Viaggio in Borgogna

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montrachet61
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Re: Viaggio in Borgogna

Messaggioda montrachet61 » 14 mar 2023 01:40

In Borgogna oramai tutti i produttiri si credono delle star, anche quelli che fino ad un paio di anni fa faticavano a vendere il vino che producevano.
vinogodi
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Re: Viaggio in Borgogna

Messaggioda vinogodi » 14 mar 2023 08:28

montrachet61 ha scritto:In Borgogna oramai tutti i produttiri si credono delle star, anche quelli che fino ad un paio di anni fa faticavano a vendere il vino che producevano.
...di conseguenza , anche gli importatori e i distributori "te la fanno nasare" per poi farti un salame cosmico ad ogni richiesta , per assegnazioni sempre più esigue si , ma anche per un fare ricattatorio ormai insopportabile ...così è il commercio ... 8)
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bobbisolo
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Re: Viaggio in Borgogna

Messaggioda bobbisolo » 14 mar 2023 11:55

vinogodi ha scritto:
montrachet61 ha scritto:In Borgogna oramai tutti i produttiri si credono delle star, anche quelli che fino ad un paio di anni fa faticavano a vendere il vino che producevano.
...di conseguenza , anche gli importatori e i distributori "te la fanno nasare" per poi farti un salame cosmico ad ogni richiesta , per assegnazioni sempre più esigue si , ma anche per un fare ricattatorio ormai insopportabile ...così è il commercio ... 8)


come se oggi ci fosse chissà quale difficoltà logistica nell'importare bottiglie dalla Francia tale che bisogna affidarsi a un terzo... oramai quel terzo vive di rendita, grazie al successo ottenuto dai vini, non tanto grazie al proprio lavoro di importatore... bello fare il passamano
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Re: Viaggio in Borgogna

Messaggioda littlewood » 14 mar 2023 12:09

maxer ha scritto:
littlewood ha scritto:Mio figlio e' andato a gennaio ... ma forse era un po' raccomandato.....

... purtroppo in Italia il futuro di tanti figli starà sempre di più in una bella raccomandazione fatta dai padri ...

ovviamente, senza nessun recondito accenno alle solo "casuali" esperienze enologiche lavorative del tuo pupo 8)

Nn da me....
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Re: Viaggio in Borgogna

Messaggioda giama » 14 mar 2023 15:15

Leggo alcune ragionevoli lamentele, ma anche diverse inesattezze, sciocchezze, commenti buttati lì senza evidentemente conoscere bene le cose.
Ora non ne ho proprio voglia. ma quando avrò voglia e tempo dirò la mia.
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Re: Viaggio in Borgogna

Messaggioda vinogodi » 14 mar 2023 16:41

giama ha scritto:Leggo alcune ragionevoli lamentele, ma anche diverse inesattezze, sciocchezze, commenti buttati lì senza evidentemente conoscere bene le cose.
Ora non ne ho proprio voglia. ma quando avrò voglia e tempo dirò la mia.
...assolutamente si , la tua sarebbe una voce autorevole , forse LA più autorevole ma anche responsabile , visto che TU mi hai iniziato alla Borgogna "vera" . Ma il finale di ogni discussione sul tema ( discussioni ormai ce ne sono a centinaia e tante ne ho fatte , con tritamento di palle cosmico) , rimane : ...." è il mercato che comanda" ... ma , ti assicuro , è magra consolazione per chi ama il bere alto , perseguito per decenni , ed oggi si ritrova ad essere esclusivamente un elemento statistico ... facenti parte , nel vino più che in ogni altro bene merceologico, del ceto medio che si è irrimediabilmente impoverito , che la borghesia economica sta sparendo e bla,bla,bla ...come se decuplicare (non parlo di un aumento percentuale, anche a doppia cifra ...) il prezzo di vendita , seppur in speculazione, fosse un fatto a cui inchinarsi supinamente e irrimediabilmente senza preconcetti... e non è solo la Borgogna , ad avere fibrillato verso l'alto anche se davvero punta inarrivabile di speculazione, ma tutto il comprensorio vinicolo dell'alta qualità : hai voglia della ricerca dell'emergente , ormai l'anello al naso non l'ha più nessuno e la qualità, con il tam tam mediatico internettaro , in un amen si trasforma in effetto speculativo. Poi la smetto perchè so di stare sui coglioni al 97,51 % di chi opera nell'altra sezione, quando si tocca l'argomento , ma ammetto sia una mia frustrazione personale di chi non si può permettere più le assegnazioni di DRC ,Leroy, Rouget , Comte Lafon , Comte Ligier Belair , Rousseau, Leflaive , Moet Hennessy , Premiers di Bordeaux , Roulot , Clos Rougeard , Overnoy , Rayas ecc, ecc , ecc , ecc,ecc , ecc , ecc , ecc , ecc , ecc , ecc , ecc , ecc,ecc , ecc , ecc , ecc , ecc , ecc , ecc , ecc , ecc,ecc , ecc , ecc , ecc , ecc , ecc , ecc , ecc , ecc,ecc , ecc , ecc , ecc , ecc , ecc , ecc , ecc , ecc,ecc , ecc , ecc , ecc , ecc , ecc , ecc , ecc , ecc,ecc , ecc , ecc , ecc , ecc , ecc , ecc...
PS: Fin che ce n'è , w il re ... poi mi butterò anch'io sul Chianti e la Barbera... 8) ...che il Lambrusco è ormai il mio mondo... :P
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Re: Viaggio in Borgogna

