chi devi assaggiare in italia

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paolino3280
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chi devi assaggiare in italia

Messaggioda paolino3280 » 11 feb 2015 22:55

Soldera Valentini gravner miani conterno rinaldi gambelli vari pergole 90
Chianti Rodano 2006 sangiovese Fabrizio bianchi 1985 tutto opinabile certo...

Indipendentemente dal prezzo e la noterieta' chi sono gli imperdibili rappresentanti del vino italiano... Con annata o più in generale...

Altre opinioni?
alì65
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Re: chi devi assaggiare in italia

Messaggioda alì65 » 12 feb 2015 08:43

Carra di Casatico, Ariola, Ceci, Camillo Donati, Crocizia e Monte delle Vigne.....
:wink:
futuro roseo, si preannuncia un 2025 da urlo!!!
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Bordolese78
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Re: chi devi assaggiare in italia

Messaggioda Bordolese78 » 12 feb 2015 09:03

Fortunatamente in Italia esistono più "imperdibili" per regione o DOC/DOCG o vitigno...
Ridurre ad un nome secco per tipologia senza fare "torti" è affare assai arduo...

Ci ragiono... :)
gpetrus
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Re: chi devi assaggiare in italia

Messaggioda gpetrus » 12 feb 2015 09:10

Molto soggettivo.....riceverai un migliaio di nomi
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and.car
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Re: chi devi assaggiare in italia

Messaggioda and.car » 12 feb 2015 10:39

per amarone, le riserve di quintarelli anni 90.
Lo spreco della vita si trova nell’amore che non si è saputo dare, nel potere che non si è saputo utilizzare, nell'egoistica prudenza che ci ha impedito di rischiare e che, evitandoci un dispiacere, ci ha fatto mancare la felicità. [Oscar Wilde]
paolino3280
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Re: chi devi assaggiare in italia

Messaggioda paolino3280 » 12 feb 2015 21:08

si forse è troppo ampia la domanda, ma già qualche scoperta si intravede....
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Chicco76
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Re: chi devi assaggiare in italia

Messaggioda Chicco76 » 13 feb 2015 00:58

Ho impiegato 8 anni a trovare e bere "quasi" tutto quello che è stato prodotto di superlativo in Italia ... Ormai alcune bottiglie sono "comete", altre sono rarità che nessun appassionato venderà mai ...
Questo è un momento davvero difficile perché ormai sono passati davvero molti anni dalla produzione, e le migliori riuscite di ogni prodotto sono quasi sempre ante 95 ... sono cambiati gli stili, sono subentrate le mode, alcuni giustamente dicono che è cambiato il clima. Quello che è stato non sarà più, del domani non v'è certezza. L'unica cosa certa è che in Italia si sono prodotti dei veri capolavori enologici, io spero tanto che ci sia un'inversione di tendenza a quello che fu per tante cantine, capaci di produrre ed imbottigliare emozioni allo stato puro.

Conoscere il passato per comprendere il presente ... e studiare il presente per immaginare il futuro ! Il consiglio che ti do io è quello di cercare tutte le vecchie produzioni perché ti potrai fare un'idea del potenziale che abbiamo in Italia, non abbiamo nulla da invidiare al Francesi. Non ti stupire se poi le stesse aziende oggi giorno produco vini diametralmente opposti, fa parte del gioco, ormai i veri grandi produttori si contano su 4 mani ! Quello che a volte fa incazzare un appassionato è che si è passati da produzioni capaci di sfidare il tempo a prodotti da pronto consumo fruibili entro 5 anni. Ormai le certezze sono rimaste veramente poche, speriamo in qualche "nuovo" piccolo miracolo !
paolino3280
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Re: chi devi assaggiare in italia

