Cosa ci sgargarozziamo a febbraio 2025?

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ferrari federico
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Re: Cosa ci sgargarozziamo a febbraio 2025?

Messaggioda ferrari federico » 17 feb 2025 21:28

Côtes-du-Rhône Cuvée Maclura 2021
Chateau Pégau

Sud Rodano, produttore noto (soprattutto) per il suo Chateauneuf di Pape, uvaggio a prevalenza Grenache e poi Syrah, Mourvèdre e altre uve tipiche.
Vino gradevole, per il consumo quotidiano (di qualità), frutto maturo e speziatura, come ci si può aspettare da un buon Côtes-du-Rhône.
Il colore è rubino - violaceo. Il profumo è fine, intenso, giocato sui piccoli frutti, ribes e lampone su tutto; il pepe nero della Syrah esce insieme ad altre spezie esotiche (Sichuan cinese, Nanami togarashi giapponese). Alcolico più come fosse uno Chateauneuf che non un “normale” Côtes-du-Rhône ma di beva facilissima, dal tannino leggero leggero, dall’acidità rinfrescante e già armonizzata. Persistenza abbastanza lunga e coerente con l’ingresso primario in bocca.
Ovviamente, da bere adesso. Non ha senso invecchiarlo.
91/100.
Nexus1990
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Re: Cosa ci sgargarozziamo a febbraio 2025?

Messaggioda Nexus1990 » 18 feb 2025 13:42

Comte Armand Pommard 1erCru ‘Clos des Epeneaux’ Monopole 2010
Golosissimo, succoso, da beva compulsiva, la Borgogna come la vorresti sempre nel calice. La parte aromatica è più “seria”, terrestre come la dea da cui il comune prende il nome, spezie scure insieme a una parte sanguigna nel finale 17,75
De Courcel Pommard 1erCru Grand Clos des Epenots 2010
Speculare a comte armand, con un naso trasognato tutto fiori blu e spezie dolci e agrumi canditi alla cieca chiunque direbbe Côte de Nuits. A questo naso così fine e concessivo fa da contraltare una bocca di rare forza e durezza: roccia e sangue, serratissimo nella sua dinamica, abbastanza impressionante la presa sul palato. Migliorerà per almeno altri 10 anni 18,25
Drouhin-Laroze Clos Vougeot 2011
Il più maturo, nonché il più verticale dei 3: si sente l’annata fredda in un che di verde, comunque interessante a livello aromatico la parte autunnale (fiori secchi) e l’agrume, forse non un capolavoro di definizione aromatica ma piacevole l’aciditá e in generale discreta dinamica del sorso. Comunque da un GrandCru, pur se in annata minore, sarebbe lecito attendersi qualcosa in più. 17
ferrari federico
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Re: Cosa ci sgargarozziamo a febbraio 2025?

Messaggioda ferrari federico » 18 feb 2025 21:23

Soffocone di Vincigliata Toscana Igt 2022
Bibi Graetz

Sangiovese (al 90% + 7% canaiolo + 3% colorino) toscano dal colorito nome che rimanda alla fellatio. Ovviamente giovane ma già bevibile (tannino e acidità non sono in prima linea in questo vino, forse un po’ la seconda…), di buona bevibilità e scorrevolezza.
Il colore è rubino violaceo quasi nero, il profumo è piacevolmente fruttato, con un profilo austero di piccoli frutti neri (mora e mirtillo), una nota eterea e floreale (rosa appassita), ancora tracce di aromi primari e vinosi di fermentazione.
Medio corpo, retrobocca leggermente amaro ma di buona persistenza.
Per me 88/100.
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gianni femminella
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Re: Cosa ci sgargarozziamo a febbraio 2025?

Messaggioda gianni femminella » 18 feb 2025 21:44

Maremmampestata a Federì, non bevi quasi mai sangiovese e mi vai a bere Bibi Graetz, con rispetto parlando?
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Re: Cosa ci sgargarozziamo a febbraio 2025?

Messaggioda gianni femminella » 19 feb 2025 00:02

.
Ultima modifica di gianni femminella il 19 feb 2025 00:14, modificato 2 volte in totale.
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Re: Cosa ci sgargarozziamo a febbraio 2025?