Messaggioda giama » 14 mar 2023 18:34

vinogodi ha scritto:...assolutamente si , la tua sarebbe una voce autorevole , forse LA più autorevole ma anche responsabile , visto che TU mi hai iniziato alla Borgogna "vera" . Ma il finale di ogni discussione sul tema ( discussioni ormai ce ne sono a centinaia e tante ne ho fatte , con tritamento di palle cosmico) , rimane : ...." è il mercato che comanda" ... ma , ti assicuro , è magra consolazione per chi ama il bere alto , perseguito per decenni , ed oggi si ritrova ad essere esclusivamente un elemento statistico ... facenti parte , nel vino più che in ogni altro bene merceologico, del ceto medio che si è irrimediabilmente impoverito , che la borghesia economica sta sparendo e bla,bla,bla ...come se decuplicare (non parlo di un aumento percentuale, anche a doppia cifra ...) il prezzo di vendita , seppur in speculazione, fosse un fatto a cui inchinarsi supinamente e irrimediabilmente senza preconcetti... e non è solo la Borgogna , ad avere fibrillato verso l'alto anche se davvero punta inarrivabile di speculazione, ma tutto il comprensorio vinicolo dell'alta qualità : hai voglia della ricerca dell'emergente , ormai l'anello al naso non l'ha più nessuno e la qualità, con il tam tam mediatico internettaro , in un amen si trasforma in effetto speculativo. Poi la smetto perchè so di stare sui coglioni al 97,51 % di chi opera nell'altra sezione, quando si tocca l'argomento , ma ammetto sia una mia frustrazione personale di chi non si può permettere più le assegnazioni di DRC ,Leroy, Rouget , Comte Lafon , Comte Ligier Belair , Rousseau, Leflaive , Moet Hennessy , Premiers di Bordeaux , Roulot , Clos Rougeard , Overnoy , Rayas ecc, ecc , ecc , ecc,ecc , ecc , ecc , ecc , ecc , ecc , ecc , ecc , ecc,ecc , ecc , ecc , ecc , ecc , ecc , ecc , ecc , ecc,ecc , ecc , ecc , ecc , ecc , ecc , ecc , ecc , ecc,ecc , ecc , ecc , ecc , ecc , ecc , ecc , ecc , ecc,ecc , ecc , ecc , ecc , ecc , ecc , ecc , ecc , ecc,ecc , ecc , ecc , ecc , ecc , ecc , ecc...
PS: Fin che ce n'è , w il re ... poi mi butterò anch'io sul Chianti e la Barbera... 8) ...che il Lambrusco è ormai il mio mondo... :P


Caro Marco,
rispondo in ordine sparso.
Io ho smesso di bere certi vini e periodicamente smetterò di berne altri. Non me li posso più permettere e me ne sono fatto una ragione. E' il mercato che comanda? Potrei risponderti di si, tout court, ma la realtà è un po' più complessa. L'aumento dei prezzi dipende da diversi fattori.
La domanda è il primo fattore, perché da una decina di anni almeno è aumentata vertiginosamente. E' fisiologico, accettiamo il fatto, oggettivo, perché non possiamo fare altrimenti.
L'aumento dei prezzi alla fonte. Molti produttori (purtroppo anche alcuni dei "miei") preso atto che sul mercato secondario i loro vini vengono scambiati a prezzi moltiplicati per N (anche fino a 10 volte, hai ragione) hanno deciso di aumentare i loro listini. E questo per un semplice motivo: perché è il produttore a dover beneficiare della fetta più piccola della torta? Il fenomeno si estende inevitabilmente anche ai vini meno "importanti" di produttori "meno importanti", anche se percentualmente in misura più contenuta.

