decapitati in questi giorni
Champagne Bereche et fils brut reserve
credo sia il primo champagne che bevo con calma, senza la ressa dei banchi d'assaggi o di qualche festa con etichette improbabili..che dire, piacevolmente impressionato..un naso molto ampio, salino, biscottato, con un bel frutto (come di albicocca..probabilmente sarebbe da ricondurre ad altro ma non sono riuscito a capire cosa), anche se rimane sempre un po' in sordina..la bolla, quanto mi è piaciuta la bolla, mai invadente, di grande persistenza, non se ne andava mai anche a distanza di tanto tempo dall'apertura della bottiglia..la sapidità avvertita al naso si ritrova perfettamente al palato, con un allungo niente male..bevuto con del crudo di parma stagionato 24 mesi, bologna, e bocconcini di bufala..ma credo avrei potuto berlo con qualsiasi cosa..mi è sembrato assai gastronomico.
Champagne brut cordon rouge mumm
ce l'aveva in casa mio fratello, ci siamo divertiti a vedere le differenze con quello sopra...praticamente abissali..a iniziare dal colore molto più scarico con riflessi verdognoli, naso molto statico e bolla assai più grossolana, leggermente fastidiosa all'inizio e quasi inesistente dopo un po'..inzomma, pollice verso.
chablis grand regnard 2015
mi è piaciuto, ma non mi ha impressionato, almeno non particolarmente..naso inizialmente fruttato, che si evolve in note di formaggio stagionato..interessante, ma non ho trovato grosse differenze con alcuni curtefranca bevuti di recente..ecco la bocca col curtefranca non c'entra proprio niente....pieno, quasi pesante, di grande struttura, con una bellissima retrolfazione di pesca bianca..bono bono.
Monsanto chianti classico riserva il Poggio 2007
bevuta di recente la riserva base della stessa annata ed è stato amore..qui ho ritrovato quel naso mediterraneo, olivastro, sapido, frutti rossi maturi che rimangono li per tutto il tempo della bevuta, accompagnando di tanto in tanto note di cenere, pepe verde e nocciola..a differenza dell'altra riserva qui il tannino ha ancora tanta potenza, senza pagare dazio in termini di beva..tanto tanto tanto verticale
Percarlo 2001
ce n'è voluto per farlo uscire fuori, ma che roba, frutti gialli canditi/sotto spirito, ciliegia, amarena, caffè groudon, a una certa diventa un tira e molla tra sentori terziari pronunciati e fiori appassiti. bocca di un eleganza che fa diventare la beva compulsiva, rimane sempre molto agile, complice un tannino perfettamente rientrato. ne avevo una bottiglia soltanto...
Barolo riserva valtinera san giorgio 1969
ce l'aveva in cantina un mio amico, conservazione casereccia, ma tenuto sempre coricato con umidità accettabile..esaminando la bottiglia il livello ci è sembrato buono, il colore era molto carico, di fonda ce n'era pochina, così ci è sembrato doveroso effettuare una verifica empirica
il tappo ha retto, nel senso che non si è sbriciolato o spezzato..ovviamente bagnato fino a metà, ma tutto sommato era abbastanza elastico..scolmiamo in una calice, inizialmente straccio bagnato, dopo circa un minuto il naso diventa praticamente liquirizia, perfettamente riconoscibile anche in bocca...pure la liquirizia ci saluta poco dopo, e il naso si assesta su sentori dolciastri direi, di caramello..dopo circa un'oretta emmezza si fanno avanti timidamente leggere note animali e di legno tostato..
DOMANDA: questo naso dolciastro, che volendo si poteva anche ricondurre a sentori marsalati, è indice di ossidazione rovinosa del vino sempre e comunque?