Messaggioda gianni femminella » 19 feb 2025 00:12

Nexus1990 ha scritto:Comte Armand Pommard 1erCru ‘Clos des Epeneaux’ Monopole 2010
Golosissimo, succoso, da beva compulsiva, la Borgogna come la vorresti sempre nel calice. La parte aromatica è più “seria”, terrestre come la dea da cui il comune prende il nome, spezie scure insieme a una parte sanguigna nel finale 17,75
De Courcel Pommard 1erCru Grand Clos des Epenots 2010
Speculare a comte armand, con un naso trasognato tutto fiori blu e spezie dolci e agrumi canditi alla cieca chiunque direbbe Côte de Nuits. A questo naso così fine e concessivo fa da contraltare una bocca di rare forza e durezza: roccia e sangue, serratissimo nella sua dinamica, abbastanza impressionante la presa sul palato. Migliorerà per almeno altri 10 anni 18,25
Drouhin-Laroze Clos Vougeot 2011
Il più maturo, nonché il più verticale dei 3: si sente l’annata fredda in un che di verde, comunque interessante a livello aromatico la parte autunnale (fiori secchi) e l’agrume, forse non un capolavoro di definizione aromatica ma piacevole l’aciditá e in generale discreta dinamica del sorso. Comunque da un GrandCru, pur se in annata minore, sarebbe lecito attendersi qualcosa in più. 17


Partecipo brevemente poiché li ho assaggiati il giorno dopo la stappatura. Giusto un goccio poiché ci aspettava una bevuta impegnativa di lì a poco.

Drouhin-Larouze davvero verticale, troppo per i miei gusti.

Conte Armand secondo il mio palato molto più concessivo, terroso e compatto, l'ho gradito maggiormente. Parecchio buono.

De Courcel più frutto, più spinta, più complessità, più maturità, più tutto. Gran bel vino ( se questa non è una ovvietà).
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Re: Cosa ci sgargarozziamo a febbraio 2025?

Messaggioda C2H6O » 19 feb 2025 04:48

l'oste ha scritto:Con due fettine di strolghino di culatello, parmigiana di melanzane home made e un pecorino sardo artigianale molto stagionato.
Chimbanta 2019 - Dettori, Monica, Monica Monicaaaa... Seccata una bottiglia in due, salvo due ultime dita nel baloon che ho davanti al PC.
Profumi d'estate, erbe e frutto succoso,
15° impercettibili, tanta ma tanta buona robe in tutti gli angoli della bocca per un paio di minuti pieni. Piaciuto proprio


Bevuto delle 2002 (annata di mio figlio), gia' sarei stato contento se non fossero andate, invece molto molto buone. Ancora fresche e piene di profumi.
Paradossalmente meglio delle Tenores, stessa annata, che hanno resistito poche ore, poi l'ossidazione ha coperto i buoni frutti polposi.
Per me sempre un produttore eccellente, il suo vino bianco base, Renosu, che in teoria compro per cucinare (non e' uno sminuire, sono esigente anche li'...) poi diventa sempre l'aperitivo e la bottiglia, hopla', andata :lol:
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Re: Cosa ci sgargarozziamo a febbraio 2025?

Messaggioda ferrari federico » 19 feb 2025 16:15

gianni femminella ha scritto:Maremmampestata a Federì, non bevi quasi mai sangiovese e mi vai a bere Bibi Graetz, con rispetto parlando?


Faccio ammenda: prometto che berrò più Sangiovese in futuro! Chianti classico, Brunello, Vino Nobile ma anche i Supertuscans da Sangiovese sono tra i miei vini preferiti ma li bevo soprattutto, non so bene perché, d’estate quando voglio un rosso. Trovo che la acidità del Sangiovese sia tipicamente “estiva”, almeno per come si sono strutturati i miei gusti negli anni…
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Re: Cosa ci sgargarozziamo a febbraio 2025?

Messaggioda gianni femminella » 19 feb 2025 16:49

ferrari federico ha scritto:
gianni femminella ha scritto:Maremmampestata a Federì, non bevi quasi mai sangiovese e mi vai a bere Bibi Graetz, con rispetto parlando?


