Parliamo di guerra

Dove discutere, confrontarsi o scherzare sempre in modo civile su argomenti attinenti al mondo del food&wine e non solo.

littlewood
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda littlewood » 08 lug 2024 17:40

bobbisolo ha scritto:
littlewood ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:
bobbisolo ha scritto:
bobbisolo ha scritto:
in che senso?


ah si, ho capito... e allora il pd???


no, non hai capito, o fingi di non aver capito
i propal si indignano solo se vengono colpiti i palestinesi
del resto dell'umanità se ne fregano

per il Manifesto i propal sono un'invenzione della destra, non esistono

Ma tu ti perdi ancora a discutere con uno che non fa neanche 100? E talmente stupido che non vale nemmeno la pena di ribattere....


La diffamazione è un reato strettamente connesso alla persona e al diritto all’onore di cui ogni individuo è titolare ed è previsto dall’articolo 595 c.p.. Esso dispone che chiunque, fuori dai casi di ingiuria, comunicando con più persone, offende l’altrui reputazione, é punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a 1.032,00 €. Se l’offesa consiste nell’attribuzione di un fatto determinato, la pena é della reclusione fino a due anni, ovvero della multa fino a 2.065,00 €. Quindi mentre il reato di ingiuria previsto dall’articolo 594 c.p. punisce chiunque offende l’onore o il decoro di una persona presente, il reato di diffamazione punisce chi offende l’altrui reputazione in modo “indiretto” parlando con più persone e riferendosi, appunto, a una persona che non è presente.

poi magari con una candidatura la scampi :lol:

Dovresti essere all' ergastolo allora tu ....
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda littlewood » 08 lug 2024 17:58

l'oste ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:
no, non hai capito, o fingi di non aver capito
i propal si indignano solo se vengono colpiti i palestinesi
del resto dell'umanità se ne fregano

per il Manifesto i propal sono un'invenzione della destra, non esistono

Ma chi lo dice che i sostenitori di uno stato libero di Palestina non si indignino per il massacro pluriennale di Putin, non solo di ucraini ma di quasi tutti i popoli attorno alla sua visione distorta della "santa madre Russia"?
Li hai intervistati tutti tu?
Sulle bandiere palestinesi esibite forse sotto c'è scritto Fuck Ucraina?
Lo scrive il Foglio?
Fai un tanto al kilo pro domo tua?
Non bastano le marce, le manifestazioni, le bandiere ucraine sui terrazzi (a casa nostra turno da anni facciamo sventolare quella della pace, ucraina, palestinese, Taiwan e ovviamente quella italiana)
Per favore tenente, per il tuo gusto di andare sempre a frugare nel mazzo delle provocazioni anti-chi non ti piace, stavolta hai toppato. :|
E per la precisione l'articolo del Manifesto dice che propal è un termine inventato dalla destra, non che sono una loro invenzione.
O hai letto male o ce stai a prova'...

Allora se non ri piace propal chiamali topolino ma sempre fancazzisti sono! Ora perche' ti sei sentito preso in mezzo? Coda di paglia?e puoi dire la stessa cosa dei tuoi compagni di merende?? Leggi cosa scrive quel fenomeno di bobby...
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 08 lug 2024 18:35

l'oste ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:
no, non hai capito, o fingi di non aver capito
i propal si indignano solo se vengono colpiti i palestinesi
del resto dell'umanità se ne fregano

per il Manifesto i propal sono un'invenzione della destra, non esistono

Ma chi lo dice che i sostenitori di uno stato libero di Palestina non si indignino per il massacro pluriennale di Putin, non solo di ucraini ma di quasi tutti i popoli attorno alla sua visione distorta della "santa madre Russia"?
Li hai intervistati tutti tu?
Sulle bandiere palestinesi esibite forse sotto c'è scritto Fuck Ucraina?
Lo scrive il Foglio?
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Per favore tenente, per il tuo gusto di andare sempre a frugare nel mazzo delle provocazioni anti-chi non ti piace, stavolta hai toppato. :|
E per la precisione l'articolo del Manifesto dice che propal è un termine inventato dalla destra, non che sono una loro invenzione.
O hai letto male o ce stai a prova'...


