Champions come è prevedibile, almeno per i prossimi anni (N.B. quest'anno ha portato alla Roma da voi tanto sbeffeggiata 31 mln. di euro, e l'anno scorso idem), non potendo contare su grossi incassi al botteghino ne su un forte merchandising ne su diritti televisivi paragonabili a quelli dei topo team e non avendo un Della Valle, un De Laurentiis o anche un Garrone alle spalle non è che le vostre prospettive siano poi così luccicanti. Hai voglia a fare sempre sgrunt,sgrunt a noi...... :lol:
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Messaggioda pasquino » 22 apr 2008 16:03

fabius81 ha scritto:
pasquino ha scritto:
fabius81 ha scritto:
Marco ha scritto:
fabius81 ha scritto:Alla fine i Sensi non possono rimanere se questo articolo non dice cazzate...Profumo li sta obbligando a vendere in pratica...non posso certo dargli torto visto l'enorme esposizione dei Sensi nei loro confronti...comunque Banca di Roma ha rovinato secondo me le due squadre delle Capitale permettendo ad entrambe di spendere soldi che non avevano...

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Roma: inevitabile il divorzio dalla famiglia Sensi

Ci sono almeno 340 milioni di buoni motivi per i Sensi per vendere la Roma. A tanto ammonta l’indebitamento consolidato del gruppo, secondo le stime più recenti, nei confronti delle banche. Il debito, recentemente rinegoziato, è per la maggior parte nei confronti di Unicredit, che con l’acquisizione di Capitalia ha ereditato i rapporti della famiglia proprietaria dell’As Roma con Banca di Roma. Per avere un’idea di quanto possa essere pesante, basta un’occhiata alla situazione del gruppo nell’ottobre scorso, prima della rinegoziazione con le banche e dopo l’approvazione del bilancio della Roma 2000, srl della famiglia che detiene la partecipazione nel calcio. I debiti al 30 giugno scorso sono di 185,6 milioni di euro, ma nei bilanci ci sono anche prestiti infragruppo per cui la società ha 51 milioni di crediti verso altre realtà del gruppo Sensi.

Le banche creditrici sono due: oltre a Unicredit, c’è anche Antonveneta, che ha concesso un mutuo nel 2002 e che ha in pegno una parte delle azioni della Roma (il 2,75%) e ipoteche su un complesso della famiglia fatto di terreni e fabbricati tra Orvieto e Piegaro, in Umbria; ma anche un palazzo a Roma. Alla stessa banca, in corso di acquisizione da parte di Montepaschi, fanno capo anche un finanziamento da 5,2 milioni e un conto corrente scoperto per 6,7 milioni. A gestire i rapporti con i Sensi per conto delle banche è però Unicredit. E proprio con la banca di Profumo gli scoperti di conto corrente assumono proporzioni imbarazzanti. Sono circa 140 milioni distribuiti su sei conti diversi (53,7 erano concentrati in unico conto, il 77852-59) dunque esigibili a breve. Ma grazie agli accordi del 2004 - quando Banca di Roma prese il 49% di Italpetroli e di fatto operò il salvataggio del gruppo - non vengono applicate su questi conti le commissioni di massimo scoperto. E dunque l’interesse pagato da Roma 2000 è l’Euribor più l’1%, tasso di gran favore per un normale correntista ma che data la situazione del gruppo Italpetroli non è comunque facile da gestire. Tra ipoteche, pegni e fidejussioni - compresa una da 51 milioni concessa da Franco Sensi sul proprio patrimonio personale - Antonveneta si è cautelata e il valore delle garanzie supera di gran lunga l’esposizione. Banca di Roma un po’ meno, diciamo. E solo 105 milioni su 140 sono coperti da garanzie. La Roma 2000 ha perso 5 milioni nell’ultimo esercizio e il revisore non ha firmato il bilancio, ritenendo che non esistano i presupposti per la continuità aziendale. Una situazione pesante, alla quale la rinegoziazione ha posto un freno temporaneo. Solo un freno però, perché la sostanza dei rapporti è rimasta la stessa.