Faccio ammenda: prometto che berrò più Sangiovese in futuro! Chianti classico, Brunello, Vino Nobile ma anche i Supertuscans da Sangiovese sono tra i miei vini preferiti ma li bevo soprattutto, non so bene perché, d’estate quando voglio un rosso. Trovo che la acidità del Sangiovese sia tipicamente “estiva”, almeno per come si sono strutturati i miei gusti negli anni…


Ma figurati Federico, si fa per scherzare. Se vuoi consigli sul sangiovese chiedi pure.
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Re: Cosa ci sgargarozziamo a febbraio 2025?

Messaggioda ferrari federico » 20 feb 2025 21:20

Taurasi 2017
La casa dell’orco - Massimiliano Musto

Ho sempre sentito dire il refrain che i vini da Aglianico, e particolarmente il Taurasi, sono “il Barolo del Sud”, ma io - sinceramente - nei non pochi assaggi di Taurasi da me fatti non avevo mai riscontrato similitudini significative, al di là dell’ ovvia caratteristica comune di vini rossi strutturati e importanti, ricchi di tannino ed acidità.
Invece in questo Taurasi 2017 di Massimiliano Musto vedo più di un pairing: prima di tutto nel profumo, fruttato (piccoli frutti rossi e neri) e floreale (rosa appassita), su uno sfondo speziato e fumè. Anche il profilo tannico è molto simile, mentre la componente acida è - secondo me - diversa, con una componente di fruttato acido simile al sotto-spirito o alla confettura in questo caso.
Il colore è naturalmente più scuro di un nebbiolo ma il cromatismo è simile, rubino con riflessi ancora violacei nonostante l’età non propriamente “giovanile”.
La progressione (ingresso, metà bocca, retrobocca) è coerente e scorrevole, tenendo conto del fatto che il corpo del vino è decisamente “presente”.
Buono. Ancora un po’ austero ma pronto da bere. Probabilmente migliorerà nei prossimi 5/6 anni.
90/100.
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Re: Cosa ci sgargarozziamo a febbraio 2025?

Messaggioda zampaflex » 21 feb 2025 18:06

Svuota cantina, out with the old, in with the new...

Thibault - VDF (ex Touraine-Azay-Le-Rideau) Premier Nez 2019
Tipico chenin, naso e aromi anche gradevoli sul maturo giusto; ma bocca sciolta, poco potente, veloce. Neeext.
:D :D :D

Scarpa - Barbera d'Asti superiore La Bogliona 2016
Un classico, che però ho affrontato raramente. Vino appuntito, molto sull'acidità che chiaramente spinge e veicola, ma lo fa quando c'è della ciccia attaccata: qui ce n'è poca, ed è un peccato. Frutto freddino e sottotono. Vino assolutamente e convintamente verticale.
:D :D :D ++

Via Noastra - Dealu Mare 1000 de chipuri 2020
Un Syrah moldavo, datomi da un collega romeno di mia moglie per via di una piacevole discussione sul vino (ha vissuto del tempo in Italia). Temevo potesse essere caldo, è risultato molto caldo. Praticamente un primitivo. Quasi bruciante, tracce del vitigno riscontrate in analisi. Potrebbero fare meglio, forse, perché comunque non è malfatto. Per la scienza.
:D :D :)

Ordonez - Malaga Vinas Viejas n° 3 - Moscatell
Un passito con tantissimo residuo e poco alcool sviluppato (solo sette gradi e mezzo) che assomiglia molto ad una confettura di albicocche. Pairing obbligato con dolci che sviluppino la necessaria acidità. Da solo rischia la stucchevolezza.
:D :D :D
Non progredi est regredi
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Re: Cosa ci sgargarozziamo a febbraio 2025?