certo che tante persone come te si indignano per gli ucraini ma mi dispiace che non cogli il punto

perché non vedo studenti occupare le facoltà con bandiere ucraine? perché esiste solo la Palestina per loro?
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda bobbisolo » 08 lug 2024 18:43

tenente Drogo ha scritto:
l'oste ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:
no, non hai capito, o fingi di non aver capito
i propal si indignano solo se vengono colpiti i palestinesi
del resto dell'umanità se ne fregano

per il Manifesto i propal sono un'invenzione della destra, non esistono

Ma chi lo dice che i sostenitori di uno stato libero di Palestina non si indignino per il massacro pluriennale di Putin, non solo di ucraini ma di quasi tutti i popoli attorno alla sua visione distorta della "santa madre Russia"?
Li hai intervistati tutti tu?
Sulle bandiere palestinesi esibite forse sotto c'è scritto Fuck Ucraina?
Lo scrive il Foglio?
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Per favore tenente, per il tuo gusto di andare sempre a frugare nel mazzo delle provocazioni anti-chi non ti piace, stavolta hai toppato. :|
E per la precisione l'articolo del Manifesto dice che propal è un termine inventato dalla destra, non che sono una loro invenzione.
O hai letto male o ce stai a prova'...


certo che tante persone come te si indignano per gli ucraini ma mi dispiace che non cogli il punto

perché non vedo studenti occupare le facoltà con bandiere ucraine? perché esiste solo la Palestina per loro?


in psicanalisi questa si chiama proiezione... cit :wink:
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda l'oste » 08 lug 2024 18:49

tenente Drogo ha scritto:
l'oste ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:
no, non hai capito, o fingi di non aver capito
i propal si indignano solo se vengono colpiti i palestinesi
del resto dell'umanità se ne fregano

per il Manifesto i propal sono un'invenzione della destra, non esistono

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E per la precisione l'articolo del Manifesto dice che propal è un termine inventato dalla destra, non che sono una loro invenzione.
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certo che tante persone come te si indignano per gli ucraini ma mi dispiace che non cogli il punto

perché non vedo studenti occupare le facoltà con bandiere ucraine? perché esiste solo la Palestina per loro?

Se molte persone come me si indignano per entrambi (anzi per tutti) i soprusi, vedi bene che non regge statisticamente il tuo teorema un po' livoroso ed eccessivo (cito "del resto dell'umanità se ne fregano").
Magari mi sbaglio ma la storia degli studenti è diventata l'ossessione che condividi con il volgare ed offensivo fidanzato della Salis.
Non me ne vanterei.

Non posso risponderti per gli studenti, forse, ma è solo una supposizione, a loro desta minor impressione e indignazione una guerra combattuta militarmente "alla pari" (Occidente Vs Russia) con armi moderne ma anche con poveri soldati vittime (tanti, troppi, da una parte e dall'altra) rispetto ad uno squilibrato e devastante potere militare israeliano (con il bonus USA) contro decine di migliaia di vittime civili disarmate e con solo qualche centinaio di terroristi di Hamas uccisi.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda bobbisolo » 08 lug 2024 18:57

littlewood ha scritto:
l'oste ha scritto:
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no, non hai capito, o fingi di non aver capito
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per il Manifesto i propal sono un'invenzione della destra, non esistono

Ma chi lo dice che i sostenitori di uno stato libero di Palestina non si indignino per il massacro pluriennale di Putin, non solo di ucraini ma di quasi tutti i popoli attorno alla sua visione distorta della "santa madre Russia"?
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E per la precisione l'articolo del Manifesto dice che propal è un termine inventato dalla destra, non che sono una loro invenzione.
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suora, mi ha mangiato la minestra!!
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 08 lug 2024 19:14

l'oste ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:
l'oste ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:
no, non hai capito, o fingi di non aver capito
i propal si indignano solo se vengono colpiti i palestinesi
del resto dell'umanità se ne fregano

per il Manifesto i propal sono un'invenzione della destra, non esistono

Ma chi lo dice che i sostenitori di uno stato libero di Palestina non si indignino per il massacro pluriennale di Putin, non solo di ucraini ma di quasi tutti i popoli attorno alla sua visione distorta della "santa madre Russia"?
Li hai intervistati tutti tu?
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Per favore tenente, per il tuo gusto di andare sempre a frugare nel mazzo delle provocazioni anti-chi non ti piace, stavolta hai toppato. :|
E per la precisione l'articolo del Manifesto dice che propal è un termine inventato dalla destra, non che sono una loro invenzione.
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certo che tante persone come te si indignano per gli ucraini ma mi dispiace che non cogli il punto

perché non vedo studenti occupare le facoltà con bandiere ucraine? perché esiste solo la Palestina per loro?