Nel dettaglio, sono stati fissati nuovi obiettivi per la riduzione dell’indebitamento in cambio dell’opzione sul 2% che avrebbe permesso al gruppo bancario di diventare primo azionista dell’Italpetroli. Detto questo, per Rosella Sensi e il resto della famiglia vendere la partecipazione nella Roma è una necessità, più che una questione di volontà. Il problema è quanto vale, piuttosto. Secondo i bilanci della Roma 2000, il 66% vale circa 64 milioni. Sul mercato ne vale tre in più, ma soprattutto grazie alla forte speculazione che ha portato il titolo a raddoppiare di valore in pochi mesi (ieri un altro balzo del 14% a 1,16 euro). L’unico contatto reale finora è quello con la Inner Circle, società di consulenza finanziaria che però non si sa bene per conto di chi agisca. Forse Soros, più probabilmente qualche altro investitore interessato a mettere soldi nel calcio. Degli sceicchi di Dubai va detto che sono gli unici ad essere usciti allo scoperto, ma ieri i Sensi hanno detto di non aver avuto «alcun contatto» con loro. Dall’altro lato, per conto dei Sensi, sta lavorando Rothschild - che in realtà qualche contatto con gli arabi lo avrebbe avuto - per le cessioni e la Banca Finnat per la parte di ristrutturazione finanziaria. In attesa di un nuovo padre-padrone per Totti & C.

(La Stampa)



A conti fatti stanno messi molto peggio di Noi, o sbaglio ?


In teoria si però per sua fortuna la roma è molto più appetibile di noi...certo se la trattativa salta non vedo come possono andare avanti i Sensi ma questo potrebbe dirlo meglio di me uno del mestiere....l'articolo lascia comunque pochi spazi a dubbi...


La trattativa non salta. Unicredit non ha nessunissimo interesse a farla saltare, altrimenti non rientrerebbe mai del suo credito.
Inoltre le notizie dell'articolo sono vere, anche se abbastanza vecchiotte e già risapute ma soprattutto incomplete.
L'indebitamento non è assolutamente dell'as roma, ma del gruppo Italpetroli e della controllante Roma 2000. Per intenderci, i Sensi rischiamo la bancarotta, la as Roma no in quanto, essendo l'unico assett in attivo del gruppo al massimo può essere ceduto più o meno coattivamente dai creditori, ma non fallire. Anzi, diventa molto appetibile proprio perchè, pur essendo finanziariamente solido grazie al risanamento avvenuto negli ultimi quattro anni, non è più blindato dalla volontà di non cederla (che avevano i Sensi fino ad ora).
Per fare un esempio, era ben diversa la situazione della Lazio ante Lotito che aveva (e che ha, spalmato per i prossimi 20 anni, col fisco dopo il concordato) debiti societari gravissimi e diretti. Quindi la Lazio è salva grazie a Lotito ma è ancora debitrice verso lo stato per circa 20 anni (erano 23) ed è per questo che, se non cambia proprietà, grossi investimenti non potrà mai farne, ogni anno deve parecchi milioni di rata al fisco.
Invece la as Roma potrà essere venduta dai Sensi o da Unicredit a copertura del debito nei suoi confronti, ma non fallirà perchè è sana.
Bisogna solo vedere chi la compra (e di acquirenti ce ne sono alcuni già palesati e altrettanti ancora nell'ombra, pronti a intervenire se cala il prezzo di acquisto) e capire quindi che grado di investimenti ci saranno per il futuro.


L'articolo infatti parla di Italpetroli e Roma 2000...è molto ma molto completo....anche la Lazio era controllata dalla Cirio non scordiamocelo....


Non è completo nel senso che non evidenzia che i debiti non sono della AS Roma ma delle controllanti. Basta andare a vedere gli ultimi bilanci per verificarlo. Sono pubblici.
La Cirio controllava, ma i debiti erano anche e soprattutto della Lazio, che infatti li deve pagare e li sta pagando. E' diverso, ne converrai.
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Messaggioda alexer3b » 22 apr 2008 16:28

pasquino ha scritto:... ne su diritti televisivi paragonabili a quelli dei topo team ...

Immagine

Alex
Oggi, in latino...l'ha pijata ar culo. (Romano ad honorem 08-10-2008)

... a Nossiter (come ai suoi compaesani) bisognerebbe spiegare che quando avrà capito l’importanza di usare il bidet sarà sempre troppo tardi… :lol: (anonimo 07-02-2012)
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Messaggioda fabius81 » 22 apr 2008 16:28

pasquino ha scritto:Non è completo nel senso che non evidenzia che i debiti non sono della AS Roma ma delle controllanti. Basta andare a vedere gli ultimi bilanci per verificarlo. Sono pubblici.
La Cirio controllava, ma i debiti erano anche e soprattutto della Lazio, che infatti li deve pagare e li sta pagando. E' diverso, ne converrai.