Messaggioda ferrari federico » 22 feb 2025 14:48

Chablis premier cru Montee de Tonnerre 2021
Julien Brocard

Sono di parte. Lo Chablis è il mio vino bianco preferito per cui tendo sempre a valorizzarlo nella degustazione.
Ma questo Montee de Tonnerre di Julien Brocard è proprio buono: il bouquet, molto tipico e netto, mette insieme una squillante nota di lime e agrumi, con il fruttato verde della mela granny smith, con una lieve vaniglia data dal legno nuovo; un lontano gelsomino, sullo sfondo.
In bocca un equilibrio praticamente perfetto tra frutto e freschezza, una mineralità che arrotonda e dà struttura alla beva, come sempre per gli Chablis, pericolosamente invitante e suadente.
Colore paglierino carico con i riflessi verdini che mi piace ritrovare nei buoni Chablis (non Grand Cru).
94/100, per una esperienza gustativa da consigliare.
L_Andrea
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Re: Cosa ci sgargarozziamo a febbraio 2025?

Messaggioda L_Andrea » 22 feb 2025 20:57

Contrada Salandra Piedirosso Campi Flegrei 2020
Un bel vinello finto semplice fedele copia del suo territorio.
Parte su note solfuree per pulirsi via via facendo uscire un bel fruttino rosso croccante, le note minerali ( cenere) lo rendono tonico e stimolano la bevuta. Decisamente promosso 15,50/20
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Re: Cosa ci sgargarozziamo a febbraio 2025?

Messaggioda vinogodi » 22 feb 2025 21:34

....Appianum 2022 Spiriti Ebbri. Un piccolo capolavoro, fruttato, elegante , di carattere , profondo, strutturato. 937/1000...
Ente Nazionale Tutela dei Bevitori Capiscitori (EnTuBeCa) - Ministero della Cultura Enologica Popolare (MinCulEnPop)
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Re: Cosa ci sgargarozziamo a febbraio 2025?

Messaggioda ferrari federico » 22 feb 2025 21:39

Un altro ottimo Barolo 2020, questo Capalot di Cristian Boffa.
MGA di seconda fila del comune di La Morra, la vigna Capalot è comunque vinificata in purezza da più di un produttore, ed evidenzia più di un motivo di interesse.
Questo 2020 di Boffa è di medio corpo, già pronto da bere, ancora tutto in fase secondaria di maturazione ma con sfumature che lasciano presagire ulteriori sviluppi interessanti.
Il colore è un bel rubino brillante, con riflessi scuri.
Il profumo è molto molto interessante, molto individuabile, composito nella triade fruttato-floreale-speziato/aromatico: il lampone, la pesca gialla, lo sciroppo di cassis da una parte; la rosa e il geranio, la menta e il dragoncello, financo l’origano dall’altra. Un profilo olfattivo complessivamente “scuro”, nonostante la presenza del frutto maturo e dei frutti rossi.
In bocca è lungo, con note di cuoio che non ritrovo, per ora, al naso. Il tannino è “fresco” ma morbido e armonico con una bella acidità di fondo.
Complessivamente è un prodotto fine, “nobile”, in predicato di ulteriori sviluppi nei prossimi dieci anni.
Per ora 94/100, imo.
Bevuto con bocconcini di maiale al tartufo nero.
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Re: Cosa ci sgargarozziamo a febbraio 2025?

Messaggioda Ludi » 23 feb 2025 19:51

Brocard Pierre, Rosé de Saignée de la Cote 2014: vinosissimo, e non è una cosa negativa. Facile perdersi in quei frutticini rossi, delicati e croccanti...
Vodopivec, Solo 2009: molto ritroso, quasi ripiegato su sé stesso. Il giorno dopo, invece, sfodera un delizioso sentore di rosellina fresca, assolutamente irresistibile, a testimoniare che si, c'è ancora, e non per poco.
Franck Balthazar, Cornas Chaillot 2015: servito alla cieca, immediatamente individuato come Syrah francese, anche se inizialmente avevo pensato ad un gran vino della Linguadoca. Comunque, gran bel bicchiere, appena un po' caldo per i miei gusti.
Domaine de l'Ecu, Granite 2013: nette le sensazioni di marzapane e di pietra focaia. Uno dei miglior rapporti q/p esistenti al mondo, probabilmente.
Fattoria di Zerbina, Sangiovese di Romagna Riserva Pietramora 2007: rubino scuro con riflessi porpora. E già qui sembra irreale...ma lo è ancora di più al naso, giovanile, tutto giocato sulla dolcezza del frutto maturo. Zero terziarizzazione. Mi ha spiazzato, decisamente.

