Parliamo di guerra

Dove discutere, confrontarsi o scherzare sempre in modo civile su argomenti attinenti al mondo del food&wine e non solo.

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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 06 mar 2025 09:56

imbecille e Inadeguata

un vero leader sa capire il momento politico e agire di conseguenza, una mezza calzetta come lei sa soltanto declinare slogan retorici

https://www.repubblica.it/politica/2025 ... 424045017/
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda littlewood » 06 mar 2025 10:16

tenente Drogo ha scritto:imbecille e Inadeguata

un vero leader sa capire il momento politico e agire di conseguenza, una mezza calzetta come lei sa soltanto declinare slogan retorici

https://www.repubblica.it/politica/2025 ... 424045017/

Nico e' un modo per dire no ..dirsi favorevole all' esercito europeo sapendo benissimo che non e' possibile perche' esiste la regola stupida dell' unanimità e con orban e fico dentro non l' avrai mai e' un modo per fare" bella figura,, e tenere le porte aperte ai contini e avs oltre ai tarquinio e compagnia cantante!
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 06 mar 2025 12:00

nel frattempo

LA loggia P2 Rumena

La procura del DIICOT ha arrestato sei imputati per formazione di gruppo criminale organizzato e tradimento, accusati di aver formato un'organizzazione di tipo militare e presumibilmente di aver negoziato con agenti russi l'uscita della Romania dalla NATO.
Mercoledì 5 marzo sono stati eseguiti 8 mandati di perquisizione domiciliare nel raggio della città di Bucarest e delle contee di Ilfov, Giurgiu e Maramureş, sono stati identificati e sequestrati diversi mezzi di prova, e giovedì il giudice per i diritti e le libertà della Corte d'appello di Bucarest riceverà la proposta di arresto preventivo per 4 imputati e arresti domiciliari per altri due imputati.
Il gruppo si è organizzato sotto la copertura di una struttura militare
Dalle prove raccolte nel caso è emerso che, a partire dal 2023, cinque degli imputati, insieme a un sospettato, costituivano un gruppo criminale organizzato con l'obiettivo di distruggere la sovranità e l'indipendenza dello Stato romeno minando la capacità politica e di difesa del Paese.

A partire dall'anno 2024, un altro imputato si è unito al gruppo criminale organizzato, tutti i membri che svolgono azioni continue, consapevoli, pubbliche o cospirate per raggiungere l'obiettivo proposto. Inoltre, i membri del gruppo criminale sono entrati ripetutamente in contatto con agenti di una potenza straniera, localizzati sia sul territorio della Romania che della Federazione Russa", ha dichiarato DIICOT in un comunicato stampa.
Secondo il DIICOT, il gruppo criminale organizzato è stato costituito sotto la copertura di un'organizzazione e si è sviluppato sul tipo di una struttura di tipo militare, con livelli dirigenziali (stato maggiore) e personale esecutivo, rappresentato dall'immagine del sospettato indagato nel caso, un maggiore generale in pensione.
Dalla ricerca condotta è emerso che i membri del gruppo, attraverso piattaforme online, reclutavano seguaci e pubblicavano materiale video (notifiche indirizzate alle autorità dello Stato rumeno e alle organizzazioni nazionali e internazionali).
Il ritiro della Romania dalla NATO, la rimozione dell'attuale ordinamento costituzionale
Inoltre, gli imputati hanno provveduto a condurre negoziati con fattori politico-militari esterni riguardo al ritiro della Romania dalla NATO, alla rimozione dell'attuale ordine costituzionale, all'abolizione dei partiti politici, all'insediamento di un nuovo governo formato da membri dell'organizzazione che ricopriranno incarichi ministeriali, alla rimozione di tutti i dipendenti dalle istituzioni statali, all'adozione di una nuova Costituzione, al cambiamento del nome, della bandiera e dell'inno del paese.
Allo stesso tempo, nel mese di gennaio, due degli imputati si sono recati a Mosca, dove sono entrati in contatto con persone disposte a sostenere gli sforzi dell'organizzazione per la presa del potere statale in Romania.
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 06 mar 2025 12:39

e quest'altra scema che credeva di fare?

https://www.lastampa.it/esteri/2025/03/ ... -15037897/
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda fly666 » 07 mar 2025 00:11

l'Ucraina è un cavallo morto e prima se ne rendono conto meglio è ; solo una soluzione diplomatica può interrompere una guerra che se continuasse potrebbe allargarsi al resto dell'Europa .. Macron è nemico della pace come quell'altra zozza di cui non faccio il nome, perchè mi fa paura .. lei , non Putin è il nemico oggi :roll:
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda littlewood » 07 mar 2025 09:26

fly666 ha scritto:l'Ucraina è un cavallo morto e prima se ne rendono conto meglio è ; solo una soluzione diplomatica può interrompere una guerra che se continuasse potrebbe allargarsi al resto dell'Europa .. Macron è nemico della pace come quell'altra zozza di cui non faccio il nome, perchè mi fa paura .. lei , non Putin è il nemico oggi :roll:

Ma guarda un po' le stesse posizioni di di ballista! Ma guarda un po' che tutti quelli pro putin gli brucia da morire che l''europa non voglia fare l' agnello sacrificale del criminale di mosca . E per fortuna che i nostri discorsi ti avevano fatto cambiare idea...se tu hai cambiato idea io sono un cavallo! I putiniani sono come gli zeloti con il loro eroe fino alla morte! Si vede che i tuoi amici russi ti hanno rinnovato le convinzioni! Ah ... Secondo te l' ucraina e' un cavallo morto marzo 2022 la russia controlla il 22 per cento del territorio ucraino marzo 2025 dopo centinaia di morti un' economia a pezzi l,' inflazione oltre il 20 per cento la russia controlla il 20 per cento ! E quanti altri cavalli morti concediamo a quella banda di mafiosi? La moldavia? La romania? I baltici? Cosi' che quel simpatico eden che e' kaliningrad possa ricongiungersi alla santa madre Russia?? E quanto ti brucia che quel " criminale,,vdi macron estendendo l' ombrello nucleare a tutta europa visto l' inaffidabilta' di quell ' agente del kgb che e' Trump sottragga l' europa al ricatto nucleare del ruo eroe?? Noi per la gente" pacifica,,( sti cazzi!) come te siamo pericolosi non DOBBIAMO difenderci mentre il criminale puo' per diritto divino come gli suggerisce il suo confessore Thicon ( quello che dice che kirijll e' troppo moderato :shock: ) fare strame di tutto! Faresti ridere se non facessi piangere. E io se avessi le stesse posizioni di di ballista mi preoccuperei seriamente!
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda fly666 » 08 mar 2025 02:06

La Russia si è fermata perchè l'obiettivo della operazione militare non è conquistare l'intera Ucraina .
L'ombrello nucleare di Macron non difenderebbe le città francesi da una eventuale guerra nucleare, figurati il resto dell'Europa.
Io sono sempre stato per la pace e per un accordo negoziale, sei tu che vuoi giocare con i soldatini sulla base di minacce insensate ed inesistenti, solo un invasato può credere che la Russia intenda espandersi in altre regioni europee.
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 08 mar 2025 08:44

fly666 ha scritto:La Russia si è fermata perchè l'obiettivo della operazione militare non è conquistare l'intera Ucraina .
L'ombrello nucleare di Macron non difenderebbe le città francesi da una eventuale guerra nucleare, figurati il resto dell'Europa.
Io sono sempre stato per la pace e per un accordo negoziale, sei tu che vuoi giocare con i soldatini sulla base di minacce insensate ed inesistenti, solo un invasato può credere che la Russia intenda espandersi in altre regioni europee.


non l'ha mai fatto, perché dovrebbe cominciare ora?
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 08 mar 2025 10:00

sempre al lavoro per voi, seleziono i più interessanti articoli sulla stampa (questo da Repubblica)

----------------------

Intervista all’ex oligarca russo: “Putin è un gangster e può sempre attaccare di nuovo. Ma Zelensky si è mosso male, non è così che si tratta con l’America di Trump”

«Se arrivasse la pace in Ucraina, lo scenario migliore sarebbe una nuova Guerra Fredda. Ma Putin continuerà ad attaccare l’Europa». Mikhail Khodorkovsky ci accoglie nel suo studio al centro di Londra. Non ha mai perso il sorriso e l’umorismo, difatti ci mostra sul cellulare un video fatto con l’intelligenza artificiale di Putin che ride a crepapelle mentre si gode in tv l’umiliazione di Zelensky da parte di Trump e Vance. Oggi l’ex oligarca e attivista democratico russo, a 61 anni, è in esilio a Londra dopo esser stato incarcerato da Putin per oltre un decennio. Ma non è ottimista, «perché l’incubo quotidiano dello zar è perdere consenso e potere».

Anche oggi, che sembra avere una posizione di forza?

«Sì. Per questo scatena sempre nuove guerre. Quando si trova in difficoltà, attacca: Cecenia, Georgia, Crimea e nel 2022 l’offensiva finale in Ucraina. È il suo modus operandi».

E ora a che punto siamo?

«Ci sono due scenari possibili. Il primo, quello peggiore, è un’escalation di Putin, fomentata dalle incertezze e incomprensioni che stanno spaccando l’Occidente. Potrebbe convincersi che è il momento buono per prendersi quasi tutta l’Ucraina, vista la riluttanza degli americani a continuare a combattere. A quel punto potrebbe anche andare avanti, e le prossime vittime saranno i Paesi Baltici, la Moldavia, fino alla Polonia e alla Romania».

E lo scenario migliore?

«Si arriva a un cessate il fuoco sulle linee attuali di occupazione russa, ma non a un vero accordo di pace. Allora inizierà una nuova Guerra Fredda, tra la Russia e l’Europa. Difficile dire come si comporteranno gli Stati Uniti di Trump, ma ipotizziamo che questo stallo durerà cinque anni. Allora può succedere di tutto».

Per esempio?

«Se non ci saranno garanzie di sicurezza in Ucraina, magari Putin riattaccherà di nuovo. Oppure non sarà più al potere e magari l’opposizione in Russia rinascerà. In ogni caso, dopo le clamorose e controproducenti scene che abbiamo visto l’altro giorno alla Casa Bianca tra Trump, Vance e Zelensky, Putin è più forte e avrà ancora più peso sul tavolo negoziale».

È stata un’imboscata contro Zelensky?