L'articolo mi sembra invece evidenzi benissimo di chi sono i debiti...
"...Per avere un’idea di quanto possa essere pesante, basta un’occhiata alla situazione del gruppo nell’ottobre scorso, prima della rinegoziazione con le banche e dopo l’approvazione del bilancio della Roma 2000, srl della famiglia che detiene la partecipazione nel calcio...", più chiaro di così....
08-06-2007 At salut Valerio...Riposa in Pace...



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Messaggioda pasquino » 22 apr 2008 16:30

alexer3b ha scritto:
pasquino ha scritto:... ne su diritti televisivi paragonabili a quelli dei topo team ...

Immagine

Alex


:lol: :lol: :lol:
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Messaggioda pasquino » 22 apr 2008 16:34

fabius81 ha scritto:
pasquino ha scritto:Non è completo nel senso che non evidenzia che i debiti non sono della AS Roma ma delle controllanti. Basta andare a vedere gli ultimi bilanci per verificarlo. Sono pubblici.
La Cirio controllava, ma i debiti erano anche e soprattutto della Lazio, che infatti li deve pagare e li sta pagando. E' diverso, ne converrai.


L'articolo mi sembra invece evidenzi benissimo di chi sono i debiti...
"...Per avere un’idea di quanto possa essere pesante, basta un’occhiata alla situazione del gruppo nell’ottobre scorso, prima della rinegoziazione con le banche e dopo l’approvazione del bilancio della Roma 2000, srl della famiglia che detiene la partecipazione nel calcio...", più chiaro di così....


Non è chiaro, non tutti sanno che la Roma 2000 e la AS Roma non sono la stessa cosa.
Infatti Marco ha frainteso e tu gli hai risposto correttamente per quanto riguarda la appetibilità, ma anche dicendo "in teoria si" mentre basta avere rudimenti di diritto commerciale per capire che i debiti della Roma 2000 non possono ricadere sulla As Roma, quindi la risposta corretta, alla luce dello stesso articolo da te riportato, doveva essere "in teoria e in pratica NO".
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fabius81
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Messaggioda fabius81 » 22 apr 2008 16:39

pasquino ha scritto:
fabius81 ha scritto:
pasquino ha scritto:Non è completo nel senso che non evidenzia che i debiti non sono della AS Roma ma delle controllanti. Basta andare a vedere gli ultimi bilanci per verificarlo. Sono pubblici.
La Cirio controllava, ma i debiti erano anche e soprattutto della Lazio, che infatti li deve pagare e li sta pagando. E' diverso, ne converrai.


L'articolo mi sembra invece evidenzi benissimo di chi sono i debiti...
"...Per avere un’idea di quanto possa essere pesante, basta un’occhiata alla situazione del gruppo nell’ottobre scorso, prima della rinegoziazione con le banche e dopo l’approvazione del bilancio della Roma 2000, srl della famiglia che detiene la partecipazione nel calcio...", più chiaro di così....


Non è chiaro, non tutti sanno che la Roma 2000 e la AS Roma non sono la stessa cosa.
Infatti Marco ha frainteso e tu gli hai risposto correttamente per quanto riguarda la appetibilità, ma anche dicendo "in teoria si" mentre basta avere rudimenti di diritto commerciale per capire che i debiti della Roma 2000 non possono ricadere sulla As Roma, quindi la risposta corretta, alla luce dello stesso articolo da te riportato, doveva essere "in teoria e in pratica NO".


Invece secondo me in teoria ed in pratica la risposta è SI.
Se i Sensi non riescono a vendere e non è detto che ci riesca al 100%, oggi su Dagospia c'è un articolo che parla di "bufala" Soros....dicevo se Sensi non riesce a vendere la roma, mi spieghi come fa ad andare avanti la società?
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Messaggioda pasquino » 22 apr 2008 16:45

fabius81 ha scritto:
pasquino ha scritto:
fabius81 ha scritto:
pasquino ha scritto:Non è completo nel senso che non evidenzia che i debiti non sono della AS Roma ma delle controllanti. Basta andare a vedere gli ultimi bilanci per verificarlo. Sono pubblici.
La Cirio controllava, ma i debiti erano anche e soprattutto della Lazio, che infatti li deve pagare e li sta pagando. E' diverso, ne converrai.