Invece oggi, per festeggiare il fidanzamento di mio figlio, siamo andati sulle cose serie.
Selosse, BdB Millesimé 2002: che dire? Che commentare? Cosa chiedere di più? Profondo, intrigante, sensuale, fa viaggiare tra tartufo bianco, zabaione, frutta esotica, pepe bianco...vorresti non finisse mai, vorresti berne tre bottiglie da solo. Assoluto.
H. Boillot, Corton Charlemagne 2007: cartesiano, opulento ma rigoroso al limite della severità, sapidissimo (ma anche incredibilmente fresco), infinito nella persistenza. Un vino che nutre i neuroni.
Chateau Lafite 1986: Bordeaux non è più sulle mie corde. Bordeaux non è più sulle mie corde. Bordeaux...e va bene, Bordeaux può essere incredibile. Mi arrendo. Speziato, ancora fresco, con la proverbiale scatola da sigaro che nasconde bene le note piraziniche, ti irretisce, ti conquista, ti fa alzare le braccia in segno di sottomissione.
Huet, Vouvray Molleux 1er Trie Clos du Bourg 2005: la dolcezza soffusa ti prende per la gola senza stancarla. Meno cotognata del "solito" Chenin Blanc, ma tanto, tanto miele e confettura di albicocca. E poi...basterebbe quel colore oro antico per fartene innamorare.
L_Andrea
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Re: Cosa ci sgargarozziamo a febbraio 2025?

Messaggioda L_Andrea » 24 feb 2025 14:07

Lago di Corbara 2003 Castello di Corbara
Su insistenza di un amico avevo deciso di partecipare ad una degustazione di Sangiovese.
Tra gli altri vini più o meno memorabili come ultimo vino tirano fuori questa chicca.
80% Sangiovese il restante un blend di Merlot e Cabernet Franc, affinato in Barrique nuove come andava di moda in quegli anni. Annata fredda in Umbria.
Snaso il vino e resto di stucco: oliva al forno, cenere, carne cruda e speziatura da concia per il brasato. In bocca è ancora vivo con acidità e tannini levigati.
Se me lo avessero servito alla cieca avrei detto Cote Rotie di quella buona. 17,5/20
Molto sorpreso :shock: :shock: :shock:
Stefanogarry
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Re: Cosa ci sgargarozziamo a febbraio 2025?

Messaggioda Stefanogarry » 25 feb 2025 22:56

Salve a tutti è il primo commento su questi lidi. Non sono un grande esperto quindi prendete tutto con le pinze :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
cantillon drogone 2023
Anche se su questi lidi non mi pare sia molto diffusa, ho bevuto di recente questa chicca e devo dire che merita tanto. Lambic di 3 anni con aggiunta di vinacce di aglianico 300gr /litro. Profumi intensi di fiori. Al palato molto meno acida di quanto mi aspettassi. Una super beva.

domain glantenay chardonnay 2022
Primo assaggio di questa cantina consigliatami da Luca castoldi. Al palato tanta tanta frutta gialla , forse tropicale tipo papaia ed una grande mineralità. Piaciuto un botto.

Daje
vinogodi
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Re: Cosa ci sgargarozziamo a febbraio 2025?

Messaggioda vinogodi » 26 feb 2025 10:51

...ieri sera , all'Osteria da Bortolino , divertente "in giro per la Langa" con una caciaronissima compagnia di gaudenti . Cosa?
Tutto in doppia bottiglia ( eravamo in 20)

Preaperitivo per chi aspettava ( extra tema) : Metodo Classico Francesco Bellei :D :D :D ++

Aperitivo ( in tema)
- Metodo Classico Alta Langa 2020 Coppo :D :D :D +++
- Anas Cetta ( Nascetta) 2022 Cogno :D :D :D :)

Prima batteria :
- Dolcetto d'Alba 2016 Serafino (Teobaldo) Rivella :D :D :D :) ++
- Freisa 2021 Bartolo Mascarello :D :D :D :) +++
- Barbera d'Alba "Francia" 2017 Giacomo Conterno :D :D :D :D

Seconda batteria :
- Nebbiolo D'Alba 2020 Massolino :D :D :D :)
- Barbaresco Montestefano 2017 Serafino ( Teobaldo) Rivella :D :D :D :) ++
- Barolo "Serra" 2017 Giovanni Rosso :D :D :D :) +++

Finale : Moscato d'Asti Massolino :D :D :D ++
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Re: Cosa ci sgargarozziamo a febbraio 2025?

