Valentini - Trebbiano d'Abruzzo 2004, lotto 5.04; 12,5% vol. Preso qui sul Forum insieme ad altre due borgognotte, stessa annata. Bottiglia certamente dimenticata all'origine, forse in cantina troppo umida (il tappo era eccessivamente imbibito e ha ceduto all'ultimo 'giro di verme'). Messa in piedi ed aperta due ore prima di mescere. Ancora leggeri toni di carbonica ed acetaldeide. Pian piano, nel calice, si apre il solito splendido ventaglio di profumi a firma del Maestro lauretano: fieno, fiori di camomilla, frutta bianca ed 'un effluvio' in retro-olfattiva di erbe aromatiche (nettissimi il basilico, il rosmarino, l'alloro) e limone. Pulizia come pochi ed ennesima conferma da questa annata 2004. A tratti mi torna alla mente la '98 per la sua nettezza che, personalmente, in quest'annata trovo più marcata. Piacevolissima ri-scoperta, questa volta in abbinamento con l'insalata di mare a base di polpo con patate.
Massimi Berucci - L'Onda 2013, bot. n° 1.076 di 1.342/0,75cl borgognotte prodotte; 13,5% vol.: Cesanese Docg Superiore (50&50 di
Cesanese di Affile e
Cesanese Comune vinificato dalla Cantina Sociale Cesanese del Piglio - FR). Dall'areale del Piglio: dai cd. "Vigneti di Casa Massimi" in località 'Colli Santi', dov'è ubicato un
clos di 7.000 mq a 550 mt s.l.m. con 1.400 ceppi degli anni '60 su suolo argilloso-vulcanico ed antico impianto ad "Alberello alto".
Bella prova d'autore, da un'idea del garbato Francesco, per questo cru firmato dai fratelli Maria Ernesta e Francesco, la nuova generazione d'imprenditori nella storica famiglia Berucci del Piglio, rispettivamente nel settore vinicolo e della ristorazione.
Bel rubino intenso e luminoso nel calice. Al naso è pulito, non intensissimo, alcolico, fruttato e floreale, con piacevoli ritorni di spezie e di rabarbaro. Fresco, succoso, glicerico e strutturato (merito del terreno vulcanico!), di agile beva. Tannino finissimo e setoso, come quello dei grandi Cesanese che, non a caso, è il 'principe del Lazio'!
Bevuto insieme a spiedini di carne in foglia d'alloro; 'trangugiato' qualche mese fa, proprio all'Antica Casa Massimi, in abbinamento con coratella d'agnello e carciofi alla romana: semplicemente divino!