A questo aggiungo qualche nota polemica, così batterò il tuo record di 97,51% di gente alla quale stiamo sui coglioni. Io avevo una assegnazione da alcuni famosi produttori (e quando dico famosi intendo proprio FAMOSI). La avevo da più di 20 anni, quando nessuno prima di me li aveva importati in Italia perché nessuno se li filava, e peraltro se penso al loro costo.... Mi hanno tolto l'assegnazione, dandomi motivazioni con ogni evidenza senza fondamento. La verità? A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.... Vedo diversi frequentatori del forum che come me hanno (o avevano, non seguo più da tempo) assegnazioni come privati da famosi produttori. Tenevano per se le migliori bottiglie e vendevano le altre, ovviamente a prezzi che immaginate, incazzandosi perfino se qualcuno osava interloquire sul prezzo: "non fate offerte irricevibili, conoscete bene le quotazioni sul mercato!". Per evitare fraintendimenti, anche io come altri qui ogni tanto ho venduto qualche bottiglia, e certamente a prezzi superiori a quelli "normali". Ma farlo con sistematicità è altra cosa, e questa è una cosa che i produttori sanno e non apprezzano. Risultato, le assegnazioni ai privati diminuiscono sempre di più.
Altra nota polemica. "Come se oggi ci fosse chissà quale difficoltà logistica nell'importare bottiglie dalla Francia tale che bisogna affidarsi a un terzo... oramai quel terzo vive di rendita, grazie al successo ottenuto dai vini, non tanto grazie al proprio lavoro di importatore... bello fare il passamano". Leggendo questo intervento mi sono cadute le braccia e volevo preparare una rispostaccia. Poi, vivendo di dubbi, ho pensato che potrei non aver capito bene. Dubito, anche in questo caso, di aver capito male, ma l'autore di questo intervento potrà se lo vuole spiegare cosa intendeva. Nel frattempo, diciamo che avvoltoio mi sarebbe quasi sembrato meno offensivo di passamano.
E' ovvio che generalizzare è sempre sbagliato? Perché, se non lo è, forse è inutile continuare a parlare.

Caro Marco, la chiudo qui dicendoti che ci sono mali peggiori del "buttarsi" sui Chianti. Io ne bevo diversi, e credo di aver capito che per bere allo stesso livello con vini della Borgogna dovrei spendere 4/5 volte tanto, come minimo....
Comunque ti racconto un aneddoto. Qualche anno fa, ad una cena in Borgogna con alcuni famosi produttori della Cote de Nuits avevo portato una bottiglia di Sodaccio 1986 Montevertine. Il vino era in condizioni da finale olimpica, una meraviglia, e questi produttori non si capacitavano della bontà del vino, a loro dire ( e ti immagini il loro orgoglio francese...) all'altezza dei grandi borgogna. Possiamo dire che la bontà di un vino non si misura necessariamente con il suo prezzo?
Sapendo come la pensi, so che mi risponderesti che nessun altro vino attinge le vette dei grandissimi Borgogna e tu vorresti continuare a berli (come ho fatto anche io per almeno 25 anni). Temo che questo sia impossibile. Io, come detto, me ne sono fatto una ragione (mi bevo quelli che importo io, e attenuo la tristezza), fattela anche tu.
Quando lo vorrai, cercherò di dimostrarti che in Borgogna, pur non avendo io scoperto un altro La Tache, si può bere bene e anche molto bene senza spendere cifre a tre zeri.Ovvio, comunque, che Borgogna "a buon prezzo" rischia di essere un ossimoro.
Un abbraccio
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Re: Viaggio in Borgogna

Messaggioda zampaflex » 14 mar 2023 22:56

Io continuo a pensare che se non ci fossero i frullatori di bottiglie (qui e altrove), la dispersione delle stesse ci favorirebbe. A sconto. Ma Wineduck insiste a bacchettarmi... :mrgreen:
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Re: Viaggio in Borgogna

Messaggioda bobbisolo » 15 mar 2023 13:41

giama ha scritto:
Altra nota polemica. "Come se oggi ci fosse chissà quale difficoltà logistica nell'importare bottiglie dalla Francia tale che bisogna affidarsi a un terzo... oramai quel terzo vive di rendita, grazie al successo ottenuto dai vini, non tanto grazie al proprio lavoro di importatore... bello fare il passamano". Leggendo questo intervento mi sono cadute le braccia e volevo preparare una rispostaccia. Poi, vivendo di dubbi, ho pensato che potrei non aver capito bene. Dubito, anche in questo caso, di aver capito male, ma l'autore di questo intervento potrà se lo vuole spiegare cosa intendeva. Nel frattempo, diciamo che avvoltoio mi sarebbe quasi sembrato meno offensivo di passamano.
E' ovvio che generalizzare è sempre sbagliato? Perché, se non lo è, forse è inutile continuare a parlare.
.

detta così, non immagino cosa sarebbe stata la rispostaccia, se questa è la risposta composta :)

penso di aver espresso un pensiero comune a tanti, volutamente estremizzato e semplificato, e ci sta che ne paghi il prezzo (ma rispondo volentieri), dicendo che oggi grazie alla capillarità del web è possibile mettere le mani con comodo su bottiglie a prezzi 'francesi' anziché a prezzi ricaricati dall'importatore italiano e stando scomodi, perché non esiste oggi difficoltà logistica nello spedire alcune bottiglie tramite corriere espresso e attraverso alcuni click, senza telefonate o incontri di persona.
Quindi giudico la professione dellimportatore di vini europei anacronistica, non ne capisco più il valore aggiunto per nomi già affermati.
Inoltre è, quella dellimportatore, una categoria che tendenzialmente non tratta col consumatore privato se non a certe condizioni e comunità di conoscenze... quindi sinceramente, col loro operato oggi mi tolgono disponibilità di bottiglie a prezzi inferiori.
Discorso egoista, ma mi pare pure legittimo.
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Re: Viaggio in Borgogna