L'articolo mi sembra invece evidenzi benissimo di chi sono i debiti...
"...Per avere un’idea di quanto possa essere pesante, basta un’occhiata alla situazione del gruppo nell’ottobre scorso, prima della rinegoziazione con le banche e dopo l’approvazione del bilancio della Roma 2000, srl della famiglia che detiene la partecipazione nel calcio...", più chiaro di così....


Non è chiaro, non tutti sanno che la Roma 2000 e la AS Roma non sono la stessa cosa.
Infatti Marco ha frainteso e tu gli hai risposto correttamente per quanto riguarda la appetibilità, ma anche dicendo "in teoria si" mentre basta avere rudimenti di diritto commerciale per capire che i debiti della Roma 2000 non possono ricadere sulla As Roma, quindi la risposta corretta, alla luce dello stesso articolo da te riportato, doveva essere "in teoria e in pratica NO".


Invece secondo me in teoria ed in pratica la risposta è SI.
Se i Sensi non riescono a vendere e non è detto che ci riesca al 100%, oggi su Dagospia c'è un articolo che parla di "bufala" Soros....dicevo se Sensi non riesce a vendere la roma, mi spieghi come fa ad andare avanti la società?


Ti ho già risposto ampiamente e più volte, rileggiti con attenzione i post precedenti.
Se intendi rintuzzare le mie affermazioni non nel merito ma capziosamente solo per mantenere in piedi una polemica che non esiste nella realtà dei fatti, padronissimo di farlo, ma il mio interesse per la discussione finisce qui.
Lo dico, credimi, in tutta serenità e senza la minima acrimonia nei tuoi confronti. Se invece mi porti questioni nuove da dibattere (e con una credibilità maggiore rispetto a Dagospia ovviamnte) e su cui confrontarsi sarò ben lieto di interloquire ancora con te, se ne avrai voglia tu ovviamente.
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Messaggioda fabius81 » 22 apr 2008 16:50

pasquino ha scritto:
fabius81 ha scritto:
pasquino ha scritto:
fabius81 ha scritto:
pasquino ha scritto:Non è completo nel senso che non evidenzia che i debiti non sono della AS Roma ma delle controllanti. Basta andare a vedere gli ultimi bilanci per verificarlo. Sono pubblici.
La Cirio controllava, ma i debiti erano anche e soprattutto della Lazio, che infatti li deve pagare e li sta pagando. E' diverso, ne converrai.


L'articolo mi sembra invece evidenzi benissimo di chi sono i debiti...
"...Per avere un’idea di quanto possa essere pesante, basta un’occhiata alla situazione del gruppo nell’ottobre scorso, prima della rinegoziazione con le banche e dopo l’approvazione del bilancio della Roma 2000, srl della famiglia che detiene la partecipazione nel calcio...", più chiaro di così....


Non è chiaro, non tutti sanno che la Roma 2000 e la AS Roma non sono la stessa cosa.
Infatti Marco ha frainteso e tu gli hai risposto correttamente per quanto riguarda la appetibilità, ma anche dicendo "in teoria si" mentre basta avere rudimenti di diritto commerciale per capire che i debiti della Roma 2000 non possono ricadere sulla As Roma, quindi la risposta corretta, alla luce dello stesso articolo da te riportato, doveva essere "in teoria e in pratica NO".


Invece secondo me in teoria ed in pratica la risposta è SI.
Se i Sensi non riescono a vendere e non è detto che ci riesca al 100%, oggi su Dagospia c'è un articolo che parla di "bufala" Soros....dicevo se Sensi non riesce a vendere la roma, mi spieghi come fa ad andare avanti la società?


Ti ho già risposto ampiamente e più volte, rileggiti con attenzione i post precedenti.
Se intendi rintuzzare le mie affermazioni non nel merito ma capziosamente solo per mantenere in piedi una polemica che non esiste nella realtà dei fatti, padronissimo di farlo, ma il mio interesse per la discussione finisce qui.
Lo dico, credimi, in tutta serenità e senza la minima acrimonia nei tuoi confronti. Se invece mi porti questioni nuove da dibattere (e con una credibilità maggiore rispetto a Dagospia ovviamnte) e su cui confrontarsi sarò ben lieto di interloquire ancora con te, se ne avrai voglia tu ovviamente.