«Non lo so. Però Zelensky nell’ultimo periodo ha giocato male le sue carte. Non so se sia il presidente giusto in questo momento. L’America, anche con Trump presidente, guida comunque l’Occidente. Zelensky avrebbe dovuto essere più accondiscendente, e per esempio firmare subito l’accordo sui minerali. Andare da soli, o forzare la mano, non porta frutti. Difatti, Trump ha tagliato subito gli aiuti militari a Kiev. Non è stata una mossa affatto giusta, sia chiaro, ma così Zelensky ha perso soltanto tempo. Difatti nelle ultime ore, Regno Unito, Francia e gli altri lo hanno convinto a firmare».

Ma, qualora si raggiungesse un cessate il fuoco, la proposta di truppe di peacekeeping di Londra e Parigi in Ucraina per convincere Trump a un ombrello militare di sicurezza, secondo lei è realistica?

«Sarei estremamente sorpreso se Putin accettasse una cosa del genere. Ha scatenato questa guerra anche per la “eccessiva” vicinanza della Nato, secondo lui. Potrebbe mai ora dire di sì? A meno che siano forze più di polizia che militari».

Un altro buco nell’acqua dell’Europa?

«Non in questo caso. È così che si negozia con Trump. Macron e Starmer sono andati a negoziare faccia a faccia con lui, cercando di portare proposte concrete, da businessmen. Mentre l’Europa spesso non capisce che le vecchie convenzioni oggi sono saltate. Bisogna andare da Trump, dire chiaramente cosa si vuole, cosa si offre in cambio, e ricordare a questa amministrazione i legami storici tra le due sponde dell’Atlantico e come possiamo essergli utili. Perché questi hanno la memoria corta. Oppure odiano platealmente l’Europa, vedi Vance nel suo recente discorso a Monaco».

Ma questo appeasement di Trump con Putin quanto è pericoloso secondo lei?

«Purtroppo la posizione occidentale oggi è più debole di quella di Putin. E l’Europa avrebbe dovuto muoversi molto prima su Difesa e Sicurezza. Ora non ha tempo da perdere. Ma non deve commettere errori. Per esempio, l’ultima proposte di utilizzare le centinaia di miliardi di asset russi congelati mi sembra sbagliata».

Perché?

«Sarebbe un cattivo precedente nel mondo della finanza e andrebbe contro la Rule of Law. In ogni caso, Putin è un gangster, e gli piacciono i modi di Trump. Parlano la stessa lingua. Non dico che Trump sia un bandito, e per me non è neanche colluso con la Russia. Ma i due si prendono, è innegabile. E se Trump, nonostante tutte le polemiche, riuscisse a ottenere un accordo decente per l’Ucraina, allora potrebbe meritarsi anche il Nobel per la Pace».

https://www.repubblica.it/esteri/2025/0 ... -424042688
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda littlewood » 08 mar 2025 12:01

fly666 ha scritto:La Russia si è fermata perchè l'obiettivo della operazione militare non è conquistare l'intera Ucraina .
L'ombrello nucleare di Macron non difenderebbe le città francesi da una eventuale guerra nucleare, figurati il resto dell'Europa.
Io sono sempre stato per la pace e per un accordo negoziale, sei tu che vuoi giocare con i soldatini sulla base di minacce insensate ed inesistenti, solo un invasato può credere che la Russia intenda espandersi in altre regioni europee.

E ti sembra che si sia fermata,??? Ripeto che ci facevano 20 km di carri armati alle porte di kiev? Una scampagnata? Bucha e' stata o no per te una messinscena? E le interferenze in moldavia e romania? Tutte balle?! Cazzo le armi nucleari non verranno mai usate se non per deterrenza e quelle inglesi e francesi a questo servono! Ma mi sembra di parlare con un muro tu o non vedi o peggio non vuoi vedere ne' ascolti le parole di putin! Cavolo ora controlla il 95 per cento del luansk e il 60 per cento del donesk ma vorrebbe pure gli oblast di zaporisha e kerson! E secondo te si e' fermato?? Sta' bombardando a piu' non posso e questo e' fermarsi? Ma tu dove cazzo vivi? Chi cristo sono sti russi che ti informa o! La redazione di russia today? La zakarova????
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda fly666 » 09 mar 2025 03:40

littlewood ha scritto:
fly666 ha scritto:La Russia si è fermata perchè l'obiettivo della operazione militare non è conquistare l'intera Ucraina .
L'ombrello nucleare di Macron non difenderebbe le città francesi da una eventuale guerra nucleare, figurati il resto dell'Europa.
Io sono sempre stato per la pace e per un accordo negoziale, sei tu che vuoi giocare con i soldatini sulla base di minacce insensate ed inesistenti, solo un invasato può credere che la Russia intenda espandersi in altre regioni europee.

E ti sembra che si sia fermata,??? Ripeto che ci facevano 20 km di carri armati alle porte di kiev? Una scampagnata? Bucha e' stata o no per te una messinscena? E le interferenze in moldavia e romania? Tutte balle?! Cazzo le armi nucleari non verranno mai usate se non per deterrenza e quelle inglesi e francesi a questo servono! Ma mi sembra di parlare con un muro tu o non vedi o peggio non vuoi vedere ne' ascolti le parole di putin! Cavolo ora controlla il 95 per cento del luansk e il 60 per cento del donesk ma vorrebbe pure gli oblast di zaporisha e kerson! E secondo te si e' fermato?? Sta' bombardando a piu' non posso e questo e' fermarsi? Ma tu dove cazzo vivi? Chi cristo sono sti russi che ti informa o! La redazione di russia today? La zakarova????


mi sembra abbastanza logico presumere che i carrarmati su Kiev servano a porre pressione sui politici ucraini e non ad occupare stabilmente la città, così come la lenta avanzata dell'esercito si spiega con il fatto che gran parte delle terre filorusse siano state occupate e quel che verrà in più servirà soltanto per avere più peso sul tavolo negoziale ; anche i bombardamenti seguono la logica di farla finita al più presto con questa che doveva essere soltanto una operazione militare a tutela della cittadinanza filorussa e che si è trasformata in guerra per la stoltezza di Zelenski, e degli stati che hanno inviato armi anzichè chiedere subito una trattativa negoziale
è come in una rissa di strada, si deve intervenire per pacificare e non per menare, altrimenti la rissa si allarga .. tanto difficile da capire ? :roll: :roll:
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda littlewood » 09 mar 2025 11:33

fly666 ha scritto:
littlewood ha scritto:
fly666 ha scritto:La Russia si è fermata perchè l'obiettivo della operazione militare non è conquistare l'intera Ucraina .
L'ombrello nucleare di Macron non difenderebbe le città francesi da una eventuale guerra nucleare, figurati il resto dell'Europa.
Io sono sempre stato per la pace e per un accordo negoziale, sei tu che vuoi giocare con i soldatini sulla base di minacce insensate ed inesistenti, solo un invasato può credere che la Russia intenda espandersi in altre regioni europee.

E ti sembra che si sia fermata,??? Ripeto che ci facevano 20 km di carri armati alle porte di kiev? Una scampagnata? Bucha e' stata o no per te una messinscena? E le interferenze in moldavia e romania? Tutte balle?! Cazzo le armi nucleari non verranno mai usate se non per deterrenza e quelle inglesi e francesi a questo servono! Ma mi sembra di parlare con un muro tu o non vedi o peggio non vuoi vedere ne' ascolti le parole di putin! Cavolo ora controlla il 95 per cento del luansk e il 60 per cento del donesk ma vorrebbe pure gli oblast di zaporisha e kerson! E secondo te si e' fermato?? Sta' bombardando a piu' non posso e questo e' fermarsi? Ma tu dove cazzo vivi? Chi cristo sono sti russi che ti informa o! La redazione di russia today? La zakarova????


mi sembra abbastanza logico presumere che i carrarmati su Kiev servano a porre pressione sui politici ucraini e non ad occupare stabilmente la città, così come la lenta avanzata dell'esercito si spiega con il fatto che gran parte delle terre filorusse siano state occupate e quel che verrà in più servirà soltanto per avere più peso sul tavolo negoziale ; anche i bombardamenti seguono la logica di farla finita al più presto con questa che doveva essere soltanto una operazione militare a tutela della cittadinanza filorussa e che si è trasformata in guerra per la stoltezza di Zelenski, e degli stati che hanno inviato armi anzichè chiedere subito una trattativa negoziale
è come in una rissa di strada, si deve intervenire per pacificare e non per menare, altrimenti la rissa si allarga .. tanto difficile da capire ? :roll: :roll:

Allora mi sembra di parlare con un muro! La Russia non voleva fare pressione voleva occupare kiev e mettere un governo fantoccio al posto di quello eletto! Come te lo spieghi l' attacco della vdv all'aereoporto di kiev?dBucha secondo te e' mettere pressione? Le migliaia di attrezzature antisommossa che stava spedendo a kiev trovate sui treni servivano a mettere pressione? Ma mi stai a prendere per il culo??! In dombass non c' era nessuna repressione della minoranza( ma poi quale minoranza russa se da kiev in poi parlano tutti russo ?zelewsky ha come lingua madre il russo !) la cosa che si voleva fare era imporre negli uffici statali l'uso dell' ucraino oltre che il russo un po' come in sudtirol! Era una scusa andare ad aiutare un gruppo mooolto ristretto di separatisti visto che il gruppo di girkin colonnello dell' efb veniva dalla russia erano russi i primi che hanno provocato gli scontri che hanno messo le bombe nelle caserme ucraine! RUSSI VENUTI DALLA RUSSIA non del dombass! RUSSI! c' e' la foto del separatista che mette la bandiera russa aul municipio della capitale del luansk e' un RUSSO dichiaratamente filonazista! RUSSO DELLA RUSSIA NON DEL DOMBASS! sai leggere? RUSSO!!! Se ascolti il discorso di Putin alla dichiarazione della guerra lui non parla mai del dombass parla dell' ucraina come di una nazione che NON ESISTE! SAI LEGGERE??! PER PUTIN L' UCRAINA E GLI UCRAINI NON ESISTONO! Peccato per lui che gli ucraini esistono e vogliono venire in europa e siccome il tuo eroe ha stracciato ben 3 TRE TRATTATI firmati in vari anni dalla russia garantendo l' integrita' territoriale dell' ucraina secondo te per quel macellaio cosa contano i trattati? Meno della carta su cui sono scritti! E noi dovevamo secondo te girarci dall' altra parte e la colpa e' di zelesky e non di Putin? Tu o scherzi o non stai bene! E ora per l,' ennesima volta ti rispiego i termini che voleva nel 022 la russia per finire la guerra
Nelle trattative prima in Bielorussia e poi in turchia
Ma per favore leggi quello che scrivo non e' difficile!
1) l' ucraina non entrava nella nato
2) l' ucraina non entrava nell' ue
3 ) riduceva l' esercito a 85.000 uomini praticamente disarmata
4) riduceva le armi anticarro di 1 quarto,( guarda un po,'!)
5):rinunciava alla crimea
6) rinunciava ai 4 oblast di cui 2 e mezzo non occupati
7) a garanzia della sicurezza dell' ucraina si ponevano USA Inghilterra Francia Italia RUSSIA E BIELORUSSIA CON LA CLAUSOLA CHE SE SI AVESSE AVUTO UN' ATTACCO IN SUOLO UCRAINO DI QUALSIASI NAZIONE QUESTE PER INTERVENIRE AVREBBERO AVUTO IL BISOGNO DEL CONSENSO UNANIME DI TUTTE LE NAZIONI. CIOE" SE LA RUSSIA AVESSE ATTACCATO DI NUOVO L' UCRAINA LE ALTRE OER DIFENDERLA AVEVANO BISOGNO DI AVERE IL CONSENSO DELLA RUSSIA STESSA! TI E' CHIARO O NO ORA PERCHE' LA TRATTATIVA E' STATA IMPOSSIBILE O DEVO FARTI UN DISEGNO?? inoltre ti chiedo i missili sugli ospedali sulle case sulle centrali elettriche che nel diritto internazionale se non lo sai sono CRIMINI DI GUERRA anche quelli strumenti di pressione?! Cazxo ma come fai a dire certe puttanate e poi dirti pacifista!?? Io penso che ci stai a prendere tutti per il culo bellamente ripetendo a pappagallo la propaganda del cremlino,! O sei un vot russo o e meglio che non dica cosa sei....
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda fly666 » 09 mar 2025 12:01