Messaggioda giama » 15 mar 2023 15:51

bobbisolo ha scritto:
giama ha scritto:
Altra nota polemica. "Come se oggi ci fosse chissà quale difficoltà logistica nell'importare bottiglie dalla Francia tale che bisogna affidarsi a un terzo... oramai quel terzo vive di rendita, grazie al successo ottenuto dai vini, non tanto grazie al proprio lavoro di importatore... bello fare il passamano". Leggendo questo intervento mi sono cadute le braccia e volevo preparare una rispostaccia. Poi, vivendo di dubbi, ho pensato che potrei non aver capito bene. Dubito, anche in questo caso, di aver capito male, ma l'autore di questo intervento potrà se lo vuole spiegare cosa intendeva. Nel frattempo, diciamo che avvoltoio mi sarebbe quasi sembrato meno offensivo di passamano.
E' ovvio che generalizzare è sempre sbagliato? Perché, se non lo è, forse è inutile continuare a parlare.
.

detta così, non immagino cosa sarebbe stata la rispostaccia, se questa è la risposta composta :)

penso di aver espresso un pensiero comune a tanti, volutamente estremizzato e semplificato, e ci sta che ne paghi il prezzo (ma rispondo volentieri), dicendo che oggi grazie alla capillarità del web è possibile mettere le mani con comodo su bottiglie a prezzi 'francesi' anziché a prezzi ricaricati dall'importatore italiano e stando scomodi, perché non esiste oggi difficoltà logistica nello spedire alcune bottiglie tramite corriere espresso e attraverso alcuni click, senza telefonate o incontri di persona.
Quindi giudico la professione dell'importatore di vini europei anacronistica, non ne capisco più il valore aggiunto per nomi già affermati.
Inoltre è, quella dell'importatore, una categoria che tendenzialmente non tratta col consumatore privato se non a certe condizioni e comunità di conoscenze... quindi sinceramente, col loro operato oggi mi tolgono disponibilità di bottiglie a prezzi inferiori.
Discorso egoista, ma mi pare pure legittimo.


Cerco di risponderti.
Innanzitutto leggere "penso di aver espresso un pensiero comune a tanti, volutamente estremizzato e semplificato" e, ancora, "discorso egoista" offre una chiave di lettura che, se fosse stata chiarita meglio nel primo intervento, avrebbe non tanto modificato il suo senso (sempre di intervento infelice si tratta, a mio avviso) ma evitato possibili "fraintendimenti".
Dunque, la tua lamentela è quella del privato appassionato che egoisticamente vede limitata la sua possibilità di accedere a certi vini e a certi prezzi per colpa degli anacronistici importatori, brutti inutili e cattivi. Anche io sono a volte un privato appassionato, e acquisto direttamente in Francia per risparmiare rispetto ai prezzi che pagherei qui. Se non riesco a soddisfare il mio desiderio mi rivolgo ai canali italiani, ovvero con il passaggio dell'importatore/enoteca etc, ovviamente se sono disposto a pagare quel surplus. Tutto normale.
Ma, perché spesso c'è un ma... Un importatore lavora normalmente sul canale Horeca e i suoi clienti sono i ristoranti, i winebar, le enoteche... Il più delle volte hanno bisogno di poche bottiglie per tipo e il costo della spedizione sarebbe improponibile per poche bottiglie. Spesso capita che ne abbiano bisogno in tempi brevi, e questo rende faticoso e difficilmente gestibile l'acquisto dall'estero. Ancora più spesso vogliono assaggiare un vino prima di inserirlo in carta (perché non conoscono il produttore o perché non hanno provato l'ultima annata). Ecco, un importatore che lavora correttamente offre al cliente Horeca tutto questo, che si chiama "SERVIZIO". Ti sembra un valore sufficientemente aggiunto?
Siccome tu precisi anche "per i nomi già affermati"... Potrebbe capitare che un importatore abbia fatto conoscere qualche produttore in Italia, prima sconosciuto, andando periodicamente in Francia, visitando, conoscendo, assaggiando e facendo assaggiare. Dopodiché, una volta che anche grazie all'opera dell'importatore quel produttore si "afferma" in Italia, secondo te diviene anacronistico e si dovrebbe fare da parte, consentendo ai semplici appassionati come te ma anche come me di acquistare vini ad un prezzo inferiore, perché depurato del ricarico dell'importatore, brutto, inutile e cattivo? A questo aggiungi che normalmente i produttori più saggi (parlo della Borgogna), garantiscono piccoli quantitativi per gli appassionati che vanno a visitarli ma garantiscono anche i vini agli importatori che hanno contribuito alla loro affermazione.