Se molte persone come me si indignano per entrambi (anzi per tutti) i soprusi, vedi bene che non regge statisticamente il tuo teorema un po' livoroso ed eccessivo (cito "del resto dell'umanità se ne fregano").
Magari mi sbaglio ma la storia degli studenti è diventata l'ossessione che condividi con il volgare ed offensivo fidanzato della Salis.
Non me ne vanterei.

Non posso risponderti per gli studenti, forse, ma è solo una supposizione, a loro desta minor impressione e indignazione una guerra combattuta militarmente "alla pari" (Occidente Vs Russia) con armi moderne ma anche con poveri soldati vittime (tanti, troppi, da una parte e dall'altra) rispetto ad uno squilibrato e devastante potere militare israeliano (con il bonus USA) contro decine di migliaia di vittime civili disarmate e con solo qualche centinaio di terroristi di Hamas uccisi.


per te sarebbe troppo difficile ammettere che questi studenti che hanno occupato e paralizzato varie facoltà sono antisemiti

li hai mitizzati e pazienza

bene cosi
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda bobbisolo » 08 lug 2024 19:16

come mai sarebbero antisemiti?
Secondo chi?
Secondo quali evidenze?
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda Travolta » 08 lug 2024 19:17

tenente Drogo ha scritto:
bobbisolo ha scritto:
bobbisolo ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:
bobbisolo ha scritto:
no, non hai capito, o fingi di non aver capito
i propal si indignano solo se vengono colpiti i palestinesi
del resto dell'umanità se ne fregano



Fanno esattamente quello che fai tu .
Parteggiano per una parte.
Tu ti indigni solo se vengono colpiti gli ucraini o gli israeliani come hai ampiamente dimostrato, loro il contrario.
Non sei diverso da quegli studenti che pero' almeno hanno la "scusante" della giovane eta' e lo fanno andando in piazza o occupando delle Universita' quindi "rischiando "del loro,tu lo fai su un forum etichettando alla cazzo gli interlocutori ,trovando sponda in conclamati ignoranti e riportando articoli e vignette nel 90% dei casi faziosissimi.Meglio loro sicuramente.
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda bobbisolo » 08 lug 2024 19:22

Travolta ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:
bobbisolo ha scritto:
bobbisolo ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:


Fanno esattamente quello che fai tu .
Parteggiano per una parte.
Tu ti indigni solo se vengono colpiti gli ucraini o gli israeliani come hai ampiamente dimostrato, loro il contrario.
Non sei diverso da quegli studenti che pero' almeno hanno la "scusante" della giovane eta' e lo fanno andando in piazza o occupando delle Universita' quindi "rischiando "del loro,tu lo fai su un forum etichettando alla cazzo gli interlocutori ,trovando sponda in conclamati ignoranti e riportando articoli e vignette nel 90% dei casi faziosissimi.Meglio loro sicuramente.


severo ma giusto
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda l'oste » 08 lug 2024 19:34

tenente Drogo ha scritto:
l'oste ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:
l'oste ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:
no, non hai capito, o fingi di non aver capito
i propal si indignano solo se vengono colpiti i palestinesi
del resto dell'umanità se ne fregano

per il Manifesto i propal sono un'invenzione della destra, non esistono

Ma chi lo dice che i sostenitori di uno stato libero di Palestina non si indignino per il massacro pluriennale di Putin, non solo di ucraini ma di quasi tutti i popoli attorno alla sua visione distorta della "santa madre Russia"?
Li hai intervistati tutti tu?
Sulle bandiere palestinesi esibite forse sotto c'è scritto Fuck Ucraina?
Lo scrive il Foglio?
Fai un tanto al kilo pro domo tua?
Non bastano le marce, le manifestazioni, le bandiere ucraine sui terrazzi (a casa nostra turno da anni facciamo sventolare quella della pace, ucraina, palestinese, Taiwan e ovviamente quella italiana)
Per favore tenente, per il tuo gusto di andare sempre a frugare nel mazzo delle provocazioni anti-chi non ti piace, stavolta hai toppato. :|
E per la precisione l'articolo del Manifesto dice che propal è un termine inventato dalla destra, non che sono una loro invenzione.
O hai letto male o ce stai a prova'...


certo che tante persone come te si indignano per gli ucraini ma mi dispiace che non cogli il punto

perché non vedo studenti occupare le facoltà con bandiere ucraine? perché esiste solo la Palestina per loro?