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fly666 ha scritto:La Russia si è fermata perchè l'obiettivo della operazione militare non è conquistare l'intera Ucraina .
L'ombrello nucleare di Macron non difenderebbe le città francesi da una eventuale guerra nucleare, figurati il resto dell'Europa.
Io sono sempre stato per la pace e per un accordo negoziale, sei tu che vuoi giocare con i soldatini sulla base di minacce insensate ed inesistenti, solo un invasato può credere che la Russia intenda espandersi in altre regioni europee.

E ti sembra che si sia fermata,??? Ripeto che ci facevano 20 km di carri armati alle porte di kiev? Una scampagnata? Bucha e' stata o no per te una messinscena? E le interferenze in moldavia e romania? Tutte balle?! Cazzo le armi nucleari non verranno mai usate se non per deterrenza e quelle inglesi e francesi a questo servono! Ma mi sembra di parlare con un muro tu o non vedi o peggio non vuoi vedere ne' ascolti le parole di putin! Cavolo ora controlla il 95 per cento del luansk e il 60 per cento del donesk ma vorrebbe pure gli oblast di zaporisha e kerson! E secondo te si e' fermato?? Sta' bombardando a piu' non posso e questo e' fermarsi? Ma tu dove cazzo vivi? Chi cristo sono sti russi che ti informa o! La redazione di russia today? La zakarova????


mi sembra abbastanza logico presumere che i carrarmati su Kiev servano a porre pressione sui politici ucraini e non ad occupare stabilmente la città, così come la lenta avanzata dell'esercito si spiega con il fatto che gran parte delle terre filorusse siano state occupate e quel che verrà in più servirà soltanto per avere più peso sul tavolo negoziale ; anche i bombardamenti seguono la logica di farla finita al più presto con questa che doveva essere soltanto una operazione militare a tutela della cittadinanza filorussa e che si è trasformata in guerra per la stoltezza di Zelenski, e degli stati che hanno inviato armi anzichè chiedere subito una trattativa negoziale
è come in una rissa di strada, si deve intervenire per pacificare e non per menare, altrimenti la rissa si allarga .. tanto difficile da capire ? :roll: :roll:

Allora mi sembra di parlare con un muro! La Russia non voleva fare pressione voleva occupare kiev e mettere un governo fantoccio al posto di quello eletto! Come te lo spieghi l' attacco della vdv all'aereoporto di kiev?dBucha secondo te e' mettere pressione? Le migliaia di attrezzature antisommossa che stava spedendo a kiev trovate sui treni servivano a mettere pressione? Ma mi stai a prendere per il culo??! In dombass non c' era nessuna repressione della minoranza( ma poi quale minoranza russa se da kiev in poi parlano tutti russo ?zelewsky ha come lingua madre il russo !) la cosa che si voleva fare era imporre negli uffici statali l'uso dell' ucraino oltre che il russo un po' come in sudtirol! Era una scusa andare ad aiutare un gruppo mooolto ristretto di separatisti visto che il gruppo di girkin colonnello dell' efb veniva dalla russia erano russi i primi che hanno provocato gli scontri che hanno messo le bombe nelle caserme ucraine! RUSSI VENUTI DALLA RUSSIA non del dombass! RUSSI! c' e' la foto del separatista che mette la bandiera russa aul municipio della capitale del luansk e' un RUSSO dichiaratamente filonazista! RUSSO DELLA RUSSIA NON DEL DOMBASS! sai leggere? RUSSO!!! Se ascolti il discorso di Putin alla dichiarazione della guerra lui non parla mai del dombass parla dell' ucraina come di una nazione che NON ESISTE! SAI LEGGERE??! PER PUTIN L' UCRAINA E GLI UCRAINI NON ESISTONO! Peccato per lui che gli ucraini esistono e vogliono venire in europa e siccome il tuo eroe ha stracciato ben 3 TRE TRATTATI firmati in vari anni dalla russia garantendo l' integrita' territoriale dell' ucraina secondo te per quel macellaio cosa contano i trattati? Meno della carta su cui sono scritti! E noi dovevamo secondo te girarci dall' altra parte e la colpa e' di zelesky e non di Putin? Tu o scherzi o non stai bene! E ora per l,' ennesima volta ti rispiego i termini che voleva nel 022 la russia per finire la guerra
Nelle trattative prima in Bielorussia e poi in turchia
Ma per favore leggi quello che scrivo non e' difficile!
1) l' ucraina non entrava nella nato
2) l' ucraina non entrava nell' ue
3 ) riduceva l' esercito a 85.000 uomini praticamente disarmata
4) riduceva le armi anticarro di 1 quarto,( guarda un po,'!)
5):rinunciava alla crimea
6) rinunciava ai 4 oblast di cui 2 e mezzo non occupati
7) a garanzia della sicurezza dell' ucraina si ponevano USA Inghilterra Francia Italia RUSSIA E BIELORUSSIA CON LA CLAUSOLA CHE SE SI AVESSE AVUTO UN' ATTACCO IN SUOLO UCRAINO DI QUALSIASI NAZIONE QUESTE PER INTERVENIRE AVREBBERO AVUTO IL BISOGNO DEL CONSENSO UNANIME DI TUTTE LE NAZIONI. CIOE" SE LA RUSSIA AVESSE ATTACCATO DI NUOVO L' UCRAINA LE ALTRE OER DIFENDERLA AVEVANO BISOGNO DI AVERE IL CONSENSO DELLA RUSSIA STESSA! TI E' CHIARO O NO ORA PERCHE' LA TRATTATIVA E' STATA IMPOSSIBILE O DEVO FARTI UN DISEGNO?? inoltre ti chiedo i missili sugli ospedali sulle case sulle centrali elettriche che nel diritto internazionale se non lo sai sono CRIMINI DI GUERRA anche quelli strumenti di pressione?! Cazxo ma come fai a dire certe puttanate e poi dirti pacifista!?? Io penso che ci stai a prendere tutti per il culo bellamente ripetendo a pappagallo la propaganda del cremlino,! O sei un vot russo o e meglio che non dica cosa sei....


Buongiorno e grazie di tutte queste informazioni, prometto di non intervenire più sul tema in questione .. ciao
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda littlewood » 09 mar 2025 12:15

fly666 ha scritto:
littlewood ha scritto:
fly666 ha scritto:
littlewood ha scritto:
fly666 ha scritto:La Russia si è fermata perchè l'obiettivo della operazione militare non è conquistare l'intera Ucraina .
L'ombrello nucleare di Macron non difenderebbe le città francesi da una eventuale guerra nucleare, figurati il resto dell'Europa.
Io sono sempre stato per la pace e per un accordo negoziale, sei tu che vuoi giocare con i soldatini sulla base di minacce insensate ed inesistenti, solo un invasato può credere che la Russia intenda espandersi in altre regioni europee.

E ti sembra che si sia fermata,??? Ripeto che ci facevano 20 km di carri armati alle porte di kiev? Una scampagnata? Bucha e' stata o no per te una messinscena? E le interferenze in moldavia e romania? Tutte balle?! Cazzo le armi nucleari non verranno mai usate se non per deterrenza e quelle inglesi e francesi a questo servono! Ma mi sembra di parlare con un muro tu o non vedi o peggio non vuoi vedere ne' ascolti le parole di putin! Cavolo ora controlla il 95 per cento del luansk e il 60 per cento del donesk ma vorrebbe pure gli oblast di zaporisha e kerson! E secondo te si e' fermato?? Sta' bombardando a piu' non posso e questo e' fermarsi? Ma tu dove cazzo vivi? Chi cristo sono sti russi che ti informa o! La redazione di russia today? La zakarova????


mi sembra abbastanza logico presumere che i carrarmati su Kiev servano a porre pressione sui politici ucraini e non ad occupare stabilmente la città, così come la lenta avanzata dell'esercito si spiega con il fatto che gran parte delle terre filorusse siano state occupate e quel che verrà in più servirà soltanto per avere più peso sul tavolo negoziale ; anche i bombardamenti seguono la logica di farla finita al più presto con questa che doveva essere soltanto una operazione militare a tutela della cittadinanza filorussa e che si è trasformata in guerra per la stoltezza di Zelenski, e degli stati che hanno inviato armi anzichè chiedere subito una trattativa negoziale
è come in una rissa di strada, si deve intervenire per pacificare e non per menare, altrimenti la rissa si allarga .. tanto difficile da capire ? :roll: :roll:

