C'è del Syrah a nord della Cote du Rhone

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Trabateo
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C'è del Syrah a nord della Cote du Rhone

Messaggioda Trabateo » 26 gen 2023 20:20

Ieri sera la cricca del GR Milano/Brianza/Bergamo/raminghi di tutta l'Italia ha scelto di esplorare il mondo del/lo Syrah nella sua veste migliore.
Un viaggio lungo il Rodano fino a toccare le aree vitivinicole più importanti, guidati e affidati dalle e alle sapienti mani e all'esperienza di monsieur Zampaflex che, con tanto di tomo sacro, da bravo direttore d'orchestra ha disposto le batterie secondo uno schema a zona tanto caro al miglior Arrigo.
Una new entry ha ampliato la già talentuosa squadra: Andrea/Manzarek91...che, visto il tema, non poteva che arrivare da Parma...nulla è stato lasciato al caso, nulla.
Ancora un cambio di location e ancora un punto a favore di Andrea DAg che, anche questa volta, centra bene il bersaglio: Bottega Culinaria in quel di Cernusco sul Naviglio, piccolo ma con buona cucina (alcuni piccoli dettagli da perfezionare) e servizio eccellente.

Veniamo quindi ai pochi vinelli serviti, che se no la platea si raffredda e mi scema l'attenzione e l'entusiasmo :lol:

Entrée con bolla GAC gentilmente offerta da Andrea A. in virtù dell'arrivo, freschissimo, della secondo genita.
Complimentoni a mamma e papà e all'Egly-Ouriet V.P Vieillissement Prolonge sb. 01/2011 :shock:
Che ve lo dico a fare...

Prima batteria con visita in Crozes Hermitage + intruso galeotto.
Stefano Amerighi - Apice - 2016 + Domaine Combier - Clos Des Grives - 2010 + Alain Graillot - Crozes Hermitage - 2006
Personalmente ho preferito il base di Graillot che è partito in sordina per poi crescere esponenzialmente e sbaragliare la debole concorrenza: Amerighi senza guizzi e beccato all'istante da Ziliovino, Combier legnetto...tanto, troppo legnetto.

Con la seconda batteria un viaggio tra Cornas e Saint-Joseph.
Vincent Paris - Le Geynale - 2014 + Domaine Clape - Cornas - 2006 + E.Guigal - Vignes de l'Hospice - 2011
Per me la batteria più difficile da decifrare causa la temperatura troppo fredda de Le Genyale, la dicotomia naso-bocca di Guigal e l'incapacità di comprendere a pieno il Clape, vuoi per inesperienza assodata, vuoi per il coinvolgimento che il Syrah non mi trasmette. Alla fine, per la pulizia e compostezza, ho optato per il Cornas 2006.

Terza batteria a tutta Cote Rotie
Domaine Rostaing - La Landonne - 2016 + M.Chapoutier - Cote Rotie - 1972 + J.Vidal Fleury - Cote Rotie 1996
Chapoutier di gran lunga scollinato, Fleury piuttosto carnoso, a me è piaciuto un bel po' il La Landonne di Rostaing anche per una certa proiezione futura.

Per l'ultima batteria, ci si è spostati in Hermitage mantenendo però un piede nella Cote Rotie.
Delas - Marquise de la Tourette - 2006 + M.Chapoutier - Monier de la Sizeranne - 1991 + E.Guigal - Chateau d'Ampuis - 2006
Delas con un naso brutto brutto brutto (il maestro decretò: fogna!), Chapoutier carnoso, Guigal che mi è piaciuto più del La Landonne della batteria precedente.

Champagne di chiusura: BdB Bouquin Dupont 2009 - sb. 10/2021 (8 anni sui lieviti)
Buona bolla e rapporto q/p, deve maturare ancora un po'

Lascio le note tecniche a chi conosce questi vini e il vitigno ben più (e meglio) di me, i miei due ramini li spenderei per due 2006: Graillot (il mio preferito della serata) e Guigal.