Se molte persone come me si indignano per entrambi (anzi per tutti) i soprusi, vedi bene che non regge statisticamente il tuo teorema un po' livoroso ed eccessivo (cito "del resto dell'umanità se ne fregano").
Magari mi sbaglio ma la storia degli studenti è diventata l'ossessione che condividi con il volgare ed offensivo fidanzato della Salis.
Non me ne vanterei.

Non posso risponderti per gli studenti, forse, ma è solo una supposizione, a loro desta minor impressione e indignazione una guerra combattuta militarmente "alla pari" (Occidente Vs Russia) con armi moderne ma anche con poveri soldati vittime (tanti, troppi, da una parte e dall'altra) rispetto ad uno squilibrato e devastante potere militare israeliano (con il bonus USA) contro decine di migliaia di vittime civili disarmate e con solo qualche centinaio di terroristi di Hamas uccisi.


per te sarebbe troppo difficile ammettere che questi studenti che hanno occupato e paralizzato varie facoltà sono antisemiti

li hai mitizzati e pazienza

bene cosi

Non ti interessa discutere, dare a mitraglia degli antisemiti a tutti gli studenti che manifestano non solo è ridicola fantascienza, ma anche pura presunzione e ossessione.
Davanti ai muri di convinzioni "sapute" e a chi si arroga il potere di conoscere miti altrui, preferisco educatamente un no comment.
Mi spiace dirtelo ma questa tua metodologia "alla Ferrara" (uno dei tuoi miti evidentemente) non mi invoglia ad interloquire direttamente con te.
Non è importante figurati, te ne farai una ragione.
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 08 lug 2024 19:45

mah

provate a mettervi una kipah in testa e ad entrare in un'università occupata da sostenitori della Palestina e poi mi dite

se poi in futuro l'Oste mi dispensa dalle sue ramanzine in stile "superiority complex" della sinistra non mi strapperò le vesti
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda bobbisolo » 08 lug 2024 20:05

tenente Drogo ha scritto:mah

provate a mettervi una kipah in testa e ad entrare in un'università occupata da sostenitori della Palestina e poi mi dite



te hai provato? cosa è successo?

viceversa immagino cosa accade se una donna col burka cammina per un paese italiano qualsiasi
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda littlewood » 08 lug 2024 21:02

bobbisolo ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:mah

provate a mettervi una kipah in testa e ad entrare in un'università occupata da sostenitori della Palestina e poi mi dite



te hai provato? cosa è successo?

viceversa immagino cosa accade se una donna col burka cammina per un paese italiano qualsiasi

Sei veramente un guscio vuoto .....
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda l'oste » 08 lug 2024 21:11

tenente Drogo ha scritto:mah

provate a mettervi una kipah in testa e ad entrare in un'università occupata da sostenitori della Palestina e poi mi dite

se poi in futuro l'Oste mi dispensa dalle sue ramanzine in stile "superiority complex" della sinistra non mi strapperò le vesti

Ti ho fatto notare che per sostenere le tue opinioni generalizzi, facendo un fascio, un blob, di tutti gli studenti e di tutti i sostenitori dello stato libero di Palestina.
Lo hai scritto tu "del resto dell'umanità se ne fregano".
Non hai nemmeno commentato l'ipotesi che l'indignazione dipenda anche dalla realtà militare dei due tipi di guerre di cui parliamo, dalle forze in campo molto differenti, dal numero di civili vittime.
Ma per te Israele ha il jolly e se qualcuno si permette di criticare l'operato di un macellaio squalificato dall'Onu (e da molti paesi civili), allora lo si accusa di essere antisemita, propal, centro socialista, razzista.
Se questo è il trend, allora applicherò questo metodo di sillogismo generalizzato e "a convenienza".
Dev'essere il superiority complex dei liberali che votano Renzi.
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda littlewood » 08 lug 2024 21:35

l'oste ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:mah

provate a mettervi una kipah in testa e ad entrare in un'università occupata da sostenitori della Palestina e poi mi dite

se poi in futuro l'Oste mi dispensa dalle sue ramanzine in stile "superiority complex" della sinistra non mi strapperò le vesti

Ti ho fatto notare che per sostenere le tue opinioni generalizzi, facendo un fascio, un blob, di tutti gli studenti e di tutti i sostenitori dello stato libero di Palestina.
Lo hai scritto tu "del resto dell'umanità se ne fregano".
Non hai nemmeno commentato l'ipotesi che l'indignazione dipenda anche dalla realtà militare dei due tipi di guerre di cui parliamo, dalle forze in campo molto differenti, dal numero di civili vittime.
Ma per te Israele ha il jolly e se qualcuno si permette di criticare l'operato di un macellaio squalificato dall'Onu (e da molti paesi civili), allora lo si accusa di essere antisemita, propal, centro socialista, razzista.
Se questo è il trend, allora applicherò questo metodo di sillogismo generalizzato e "a convenienza".
Dev'essere il superiority complex dei liberali che votano Renzi.