Ultima cosa. "Certi" vini, ovvero quelli di alto livello di produttori affermati, difficilmente li puoi acquistare da un importatore. Ti faccio una domanda: se importi i vini del DRC o di Leroy o Coche-Dury o simili e un privato bussa alla tua porta chiedendoteli, tu che gli dici? Forse gli dici: ok, ma tieni conto che certi vini li avrà chi se lo merita? Ora ho altri impegni, ma sul punto ci torno, anche perché dovevo una risposta anche a Marco sul punto.
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Re: Viaggio in Borgogna

Messaggioda giama » 15 mar 2023 15:52

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Re: Viaggio in Borgogna

Messaggioda bobbisolo » 15 mar 2023 16:06

giama ha scritto:
bobbisolo ha scritto:
giama ha scritto:
Altra nota polemica. "Come se oggi ci fosse chissà quale difficoltà logistica nell'importare bottiglie dalla Francia tale che bisogna affidarsi a un terzo... oramai quel terzo vive di rendita, grazie al successo ottenuto dai vini, non tanto grazie al proprio lavoro di importatore... bello fare il passamano". Leggendo questo intervento mi sono cadute le braccia e volevo preparare una rispostaccia. Poi, vivendo di dubbi, ho pensato che potrei non aver capito bene. Dubito, anche in questo caso, di aver capito male, ma l'autore di questo intervento potrà se lo vuole spiegare cosa intendeva. Nel frattempo, diciamo che avvoltoio mi sarebbe quasi sembrato meno offensivo di passamano.
E' ovvio che generalizzare è sempre sbagliato? Perché, se non lo è, forse è inutile continuare a parlare.
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detta così, non immagino cosa sarebbe stata la rispostaccia, se questa è la risposta composta :)

penso di aver espresso un pensiero comune a tanti, volutamente estremizzato e semplificato, e ci sta che ne paghi il prezzo (ma rispondo volentieri), dicendo che oggi grazie alla capillarità del web è possibile mettere le mani con comodo su bottiglie a prezzi 'francesi' anziché a prezzi ricaricati dall'importatore italiano e stando scomodi, perché non esiste oggi difficoltà logistica nello spedire alcune bottiglie tramite corriere espresso e attraverso alcuni click, senza telefonate o incontri di persona.
Quindi giudico la professione dell'importatore di vini europei anacronistica, non ne capisco più il valore aggiunto per nomi già affermati.
Inoltre è, quella dell'importatore, una categoria che tendenzialmente non tratta col consumatore privato se non a certe condizioni e comunità di conoscenze... quindi sinceramente, col loro operato oggi mi tolgono disponibilità di bottiglie a prezzi inferiori.
Discorso egoista, ma mi pare pure legittimo.


Cerco di risponderti.
Innanzitutto leggere "penso di aver espresso un pensiero comune a tanti, volutamente estremizzato e semplificato" e, ancora, "discorso egoista" offre una chiave di lettura che, se fosse stata chiarita meglio nel primo intervento, avrebbe non tanto modificato il suo senso (sempre di intervento infelice si tratta, a mio avviso) ma evitato possibili "fraintendimenti".
Dunque, la tua lamentela è quella del privato appassionato che egoisticamente vede limitata la sua possibilità di accedere a certi vini e a certi prezzi per colpa degli anacronistici importatori, brutti inutili e cattivi. Anche io sono a volte un privato appassionato, e acquisto direttamente in Francia per risparmiare rispetto ai prezzi che pagherei qui. Se non riesco a soddisfare il mio desiderio mi rivolgo ai canali italiani, ovvero con il passaggio dell'importatore/enoteca etc, ovviamente se sono disposto a pagare quel surplus. Tutto normale.
Ma, perché spesso c'è un ma... Un importatore lavora normalmente sul canale Horeca e i suoi clienti sono i ristoranti, i winebar, le enoteche... Il più delle volte hanno bisogno di poche bottiglie per tipo e il costo della spedizione sarebbe improponibile per poche bottiglie. Spesso capita che ne abbiano bisogno in tempi brevi, e questo rende faticoso e difficilmente gestibile l'acquisto dall'estero. Ancora più spesso vogliono assaggiare un vino prima di inserirlo in carta (perché non conoscono il produttore o perché non hanno provato l'ultima annata). Ecco, un importatore che lavora correttamente offre al cliente Horeca tutto questo, che si chiama "SERVIZIO". Ti sembra un valore sufficientemente aggiunto?
Siccome tu precisi anche "per i nomi già affermati"... Potrebbe capitare che un importatore abbia fatto conoscere qualche produttore in Italia, prima sconosciuto, andando periodicamente in Francia, visitando, conoscendo, assaggiando e facendo assaggiare. Dopodiché, una volta che anche grazie all'opera dell'importatore quel produttore si "afferma" in Italia, secondo te diviene anacronistico e si dovrebbe fare da parte, consentendo ai semplici appassionati come te ma anche come me di acquistare vini ad un prezzo inferiore, perché depurato del ricarico dell'importatore, brutto, inutile e cattivo? A questo aggiungi che normalmente i produttori più saggi (parlo della Borgogna), garantiscono piccoli quantitativi per gli appassionati che vanno a visitarli ma garantiscono anche i vini agli importatori che hanno contribuito alla loro affermazione.