Allora mi sembra di parlare con un muro! La Russia non voleva fare pressione voleva occupare kiev e mettere un governo fantoccio al posto di quello eletto! Come te lo spieghi l' attacco della vdv all'aereoporto di kiev?dBucha secondo te e' mettere pressione? Le migliaia di attrezzature antisommossa che stava spedendo a kiev trovate sui treni servivano a mettere pressione? Ma mi stai a prendere per il culo??! In dombass non c' era nessuna repressione della minoranza( ma poi quale minoranza russa se da kiev in poi parlano tutti russo ?zelewsky ha come lingua madre il russo !) la cosa che si voleva fare era imporre negli uffici statali l'uso dell' ucraino oltre che il russo un po' come in sudtirol! Era una scusa andare ad aiutare un gruppo mooolto ristretto di separatisti visto che il gruppo di girkin colonnello dell' efb veniva dalla russia erano russi i primi che hanno provocato gli scontri che hanno messo le bombe nelle caserme ucraine! RUSSI VENUTI DALLA RUSSIA non del dombass! RUSSI! c' e' la foto del separatista che mette la bandiera russa aul municipio della capitale del luansk e' un RUSSO dichiaratamente filonazista! RUSSO DELLA RUSSIA NON DEL DOMBASS! sai leggere? RUSSO!!! Se ascolti il discorso di Putin alla dichiarazione della guerra lui non parla mai del dombass parla dell' ucraina come di una nazione che NON ESISTE! SAI LEGGERE??! PER PUTIN L' UCRAINA E GLI UCRAINI NON ESISTONO! Peccato per lui che gli ucraini esistono e vogliono venire in europa e siccome il tuo eroe ha stracciato ben 3 TRE TRATTATI firmati in vari anni dalla russia garantendo l' integrita' territoriale dell' ucraina secondo te per quel macellaio cosa contano i trattati? Meno della carta su cui sono scritti! E noi dovevamo secondo te girarci dall' altra parte e la colpa e' di zelesky e non di Putin? Tu o scherzi o non stai bene! E ora per l,' ennesima volta ti rispiego i termini che voleva nel 022 la russia per finire la guerra
Nelle trattative prima in Bielorussia e poi in turchia
Ma per favore leggi quello che scrivo non e' difficile!
1) l' ucraina non entrava nella nato
2) l' ucraina non entrava nell' ue
3 ) riduceva l' esercito a 85.000 uomini praticamente disarmata
4) riduceva le armi anticarro di 1 quarto,( guarda un po,'!)
5):rinunciava alla crimea
6) rinunciava ai 4 oblast di cui 2 e mezzo non occupati
7) a garanzia della sicurezza dell' ucraina si ponevano USA Inghilterra Francia Italia RUSSIA E BIELORUSSIA CON LA CLAUSOLA CHE SE SI AVESSE AVUTO UN' ATTACCO IN SUOLO UCRAINO DI QUALSIASI NAZIONE QUESTE PER INTERVENIRE AVREBBERO AVUTO IL BISOGNO DEL CONSENSO UNANIME DI TUTTE LE NAZIONI. CIOE" SE LA RUSSIA AVESSE ATTACCATO DI NUOVO L' UCRAINA LE ALTRE OER DIFENDERLA AVEVANO BISOGNO DI AVERE IL CONSENSO DELLA RUSSIA STESSA! TI E' CHIARO O NO ORA PERCHE' LA TRATTATIVA E' STATA IMPOSSIBILE O DEVO FARTI UN DISEGNO?? inoltre ti chiedo i missili sugli ospedali sulle case sulle centrali elettriche che nel diritto internazionale se non lo sai sono CRIMINI DI GUERRA anche quelli strumenti di pressione?! Cazxo ma come fai a dire certe puttanate e poi dirti pacifista!?? Io penso che ci stai a prendere tutti per il culo bellamente ripetendo a pappagallo la propaganda del cremlino,! O sei un vot russo o e meglio che non dica cosa sei....


Buongiorno e grazie di tutte queste informazioni, prometto di non intervenire più sul tema in questione .. ciao

Tu puoi intervenire quanto vuoi ma non devi scrivere balle perche' te le ribattero' all' infinito punto su punto! E le mie nn sono opinioni che non varrebbero meno di 5 lire ma fatti basati su documenti video e foto!
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda littlewood » 09 mar 2025 12:23

fly666 ha scritto:
littlewood ha scritto:
fly666 ha scritto:
littlewood ha scritto:
fly666 ha scritto:La Russia si è fermata perchè l'obiettivo della operazione militare non è conquistare l'intera Ucraina .
L'ombrello nucleare di Macron non difenderebbe le città francesi da una eventuale guerra nucleare, figurati il resto dell'Europa.
Io sono sempre stato per la pace e per un accordo negoziale, sei tu che vuoi giocare con i soldatini sulla base di minacce insensate ed inesistenti, solo un invasato può credere che la Russia intenda espandersi in altre regioni europee.

E ti sembra che si sia fermata,??? Ripeto che ci facevano 20 km di carri armati alle porte di kiev? Una scampagnata? Bucha e' stata o no per te una messinscena? E le interferenze in moldavia e romania? Tutte balle?! Cazzo le armi nucleari non verranno mai usate se non per deterrenza e quelle inglesi e francesi a questo servono! Ma mi sembra di parlare con un muro tu o non vedi o peggio non vuoi vedere ne' ascolti le parole di putin! Cavolo ora controlla il 95 per cento del luansk e il 60 per cento del donesk ma vorrebbe pure gli oblast di zaporisha e kerson! E secondo te si e' fermato?? Sta' bombardando a piu' non posso e questo e' fermarsi? Ma tu dove cazzo vivi? Chi cristo sono sti russi che ti informa o! La redazione di russia today? La zakarova????


mi sembra abbastanza logico presumere che i carrarmati su Kiev servano a porre pressione sui politici ucraini e non ad occupare stabilmente la città, così come la lenta avanzata dell'esercito si spiega con il fatto che gran parte delle terre filorusse siano state occupate e quel che verrà in più servirà soltanto per avere più peso sul tavolo negoziale ; anche i bombardamenti seguono la logica di farla finita al più presto con questa che doveva essere soltanto una operazione militare a tutela della cittadinanza filorussa e che si è trasformata in guerra per la stoltezza di Zelenski, e degli stati che hanno inviato armi anzichè chiedere subito una trattativa negoziale
è come in una rissa di strada, si deve intervenire per pacificare e non per menare, altrimenti la rissa si allarga .. tanto difficile da capire ? :roll: :roll:

Allora mi sembra di parlare con un muro! La Russia non voleva fare pressione voleva occupare kiev e mettere un governo fantoccio al posto di quello eletto! Come te lo spieghi l' attacco della vdv all'aereoporto di kiev?dBucha secondo te e' mettere pressione? Le migliaia di attrezzature antisommossa che stava spedendo a kiev trovate sui treni servivano a mettere pressione? Ma mi stai a prendere per il culo??! In dombass non c' era nessuna repressione della minoranza( ma poi quale minoranza russa se da kiev in poi parlano tutti russo ?zelewsky ha come lingua madre il russo !) la cosa che si voleva fare era imporre negli uffici statali l'uso dell' ucraino oltre che il russo un po' come in sudtirol! Era una scusa andare ad aiutare un gruppo mooolto ristretto di separatisti visto che il gruppo di girkin colonnello dell' efb veniva dalla russia erano russi i primi che hanno provocato gli scontri che hanno messo le bombe nelle caserme ucraine! RUSSI VENUTI DALLA RUSSIA non del dombass! RUSSI! c' e' la foto del separatista che mette la bandiera russa aul municipio della capitale del luansk e' un RUSSO dichiaratamente filonazista! RUSSO DELLA RUSSIA NON DEL DOMBASS! sai leggere? RUSSO!!! Se ascolti il discorso di Putin alla dichiarazione della guerra lui non parla mai del dombass parla dell' ucraina come di una nazione che NON ESISTE! SAI LEGGERE??! PER PUTIN L' UCRAINA E GLI UCRAINI NON ESISTONO! Peccato per lui che gli ucraini esistono e vogliono venire in europa e siccome il tuo eroe ha stracciato ben 3 TRE TRATTATI firmati in vari anni dalla russia garantendo l' integrita' territoriale dell' ucraina secondo te per quel macellaio cosa contano i trattati? Meno della carta su cui sono scritti! E noi dovevamo secondo te girarci dall' altra parte e la colpa e' di zelesky e non di Putin? Tu o scherzi o non stai bene! E ora per l,' ennesima volta ti rispiego i termini che voleva nel 022 la russia per finire la guerra
Nelle trattative prima in Bielorussia e poi in turchia
Ma per favore leggi quello che scrivo non e' difficile!
1) l' ucraina non entrava nella nato
2) l' ucraina non entrava nell' ue
3 ) riduceva l' esercito a 85.000 uomini praticamente disarmata
4) riduceva le armi anticarro di 1 quarto,( guarda un po,'!)
5):rinunciava alla crimea
6) rinunciava ai 4 oblast di cui 2 e mezzo non occupati
7) a garanzia della sicurezza dell' ucraina si ponevano USA Inghilterra Francia Italia RUSSIA E BIELORUSSIA CON LA CLAUSOLA CHE SE SI AVESSE AVUTO UN' ATTACCO IN SUOLO UCRAINO DI QUALSIASI NAZIONE QUESTE PER INTERVENIRE AVREBBERO AVUTO IL BISOGNO DEL CONSENSO UNANIME DI TUTTE LE NAZIONI. CIOE" SE LA RUSSIA AVESSE ATTACCATO DI NUOVO L' UCRAINA LE ALTRE OER DIFENDERLA AVEVANO BISOGNO DI AVERE IL CONSENSO DELLA RUSSIA STESSA! TI E' CHIARO O NO ORA PERCHE' LA TRATTATIVA E' STATA IMPOSSIBILE O DEVO FARTI UN DISEGNO?? inoltre ti chiedo i missili sugli ospedali sulle case sulle centrali elettriche che nel diritto internazionale se non lo sai sono CRIMINI DI GUERRA anche quelli strumenti di pressione?! Cazxo ma come fai a dire certe puttanate e poi dirti pacifista!?? Io penso che ci stai a prendere tutti per il culo bellamente ripetendo a pappagallo la propaganda del cremlino,! O sei un vot russo o e meglio che non dica cosa sei....


