Messaggioda Per...baccomonte » 26 mag 2017 11:49
Salve a tutti, voglio condividere con voi l'esperienza di una vita, che ha ripagato in una serata il duro sacrificio che da anni, la mia famiglia ed io, stiamo facendo nel campo della ristorazione. In un normalissimo Sabato pomeriggio, mentre stavo lavorando presso il mio ristorante Osteria del Borgo a Montepulciano(SI), ricevo una chiamata al cellulare nella quale mi si chiede disponibilità per effettuare un servizio di Sommelierie la sera medesima presso una prestigiosa struttura ricettiva per ospiti di un certo livello; la struttura era alla ricerca di un sommelier con esperienza sul campo, padronanza della lingua inglese e diploma/divisa di Sommelier III livello. Gentilmente declino l'offerta dicendo che nel mio ristorante avevo già abbastanza da fare e che non ero disponibile quando dall'altra parte del telefono mi viene specificato che l'occasione era importante e che il resort si chiamava Borgo Finocchieto(sì, proprio quel borgo a Buonconvento dove erano ospiti gli Obama) e che Bottura avrebbe cucinato per ospiti di livello assoluto: mentre scoppiavo in lacrime, rispondevo ovviamente "obbedisco" . Il tempo di farmi la barba e di fare l'orlo alla divisa Ais nuova sgargiante, prendo la macchina ed arrivo al Borgo...mentre cerco qualcuno che mi dia indicazioni sulla reception, incontro Barack Obama vestito da Golfer, mi fa un cenno di saluto e io rispondo con un goffissimo "Hello Mr President".
Arrivato all'interno, conosco il "grape trotter" Filippo Bartolotta che ha selezionato i vini e lo aiuto a scaraffare i vini e portarli in temperatura(incredibile corsa contro il tempo). Alle 7 i 14 ospiti scendono le scale ed entrano nella sala degustazione dove pochi minuti prima ho avuto l'onore di conoscere lo chef Massimo Bottura. Gli ospiti sono gentilissimi, Michelle e Barack Obama sono due persone meravigliose: Michelle si mostra molto interessata ai vini e Barack, non essendo un grande appassionato della materia, sorride sornione e si gusta i vini serviti
Ma veniamo alla degustazione:
Primo vino: come iniziare, se non con la migliore bolla italiana? Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2005, assolutamente superlativo
Secondo vino(alla cieca): Oddero 1961, anno di nascita di Barack Obama. Un vino ancora integro, di una verticalità pazzesca, con ancora i sentori di rosa tipici del varietale
Terzo vino(alla cieca, decantato): Col d'Orcia 1964 riserva(anno di nascita di Michelle). La sorpresa più positiva della mia vita sommelieristica: dopo aver sudato per stappare la bottiglia, l'abbiamo decantata e filtrata ed assaggiata. Acidità fissa da giovincello, terziari composti e note sì terrose, ma quando è uscita la frutta delicata ha tirato fuori una complessità da paura!
Nel frattempo Bottura serviva il suo Ricordo di un panino con la Mortadella...io per fame/curiosità/sfacciataggine, ne ho messo uno in bocca. SUBLIME. Poi Pollo alla cacciatora nella forma di Macaron e Parmigiano 36 mesi con balsamico
Finito il tasting e la lezione di Filippo andiamo in sala da cena:
I commensali, tutti americani e tutti amici intimi, sono sistemati sulle bellissime (ed, ahimè, altissime) sedie e la mise en place è stata preparata ad arte.
Si parte con il Primo vino della cena che va ad accompagnare le portate Autumn in New York e Le cinque stagionatore del Parmigiano: Ribolla 2008 di Gravner. Abbinamento ardito, iniziare una cena con un vino di questa personalità è un rischio enorme ma...quanto è buona la Ribolla di Oslavia!
Secondo vino, a sorpresa, portato dallo chef( che mi ha preso per una spalla e mi ha detto "diglielo agli ospiti che l'ho portato io!") Lambrusco Metodo classico Cantine della Volta; un vino che amo, bella mineralità ed un'acidità fissa da grandissima bolla. SI è accompagnato da DIo al piatto 'La parte croccante della Lasagna'
Terzo vino: Sassicaia 2009 in Magnum. Orgasmico. Stratosferico. Incredibile. Composto in ogni sua componente, eleganza cosmica. Abbinamento perfetto con lo "Spin painted veal" , che oltre ad essere un piatto prelibato e geniale, è un'opera d'arte...vedere lo chef impiattare quel capolavoro, mentre ero in sala con Michelle e Barack Obama con una magnum di Sassicaia in mano è stato il momento più assurdo e meraviglioso della mia carriera lavorativa
Quarto vino: Castello di Ama riserva 2008 in Magnum. E qui, mi dispiace dirlo, al naso c'era una puzzetta che mi ha distolto un po' dalle innumerevoli altre note positive del vino. In abbinamento la Cesar Salad di Bottura: qui lo chef ci ha inebriati con la meravigliosa essenza di camomilla e 48 altri fiori, che lui dispensava sui piatti con una boccetta di profumo.
Quinto vino: Non ricordo il nome tanto ero impegnato nella mise en place e mescita...ma era una Malvasia vendemmia tardiva siciliana, ottima che ha accompagnato il geniale piatto Ops...ho rotto la crostatina al limone
Poi l'inenarrabile.
Esce Bottura e mi dice: " Esci ancora con il Lambrusco...che adesso li stendiamo"
Io dico tra me e me " Si vabbè, questo è un pazzo!"; ma siccome quando i pazzi si chiamano Massimo Bottura vanno assecondati, abbiamo tolto i bicchieri di Sassicaia e messo bicchieri vuoti nei quali ho versato il Lambrusco, lo stesso che avevo precedentemente servito. Obama mi ha chiesto " Ma sbaglio o è lo stesso vino di prima?". Ed io "No, non sbaglia Mr President, evidentemente lo chef ha in serbo una sorpresa sia per Lei che per me" , rido e lui sorride sornione.
Nell'attesa che si era creata tra i commensali, nessuno, tranne la moglie di Bottura evidentemente abituata ai colpi di genio dello chef, si sarebbe immaginato che i camerieri uscissero con i ......TORTELLINI!
Obama era in brodo di giuggiole, i commensali gasati all'inverosimile. Il tripudio, il trionfo di uno chef
Torniamo, io e l'altro sommelier, nell'antisala dove lo Chef aspettava il responso dei commensali; Bottura mi prende per le spalle e mi dice "Allora, come è andata!?". Io gli esclamo "Obama è in brodo di giuggiole, li abbiamo stesi, STESI!"
A questo punto lo chef entra in sala tra gli applausi
Gli ospiti, dopo le foto di rito e i saluti, si congedano dalla sala perché attesi da un impegno inderogabile...la partita a Bocce!
Michelle, Il presidente e gli ospiti ci salutano e ringraziano, io me ne torno a casa, consapevole di aver stretto la mano a chi ha fatto la storia e di aver visto all'opera un artista unico
Scusate se ho scritto tanto ma mi faceva piacere condividere questa storia con voi
grazie
Francesco Maramai, Osteria del Borgo Montepulciano
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