Non ce la fai proprio a non avere la puzza sotto il naso...
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 08 lug 2024 21:40

Travolta ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:
bobbisolo ha scritto:
bobbisolo ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:


Fanno esattamente quello che fai tu .
Parteggiano per una parte.
Tu ti indigni solo se vengono colpiti gli ucraini o gli israeliani come hai ampiamente dimostrato, loro il contrario


manco per il ca22o
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda littlewood » 08 lug 2024 21:42

Vi racconto una storia...universita' di trento ragazzi dei collettivi quasi tutti frequentanti il vicino centro sociale quasi tutti figli di famiglie mooolto benestanti e quasi tutti( tutti....) studenti di sociologia e scienze politiche... Sono un' esigua minoranza ma molto rumorosa...rompono le palle impediscono le lezioni anche con minacce fisiche....molti altri sono figli anche di gente che si fa il culo per tenerli all' universita' e bon si possono permettere di perdere tempo....come li chiamiamo sti " propal,,? Dimmi travolta come li chiami ?? Pagliacci perditempo ***?? Va' a spiegarlo a mio figlio e ai suoi amici cosa sono....cazzoni che non siete altro!!
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 08 lug 2024 21:43

l'oste ha scritto:Ma per te Israele ha il jolly e se qualcuno si permette di criticare l'operato di un macellaio squalificato dall'Onu (e da molti paesi civili), allora lo si accusa di essere antisemita, propal, centro socialista, razzista.


non ho mai detto questo
l'espediente retorico da te utilizzato si chiama "straw man argument"

gli scappati di casa che occupano le università - anzi occupavano, perché adesso sono al mare - non si limitano a criticare il governo di Israele, che sarebbe cosa buona e giusta, ma odiano lo stato di Israele e gli ebrei
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda l'oste » 08 lug 2024 22:38

tenente Drogo ha scritto:
l'oste ha scritto:Ma per te Israele ha il jolly e se qualcuno si permette di criticare l'operato di un macellaio squalificato dall'Onu (e da molti paesi civili), allora lo si accusa di essere antisemita, propal, centro socialista, razzista.


non ho mai detto questo
l'espediente retorico da te utilizzato si chiama "straw man argument"

gli scappati di casa che occupano le università - anzi occupavano, perché adesso sono al mare - non si limitano a criticare il governo di Israele, che sarebbe cosa buona e giusta, ma odiano lo stato di Israele e gli ebrei

Neghi quello che scrivi generalizzando nuovamente.
Mi rendo conto.
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda Trabateo » 08 lug 2024 22:47

Bene, le trincee le avete scavate, di elmetto e moschetto vi siete equipaggiati, manca solo che vi spariate e avete chiuso il cerchio... perché il cervello, beh, quello, l'avete spento da mo'

C'è un crescendo in questi 3d che mi sembra molto simile alla situazione mediorientale, a quella tra Russia e Ucraina e mi fermo qui perché l'esempio dovrebbe essere più che sufficiente.

La voglia di mandarvi a fare in c**o è tanta, però penso e spero che abbiate ancora un briciolo di cervello per cercare di calmarvi e ragionarci sopra.


Ma moderatori in questo forum non ce ne sono?
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
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l'oste
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda l'oste » 08 lug 2024 23:01

Trabateo ha scritto:Bene, le trincee le avete scavate, di elmetto e moschetto vi siete equipaggiati, manca solo che vi spariate e avete chiuso il cerchio... perché il cervello, beh, quello, l'avete spento da mo'

C'è un crescendo in questi 3d che mi sembra molto simile alla situazione mediorientale, a quella tra Russia e Ucraina e mi fermo qui perché l'esempio dovrebbe essere più che sufficiente.

La voglia di mandarvi a fare in c**o è tanta, però penso e spero che abbiate ancora un briciolo di cervello per cercare di calmarvi e ragionarci sopra.


Ma moderatori in questo forum non ce ne sono?