Buongiorno e grazie di tutte queste informazioni, prometto di non intervenire più sul tema in questione .. ciao

E leggiti il libro che sto' leggendo Volga blues di marzio mian! Non e' antirusso tutt'altro ma spiega dal di dentro il sentiment russo.. e da accapponare la pelle!
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zampaflex
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda zampaflex » 11 mar 2025 00:51

Un eterogeneo battaglione partecipa all’alzabandiera nel cortile imbiancato. I volti imberbi e i sorrisi furbetti s’irrigidiscono appena, lo sguardo fisso sul tricolore bianco-blu-rosso che sfarfalla nel vento. Dopo l’inno, a passo di marcia, l’acerba squadriglia entra ordinatamente in classe e si dispone tra i banchi. L’educazione putiniana in tempo di Operazione militare speciale comincia così, ogni lunedì, in tutte le scuole, per ogni grado ed età. All’insegna di patria e bandiera. Punta a formare soldati, non cittadini. “Zombifica”, come dicono i russi, le giovani menti sin dall’asilo.
«L’indottrinamento patriottico c’era sempre stato. A scuola arrivavano linee guida su come parlare di Aleksej Navalny o della Crimea. Ma dopo l’inizio della guerra ci hanno detto che noi insegnanti “non potevamo avere opinioni nostre”. Agli studenti dovevamo dire che “la Russia combatte in Ucraina per liberare ancora una volta l’Europa dai nazisti”». Kamran Manafly, 31 anni, parla a Repubblica da Seattle. Fino al marzo 2022 insegnava Geografia nella scuola medio-superiore n. 498 di Mosca. È stato licenziato dopo essersi ribellato agli ordini dall’alto pubblicando su Instagram la foto di una sua protesta pacifista e il post: «Non voglio essere un megafono della propaganda». Quando ha cercato di recuperare i suoi effetti personali, una guardia lo ha aggredito, i colleghi lo hanno ignorato e la preside ha minacciato di farlo incarcerare. Perciò è fuggito negli Usa.
«Adesso è ancora peggio. L’istruzione è stretta in una morsa totalitaria. Le autorità usano le scuole per costruire un mondo a loro immagine». Una testimonianza rara. Secondo Novaja Gazeta, quasi 200 mila docenti si sono dimessi soltanto nel primo anno di conflitto. Chi resta e non obbedisce, paga. L’ong Ovd-info che assiste i prigionieri politici ha seguito 148 casi di insegnanti perseguitati, tutti iniziati con la delazione di sovietica memoria: denunce di colleghi, allievi o genitori. Circa 130 sono stati processati, 23 nel penale, 4 sono stati incarcerati. Molti sono stati licenziati e alcuni sono emigrati, ma quasi tutti si rifiutano di parlare.
Da quando nel febbraio 2022 Vladimir Putin ha ordinato l’ingresso in Ucraina dei suoi tank marchiati con la lettera “Z”, il Cremlino ha militarizzato drasticamente l’istruzione per consolidare la sua narrazione e addestrare le generazioni future a combattere. La prima novità, già nel settembre 2022, è stata l’introduzione, ogni lunedì, dell’alzabandiera seguito dalle “Conversazioni su cose importanti”: lezioni su valori familiari tradizionali, memoria storica, amore per la patria fino a difenderla con le armi o la vita.
L’anno dopo il governo ha lanciato nuovi programmi scolastici unificati. I manuali di storia sono stati aggiornati con capitoli intitolati “Neonazismo ucraino”, “Lotta all’Occidente”, “Nuove regioni”. La propaganda è diventata parte istituzionale del curriculum di studi. Dallo scorso settembre è stato reintrodotto il corso sovietico di addestramento militare di base. Insegnano come maneggiare una granata o un Kalashnikov. Le ore dedicate al lavaggio del cervello, secondo i calcoli di Agentsvo, saranno il 12 per cento del totale, più di ciascuna altra materia obbligatoria. Una militarizzazione sul modello nordcoreano.
Vani i tentativi di ribellarsi. «Insegnare scienze politiche vuol dire spiegare che cos’è la società civile, la democrazia, lo stato di diritto. Gli studenti mi chiedevano se per caso non mi rendessi conto che la realtà russa era diversa», ci racconta dalla
Germania Raushan Valiullin, 41 anni, ex docente alle medie-superiori ed ex sindacalista di Naberezhne Chelny, Tatarstan. È stato licenziato nel settembre 2022 dopo essersi rifiutato di acconsentire all’installazione di una videocamera in classe.
«Ho lasciato la Russia. Non potevo lavorare in una scuola militarizzata, né vivere in un clima di paura costante, controllo totale e persecuzione della parola».
Le scuole sono tenute anche a organizzare vari eventi patriottici, tutti collegati in un modo o nell’altro al conflitto in Ucraina, su cui offrono uno squarcio video e foto sul social VKontakte. I bambini vengono allineati a forma di “Z”, cuciono reti mimetiche e maglioni, realizzano barelle e candele da trincea, scrivono lettere o raccolgono fondi da spedire al fronte. Ovunque si organizzano i giochi di guerra Zarnitsa con tanto di droni. I Piccoli Soldati di Putin si dicono orgogliosi del loro Paese e della sua storia. Si esercitano a strisciare coi fucili addosso o a indossare maschere antigas. A Simferopoli, Crimea annessa, una bimba gareggia a smontare e rimontare un Kalashnikov. Impiega 45 secondi. Spesso vengono invitati i veterani.
Tengono “Lezioni di valore” o organizzano mini parate.
«La scuola è diventata il primo anello della catena di propaganda», ci dice da Varsavia Denis Grekov, 48 anni, ex professore di Pensiero critico presso la facoltà di Arti liberali, oggi soppressa, dell’Accademia presidenziale di economia nazionale e pubblica amministrazione di Mosca. È esiliato nel maggio 2022 dopo essere stato licenziato. Una collega lo aveva denunciato per un post. «Chi dice quel che pensa finisce nel mirino. Molti si difendono estraniandosi in una sorta d’“immigrazione interna” ben nota in epoca sovietica che, insieme al terrore generalizzato, sta riportando il Paese indietro di trent’anni».
Il conflitto pervade anche l’arredo. Nel solo anno 2022-2023 sono stati allestiti oltre 14 mila “banchi degli eroi” decorati coi volti e le biografie di ex studenti caduti in Ucraina. In loro onore vengono anche installate targhe commemorative.
Non stupisce che le due organizzazioni giovanili paramilitari, l’Esercito dei Giovani, o Junarmija, e il Movimento dei Primi, clone dei Pionieri sovietici, aumentino gli iscritti.
«Tutto questo avrà un effetto indelebile sulle future generazioni. Sarà una pesante eredità», commenta Grekov. Se un tempo c’era l’homo sovieticus e oggi c’è l’homo putinus, «domani ci sarà l’uomo-unità profetizzato da Foucault, un individuo
standardizzato, quasi un automa imbevuto d’odio e propaganda».
Ultima modifica di zampaflex il 11 mar 2025 10:37, modificato 1 volta in totale.
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda fly666 » 11 mar 2025 03:06

zampaflex ha scritto:U
n eterogeneo battaglione par-
tecipa all’alzabandiera nel
cortile imbiancato. I volti im-
berbi e i sorrisi furbetti s’irrigidisco-
no appena, lo sguardo fisso sul trico-
lore bianco-blu-rosso che sfarfalla
nel vento. Dopo l’inno, a passo di
marcia, l’acerba squadriglia entra
ordinatamente in classe e si dispo-
ne tra i banchi. L’educazione puti-
niana in tempo di Operazione mili-
tare speciale comincia così, ogni lu-
nedì, in tutte le scuole, per ogni gra-
do ed età. All’insegna di patria e ban-
diera. Punta a formare soldati, non
cittadini. “Zombifica”, come dicono
i russi, le giovani menti sin dall’asi-
lo.
«L’indottrinamento patriottico
c’era sempre stato. A scuola arriva-
vano linee guida su come parlare di
Aleksej Navalny o della Crimea. Ma
dopo l’inizio della guerra ci hanno
detto che noi insegnanti “non pote-
vamo avere opinioni nostre”. Agli
studenti dovevamo dire che “la Rus-
sia combatte in Ucraina per libera-
re ancora una volta l’Europa dai na-
zisti”». Kamran Manafly, 31 anni,
parla a Repubblica da Seattle. Fino
al marzo 2022 insegnava Geografia
nella scuola medio-superiore n. 498
di Mosca. È stato licenziato dopo es-
sersi ribellato agli ordini dall’alto
pubblicando su Instagram la foto di
una sua protesta pacifista e il post:
«Non voglio essere un megafono
della propaganda». Quando ha cer-
cato di recuperare i suoi effetti per-
sonali, una guardia lo ha aggredito,
i colleghi lo hanno ignorato e la pre-
side ha minacciato di farlo incarce-
rare. Perciò è fuggito negli Usa.
«Adesso è ancora peggio. L’istru-
zione è stretta in una morsa totalita-
ria. Le autorità usano le scuole per
costruire un mondo a loro immagi-
ne». Una testimonianza rara. Secon-
do Novaja Gazeta, quasi 200 mila
docenti si sono dimessi soltanto nel
primo anno di conflitto. Chi resta e
non obbedisce, paga. L’ong Ovd-in-
fo che assiste i prigionieri politici
ha seguito 148 casi di insegnanti per-
seguitati, tutti iniziati con la dela-
zione di sovietica memoria: denun-
ce di colleghi, allievi o genitori. Cir-
ca 130 sono stati processati, 23 nel
penale, 4 sono stati incarcerati. Mol-
ti sono stati licenziati e alcuni sono
emigrati, ma quasi tutti si rifiutano
di parlare.
Da quando nel febbraio 2022 Vla-
dimir Putin ha ordinato l’ingresso
in Ucraina dei suoi tank marchiati
con la lettera “Z”, il Cremlino ha mi-
litarizzato drasticamente l’istruzio-
ne per consolidare la sua narrazio-
ne e addestrare le generazioni futu-
re a combattere. La prima novità,
già nel settembre 2022, è stata l’in-
troduzione, ogni lunedì, dell’alza-
bandiera seguito dalle “Conversa-
zioni su cose importanti”: lezioni su
valori familiari tradizionali, memo-
ria storica, amore per la patria fino
a difenderla con le armi o la vita.
L’anno dopo il governo ha lanciato
nuovi programmi scolastici unifica-
ti. I manuali di storia sono stati ag-
giornati con capitoli intitolati “Neo-
nazismo ucraino”, “Lotta all’Occi-
dente”, “Nuove regioni”. La propa-
ganda è diventata parte istituziona-
le del curriculum di studi. Dallo
scorso settembre è stato reintrodot-
to il corso sovietico di addestramen-
to militare di base. Insegnano come
maneggiare una granata o un Kala-
shnikov. Le ore dedicate al lavaggio
del cervello, secondo i calcoli di
Agentsvo, saranno il 12 per cento del
totale, più di ciascuna altra materia
obbligatoria. Una militarizzazione
sul modello nordcoreano.
Vani i tentativi di ribellarsi. «Inse-
gnare scienze politiche vuol dire
spiegare che cos’è la società civile,
la democrazia, lo stato di diritto. Gli
studenti mi chiedevano se per caso
non mi rendessi conto che la realtà
russa era diversa», ci racconta dalla
Germania Raushan Valiullin, 41 an-
ni, ex docente alle medie-superiori
ed ex sindacalista di Naberezhne
Chelny, Tatarstan. È stato licenzia-
to nel settembre 2022 dopo essersi
rifiutato di acconsentire all’installa-
zione di una videocamera in classe.
«Ho lasciato la Russia. Non potevo
lavorare in una scuola militarizza-
ta, né vivere in un clima di paura co-
stante, controllo totale e persecu-
zione della parola».
Le scuole sono tenute anche a or-
ganizzare vari eventi patriottici, tut-
ti collegati in un modo o nell’altro al
conflitto in Ucraina, su cui offrono
uno squarcio video e foto sul social
VKontakte. I bambini vengono alli-
neati a forma di “Z”, cuciono reti mi-
metiche e maglioni, realizzano ba-
relle e candele da trincea, scrivono
lettere o raccolgono fondi da spedi-
re al fronte. Ovunque si organizza-
no i giochi di guerra Zarnitsa con
tanto di droni. I Piccoli Soldati di Pu-
tin si dicono orgogliosi del loro Pae-
se e della sua storia. Si esercitano a
strisciare coi fucili addosso o a in-
dossare maschere antigas. A Simfe-
ropoli, Crimea annessa, una bimba
gareggia a smontare e rimontare un
Kalashnikov. Impiega 45 secondi.
Spesso vengono invitati i veterani.
Tengono “Lezioni di valore” o orga-
nizzano mini parate.
«La scuola è diventata il primo
anello della catena di propaganda»,
ci dice da Varsavia Denis Grekov, 48
anni, ex professore di Pensiero criti-
co presso la facoltà di Arti liberali,
oggi soppressa, dell’Accademia pre-
sidenziale di economia nazionale e
pubblica amministrazione di Mo-
sca. È esiliato nel maggio 2022 dopo
essere stato licenziato. Una collega
lo aveva denunciato per un post.
«Chi dice quel che pensa finisce nel
mirino. Molti si difendono estra-
niandosi in una sorta d’“immigra-
zione interna” ben nota in epoca so-
vietica che, insieme al terrore gene-
ralizzato, sta riportando il Paese in-
dietro di trent’anni».
Il conflitto pervade anche l’arre-
do. Nel solo anno 2022-2023 sono
stati allestiti oltre 14 mila “banchi
degli eroi” decorati coi volti e le bio-
grafie di ex studenti caduti in Ucrai-
na. In loro onore vengono anche in-
stallate targhe commemorative.
Non stupisce che le due organizza-
zioni giovanili paramilitari, l’Eserci-
to dei Giovani, o Junarmija, e il Mo-
vimento dei Primi, clone dei Pionie-
ri sovietici, aumentino gli iscritti.
«Tutto questo avrà un effetto indele-
bile sulle future generazioni. Sarà
una pesante eredità», commenta
Grekov. Se un tempo c’era l’homo so-
vieticus e oggi c’è l’homo putinus,
«domani ci sarà l’uomo-unità profe-
tizzato da Foucault, un individuo
standardizzato, quasi un automa
imbevuto d’odio e propaganda».