Tu sostiene che la roma è salva a priori perchè i Sensi possono venderla...io ti domando:
"E se non riescono a venderla?!?"....non parliamo di comprare una macchina....il problema è che i Sensi in qualche modo devono ridare i soldi a Unicredit e quindi non possono vendere a qualunque cifra perchè altrimenti gli rimarrebbero ancora parecchi soldini da dare a Profumo...tu pensi che vendere sia facilissimo e quindi il ragionamento che fai fila liscio...io trovo invece che non sia così facile vendere....vedremo...certo è che se non vendono la roma i Sensi non hanno i soldi per andare avanti...questo è innegabile ed indiscutibile...il 28 aprile i Sensi devono presentare un piano a Profumo per il rientro del debito...voglio vedere cosa possono inventarsi...
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Messaggioda pasquino » 22 apr 2008 17:22

fabius81 ha scritto:
pasquino ha scritto:
fabius81 ha scritto:
pasquino ha scritto:
fabius81 ha scritto:
pasquino ha scritto:Non è completo nel senso che non evidenzia che i debiti non sono della AS Roma ma delle controllanti. Basta andare a vedere gli ultimi bilanci per verificarlo. Sono pubblici.
La Cirio controllava, ma i debiti erano anche e soprattutto della Lazio, che infatti li deve pagare e li sta pagando. E' diverso, ne converrai.


L'articolo mi sembra invece evidenzi benissimo di chi sono i debiti...
"...Per avere un’idea di quanto possa essere pesante, basta un’occhiata alla situazione del gruppo nell’ottobre scorso, prima della rinegoziazione con le banche e dopo l’approvazione del bilancio della Roma 2000, srl della famiglia che detiene la partecipazione nel calcio...", più chiaro di così....


Non è chiaro, non tutti sanno che la Roma 2000 e la AS Roma non sono la stessa cosa.
Infatti Marco ha frainteso e tu gli hai risposto correttamente per quanto riguarda la appetibilità, ma anche dicendo "in teoria si" mentre basta avere rudimenti di diritto commerciale per capire che i debiti della Roma 2000 non possono ricadere sulla As Roma, quindi la risposta corretta, alla luce dello stesso articolo da te riportato, doveva essere "in teoria e in pratica NO".


Invece secondo me in teoria ed in pratica la risposta è SI.
Se i Sensi non riescono a vendere e non è detto che ci riesca al 100%, oggi su Dagospia c'è un articolo che parla di "bufala" Soros....dicevo se Sensi non riesce a vendere la roma, mi spieghi come fa ad andare avanti la società?


Ti ho già risposto ampiamente e più volte, rileggiti con attenzione i post precedenti.
Se intendi rintuzzare le mie affermazioni non nel merito ma capziosamente solo per mantenere in piedi una polemica che non esiste nella realtà dei fatti, padronissimo di farlo, ma il mio interesse per la discussione finisce qui.
Lo dico, credimi, in tutta serenità e senza la minima acrimonia nei tuoi confronti. Se invece mi porti questioni nuove da dibattere (e con una credibilità maggiore rispetto a Dagospia ovviamnte) e su cui confrontarsi sarò ben lieto di interloquire ancora con te, se ne avrai voglia tu ovviamente.


Tu sostiene che la roma è salva a priori perchè i Sensi possono venderla...io ti domando:
"E se non riescono a venderla?!?"....non parliamo di comprare una macchina....il problema è che i Sensi in qualche modo devono ridare i soldi a Unicredit e quindi non possono vendere a qualunque cifra perchè altrimenti gli rimarrebbero ancora parecchi soldini da dare a Profumo...tu pensi che vendere sia facilissimo e quindi il ragionamento che fai fila liscio...io trovo invece che non sia così facile vendere....vedremo...certo è che se non vendono la roma i Sensi non hanno i soldi per andare avanti...questo è innegabile ed indiscutibile...il 28 aprile i Sensi devono presentare un piano a Profumo per il rientro del debito...voglio vedere cosa possono inventarsi...


Ripeto per l'ultima volta, la Roma NON FALLIREBBE, continuerebbe a esistere con l'autofinanziamento (come già accade da quattro anni) senza nessun tipo di intervento da parti delle ex-controllanti. Sarebbe nominato un amministratore (probabilmente da Uncredit, in attesa di un futuro collocamneto) e continuerebbe a esistere a prescindere dai Sensi. Sei tu che, perdendo la tua consueta lucidità nel momento in cui si parla di Roma o peggio ancora di Totti, continui a confondere i problemi del gruppo Italpetroli con quelli dell'As Roma, che, se permetti, è l'unica che interessa veramente noi tifosi.

