



ferrari federico ha scritto:Nuits-Saint-Georges 1re cru Les Rues de Chaux 2021
Domaine Chicotot
Uno stile di Borgogna che mi sembra molto ben caratterizzato (è il primo Chicotot che bevo…) e sicuramente interessante: buon interprete della denominazione, pensato per l’invecchiamento, mi ricorda alcuni Borgogna della tradizione lontana. Per me 94/100.
In accordo perfetto con un petto d’anatra con spezie ed aceto balsamico.
vinogodi ha scritto:....altra sorpresona, su un vino dimenticato in angolino di cantinetta e aperto solo come fine sfumatura scaloppine...e invece...Trebbiano di Calabria Lolik 2007 Guccione , nel passato assai in voga da queste parti...oro carico, con profumi di miele millefiori e arachidi, mallo di noce, mela golden matura. Bocca di bella sostanza, grassoccia e morbida...sapete che mi e' piaciuto?
piergi ha scritto:vinogodi ha scritto:....altra sorpresona, su un vino dimenticato in angolino di cantinetta e aperto solo come fine sfumatura scaloppine...e invece...Trebbiano di Calabria Lolik 2007 Guccione , nel passato assai in voga da queste parti...oro carico, con profumi di miele millefiori e arachidi, mallo di noce, mela golden matura. Bocca di bella sostanza, grassoccia e morbida...sapete che mi e' piaciuto?
Mi sa che ti è scappato un Calabria di troppo!!
...ah ... non l'hanno ancora fatto? Adesso capisco...ZEL WINE ha scritto:piergi ha scritto:vinogodi ha scritto:....altra sorpresona, su un vino dimenticato in angolino di cantinetta e aperto solo come fine sfumatura scaloppine...e invece...Trebbiano di Calabria Lolik 2007 Guccione , nel passato assai in voga da queste parti...oro carico, con profumi di miele millefiori e arachidi, mallo di noce, mela golden matura. Bocca di bella sostanza, grassoccia e morbida...sapete che mi e' piaciuto?
Mi sa che ti è scappato un Calabria di troppo!!
Stanno facendo il ponte mica per nulla
Ziliovino ha scritto:![]()
Quest'estate ferie a Grado. Ero non lontano da Carso e Collio, però già visitati in passato, per cui azzardo e provo a rimanere in zona Aquileia. Qui è viticoltura di pianura, con terreni alluvionali ricchi e fertili, e produzioni abbondanti... mi imbatto quindi in cantinone da mille milioni di bottiglie (tipo Valpanera, Cà Bolani, Cà tullio, feudi di romans...). Decido quindi di riassaggiare un produttore di cui ho ricordi annebbiati e lontani nel tempo: Borc Dodon di Denis Montanar.
Tanto per cominciare Borc Dodon sta per Malborghetto, dove ha sede l'azienda, uno dei tanti agglomerati agricoli sparsi nella pianura, costituiti da più cascinali circondati da stalle, fienili e coltivazioni. Il bisnonno era mezzadro, e da sempre qui si coltivano cereali, si allevano animali e si fa i viticoltori. Oggi i vigneti la fanno da padrone in azienda, ma il resto non è stato abbandonato del tutto, solo ridotto. Da qualche anno la famiglia di (ex)mezzadri ha acquistato dal padrone (notai) il grande cascinale dove viveva sia il padrone stesso che in passato la famiglia colonica, parzialmente restaurata, che mi viene giustamente mostrata con grande orgoglio.
Denis deve giusto fare un giro tra le vigne per verificare lo stato di maturazione, quindi via, giro tra Dodon, Sandrigo e Scodovacca (quest'ultimo ritenuto dai locali cru per il refosco, e dove ve ne sono ancora vigne centenarie). I vigneti sono intervallati dai campi coltivati, solo i più moderni sono monovitigno, Montanar crede molto nelle potenzialità delle vecchie vigne, che sono un gran misto di vitigni, anche all'interno di uno stesso filare, e nelle selezioni massali partendo dai vigneti più storici. Assaggiamo un po' di uve, i tralci sono stracarichi di grappoli, perchè nel 2023 hanno subìto la grandine, che ha lasciato strascichi sulla produzione 2024, e finalmente quest'anno le viti hanno "spinto parecchio", ma secondo il produttore la qualità sembra comunque buona. Mi dice anche di aver deciso, per ogni vigneto a turno, ed ogni sei anni, di lasciar "sfogare" e riposare le viti, con una sola potatura ad inizio anno e poi più niente. Sta anche cercando di eliminare il rame e lavorare solo con lo zolfo.
Si torna in cantina, che ha bancone e tavoli: qui vive ancora il tipico rito della frasca (osmiza nel Carso), e durante gli assaggi sarà tutto un viavai di locali, non più giovanissimi, che passano a fare quattro chiacchere davanti ad un calice, ovviamente di sfuso.
Arriviamo ai vini. Avevo vaghi ricordi di qualche vino impreciso, ed anche oggi bisogna dribblare alcune acetiche piuttosto invadenti, però i vini apposto sono buoni, ed il merlot anche molto buono direi. Tra gli assaggi segnalo:
OWcentottanta, tradotto Orange Wine legge Basaglia, da moscato e verduzzo, di cui da anni non fa più versioni dolci (ci torneremo) in quanto non di suo gusto, ha creato questa unione, ovviamente macerata, per ottenere un vino semplice, da pane e salame, e dal prezzo centrato, con un naso di aromaticità soffusa e frutta candita, sorso ruspante e tannico ma piacevole.
Uis Blancis 2022 è un macerato piuttosto elegante e delicato al naso, sorso di medio corpo e dal finale di buona tannicità.
Eclettico il Verduzzo 2018, che non volendo produrne di dolci, viene vinificato secco (o quasi in altre annate) e dimenticato per anni in botte. Il risultato è un piccolo (ho scritto piccolo eh) Vecchio Samperi, dal colore ambrato, naso di noce e frutta secca, e sorso da sherry.
Il Merlot 2018 (qui non si ha fretta di vendere i vini...) come già detto mi è piaciuto parecchio, lontano dalle caricature, è dal sorso fresco e lungo, dal tannino ancora cazzuto (per essere un merlò).
Il Refosco 2017 ha anch'esso bella bocca, più disteso ed elegante, ma dal naso stanco per bottiglia stappata da giorni, per cui riassaggerò.
Vagando nella pianura passai anche davanti ad un wineshop/piccolo produttore, dallo stiloso impianto fotovoltaico, per cui tentai... Brojli, nome che deriva da brolo, vini corretti, perfettini, ma senza slanci, come anche il racconto dei vini al banco di degustazione...
Venezia Giulia Refosco dal Peduncolo rosso ScodovH 2017 - Denis Montanar. Eccomi al riassaggio. Il tratto è sicuramente rustico, con la volatile presente ma al di sotto del fastidioso, ma c'è anche la mora e la fragola matura, unite ad un tocco vegetal-pepato. Sorso in cerca di equilibrio.
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