Hai ragione.
Anche a me verrebbe voglia di mandare dove dici certe "persone" volgari ed offensive.
Non mi riferisco al tenente, che manderei invece nelle università israeliane dove gli studenti, ovviamente antisemiti (secondo il suo sillogismo) protestano e manifestano contro un massacro che sicuramente aumenterà nel mondo l'amore per Israele.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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tenente Drogo
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 08 lug 2024 23:35

l'oste ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:
l'oste ha scritto:Ma per te Israele ha il jolly e se qualcuno si permette di criticare l'operato di un macellaio squalificato dall'Onu (e da molti paesi civili), allora lo si accusa di essere antisemita, propal, centro socialista, razzista.


non ho mai detto questo
l'espediente retorico da te utilizzato si chiama "straw man argument"

gli scappati di casa che occupano le università - anzi occupavano, perché adesso sono al mare - non si limitano a criticare il governo di Israele, che sarebbe cosa buona e giusta, ma odiano lo stato di Israele e gli ebrei

Neghi quello che scrivi generalizzando nuovamente.
Mi rendo conto.



ripeto che non ho mai detto che chi critica la politica di Israele è antisemita

altrimenti sarebbero antisemiti centinaia di migliaia di israeliani che ogni settimana scendono in piazza a chiedere le dimissioni di Netanyahu

sarei antisemita anche io, che l'anno scorso, in occasione della visita di Netanyahu a Roma ho partecipato a una manifestazione contro di lui a piazza Santi Apostoli
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
(Sam Fuller, a proposito di "The Steel Helmet")

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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 09 lug 2024 00:10

vi lascio una bellissima riflessione dal profilo.facebook.di Matteo Marchesini, giovane critico letterario