Ma è un discorso ipotetico, in quanto la Roma sarà probabilmente venduta presto. E' interesse di tutti. Ne riparleremo, vedrai.
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Messaggioda tenente Drogo » 22 apr 2008 17:27

MILANO - «Non ci saranno difficoltà nell’avere una cordata di imprenditori per salvare la Roma. Ci sono alcuni nomi di imprenditori impegnati nella cordata italiana che non faccio per riservatezza ma tra tre o quattro giorni saranno conosciuti da tutti. Certo, ci dovrà essere una banca importante che assisterà questa cordata». Così il leader del Pdl, Silvio Berlusconi, nel corso della conferenza stampa all’Auditorium della Tecnica. «Sarebbe il colmo - ha aggiunto - se, dopo che Alemanno si è aggiudicato il Campidoglio, non avessimo due squadre nella capitale. La questione si risolverà certamente. Non vogliamo perdere la squadra che porta il nome della capitale. Diciamolo chiaro, non vogliamo farci colonizzare dai magnati ungheresi, non possiamo permettercelo e allora dobbiamo fare tutti il tifo per una Roma italiana.»
Parole che hanno indotto il governo a chiedere un incontro urgente con un rappresentante delegato dal leader della coalizione che ha vinto le elezioni, non essendo ulteriormente rinviabili decisioni dirimenti sul futuro della Roma. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Enrico Letta, sta operando in questa direzione. Lo rende noto un comunicato di palazzo Chigi mentre è in corso una riunione di governo a Palazzo Chigi sulla Roma. Presenti lo stesso Letta, i ministri dimissionari dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa, delle Attività produttive Pierluigi Bersani e dello Sport Melandri.
Ultima modifica di tenente Drogo il 22 apr 2008 17:31, modificato 2 volte in totale.
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Messaggioda alexer3b » 22 apr 2008 17:28

pasquino ha scritto:Sarebbe nominato un amministratore (probabilmente da Uncredit, in attesa di un futuro collocamneto) e continuerebbe a esistere a prescindere dai Sensi

Quindi farebbe la stessa fine della Lazio in mano a Capitalia ... con presupposti diversi di indebitamento ma con le stesse modalità ... 8)

Alex

PS : pure la Lazio poteva aver risolto tutto col suo aumneto di capitale da 120 milioni di euro ma qualcuno c'ha marciato enormemente ... :wink:
Oggi, in latino...l'ha pijata ar culo. (Romano ad honorem 08-10-2008)

... a Nossiter (come ai suoi compaesani) bisognerebbe spiegare che quando avrà capito l’importanza di usare il bidet sarà sempre troppo tardi… :lol: (anonimo 07-02-2012)
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Messaggioda daddoroma » 22 apr 2008 17:37

pasquino ha scritto:Ripeto per l'ultima volta, la Roma NON FALLIREBBE, continuerebbe a esistere con l'autofinanziamento (come già accade da quattro anni) senza nessun tipo di intervento da parti delle ex-controllanti. Sarebbe nominato un amministratore (probabilmente da Uncredit, in attesa di un futuro collocamneto) e continuerebbe a esistere a prescindere dai Sensi. Sei tu che, perdendo la tua consueta lucidità nel momento in cui si parla di Roma o peggio ancora di Totti, continui a confondere i problemi del gruppo Italpetroli con quelli dell'As Roma, che, se permetti, è l'unica che interessa veramente noi tifosi.

Ma è un discorso ipotetico, in quanto la Roma sarà probabilmente venduta presto. E' interesse di tutti. Ne riparleremo, vedrai.


Pasquino sembra il mio clone!

Comunque quoto il discorso di Pasquino che, senza nulla togliere al suo intervento chiarificatore, è abbastanza ovvio.
Chi è nato a Roma è romanista.
I laziali so quelli de fori le mura,
che ce porteno l'ove fresche e le ricotte,
e quanno arriveno in città,
alzano la testa e dicono:
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Messaggioda pasquino » 22 apr 2008 17:37