Ultima cosa. "Certi" vini, ovvero quelli di alto livello di produttori affermati, difficilmente li puoi acquistare da un importatore. Ti faccio una domanda: se importi i vini del DRC o di Leroy o Coche-Dury o simili e un privato bussa alla tua porta chiedendoteli, tu che gli dici? Forse gli dici: ok, ma tieni conto che certi vini li avrà chi se lo merita? Ora ho altri impegni, ma sul punto ci torno, anche perché dovevo una risposta anche a Marco sul punto.


Io non ho avuto bisogno di importatori per conoscere vini, quindi fatico moltissimo a dire cosa deve o dovrebbe fare l'importatore col suo business che per la categoria a cui appartengo è anacronistico (nessun importatore mi ha fatto assaggiare anche una sola goccia dei suoi vini... servizio, come dici tu, utile solo per alcune persone...)... per il momento ho fatto tutto con le mie forze, in futuro chissà... dico solo che per la mia condizione, penso comune alla maggior parte dei conusmatori, con un paio di click sei arrivato quasi dove vuoi... dall'altra parte invece non è detto che arriveresti mai all'obiettivo, oltre a dover impiegare oggettivamente più tempo e spendere di più.
Però che male c'è a pensarla da consumatore? Ovvero dove sta scritto che devo mettermi nei panni dell'importatore?
Anche a pensare da consumatore ignorante delle difficoltà e dei pregi degli importatori, che male c'è?
Devo farmi carico delle questioni horeca e delle problematiche di un importatore?
Non lo so... non penso...
Quali vantaggi porta l'importatore al consumatore privato?

Poi attenzione, io sarà anche il consumatore egoista... l'importatore cos'è invece, un collezionista di royalties?
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Re: Viaggio in Borgogna

Messaggioda giama » 15 mar 2023 16:49

Amen
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Re: Viaggio in Borgogna

Messaggioda Trabateo » 15 mar 2023 17:44

giama ha scritto:Amen


Sto seguendo con interesse l'argomento (da ignorante e consumatore finale), scusami, ma 'amen' non mi sembra un argomento...o almeno, non un buon argomento (per me miscredente...come direbbe Timoteo).

Mi piacerebbe leggere una risposta maggiormente articolata al buon (ma poi sarà veramente buono?) Bobbisolo, gli altrui e diversi punti di vista, se ben argomentati e articolati, sono, o dovrebbero essere sempre uno spunto di critica e confronto costruttivo.
Grazie
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
Tanto se non sopravvivi alla pallottola più vicina alla fronte, non devi preoccuparti di quella dopo...
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Re: Viaggio in Borgogna

Messaggioda arnaldo » 15 mar 2023 17:58

Personalmente partecipo a numerosi WD di svariati importatori Italiani, aiutando un amica che ha un importante enoteca in Veneto. La maggior parte possiede nel proprio catalogo da pochi a tanti produttori di Borgogna, ma negli ultimi anni praticamente le presenze e gli assaggi di questi ultimi manco l 'ombra. Questo perche' le assegnazioni sono state assottigliate all osso, e quel poco che arriva è gia' venduto e iperfrazionato fra i clienti piu' fedeli. Quando mi viene riferito il numero di BT assegnate/per anno, sorrido, e tanto. Il al loro posto, prestigio o no, catalogo figo o no, chiuderei il rapporto di lavoro. E parlo di nomi molto importanti.
Come al solito, la ricerca sul campo farebbe la differenza. ma sono in pochi,pochissimi ad avere voglia e tempo di farla. Sono convinto, per tanti importatori diverrebbe davvero un NEW DEAL. invece si corre dietro ai soliti 20 o 30 nomi che come dice Giancarlo una volta non se li filava nessuno, e poi, grazie soprattutto al lavoro di questo distributori, si sono affermati pure in Italia.
Chiudo con un presentimento: Prima o dopo la bolla scoppiera'. perchè di bolla si tratta. E non è vera la storia dei nuovi ricchi da qualsiasi parte del mondo. E' la grandissima moda/vezzo/selfie del momento. Poi si girera' la bussola da qualche altra parte.
E tutto tornera' come prima.
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Re: Viaggio in Borgogna

Messaggioda Kalosartipos » 15 mar 2023 18:07

arnaldo ha scritto:E tutto tornera' come prima.