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Dal 7 ottobre 2023, seguire il dibattito su Israele significa per me leggere quotidianamente le opinioni allucinanti di molte bravissime persone che stimo e a cui voglio bene. Da dove vengono queste opinioni, spesso caratterizzate da un antisemitismo inconsapevole e da una soddisfatta ignoranza della storia del vicino Oriente? Aiutano forse a capirlo alcune pagine di Milan Kundera riproposte tre anni fa da Adelphi come postfazione alla prima parte dei “Sonnambuli” di Hermann Broch. Dopo la primavera di Praga, lo si ricorderà, Kundera è emigrato dalla Cecoslovacchia della dittatura comunista a Parigi; e la sua sensibilità per le minacce totalitarie, in particolare per la minaccia sempre esercitata dalla Russia nei confronti dell’Europa centrale, si è espressa in una maniera limpida a cui i suoi lettori italiani o francesi (cioè i lettori sospesi in eterno tra Salò-Vichy e Molotov-Mélenchon) sono decisamente poco abituati. In quelle pagine, mentre cerca d’interpretare lo smarrimento ideologico del Pasenow di Broch, Kundera affronta un tema oggi decisivo: s’interroga sulla capacità di dare rappresentazioni giuste, ovvero di offrire simboli adeguati, alla realtà sociale che ci circonda. I simboli non devono occultare ciò che della realtà non riescono a chiarire, pena la mistificazione; ma non devono nemmeno dissolversi completamente, o si resta davanti a un Incomprensibile presto decifrato (si fa per dire) con la paranoia. Dove una realtà, e magari una realtà tragica, rimane simbolicamente muta – uso le parole di Kundera – noi tendiamo a rimuoverla. Oppure, se è tanto invasiva da costringerci a reagire, non sapendo interpretarla la affrontiamo in modo delirante. Ad esempio: dopo la crisi dei paradigmi ideologici moderni, che sopravvivono in una poltiglia diluita o in una specie di “cadavere mascherato” (direbbe Savinio) pericoloso proprio perché internamente putrefatto, non sono forse riemerse un po’ dovunque le teorie del complotto? Da qui vengono la violenza fascio-maoista o populista e i rigurgiti di un antisemitismo da “Protocolli dei savi anziani di Sion”, alleato oggettivo dei fondamentalismi islamisti. Accadono fatti enormi, in questi anni, e noi non abbiamo una o più culture comuni e radicate per farvi fronte. Restano le frattaglie pseudo-comuniste, o clerico-fasciste, o anche finto-liberali; restano brandelli di ceti dirigenti che non hanno mai assimilato la lezione di Orwell; restano gli eredi dei Partigiani della Pace; restano gli eredi dei movimenti di estrema destra e di estrema sinistra di cinquant’anni fa il cui unico bersaglio era l’Occidente; restano, più visibili che mai, gli italiani e gli europei che con spontaneo razzismo non considerano gli abitanti di quello che non è Occidente come responsabili delle loro azioni. E restano, ancora, gli italiani e gli europei e gli americani che non considerano i propri paesi e Israele come spazi di una pluralità garantita da sempre più fragili istituzioni democratiche, e insomma come realtà conflittuali, ma come monolitici imperi – imperi nei quali però, vedi il caso, possono studiare, fare carriera, insegnare, e che possono criticare durissimamente. Tutte cose impossibili in altri Stati a cui, senza nessun senso delle proporzioni e senza amore delle più elementari verità, gli sprezzatori del liberalismo regalano innumerevoli attenuanti proprio mentre questi Stati, monolitici sul serio, opprimono e uccidono i loro popoli o quelli ai loro confini. Ecco: perché ciò accade? Perché questa noncuranza davanti a Putin, all’Iran, alle dittature arabe, a Hamas? Perché, si può rispondere con Kundera, per innumerevoli cittadini e intellettuali d’Occidente una tale oppressione resta simbolicamente muta. Perché non sanno inserirla in un paradigma consolidato, in una visione del mondo conosciuta. E quindi al massimo la condannano come violenza generica, senza vederne e affrontarne le cause ideologiche e politiche. Le rare volte che se ne accorgono, del resto, sapendo di non poter avere con sé il senso comune diffuso del loro ambiente, prudentemente tacciono. Avete mai sentito i rappresentanti delle culture prevalenti in Italia occuparsi, che so, degli ebrei cacciati dai paesi arabi? No, perché il tema non rientra nel paradigma del “colonialismo occidentale” o della “autodeterminazione dei popoli” (di tutti i popoli ma non di quello ebraico, vero?, a cui non la si concede). Essendo privo di un piedistallo culturale liberaldemocratico, oggi più di ieri questo paradigma acceca chi lo usa o piuttosto ne è usato, e rende impossibile capire alcuni fenomeni gravissimi: come l’antisemitismo, malatia millenaria appena curata nel mondo cattolico postconciliare, ma riemersa invece nella modernità cosiddetta laica che aveva aperto i ghetti, e cresciuta ahimè perfino dopo il nazismo. E’ la ragione per cui non la capì il Brecht marxista che scrisse negli anni ’30 “Teste tonde e teste a punta”: per lui capitalisti ebrei e hitleriani erano tutt’uno e la propaganda antiebraica appena una calunnietta di copertura, un trascurabile alibi. Da noi questo errore è stato aggravato da un lunghissimo dopoguerra che lo scontro USA-URSS ha reso ideologicamente irreale. Siamo stati un paese in cui ci si poteva dire comunisti e rivoluzionari senza assumersi la responsabilità reale di ciò che comportava, standosene al sicuro tra istituzioni democratiche. Siamo stati un paese in cui, di conseguenza, la falsa coscienza è aumentata rapidissimamente fino alle ultime generazioni, e ogni presa di posizione è diventata in molti casi pura fantasticheria. Equivoci enormi si sono stratificati