Nonostante la degustazione fatta qualche mese fa da Franco e questa, rimangono forti i dubbi sull'appetibilità (mia personale) nei confronti di questi vini, diciamo che, al momento, propendo più per la Cote Rotie ma senza strapparmi i capelli (che non ho).

A vous
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
Tanto se non sopravvivi alla pallottola più vicina alla fronte, non devi preoccuparti di quella dopo...
AmoSlade
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Re: C'è del Syrah a nord della Cote du Rhone

Messaggioda AmoSlade » 26 gen 2023 21:13

Bella serata, grazie di nuovo a tutti, molto didattica ed utile per me che conosco poco di Rodano (anche se il vino che più mi ha fatto sobbalzare dalla sedia è stato quello di Egly).

Graillot è piaciuto anche a me.

Personalmente, a differenza di Ivan, ho apprezzato parecchio la batteria con i due Cornas, per la differenza di stili messa a confronto: Clape scuro, profondo, pepe nero e fumo, la Geynale più fresco, floreale, con una spezia fresca tipo cardamomo che mi ha intrigato assai.

I Cote Rotie quasi tutti molto buoni, La Landonne giovane ma non inavvicinabile, anche qui c'è una bella spezia e florealità di lavanda e violetta e una bocca polposa ma innervata di acidità. Guigal il più completo e compiuto, unico dispiacere esserci arrivato quando ormai il mio palato era abbastanza provato :lol:

Mi ha lasciato un'ottima impressione anche La Sizeranne, sopratuttutto in bocca, integro ed elegante. In generale non pensavo di trovare vini così giovanili anche andando indietro con gli anni.
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zampaflex
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Re: C'è del Syrah a nord della Cote du Rhone

Messaggioda zampaflex » 26 gen 2023 23:24

Bene bene, si è fatta didattica e qualche inclita è stato ammaliato e avviato su una strada molto promettente...

1^ batteria: Crozes
Graillot base batte Combier lusso per una bella personalità fresca e sbarazzina e maggiore facilità di beva data dall'assenza delle sovrastrutture da affinamento un po' invasivo, stile Guigal (che prima di quindici anni non ti lascia scampo alcuno). Apice, inserito alla cieca totale, è stato facile da identificare come geneticamente estraneo, ma non è stato affatto cattivo, si è difeso. Apice 16 per me migliore versione di sempre, spartisce l'anima terrena toscana con quella eterea rodaniana, si macchia di alcuni peccatucci di ruvidità nei toni, ma da solo sarebbe stato una buona bevuta e nessuno avrebbe avuto dubbi sul dire "syrah".

2^: Cornas e Saint-Joseph
Avendo un solo StJo, per di più anche un po' dimostrativo, la collocazione era obbligata. Però si è trovato contro due Cornas del lato chiaro della forza, quello della tradizione e della leggerezza, invece che della estrazione e del pre-sudismo. Non ha ancora smaltito il legno ed ha fatto la figura del cafone. Barocco e ruvido.
Clape articolato e penetrante, in forma smagliante; Paris floreale un po' frenato da un tannino lievemente polveroso e chiusura in sottrazione. No contest.

3^: Cote Rotie
Landonne molto giovane, perciò tutta da svolgersi, impacciata. Sarà buona vista l'annata "di tocco", ma ci vorrà parecchio tempo. Vidal (esattamente la versione Brune et Blonde) invece ha avuto tutto il tempo di sciogliere i muscoli e si è presentato tirato e guizzante come un velocista. Fresco e animalesco. Dimostrazione che con il Syrah, come col Nebbiolo, meno si tocca l'uva meglio si sta. Salvo rare eccezioni.
Riconduco qui l'Ampuis che, forte di annata aggraziata e in gran beva, ha mostrato il lato agrumato delle possibilità di espressione del vitigno. Per me, Vidal. Chapoutier non valutabile perché bottiglia cotta.