Messaggioda l'oste » 26 feb 2025 17:25

vinogodi ha scritto:...ieri sera , all'Osteria da Bortolino , divertente "in giro per la Langa" con una caciaronissima compagnia di gaudenti . Cosa?
Tutto in doppia bottiglia ( eravamo in 20)

Preaperitivo per chi aspettava ( extra tema) : Metodo Classico Francesco Bellei :D :D :D ++

Aperitivo ( in tema)
- Metodo Classico Alta Langa 2020 Coppo :D :D :D +++
- Anas Cetta ( Nascetta) 2022 Cogno :D :D :D :)

Prima batteria :
- Dolcetto d'Alba 2016 Serafino (Teobaldo) Rivella :D :D :D :) ++
- Freisa 2021 Bartolo Mascarello :D :D :D :) +++
- Barbera d'Alba "Francia" 2017 Giacomo Conterno :D :D :D :D

Seconda batteria :
- Nebbiolo D'Alba 2020 Massolino :D :D :D :)
- Barbaresco Montestefano 2017 Serafino ( Teobaldo) Rivella :D :D :D :) ++
- Barolo "Serra" 2017 Giovanni Rosso :D :D :D :) +++

Finale : Moscato d'Asti Massolino :D :D :D ++

Ti invidio. Ma come fai?
Dopo una borgognata come quella di domenica io non toccherei vino per una settimana.
Starò invecchiando, oppure sei tu che anche se anagraficamente meno giovane, sei una forza della natura.
Cappello e chapeau Marco.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


Iir Boon Gesùuu/ ciii/ fuuur/ mini
fabrizio leone
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Re: Cosa ci sgargarozziamo a febbraio 2025?

Messaggioda fabrizio leone » 26 feb 2025 19:20

Con amici

Champagne Carte Blanche Brut – A. Chauvet
Sempre buono. Acquistato 3 bottiglie. Mai deluso

SAN COLOMBANO DOC BANINO BIANCO 2021
Miglior cantina a San Colombano. Bianco sempre buono ad un prezzo top

BAROLO VENDEMMIA 2016 FRATELLI BARALE
FRATELLI BARALE

Squisito. Annata 2016 non Delude mai
Barolo ben fatto. Elegante
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Re: Cosa ci sgargarozziamo a febbraio 2025?

Messaggioda ferrari federico » 26 feb 2025 21:03

Un peccato. Un vero peccato che questo Valtellina Superiore Valgella Vigneto Dos Bel 2019 di Folini sia non perfettamente limpido. Forse è dipeso dal fatto che ho preso la bottiglia (sdraiata) direttamente dalla cantinetta alla tavola (ma per una annata così recente non credevo importasse…), forse è una mal conservazione della particolare bottiglia ma il colore rubino con riflessi - contemporaneamente - sia violacei sia granato-aranciati è un po’ torbido, denso, opaco. Un peccato, ripeto, perché il profumo è fine, intenso e interessante, persino personale: un intenso bouquet floreale che vede in proscenio la violetta e sullo sfondo la rosa; e poi una nota minerale (limatura di ferro e pietra focaia), piccoli frutti rossi (ribes, fragoline di bosco), buccia di arancia e kiwi. In fondo, un richiamo di rosmarino. In bocca il tannino è lieve e sottile, l’acidità già integrata, l’equilibrio ottimo, la beva scorrevole.
Peccato, peccato per quel (non piccolo) difetto visivo che limita il mio punteggio a 90/100… avrebbe meritato di più perché c’è sia materia che terroir e tipicità…
Beppekk
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Re: Cosa ci sgargarozziamo a febbraio 2025?