:D
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Re: Viaggio in Borgogna

Messaggioda giama » 15 mar 2023 19:14

arnaldo ha scritto:Come al solito, la ricerca sul campo farebbe la differenza. ma sono in pochi,pochissimi ad avere voglia e tempo di farla. Sono convinto, per tanti importatori diverrebbe davvero un NEW DEAL. invece si corre dietro ai soliti 20 o 30 nomi che come dice Giancarlo una volta non se li filava nessuno, e poi, grazie soprattutto al lavoro di questo distributori, si sono affermati pure in Italia.


Arnaldo, chi mi conosce sa cosa ho fatto negli ultimi 25 anni. La ricerca sul campo è sempre stata la mia passione: se dovessi fare l’elenco dei produttori che ho importato o fatto importare, facendoli conoscere ad un pubblico (quello italiano) che non ne conosceva l’esistenza, riempirei una pagina.
In molti casi (perché si tratta di una mia “fissa” da sempre), nella mia continua ricerca ho avuto la fortuna (per carità, solo fortuna, perché io ne capisco poco…) di trovare giovani produttori alle loro primissime annate. In un caso, di cui preferisco non fare il nome, ho iniziato a importare un produttore dalla sua seconda annata. L’ho fatto conoscere e, nel giro di qualche anno, è diventata piuttosto famosa. Sono passati quasi 20 anni e la cosa prosegue, nonostante i tentativi di altri importatori di ….diciamo così di “subentrare” a me.
Io continuo a farlo ancora oggi, mi diverto, e sono contento se certi produttori nel frattempo sono diventati famosi anche se abbiamo interrotto i rapporti.
La faccio breve, certi termini non mi sono piaciuti, e le ti-risposte ancora meno.
La chiudo qui, credo sia meglio.
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Re: Viaggio in Borgogna

Messaggioda giama » 15 mar 2023 19:16

Trabateo ha scritto:
giama ha scritto:Amen


Sto seguendo con interesse l'argomento (da ignorante e consumatore finale), scusami, ma 'amen' non mi sembra un argomento...o almeno, non un buon argomento (per me miscredente...come direbbe Timoteo).

Mi piacerebbe leggere una risposta maggiormente articolata al buon (ma poi sarà veramente buono?) Bobbisolo, gli altrui e diversi punti di vista, se ben argomentati e articolati, sono, o dovrebbero essere sempre uno spunto di critica e confronto costruttivo.
Grazie


Caro Trabateo, ho scritto qualche lenzuolata di risposte articolate, e tu leggi solo “amen”? Questa chiusura e’ dovuta ad un dialogo che aveva raggiunto un punto morto. So capire quando è il momento di lasciar perdere.
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Re: Viaggio in Borgogna

Messaggioda giama » 15 mar 2023 19:31

Solo per rendere meglio l’idea.
Dapprima da solo, poi con l’amico Luca (evito il cognome, tanto chi sa sa) poi di nuovo da solo negli ultimi anni, ho importato, primo in Italia:
Roty
Rossignol-Trapet
Dugat-Py
Fourrier
Bart
Dujac
Mugneret-Gibourg
Chevillon
Voillot

C’è ne sarebbero anche altri, e soprattutto ci sono i 25 che importo con la mia società, di cui non intendo parlare.
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Re: Viaggio in Borgogna

Messaggioda giama » 15 mar 2023 20:27

Dimenticavo… Roulot
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Re: Viaggio in Borgogna

Messaggioda vinogodi » 15 mar 2023 21:44

giama ha scritto:
Trabateo ha scritto:
giama ha scritto:Amen


Sto seguendo con interesse l'argomento (da ignorante e consumatore finale), scusami, ma 'amen' non mi sembra un argomento...o almeno, non un buon argomento (per me miscredente...come direbbe Timoteo).

Mi piacerebbe leggere una risposta maggiormente articolata al buon (ma poi sarà veramente buono?) Bobbisolo, gli altrui e diversi punti di vista, se ben argomentati e articolati, sono, o dovrebbero essere sempre uno spunto di critica e confronto costruttivo.
Grazie


Caro Trabateo, ho scritto qualche lenzuolata di risposte articolate, e tu leggi solo “amen”? Questa chiusura e’ dovuta ad un dialogo che aveva raggiunto un punto morto. So capire quando è il momento di lasciar perdere.
...io sono felice come un bimbo quando posso, ancora , incrociare la spada ( dialettica) con colui che non smettero' mai di ringraziare per la crescita enoculturale e umana , tassello importante del mio percorso. Il forum cambia e si evolve, ma rimane luogo di grandi appassionati, l' aria non e' cambiata, anche se l' anagrafe penalizza soprattutto " giovanotti" come noi. Questi " giovani" sono in una fase del percorso dove anche loro hanno bisogno di confrontarsi con appassionati piu' esperti, molte volte ignari di un pregresso che in qualche modo , interrompendo la presenza, ne ha limitato conoscenza e interazione. Bobbysolo non e' irriverente, e' un super appassionato, giovanissimo, che se lo conoscessi di persona , istintivamente, conoscendoti, lo inonderesti di conoscenza e empatico trasferimento di esperienza. E viceversa. Sai bene la difficolta' di interazione nel web senza mimica o contatto de visu...
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Re: Viaggio in Borgogna

Messaggioda addre_91 » 15 mar 2023 21:48

Grazie per le risposte, ma soprattutto grazie per come sta evolvendo la discussione: molto interessante!

