Dal preambolo alla quaestio: così come tanti "vinnaturisti" si lasciano trasportare dal fattore ideologico nell'interpretare gli aspetti sensoriali , altri addirittura schifano alcuni vini solo ed esclusivamente per ragioni ideologiche/politiche ( senza fare nomi, Bressan con il suo splendido Schioppettino) , io dico : ma davvero il valore del vino dev'essere condizionato dal carattere del produttore? Può un figlio portarsi addietro le colpe del padre in termini di valore organolettico? Alzi la mano a chi è simpatico Roberto Conterno (pur essendo amico di famiglia da tre generazioni , i riscontri dai conoscenti, anche curatori di guide, sono unilaterali) . Quindi MOnforino è vino del cazzo? Avete conosciuto mai Madame Leroy? Io si , ma non per questo esalto , come fanno tanti che l'hanno conosciuta (compresi importatori ) celebrando la superiorità netta dei vini di DRC rispetto ai suoi vini ( che ritengo, per certi versi , superiori)...
Ognuno porti , con coscienza e autocritica , le proprie esperienze ...