Messaggioda Beppekk » 27 feb 2025 20:12

ferrari federico ha scritto:Un peccato. Un vero peccato che questo Valtellina Superiore Valgella Vigneto Dos Bel 2019 di Folini sia non perfettamente limpido. Forse è dipeso dal fatto che ho preso la bottiglia (sdraiata) direttamente dalla cantinetta alla tavola (ma per una annata così recente non credevo importasse…), forse è una mal conservazione della particolare bottiglia ma il colore rubino con riflessi - contemporaneamente - sia violacei sia granato-aranciati è un po’ torbido, denso, opaco. Un peccato, ripeto, perché il profumo è fine, intenso e interessante, persino personale: un intenso bouquet floreale che vede in proscenio la violetta e sullo sfondo la rosa; e poi una nota minerale (limatura di ferro e pietra focaia), piccoli frutti rossi (ribes, fragoline di bosco), buccia di arancia e kiwi. In fondo, un richiamo di rosmarino. In bocca il tannino è lieve e sottile, l’acidità già integrata, l’equilibrio ottimo, la beva scorrevole.
Peccato, peccato per quel (non piccolo) difetto visivo che limita il mio punteggio a 90/100… avrebbe meritato di più perché c’è sia materia che terroir e tipicità…

Non ho tanti assaggi di Folini, ma vini sempre puliti e in ordine.
P.S lui è un personaggio davvero simpatico :D
Chiavennasco cresciuto nella Chiavennasca!
L_Andrea
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Re: Cosa ci sgargarozziamo a febbraio 2025?

Messaggioda L_Andrea » 27 feb 2025 20:35

Laurent Tardieu Crozes Hermitage Vielles Vignes 2018
Pescato in carta al Nido del Picchio ( bel ristorante nel Piacentino) svolge decisamente il suo compito. Inizia a intravedersi la bella speziatura rodanesca assieme ai tipici sentori di carne cruda oliva ecc. Il plus è che mantiene una certa eleganza. Penso esca ad un prezzo amichevole in cantina quindi mi sento di promuoverlo senza problemi. 17,25/20
Ziliovino
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Re: Cosa ci sgargarozziamo a febbraio 2025?

Messaggioda Ziliovino » 28 feb 2025 17:49

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è roba di gennaio, ma credo non vi offenderete... sono rimasto indietro con i compiti scritti...

Venezia Giulia Refosco dal Peduncolo Rosso Orgoglio 2019 - Belluzzo. Produttore a me sconosciuto, che propone un refosco muscolare e concentrato, senza però risultare eccessivo, ricco al colore, ha un naso dal fruttato intenso e profondo, ancora giovane, pieno al sorso ma sorretto da buona freschezza.

Champagne Pur Pinot Noir Brut - J.M. Gobillard. Resta per me produttore mediocre, anche con questa sua cuvée più o meno nuova, fruttato ma non troppo, elegante ma non troppo, comunque piacevole, bollicina migliorabile, cortino. Piaciuto, ma non troppo.

Vallée d'Aoste Blanc de Morgex et de la Salle 2022 - Marziano Vevey. Il tratto artigianale è netto, velato da metà bottiglia in poi, abbondante deposito di tatrati, la seconda bottiglia sporchina appena versato... però ne esce un bel bianco di montagna, teso, col profilo tra la pera verde e nette le erbe aromatiche. Non male.

Valpolicella Classico 2023 - Cà La Bionda. Gioca un po' troppo a fare la vernatsch, o il pinot noir se volete, colore molto scarico, floreale, leggiadro, corpo leggero, però la sensazione che gli manchi qualcosa è netta... peccato.

Brunello di Montalcino 1998 - Biondi Santi. E' sempre lui, serio ed aristocratico, tabacco e ruggine, poi esce il frutto non troppo definito ed una punta di cuoio. Rigoroso anche al sorso, tannino risolto, ma la freschezza lo porterà comunque ancora lontano, per un sorso di grande eleganza.

Ghemme Chioso dei Pomi 2015 - Rovellotti. Spesso finiamo per rincorrere chissà quale vino, a chissà quale prezzo, e poi con poco più di quindic'euri trovi piena soddisfazione... Certo, non avrà chissà quale spinta ed equilibrio al sorso, ma è nebbiolo vero, verace se preferite, gustoso, e dal profilo affascinante che in quest'annata è tutto spezie orientali, a tradire la Vespolina, ciliegia fresca e cortecce. Velato da metà bottiglia in poi.
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