Articolo agghiacciante perchè non si parla della Corea del Nord ma del più grande Stato al mondo;
cosa possiamo fare noi europei, qui i ragazzi non vogliono più lavorare come baristi o camerieri figurati se vogliono fare i militari .. per me l'unica maniera di rapportarsi a uno stato illiberale ed autoritario come la Russia è la via diplomatica, non certo quella delle armi .. non ce la possiamo permettere .. e quindi ?
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda littlewood » 11 mar 2025 09:06

fly666 ha scritto:
zampaflex ha scritto:U
n eterogeneo battaglione par-
tecipa all’alzabandiera nel
cortile imbiancato. I volti im-
berbi e i sorrisi furbetti s’irrigidisco-
no appena, lo sguardo fisso sul trico-
lore bianco-blu-rosso che sfarfalla
nel vento. Dopo l’inno, a passo di
marcia, l’acerba squadriglia entra
ordinatamente in classe e si dispo-
ne tra i banchi. L’educazione puti-
niana in tempo di Operazione mili-
tare speciale comincia così, ogni lu-
nedì, in tutte le scuole, per ogni gra-
do ed età. All’insegna di patria e ban-
diera. Punta a formare soldati, non
cittadini. “Zombifica”, come dicono
i russi, le giovani menti sin dall’asi-
lo.
«L’indottrinamento patriottico
c’era sempre stato. A scuola arriva-
vano linee guida su come parlare di
Aleksej Navalny o della Crimea. Ma
dopo l’inizio della guerra ci hanno
detto che noi insegnanti “non pote-
vamo avere opinioni nostre”. Agli
studenti dovevamo dire che “la Rus-
sia combatte in Ucraina per libera-
re ancora una volta l’Europa dai na-
zisti”». Kamran Manafly, 31 anni,
parla a Repubblica da Seattle. Fino
al marzo 2022 insegnava Geografia
nella scuola medio-superiore n. 498
di Mosca. È stato licenziato dopo es-
sersi ribellato agli ordini dall’alto
pubblicando su Instagram la foto di
una sua protesta pacifista e il post:
«Non voglio essere un megafono
della propaganda». Quando ha cer-
cato di recuperare i suoi effetti per-
sonali, una guardia lo ha aggredito,
i colleghi lo hanno ignorato e la pre-
side ha minacciato di farlo incarce-
rare. Perciò è fuggito negli Usa.
«Adesso è ancora peggio. L’istru-
zione è stretta in una morsa totalita-
ria. Le autorità usano le scuole per
costruire un mondo a loro immagi-
ne». Una testimonianza rara. Secon-
do Novaja Gazeta, quasi 200 mila
docenti si sono dimessi soltanto nel
primo anno di conflitto. Chi resta e
non obbedisce, paga. L’ong Ovd-in-
fo che assiste i prigionieri politici
ha seguito 148 casi di insegnanti per-
seguitati, tutti iniziati con la dela-
zione di sovietica memoria: denun-
ce di colleghi, allievi o genitori. Cir-
ca 130 sono stati processati, 23 nel
penale, 4 sono stati incarcerati. Mol-
ti sono stati licenziati e alcuni sono
emigrati, ma quasi tutti si rifiutano
di parlare.
Da quando nel febbraio 2022 Vla-
dimir Putin ha ordinato l’ingresso
in Ucraina dei suoi tank marchiati
con la lettera “Z”, il Cremlino ha mi-
litarizzato drasticamente l’istruzio-
ne per consolidare la sua narrazio-
ne e addestrare le generazioni futu-
re a combattere. La prima novità,
già nel settembre 2022, è stata l’in-
troduzione, ogni lunedì, dell’alza-
bandiera seguito dalle “Conversa-
zioni su cose importanti”: lezioni su
valori familiari tradizionali, memo-
ria storica, amore per la patria fino
a difenderla con le armi o la vita.
L’anno dopo il governo ha lanciato
nuovi programmi scolastici unifica-
ti. I manuali di storia sono stati ag-
giornati con capitoli intitolati “Neo-
nazismo ucraino”, “Lotta all’Occi-
dente”, “Nuove regioni”. La propa-
ganda è diventata parte istituziona-
le del curriculum di studi. Dallo
scorso settembre è stato reintrodot-
to il corso sovietico di addestramen-
to militare di base. Insegnano come
maneggiare una granata o un Kala-
shnikov. Le ore dedicate al lavaggio
del cervello, secondo i calcoli di
Agentsvo, saranno il 12 per cento del
totale, più di ciascuna altra materia
obbligatoria. Una militarizzazione
sul modello nordcoreano.
Vani i tentativi di ribellarsi. «Inse-
gnare scienze politiche vuol dire
spiegare che cos’è la società civile,
la democrazia, lo stato di diritto. Gli
studenti mi chiedevano se per caso
non mi rendessi conto che la realtà
russa era diversa», ci racconta dalla
Germania Raushan Valiullin, 41 an-
ni, ex docente alle medie-superiori
ed ex sindacalista di Naberezhne
Chelny, Tatarstan. È stato licenzia-
to nel settembre 2022 dopo essersi
rifiutato di acconsentire all’installa-
zione di una videocamera in classe.
«Ho lasciato la Russia. Non potevo
lavorare in una scuola militarizza-
ta, né vivere in un clima di paura co-
stante, controllo totale e persecu-
zione della parola».
Le scuole sono tenute anche a or-
ganizzare vari eventi patriottici, tut-
ti collegati in un modo o nell’altro al
conflitto in Ucraina, su cui offrono
uno squarcio video e foto sul social
VKontakte. I bambini vengono alli-
neati a forma di “Z”, cuciono reti mi-
metiche e maglioni, realizzano ba-
relle e candele da trincea, scrivono
lettere o raccolgono fondi da spedi-
re al fronte. Ovunque si organizza-
no i giochi di guerra Zarnitsa con
tanto di droni. I Piccoli Soldati di Pu-
tin si dicono orgogliosi del loro Pae-
se e della sua storia. Si esercitano a
strisciare coi fucili addosso o a in-
dossare maschere antigas. A Simfe-
ropoli, Crimea annessa, una bimba
gareggia a smontare e rimontare un
Kalashnikov. Impiega 45 secondi.
Spesso vengono invitati i veterani.
Tengono “Lezioni di valore” o orga-
nizzano mini parate.
«La scuola è diventata il primo
anello della catena di propaganda»,
ci dice da Varsavia Denis Grekov, 48
anni, ex professore di Pensiero criti-
co presso la facoltà di Arti liberali,
oggi soppressa, dell’Accademia pre-
sidenziale di economia nazionale e
pubblica amministrazione di Mo-
sca. È esiliato nel maggio 2022 dopo
essere stato licenziato. Una collega
lo aveva denunciato per un post.
«Chi dice quel che pensa finisce nel
mirino. Molti si difendono estra-
niandosi in una sorta d’“immigra-
zione interna” ben nota in epoca so-
vietica che, insieme al terrore gene-
ralizzato, sta riportando il Paese in-
dietro di trent’anni».
Il conflitto pervade anche l’arre-
do. Nel solo anno 2022-2023 sono
stati allestiti oltre 14 mila “banchi
degli eroi” decorati coi volti e le bio-
grafie di ex studenti caduti in Ucrai-
na. In loro onore vengono anche in-
stallate targhe commemorative.
Non stupisce che le due organizza-
zioni giovanili paramilitari, l’Eserci-
to dei Giovani, o Junarmija, e il Mo-
vimento dei Primi, clone dei Pionie-
ri sovietici, aumentino gli iscritti.
«Tutto questo avrà un effetto indele-
bile sulle future generazioni. Sarà
una pesante eredità», commenta
Grekov. Se un tempo c’era l’homo so-
vieticus e oggi c’è l’homo putinus,
«domani ci sarà l’uomo-unità profe-
tizzato da Foucault, un individuo
standardizzato, quasi un automa
imbevuto d’odio e propaganda».