l’uno sull’altro, e adesso producono una tragedia nella tragedia. Voterei subito Pierluigi Bersani ministro del Lavoro o della Salute: a patto però che si limitasse a fare quello. Appena parla di relazioni internazionali, infatti, Bersani (lo prendo come sineddoche) smette di ragionare politicamente e sfrutta luoghi comuni colpevoli. Non dimostra, cioè, l’immaginazione morale necessaria per vedere davanti a sé gli ucraini massacrati, o Israele minacciata fin dalla nascita da tutti i vicini della regione, o i palestinesi utilizzati come scudi umani da Hamas – quell’immaginazione che conserva invece, e giustamente, dove si tratta dei metalmeccanici o dei poveri che non possono accedere alle cure di un sistema sanitario allo sfascio. Davanti alle crisi internazionali, il politico tipico della sinistra italiana alza sulle vittime di ogni genere un lamento del tutto impolitico, o peggio machiavellico – come accade del resto alle manifestazioni del PD, che altrimenti non sarebbero così numerose. Ma il costo del successo è appunto la rinuncia alla politica. Invece, se non si vuole che il numero rimanga un mero fatto mediatico, credo si debba avere il coraggio di dividersi nettamente su alcune questioni essenziali per ritrovarsi magari uniti in futuro su basi più solide, anziché su equivoci. E questo coraggio, ahimè, la sinistra negli ultimi decenni non l’ha avuto, continuando a fingere che si potesse stare in un’unica grande Chiesa pseudo-ecumenica alla Jovanotti. Il senso comune italiano sull’Ucraina dimostra che purtroppo la lezione della Resistenza non l’abbiamo imparata. E il senso comune che vagamente condanna Hamas come se il 7 ottobre fosse avvenuto un atto di guerriglia dimostra che nemmeno il nazismo o le Giornate della Memoria ci hanno insegnato cos’è un pogrom. Ma la follia pura è il modo in cui in Italia molte persone perbene e progressiste parlano del sionismo facendolo coincidere con un’oppressione coloniale o fascista, e dimostrando così un’ignoranza abissale e tutt’altro che innocente. È esistito, tra Ottocento e Novecento, un dibattito sottilissimo sulle varie anime del movimento sionista, ma dal 1948 c’è anche lo stato di Israele, fragile democrazia circondata da dittature che la temono soprattutto per le sue istituzioni non autoritarie. E’ una democrazia piena di difetti, certo, e di colpe nei confronti dei palestinesi; ma sono colpe molto minori di quelle che nei confronti dei palestinesi hanno accumulato i loro strumentalizzatori arabi e iraniani, su cui al contrario si tace. Insomma: dirsi oggi antisionisti, a Stato israeliano realizzato, significa chiedere di fatto che Israele venga cancellata dalla cartina geografica. Sento ripetere spesso che i difensori europei di Israele sarebbero più oltranzisti degli stessi israeliani, i quali sono assai autocritici; ma anche questa è una distorsione. Gli israeliani criticano le politiche di un governo con tratti “lepenisti”, ma non mettono in discussione il loro Stato. In Europa e in America, invece, accade proprio questo; e gli ebrei, nelle nostre città, sono di nuovo in pericolo in quanto ebrei. Non da ora, del resto: i ragazzi israeliani che attraversano i nostri paesi in viaggio non amano dichiarare la loro nazionalità; e chi frequenta scuole ebraiche spesso evita di dirlo agli amici. Ma tutto ciò resta per molti simbolicamente muto. A volte nemmeno si comprende la gravità delle proprie posizioni e adesioni. Altra sineddoche: scommetto che Zerocalcare, come tanti di noi, avrà partecipato spesso a manifestazioni di centri sociali e gruppi di sinistra in cui si proponeva con bandiere e banchetti e kefiah una “Palestina libera”, cioè non si discuteva affatto dei “territori occupati” ma si pretendeva gridando una Palestina senza ebrei. Eppure non si registrano reazioni di dissociazione, né sue né di chierici come lui, davanti a questa infamia serenamente acquisita nella nostra opinione pubblica. A chi lo criticava per il boicottaggio antisraeliano, il fumettista ha ricordato il suo impegno pro-curdo e in questo senso anti-islamista. Toppa peggiore del buco, perché nessuno in buona fede lo nega: ma quell’impegno giusto è stato di tanti solo perché può definirsi coi paradigmi già acquisiti, cioè (nel caso) quello di un popolo tradito anche dall’Occidente, che ha una storica vicinanza con la sinistra rivoluzionaria. Ciò che esigerebbe invece un minore conformismo, come la difesa delle istituzioni democratiche israeliane insieme ai diritti dei palestinesi, non viene affatto registrato sui radar. Ecco perché nella questione israeliana e palestinese-araba s’incrociano tutti i fallimenti delle nostre culture politiche, dei nostri piccoli vip culturali, e delle nostre università degradate. Chi negli ultimi decenni ha studiato in Italia (a Bologna, a Roma, a Torino…) e tiene a essere accettato negli ambienti ritenuti ‘rivoluzionari’, in genere non sa niente e non vuole sapere niente: riesce a essere insieme naif e tartufo. Speriamo in Kundera.
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
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Tex Willer
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda Tex Willer » 09 lug 2024 07:26

Tornando ai missili che hanno colpito Kiev nella giornata di ieri, c'e' qualcuno che sostiene che siano partiti per sbaglio,oppure che sia stato l'esercito ucraino a mandarli per sollevare la reazione di quei fresconi di occidentali?
Si tratta di propaganda? Come d'altra parte le immagini di esecuzioni soomarie di soltadi ucraini,fake news?
Vorrei qualcuno si esprimesse(magari in modo civile)
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