4^: Hermitage
Vittoria per abbandono da parte di uno Chapoutier caffettoso su un Delas da bottiglia difettata e non giudicabile.

Intro con Egly stupendo, potente, da volere sempre in cantina, col pinot che spara a pallettoni; e chiusura con un Bouquin Dupont sottotono con necessità di altro tempo in vetro per radunare le energie.
Non progredi est regredi
innoz89
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Re: C'è del Syrah a nord della Cote du Rhone

Messaggioda innoz89 » 27 gen 2023 00:54

Bravi ragazzi, complimenti per bevuta e note, mi son quasi sentito parte della serata .. :)
Alla prossima non mancherò!
Ziliovino
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Re: C'è del Syrah a nord della Cote du Rhone

Messaggioda Ziliovino » 27 gen 2023 10:00

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Innanzitutto ringrazio tutti per l'organizzazione e l'interessante panoramica, aggiungo qualche considerazione e per una volta lascio le note agli altri:
peccato per il simpatico Amerighi, che da solo lo ritengo sempre una bella bevuta, ma che l'Apice arrivi solo al livello dei Crozes mi ha colpito al cuore... cieca rivelatrice. Più solare e con la nota di talco, marchio di fabbrica, in sordina. Qualcuno in Francia disse che se Hermitage e Cote-Rotie sono come Barolo e Barbaresco, allora i Crozez-Hermitage sono la Barbera del Rodano, devo dire che per questi ultimi la similitudine ci sta, e Graillot dimostra che ci si può divertire anche in questa denominazione minore. Mentre ancora una volta, il San Giuseppe, che tanto pompano e spingono in madrepatria, ha fatto la figura del dolcetto, corretto e ben fatto, ma non ne ho trovato ancora uno che non dimostri i limiti della denominazione in confronto ai vicini. Aspettando un Gonon che mi faccia ricredere...
E sempre parlando di gerarchie la panoramica mi ha confermato ancora una volta che per mio gusto in cima alla piramide qualitativa del Rodano ci metto la Costa Arrostita e non Hermitage. Anche se questa volta per me il vincitore di giornata è il profondo Cornas di Clape, tanto per rimescolare le carte... seguito dalla sorpresa del Brune & Blonde di Vidal-Fleury, di pepe bianco, cardamomo e pelliccia, e dal piacevole tannino, e terzo gradino del podio allo Chateau d'Ampuis che ho sempre un po' snobbato ed invece si rivela di gran classe e voluttuosità. La Landonne lo tengo a parte perchè ha dimostrato davvero ottima energia, ma ancora un po' imbrigliata, resta forse il migliore in prospettiva e spero di rincontrarlo nel bicchiere tra qualche anno. Paris ha uno stile che mi piace molto, questa volta volta però gli è mancata un po' di materia al sorso, soprattutto di fianco al più carnoso Clape. Ottima integrità anche per il Sizeranne 1991 che da solo avrebbe fatto sicuramente una gran bella figura.
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Re: C'è del Syrah a nord della Cote du Rhone

Messaggioda Jurko » 27 gen 2023 10:17

Come sempre ottima descrizione da parte di Ivan, Andrea e naturalmente Luciano, che fino a poche ore prima di sederci al tavolo ha mosso bottiglie a ripetizione organizzando infine una panoramica esaustiva della zona. Mi ritrovo poi appieno nelle note personali di Cesare, per cui penso si possa solo aggiungere che per terminare la serata Shiraz abbiamo bevuto anche uno Sherry ed effettivamente I palati, e forse non solo quelli, erano belli provati.
Causa il mio ritardo, apprendo solo ora che lo splendido Egly d'apertura era legato ad una altrettanto splendida occasione, quindi auguri Andrea!
ale1984
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Re: C'è del Syrah a nord della Cote du Rhone

Messaggioda ale1984 » 27 gen 2023 16:15

Bella serata, didattica e divertente.