tenente Drogo ha scritto:MILANO - «Non ci saranno difficoltà nell’avere una cordata di imprenditori per salvare la Roma. Ci sono alcuni nomi di imprenditori impegnati nella cordata italiana che non faccio per riservatezza ma tra tre o quattro giorni saranno conosciuti da tutti. Certo, ci dovrà essere una banca importante che assisterà questa cordata». Così il leader del Pdl, Silvio Berlusconi, nel corso della conferenza stampa all’Auditorium della Tecnica. «Sarebbe il colmo - ha aggiunto - se, dopo che Alemanno si è aggiudicato il Campidoglio, non avessimo due squadre nella capitale. La questione si risolverà certamente. Non vogliamo perdere la squadra che porta il nome della capitale. Diciamolo chiaro, non vogliamo farci colonizzare dai magnati ungheresi, non possiamo permettercelo e allora dobbiamo fare tutti il tifo per una Roma italiana.»
Parole che hanno indotto il governo a chiedere un incontro urgente con un rappresentante delegato dal leader della coalizione che ha vinto le elezioni, non essendo ulteriormente rinviabili decisioni dirimenti sul futuro della Roma. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Enrico Letta, sta operando in questa direzione. Lo rende noto un comunicato di palazzo Chigi mentre è in corso una riunione di governo a Palazzo Chigi sulla Roma. Presenti lo stesso Letta, i ministri dimissionari dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa, delle Attività produttive Pierluigi Bersani e dello Sport Melandri.


Si attende anche S.E. il cardinal Tarcisio Bertone, Segretario di Stato Vaticano. Se su Alitalia non ha preso posizione, ora lo S.C.V non può tacere di fronte al concreto rischio che le manifestazioni calcistiche di rilievo nella capitale d'Italia e del Cristianesimo siano limitate all Clericus Cup e alla partita del cuore, essendo l'altra squadra regionale impegnata nel campionato di massima divisione in realtà radicata maggiormente sul territorio extraurbano.
8)
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Messaggioda pasquino » 22 apr 2008 17:39

alexer3b ha scritto:
pasquino ha scritto:Sarebbe nominato un amministratore (probabilmente da Uncredit, in attesa di un futuro collocamneto) e continuerebbe a esistere a prescindere dai Sensi

Quindi farebbe la stessa fine della Lazio in mano a Capitalia ... con presupposti diversi di indebitamento ma con le stesse modalità ... 8)

Alex

PS : pure la Lazio poteva aver risolto tutto col suo aumneto di capitale da 120 milioni di euro ma qualcuno c'ha marciato enormemente ... :wink:


Te piacerebbe, eh? :lol:

Comunque ti quoto sul fatto che qualcuno c'ha marciato sulla Lazio.....
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Messaggioda alexer3b » 22 apr 2008 17:43

pasquino ha scritto:
alexer3b ha scritto:
pasquino ha scritto:Sarebbe nominato un amministratore (probabilmente da Uncredit, in attesa di un futuro collocamneto) e continuerebbe a esistere a prescindere dai Sensi

Quindi farebbe la stessa fine della Lazio in mano a Capitalia ... con presupposti diversi di indebitamento ma con le stesse modalità ... 8)

Alex

PS : pure la Lazio poteva aver risolto tutto col suo aumneto di capitale da 120 milioni di euro ma qualcuno c'ha marciato enormemente ... :wink:


Te piacerebbe, eh? :lol:

Comunque ti quoto sul fatto che qualcuno c'ha marciato sulla Lazio.....

Non ci siamo capiti. La Lazio aveva un'esposizione pesante col gruppo Capitalia per via dei buffi creati da Cragnotti. Cragnotti ha lasciato e la Lazio , senza presidente , se l'è accattata Capitalia con il trio Longo - Baraldi - Pessi. Formalmente la situazione è quella è la sostanza che è diversa visto che la AS Roma (merda) economicamente è messa molto meglio ... :wink: :D

Alex
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Messaggioda tenente Drogo » 22 apr 2008 17:44

pasquino ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:MILANO - «Non ci saranno difficoltà nell’avere una cordata di imprenditori per salvare la Roma. Ci sono alcuni nomi di imprenditori impegnati nella cordata italiana che non faccio per riservatezza ma tra tre o quattro giorni saranno conosciuti da tutti. Certo, ci dovrà essere una banca importante che assisterà questa cordata». Così il leader del Pdl, Silvio Berlusconi, nel corso della conferenza stampa all’Auditorium della Tecnica. «Sarebbe il colmo - ha aggiunto - se, dopo che Alemanno si è aggiudicato il Campidoglio, non avessimo due squadre nella capitale. La questione si risolverà certamente. Non vogliamo perdere la squadra che porta il nome della capitale. Diciamolo chiaro, non vogliamo farci colonizzare dai magnati ungheresi, non possiamo permettercelo e allora dobbiamo fare tutti il tifo per una Roma italiana.»
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Si attende anche S.E. il cardinal Tarcisio Bertone, Segretario di Stato Vaticano. Se su Alitalia non ha preso posizione, ora lo S.C.V non può tacere di fronte al concreto rischio che le manifestazioni calcistiche di rilievo nella capitale d'Italia e del Cristianesimo siano limitate all Clericus Cup e alla partita del cuore, essendo l'altra squadra regionale impegnata nel campionato di massima divisione in realtà radicata maggiormente sul territorio extraurbano.
8)