Detto questo, probabilmente cambieremo zona (Rodano del nord!), visto che appunto non troviamo nessuno che ci ospiti.

Speriamo in futuro di riuscire a vedere anche la Borgogna :D
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Re: Viaggio in Borgogna

Messaggioda gianni femminella » 15 mar 2023 22:34

Dopo più di quarant'anni in commercio non credo di meritare riconoscenza da parte di aziende che prima erano sconosciute e ora sono molto note, sebbene un po' anche per merito mio.
Il vino probabilmente pone nello stato d'animo di sentire un diritto di gratitudine che in tutti gli altri campi non esiste. Se anche distribuisci con passione non significa nulla. Si parla di soldi, l'emotività non c'entra niente. State confondendo cose diverse. Per me qui si mischia un discorso prettamente commerciale con uno squisitamente passionale. Oggi vendo X Y e Z. Domani mi tolgono l'esclusiva e non andrò certo a piangere da X Y e Z perché ero affezionato a loro. In commercio è utile ciò che è utile, ciò che non lo è scompare. A cominciare dal posto dove lavoro, che oggi c'è e domani potrebbe chiudere nell'indifferenza generale.
I distributori e importatori di vino allo stesso modo. Se servono sopravvivivono, se non servono spariscono. La parte sentimentale la capisco, ma non è attinente alla realtà. Bere Borgogna da quando s'era in fasce conta tra appassionati, tra commercianti non ha valore.
Bulloni, medicinali, vino, carta igienica sono la stessa cosa, si comprano e si vendono.
Roma, fecisti patriam diversis gentibis unam
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Timoteo
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Re: Viaggio in Borgogna

Messaggioda Timoteo » 16 mar 2023 00:31

gianni femminella ha scritto:Dopo più di quarant'anni in commercio non credo di meritare riconoscenza da parte di aziende che prima erano sconosciute e ora sono molto note, sebbene un po' anche per merito mio.
Il vino probabilmente pone nello stato d'animo di sentire un diritto di gratitudine che in tutti gli altri campi non esiste. Se anche distribuisci con passione non significa nulla. Si parla di soldi, l'emotività non c'entra niente. State confondendo cose diverse. Per me qui si mischia un discorso prettamente commerciale con uno squisitamente passionale. Oggi vendo X Y e Z. Domani mi tolgono l'esclusiva e non andrò certo a piangere da X Y e Z perché ero affezionato a loro. In commercio è utile ciò che è utile, ciò che non lo è scompare. A cominciare dal posto dove lavoro, che oggi c'è e domani potrebbe chiudere nell'indifferenza generale.
I distributori e importatori di vino allo stesso modo. Se servono sopravvivivono, se non servono spariscono. La parte sentimentale la capisco, ma non è attinente alla realtà. Bere Borgogna da quando s'era in fasce conta tra appassionati, tra commercianti non ha valore.
Bulloni, medicinali, vino, carta igienica sono la stessa cosa, si comprano e si vendono.


Non credo sia una questione di vino, o solo di vino.
Credo, ma sparo un po' a casaccio, che sia più che altro una questione di numeri.
I grandi commercianti, distributori di vino e alcolici, quelli che fanno grandi numeri, immagino non frequentino proprio la gratitudine, la passione, l'affetto come non le frequentano quelli dei bulloni, medicinali o carta igienica.
L'unica cosa che deve fare un'azienda è guadagnare, stare in attivo, se non guadagna muore.
Quindi di spazio per i sentimenti ce n'è poco, bisogna stare attenti, pronti a cambiare quello che non funziona, con in mente tutti i piani, dal B fino al disaster plan.
Ma è solo una mia idea.
Nel frattempo, alla salute!
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Re: Viaggio in Borgogna

Messaggioda montrachet61 » 16 mar 2023 02:24

Meno male che qui si chiedevano solo consigli sul dove andare e chi poter visitare durante un viaggio in Borgogna
Ne e’ uscito un trattato e non solo economico.

Non oso pensare se si fossero chieste altri tipi di informazione sui vini di Borgogna che sarebbe successo…..

Visto che comunque in poco piu’ di vent’anni sono andato circa 130 (centotrenta…) volte in Borgogna (e quasi sempre per almeno tre giorni di fila), se trovo il tempo, scrivo qualcosina cercando di non urtare la sensibilita’ di nessuno.

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