Sui vini:

Intro:
Egly VP sbocc 11
E che gli vuoi dire? Naso di caramello, creme varie, qualche spezia dolce, bolla carezzevole, bocca integra e fresca. Se solo non costasse un centello abbondante, da riempirsi la cantina e lasciare che il tempo faccia il suo lavoro.

Flight 1:
Domaine Combier - Clos Des Grives - 2010: per me un gran bel vino, soffre ancora un po' di legno da riassorbire, ma la qualità della materia sottostante è ineccepibile. Il più borgognone della serata. Ripassare tra 5 anni?
Alain Graillot - Crozes Hermitage - 2006: più selvaggio e rustico, soffre inizialmente una stappatura un po' tardiva. Si distente, si scrolla di dosso qualche difettuccio iniziale e vince in allungo sulla concorrenza.
Stefano Amerighi - Apice - 2016: come già detto da altri, soffre un po' il confronto, preso da solo sarebbero piovuti i complimenti. C'è il timbro solare della Toscana. Complimenti ad Andrea Ziliovino che per primo ha snasato l'intruso.

Flight 2:
Vincent Paris - Le Geynale - 2014
Inizialmente troppo freddo, scaldandosi mostra un profilo floreale, più delicato e - se vogliamo - elegante del vicino Clape, ma in debito di profondità e personalità.
Domaine Clape - Cornas - 2006
Bello bello bello. Sicuramente sul podio. Più carnoso e speziato della Geynale, ma perfettamente composto ed in equilibrio. Mi è piaciuto parecchio. Si intuiva?
E.Guigal - Vignes de l'Hospice - 2011
Legnosetto e un filo scomposto, non entusiasma. Migliora col tempo e a fine serata restituisce un calice più aggraziato.

Flight 3:
Domaine Rostaing - La Landonne - 2016
Grande vino in prospettiva, ora freschissimo sui fiori e sulla frutta croccante.
M.Chapoutier - Cote Rotie - 1972
R.I.P.
J.Vidal Fleury - Cote Rotie 1996
Altro podio. Il tempo gli ha dato una bella speziatura, delle note nobili di pellame, ha arrotondato il tannino. Insomma, grande vino anche qui.

Flight 4:
Delas - Marquise de la Tourette - 2006
Meglio in bocca che al naso, ma qualche evidente problema nella bottiglia.
M.Chapoutier - Sizeranne - 1991
Aspettative alte visto il blasone della denominazione ed il contributore della bottiglia, che in altre occasioni ha lasciato il tavolo a bocca aperta (remember nebbiolata?). Il vino è buono, ma non emerge dal gruppone.
E.Guigal - Chateau d'Ampuis - 2006
Per me, vino della serata. Naso da starci lì mezz'ora, con rimandi agrumati e floreali e di spezie fini, senza nessun eccesso nei legni. Bocca perfettamente coerente, ancora estremamente fresca ma assolutamente godibile.

Champagne di chiusura: BdB Bouquin Dupont 2009 - sb. 10/2021 (8 anni sui lieviti)
Giovane, ha ancora un bel bisogno di vetro.

Passo e chiudo, alla prossima!
littlewood
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Iscritto il: 04 mag 2010 10:32
Località: Valpollicella

Re: C'è del Syrah a nord della Cote du Rhone

Messaggioda littlewood » 27 gen 2023 19:53

Bravi...anche al ripetente ivan che dai e dai ...sui cornas direi che ho qualche dubbio perche' clape nn e' piu' quello di una volta e paris ha preso le vigne ma nn il genio del nonno( x quello citofonare gilles) io credo di aver trovato l' alternativa a Gonon in quel di s. Giuseppe...assaggiato e comprato nel recente viaggio in rodano il s. Gioseph del Greco. Veramente un gran bel vino! Urge confronto con gonon e chave! X quanto riguarda rostaing ci credo che sara' una grande bt in peospettiva. In cantina da lui la 013 era buonissima ( x nn parlare della cote brune... :shock: )

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