senza contare che Soros e' ebreo
vade retro!
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Messaggioda pasquino » 22 apr 2008 17:48

alexer3b ha scritto:
pasquino ha scritto:
alexer3b ha scritto:
pasquino ha scritto:Sarebbe nominato un amministratore (probabilmente da Uncredit, in attesa di un futuro collocamneto) e continuerebbe a esistere a prescindere dai Sensi

Quindi farebbe la stessa fine della Lazio in mano a Capitalia ... con presupposti diversi di indebitamento ma con le stesse modalità ... 8)

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PS : pure la Lazio poteva aver risolto tutto col suo aumneto di capitale da 120 milioni di euro ma qualcuno c'ha marciato enormemente ... :wink:


Te piacerebbe, eh? :lol:

Comunque ti quoto sul fatto che qualcuno c'ha marciato sulla Lazio.....

Non ci siamo capiti. La Lazio aveva un'esposizione pesante col gruppo Capitalia per via dei buffi creati da Cragnotti. Cragnotti ha lasciato e la Lazio , senza presidente , se l'è accattata Capitalia con il trio Longo - Baraldi - Pessi. Formalmente la situazione è quella è la sostanza che è diversa visto che la AS Roma (merda) economicamente è messa molto meglio ... :wink: :D

Alex


Direi che stiamo dicendo la stessa cosa, a parte l'attribuzione di patenti di "fecalità" alquanto opinabile :lol:....poi dice che uno ritira fori le ricotte e lu caciocavallo... 8) :lol:
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Messaggioda alexer3b » 22 apr 2008 17:50

pasquino ha scritto:Direi che stiamo dicendo la stessa cosa, a parte l'attribuzione di patenti di "fecalità" alquanto opinabile :lol:....poi dice che uno ritira fori le ricotte e lu caciocavallo... 8) :lol:

Beh quelle da mo che le tirate fori e le leggo ad ogni post di quella mezza sega di Daddo ... :lol:

Alex
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Messaggioda daddoroma » 22 apr 2008 19:04

alexer3b ha scritto:
pasquino ha scritto:Direi che stiamo dicendo la stessa cosa, a parte l'attribuzione di patenti di "fecalità" alquanto opinabile :lol:....poi dice che uno ritira fori le ricotte e lu caciocavallo... 8) :lol:

Beh quelle da mo che le tirate fori e le leggo ad ogni post di quella mezza sega di Daddo ... :lol:

Alex


Arileggila va dovessi dimenticà le origini!

:lol:
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Messaggioda Marco » 22 apr 2008 21:56

daddoroma ha scritto:
alexer3b ha scritto:
pasquino ha scritto:Direi che stiamo dicendo la stessa cosa, a parte l'attribuzione di patenti di "fecalità" alquanto opinabile :lol:....poi dice che uno ritira fori le ricotte e lu caciocavallo... 8) :lol:

Beh quelle da mo che le tirate fori e le leggo ad ogni post di quella mezza sega di Daddo ... :lol:

Alex


Arileggila va dovessi dimenticà le origini!

:lol:



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Messaggioda fabius81 » 23 apr 2008 09:05

Che squadra assurda il Chelsea...non ci si crede...
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Messaggioda fabius81 » 23 apr 2008 09:08

Tutti i giornali che parlano di economia dicono una cosa, però qui nel forum abbiamo due luminari che rispondo al nome di daddo e Pasquino che capiscono tutto quindi sicuramente è come dicono loro..poi sarei io che perderei la lucidità.....staremo a vedere se la roma viene venduta...sarà che Noi laziali di "misteriosi" compratori abbiamo una esperienza molto recente....comunque non è certo un miliardario che farà cambiare la sostanza di una squadra.....insomma una nostra coreografia al derby ha spiegato bene le cose....lasciamo perdere totty...nella vita non puoi sempre farla franca....e se qualcuno vuole negare che ad Udine doveva prendere minimo due giornate(essendo capitano) è in malafede e non merita neanche di avere un confronto tra persone civili...
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