Articolo agghiacciante perchè non si parla della Corea del Nord ma del più grande Stato al mondo;
cosa possiamo fare noi europei, qui i ragazzi non vogliono più lavorare come baristi o camerieri figurati se vogliono fare i militari .. per me l'unica maniera di rapportarsi a uno stato illiberale ed autoritario come la Russia è la via diplomatica, non certo quella delle armi .. non ce la possiamo permettere .. e quindi ?

Il reich millenario era cosi' e che fine a fatto? L' urss che era mooolto piu' grande della russia era cosi' e che fine a fatto? Se cominciamo a trattare sui nostri valori siamo finiti! FINITI!
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fly666
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda fly666 » 11 mar 2025 09:52

littlewood ha scritto:
fly666 ha scritto:
zampaflex ha scritto:U
n eterogeneo battaglione par-
tecipa all’alzabandiera nel
cortile imbiancato. I volti im-
berbi e i sorrisi furbetti s’irrigidisco-
no appena, lo sguardo fisso sul trico-
lore bianco-blu-rosso che sfarfalla
nel vento. Dopo l’inno, a passo di
marcia, l’acerba squadriglia entra
ordinatamente in classe e si dispo-
ne tra i banchi. L’educazione puti-
niana in tempo di Operazione mili-
tare speciale comincia così, ogni lu-
nedì, in tutte le scuole, per ogni gra-
do ed età. All’insegna di patria e ban-
diera. Punta a formare soldati, non
cittadini. “Zombifica”, come dicono
i russi, le giovani menti sin dall’asi-
lo.
«L’indottrinamento patriottico
c’era sempre stato. A scuola arriva-
vano linee guida su come parlare di
Aleksej Navalny o della Crimea. Ma
dopo l’inizio della guerra ci hanno
detto che noi insegnanti “non pote-
vamo avere opinioni nostre”. Agli
studenti dovevamo dire che “la Rus-
sia combatte in Ucraina per libera-
re ancora una volta l’Europa dai na-
zisti”». Kamran Manafly, 31 anni,
parla a Repubblica da Seattle. Fino
al marzo 2022 insegnava Geografia
nella scuola medio-superiore n. 498
di Mosca. È stato licenziato dopo es-
sersi ribellato agli ordini dall’alto
pubblicando su Instagram la foto di
una sua protesta pacifista e il post:
«Non voglio essere un megafono
della propaganda». Quando ha cer-
cato di recuperare i suoi effetti per-
sonali, una guardia lo ha aggredito,
i colleghi lo hanno ignorato e la pre-
side ha minacciato di farlo incarce-
rare. Perciò è fuggito negli Usa.
«Adesso è ancora peggio. L’istru-
zione è stretta in una morsa totalita-
ria. Le autorità usano le scuole per
costruire un mondo a loro immagi-
ne». Una testimonianza rara. Secon-
do Novaja Gazeta, quasi 200 mila
docenti si sono dimessi soltanto nel
primo anno di conflitto. Chi resta e
non obbedisce, paga. L’ong Ovd-in-
fo che assiste i prigionieri politici
ha seguito 148 casi di insegnanti per-
seguitati, tutti iniziati con la dela-
zione di sovietica memoria: denun-
ce di colleghi, allievi o genitori. Cir-
ca 130 sono stati processati, 23 nel
penale, 4 sono stati incarcerati. Mol-
ti sono stati licenziati e alcuni sono
emigrati, ma quasi tutti si rifiutano
di parlare.
Da quando nel febbraio 2022 Vla-
dimir Putin ha ordinato l’ingresso
in Ucraina dei suoi tank marchiati
con la lettera “Z”, il Cremlino ha mi-
litarizzato drasticamente l’istruzio-
ne per consolidare la sua narrazio-
ne e addestrare le generazioni futu-
re a combattere. La prima novità,
già nel settembre 2022, è stata l’in-
troduzione, ogni lunedì, dell’alza-
bandiera seguito dalle “Conversa-
zioni su cose importanti”: lezioni su
valori familiari tradizionali, memo-
ria storica, amore per la patria fino
a difenderla con le armi o la vita.
L’anno dopo il governo ha lanciato
nuovi programmi scolastici unifica-
ti. I manuali di storia sono stati ag-
giornati con capitoli intitolati “Neo-
nazismo ucraino”, “Lotta all’Occi-
dente”, “Nuove regioni”. La propa-
ganda è diventata parte istituziona-
le del curriculum di studi. Dallo
scorso settembre è stato reintrodot-
to il corso sovietico di addestramen-
to militare di base. Insegnano come
maneggiare una granata o un Kala-
shnikov. Le ore dedicate al lavaggio
del cervello, secondo i calcoli di
Agentsvo, saranno il 12 per cento del
totale, più di ciascuna altra materia
obbligatoria. Una militarizzazione
sul modello nordcoreano.
Vani i tentativi di ribellarsi. «Inse-
gnare scienze politiche vuol dire
spiegare che cos’è la società civile,
la democrazia, lo stato di diritto. Gli
studenti mi chiedevano se per caso
non mi rendessi conto che la realtà
russa era diversa», ci racconta dalla
Germania Raushan Valiullin, 41 an-
ni, ex docente alle medie-superiori
ed ex sindacalista di Naberezhne
Chelny, Tatarstan. È stato licenzia-
to nel settembre 2022 dopo essersi
rifiutato di acconsentire all’installa-
zione di una videocamera in classe.
«Ho lasciato la Russia. Non potevo
lavorare in una scuola militarizza-
ta, né vivere in un clima di paura co-
stante, controllo totale e persecu-
zione della parola».
Le scuole sono tenute anche a or-
ganizzare vari eventi patriottici, tut-
ti collegati in un modo o nell’altro al
conflitto in Ucraina, su cui offrono
uno squarcio video e foto sul social
VKontakte. I bambini vengono alli-
neati a forma di “Z”, cuciono reti mi-
metiche e maglioni, realizzano ba-
relle e candele da trincea, scrivono
lettere o raccolgono fondi da spedi-
re al fronte. Ovunque si organizza-
no i giochi di guerra Zarnitsa con
tanto di droni. I Piccoli Soldati di Pu-
tin si dicono orgogliosi del loro Pae-
se e della sua storia. Si esercitano a
strisciare coi fucili addosso o a in-
dossare maschere antigas. A Simfe-
ropoli, Crimea annessa, una bimba
gareggia a smontare e rimontare un
Kalashnikov. Impiega 45 secondi.
Spesso vengono invitati i veterani.
Tengono “Lezioni di valore” o orga-
nizzano mini parate.
«La scuola è diventata il primo
anello della catena di propaganda»,
ci dice da Varsavia Denis Grekov, 48
anni, ex professore di Pensiero criti-
co presso la facoltà di Arti liberali,
oggi soppressa, dell’Accademia pre-
sidenziale di economia nazionale e
pubblica amministrazione di Mo-
sca. È esiliato nel maggio 2022 dopo
essere stato licenziato. Una collega
lo aveva denunciato per un post.
«Chi dice quel che pensa finisce nel
mirino. Molti si difendono estra-
niandosi in una sorta d’“immigra-
zione interna” ben nota in epoca so-
vietica che, insieme al terrore gene-
ralizzato, sta riportando il Paese in-
dietro di trent’anni».
Il conflitto pervade anche l’arre-
do. Nel solo anno 2022-2023 sono
stati allestiti oltre 14 mila “banchi
degli eroi” decorati coi volti e le bio-
grafie di ex studenti caduti in Ucrai-
na. In loro onore vengono anche in-
stallate targhe commemorative.
Non stupisce che le due organizza-
zioni giovanili paramilitari, l’Eserci-
to dei Giovani, o Junarmija, e il Mo-
vimento dei Primi, clone dei Pionie-
ri sovietici, aumentino gli iscritti.
«Tutto questo avrà un effetto indele-
bile sulle future generazioni. Sarà
una pesante eredità», commenta
Grekov. Se un tempo c’era l’homo so-
vieticus e oggi c’è l’homo putinus,
«domani ci sarà l’uomo-unità profe-
tizzato da Foucault, un individuo
standardizzato, quasi un automa
imbevuto d’odio e propaganda».


Articolo agghiacciante perchè non si parla della Corea del Nord ma del più grande Stato al mondo;
cosa possiamo fare noi europei, qui i ragazzi non vogliono più lavorare come baristi o camerieri figurati se vogliono fare i militari .. per me l'unica maniera di rapportarsi a uno stato illiberale ed autoritario come la Russia è la via diplomatica, non certo quella delle armi .. non ce la possiamo permettere .. e quindi ?

Il reich millenario era cosi' e che fine a fatto? L' urss che era mooolto piu' grande della russia era cosi' e che fine a fatto? Se cominciamo a trattare sui nostri valori siamo finiti! FINITI!


ma "noi", inteso come governo italiano, non stiamo trattando sui nostri valori, abbiamo e stiamo contribuendo a difendere l'Ucraina dall'invasione russa, ma fino a che punto tu credi occorra spingersi ? adesso che una tregua e possibile trattativa sui territori appare possibile, dobbiamo ancora gettare benzina sul fuoco ?
io penso che il potere di Putin e degli altri autocrati suoi alleati non durerà per sempre, e che la Russia dovrà necessariamente aprirsi all' occidente ed ai valori democratici; ma questo processo deve partire dai suoi stessi cittadini, e certo non può avvenire in tempi brevi .. occorrerà tempo e pazienza.
Intanto, cerchiamo di fermare questa guerra.
take a sad song and make it better
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 11 mar 2025 13:07

"Nella Resistenza i partigiani sparavano. Non andavano a funghi. La sinistra si è ammantata della parola pace come se fosse un evento di natura e non qualcosa che si difende continuamente".

