
Sicilia Grillo Integer 2017 - Marco de Bartoli. Lette diverse recensioni positive, e visto il mio amore verso il produttore, mi decido finalmente ad assaggiarlo: dorato velato, al naso non è male, l'acetica c'è ma è sotto controllo e veicola un profilo mediterraneo, con rosmarino, timo, e albicocca disidratata, il problema è al sorso, un discreto aceto di vino bianco... peccato. Per le bollicine attenderò mi sa, e resterò sulle etichette "classiche" per il momento.
Champagne Gastronome Brut 2009 - Pierre Gimonnet. E' un cremant e si sente, la bollicina è fine fine, il profilo è da blanc de blancs, floreale, susina, cere, gourmand come da obbiettivo di questa cuvée.
Asti La Selvatica - La Caudrina. Si piazza tranquillamente tra i migliori Asti, giocandosi forse il primo posto con cascina fonda, naso aromatico elegante declinato sulla frutta esotica e salvia, sorso di misurata dolcezza e bollicina carezzevole che evita agilmente l'effetto aspirina effervescente in cui molti vini della tipologia cascano...
Fiano di Avellino 2011 - Tenuta Sarno 1860. Naso ancora giovanile decisamente agrumato, su limoni e crema di limone, poi frutta a pasta gialla, sorso fresco e di medio corpo, ma che pare un po' stanco e squilibrato, forse atteso troppo?
Vino Nobile di Montepulciano Terra Rossa 2013 - Contucci. Apre su di una bella e netta violetta, poi un tocco di pepe e liquirizia, sorso "saporito", di buona struttura e tannino, direi un buon/ottimo rapporto Q/P.
Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico 2010 - Bucci. Piccolo test di tenuta pienamente superato, per questo base che all'uscita m'è sempre parso un po' banalotto, al decimo compleanno sfoggia invece ancora un campo fiorito, la nocciola verde ed un cenno di anice, sorso fresco con finale leggermente ammandorlato.