Umberto Galimberti
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
(Sam Fuller, a proposito di "The Steel Helmet")

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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda littlewood » 11 mar 2025 13:41

fly666 ha scritto:
littlewood ha scritto:
fly666 ha scritto:
zampaflex ha scritto:U
n eterogeneo battaglione par-
tecipa all’alzabandiera nel
cortile imbiancato. I volti im-
berbi e i sorrisi furbetti s’irrigidisco-
no appena, lo sguardo fisso sul trico-
lore bianco-blu-rosso che sfarfalla
nel vento. Dopo l’inno, a passo di
marcia, l’acerba squadriglia entra
ordinatamente in classe e si dispo-
ne tra i banchi. L’educazione puti-
niana in tempo di Operazione mili-
tare speciale comincia così, ogni lu-
nedì, in tutte le scuole, per ogni gra-
do ed età. All’insegna di patria e ban-
diera. Punta a formare soldati, non
cittadini. “Zombifica”, come dicono
i russi, le giovani menti sin dall’asi-
lo.
«L’indottrinamento patriottico
c’era sempre stato. A scuola arriva-
vano linee guida su come parlare di
Aleksej Navalny o della Crimea. Ma
dopo l’inizio della guerra ci hanno
detto che noi insegnanti “non pote-
vamo avere opinioni nostre”. Agli
studenti dovevamo dire che “la Rus-
sia combatte in Ucraina per libera-
re ancora una volta l’Europa dai na-
zisti”». Kamran Manafly, 31 anni,
parla a Repubblica da Seattle. Fino
al marzo 2022 insegnava Geografia
nella scuola medio-superiore n. 498
di Mosca. È stato licenziato dopo es-
sersi ribellato agli ordini dall’alto
pubblicando su Instagram la foto di
una sua protesta pacifista e il post:
«Non voglio essere un megafono
della propaganda». Quando ha cer-
cato di recuperare i suoi effetti per-
sonali, una guardia lo ha aggredito,
i colleghi lo hanno ignorato e la pre-
side ha minacciato di farlo incarce-
rare. Perciò è fuggito negli Usa.
«Adesso è ancora peggio. L’istru-
zione è stretta in una morsa totalita-
ria. Le autorità usano le scuole per
costruire un mondo a loro immagi-
ne». Una testimonianza rara. Secon-
do Novaja Gazeta, quasi 200 mila
docenti si sono dimessi soltanto nel
primo anno di conflitto. Chi resta e
non obbedisce, paga. L’ong Ovd-in-
fo che assiste i prigionieri politici
ha seguito 148 casi di insegnanti per-
seguitati, tutti iniziati con la dela-
zione di sovietica memoria: denun-
ce di colleghi, allievi o genitori. Cir-
ca 130 sono stati processati, 23 nel
penale, 4 sono stati incarcerati. Mol-
ti sono stati licenziati e alcuni sono
emigrati, ma quasi tutti si rifiutano
di parlare.
Da quando nel febbraio 2022 Vla-
dimir Putin ha ordinato l’ingresso
in Ucraina dei suoi tank marchiati
con la lettera “Z”, il Cremlino ha mi-
litarizzato drasticamente l’istruzio-
ne per consolidare la sua narrazio-
ne e addestrare le generazioni futu-
re a combattere. La prima novità,
già nel settembre 2022, è stata l’in-
troduzione, ogni lunedì, dell’alza-
bandiera seguito dalle “Conversa-
zioni su cose importanti”: lezioni su
valori familiari tradizionali, memo-
ria storica, amore per la patria fino
a difenderla con le armi o la vita.
L’anno dopo il governo ha lanciato
nuovi programmi scolastici unifica-
ti. I manuali di storia sono stati ag-
giornati con capitoli intitolati “Neo-
nazismo ucraino”, “Lotta all’Occi-
dente”, “Nuove regioni”. La propa-
ganda è diventata parte istituziona-
le del curriculum di studi. Dallo
scorso settembre è stato reintrodot-
to il corso sovietico di addestramen-
to militare di base. Insegnano come
maneggiare una granata o un Kala-
shnikov. Le ore dedicate al lavaggio
del cervello, secondo i calcoli di
Agentsvo, saranno il 12 per cento del
totale, più di ciascuna altra materia
obbligatoria. Una militarizzazione
sul modello nordcoreano.
Vani i tentativi di ribellarsi. «Inse-
gnare scienze politiche vuol dire
spiegare che cos’è la società civile,
la democrazia, lo stato di diritto. Gli
studenti mi chiedevano se per caso
non mi rendessi conto che la realtà
russa era diversa», ci racconta dalla
Germania Raushan Valiullin, 41 an-
ni, ex docente alle medie-superiori
ed ex sindacalista di Naberezhne
Chelny, Tatarstan. È stato licenzia-
to nel settembre 2022 dopo essersi
rifiutato di acconsentire all’installa-
zione di una videocamera in classe.
«Ho lasciato la Russia. Non potevo
lavorare in una scuola militarizza-
ta, né vivere in un clima di paura co-
stante, controllo totale e persecu-
zione della parola».
Le scuole sono tenute anche a or-
ganizzare vari eventi patriottici, tut-
ti collegati in un modo o nell’altro al
conflitto in Ucraina, su cui offrono
uno squarcio video e foto sul social
VKontakte. I bambini vengono alli-
neati a forma di “Z”, cuciono reti mi-
metiche e maglioni, realizzano ba-
relle e candele da trincea, scrivono
lettere o raccolgono fondi da spedi-
re al fronte. Ovunque si organizza-
no i giochi di guerra Zarnitsa con
tanto di droni. I Piccoli Soldati di Pu-
tin si dicono orgogliosi del loro Pae-
se e della sua storia. Si esercitano a
strisciare coi fucili addosso o a in-
dossare maschere antigas. A Simfe-
ropoli, Crimea annessa, una bimba
gareggia a smontare e rimontare un
Kalashnikov. Impiega 45 secondi.
Spesso vengono invitati i veterani.
Tengono “Lezioni di valore” o orga-
nizzano mini parate.
«La scuola è diventata il primo
anello della catena di propaganda»,
ci dice da Varsavia Denis Grekov, 48
anni, ex professore di Pensiero criti-
co presso la facoltà di Arti liberali,
oggi soppressa, dell’Accademia pre-
sidenziale di economia nazionale e
pubblica amministrazione di Mo-
sca. È esiliato nel maggio 2022 dopo
essere stato licenziato. Una collega
lo aveva denunciato per un post.
«Chi dice quel che pensa finisce nel
mirino. Molti si difendono estra-
niandosi in una sorta d’“immigra-
zione interna” ben nota in epoca so-
vietica che, insieme al terrore gene-
ralizzato, sta riportando il Paese in-
dietro di trent’anni».
Il conflitto pervade anche l’arre-
do. Nel solo anno 2022-2023 sono
stati allestiti oltre 14 mila “banchi
degli eroi” decorati coi volti e le bio-
grafie di ex studenti caduti in Ucrai-
na. In loro onore vengono anche in-
stallate targhe commemorative.
Non stupisce che le due organizza-
zioni giovanili paramilitari, l’Eserci-
to dei Giovani, o Junarmija, e il Mo-
vimento dei Primi, clone dei Pionie-
ri sovietici, aumentino gli iscritti.
«Tutto questo avrà un effetto indele-
bile sulle future generazioni. Sarà
una pesante eredità», commenta
Grekov. Se un tempo c’era l’homo so-
vieticus e oggi c’è l’homo putinus,
«domani ci sarà l’uomo-unità profe-
tizzato da Foucault, un individuo
standardizzato, quasi un automa
imbevuto d’odio e propaganda».


Articolo agghiacciante perchè non si parla della Corea del Nord ma del più grande Stato al mondo;
cosa possiamo fare noi europei, qui i ragazzi non vogliono più lavorare come baristi o camerieri figurati se vogliono fare i militari .. per me l'unica maniera di rapportarsi a uno stato illiberale ed autoritario come la Russia è la via diplomatica, non certo quella delle armi .. non ce la possiamo permettere .. e quindi ?

Il reich millenario era cosi' e che fine a fatto? L' urss che era mooolto piu' grande della russia era cosi' e che fine a fatto? Se cominciamo a trattare sui nostri valori siamo finiti! FINITI!


ma "noi", inteso come governo italiano, non stiamo trattando sui nostri valori, abbiamo e stiamo contribuendo a difendere l'Ucraina dall'invasione russa, ma fino a che punto tu credi occorra spingersi ? adesso che una tregua e possibile trattativa sui territori appare possibile, dobbiamo ancora gettare benzina sul fuoco ?
io penso che il potere di Putin e degli altri autocrati suoi alleati non durerà per sempre, e che la Russia dovrà necessariamente aprirsi all' occidente ed ai valori democratici; ma questo processo deve partire dai suoi stessi cittadini, e certo non può avvenire in tempi brevi .. occorrerà tempo e pazienza.
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La russia non e' MAI stata democratica pensare che dopo putin lo diventi e' una pia e inutile illusione! Ha sempre capito solo la forza nel senso che rispetta solo chi sente forte gli altri li schiaccia!
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 11 mar 2025 14:36

i metodi russi per impadronirsi di un territorio

https://youtu.be/HnaX3gbp-Fc?si=VsbImh8v-amF9olY
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 11 mar 2025 20:20

gli italiani sono il popolo più ottimista d'Europa (sondaggio realizzato da El Pais)

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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda littlewood » 11 mar 2025 21:30

tenente Drogo ha scritto:gli italiani sono il popolo più ottimista d'Europa (sondaggio realizzato da El Pais)

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Un paese zeppo di propagandisti putiniani con ben 2 partiti a libro paga di mosca uno al governo e uno all' opposizione con almeno 2 canali e mezzo tv che fanno propaganda! Una vergogna programmi come lo stato delle cose di martedi e piazza pulita,oltre a tre quarti di r4
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda zampaflex » 12 mar 2025 12:33

tenente Drogo ha scritto:gli italiani sono il popolo più ottimista d'Europa (sondaggio realizzato da El Pais)

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Siamo il paese dove si leggono meno quotidiani. Correlazione chiara.
E' anche vero che la maggior parte dei quotidiani è partigianissima e pessima.
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