Messaggioda paolino3280 » 13 feb 2015 14:28

Chicco76 ha scritto:Ho impiegato 8 anni a trovare e bere "quasi" tutto quello che è stato prodotto di superlativo in Italia ... Ormai alcune bottiglie sono "comete", altre sono rarità che nessun appassionato venderà mai ...
Questo è un momento davvero difficile perché ormai sono passati davvero molti anni dalla produzione, e le migliori riuscite di ogni prodotto sono quasi sempre ante 95 ... sono cambiati gli stili, sono subentrate le mode, alcuni giustamente dicono che è cambiato il clima. Quello che è stato non sarà più, del domani non v'è certezza. L'unica cosa certa è che in Italia si sono prodotti dei veri capolavori enologici, io spero tanto che ci sia un'inversione di tendenza a quello che fu per tante cantine, capaci di produrre ed imbottigliare emozioni allo stato puro.

Conoscere il passato per comprendere il presente ... e studiare il presente per immaginare il futuro ! Il consiglio che ti do io è quello di cercare tutte le vecchie produzioni perché ti potrai fare un'idea del potenziale che abbiamo in Italia, non abbiamo nulla da invidiare al Francesi. Non ti stupire se poi le stesse aziende oggi giorno produco vini diametralmente opposti, fa parte del gioco, ormai i veri grandi produttori si contano su 4 mani ! Quello che a volte fa incazzare un appassionato è che si è passati da produzioni capaci di sfidare il tempo a prodotti da pronto consumo fruibili entro 5 anni. Ormai le certezze sono rimaste veramente poche, speriamo in qualche "nuovo" piccolo miracolo !



qualche "tuo" nome o vino con annata?
Roland
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Re: chi devi assaggiare in italia

Messaggioda Roland » 14 feb 2015 10:15

qualche "tuo" nome o vino con annata?


Eddai ,comincio io facile ,facile

osso san grato 99 ,pergole 90
Importiamo vino,champagne e pata negra
Spediamo il lunedi successivo al ricevimento del pagamento
Emettiamo scontrino fiscale o fattura .

http://www.facebook.com/pages/ENOTECA-B ... 4224421705
tel: 3317841888
Nebbiolino
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Re: chi devi assaggiare in italia

Messaggioda Nebbiolino » 14 feb 2015 10:54

Ma siamo sicuri sicuri che certe meraviglie appartengano solo al passato? Io darei il tempo a tante cose belle in circolazione di arrivare all'apice...
Riprendo i nomi fatti.
L'amarone (mica riserva) 2000 di Quintarelli è un vino splendido, e una volta "cresciuto" lo sarà ancora di più. E secondo me pure il 2003 non è proprio da buttare.
Dei Pergole, mi pare che di annate mica male ce ne siano state nell'ultimo decennio - anche qui, dategli tempo...
Osso S. Grato 2006 ha ottime possibilità di diventare degno erede del '99.
In zona Brunello i nomi saranno anche sempre i soliti, ma non certo pochi: BS, Poggio di Sotto, Salvioni, Poggio al Vento, e mettiamoci pure Soldera...
La Langa è piena di realtà che negli ultimi 15 anni han dato vita a vini dal grande al grandissimo: facile citare Conterno, Mascarello, Giacosa o Rinaldi, ma poi ci sono tutti gli altri, di cui magari non si parla con altrettanta foga, ma che fanno anno dopo anno vini a cui non manca niente - Fenocchio, Cortese, Brezza, Rizzi, Principiano (poco seguito qui, ma vi assicuro che ha gran mano), A. Conterno, Cappellano, Elio Grasso, Vietti, Marchesi di Gresy, Gigi Rosso, Burlotto, lo stesso Gaja pur con tutti i se e tutti i ma... e chissà quanti ne dimentico.
Spostandoci altrove, al netto della tristissima variabilità di bottiglia, il Montepulciano 2006 di Valentini non ha nulla, ma proprio nulla da invidiare ad annate passate.
E praticamente quasi ogni regione ha il suo.
Insomma, davvero i bei tempi andati son passati? Secondo me c'è tanto, ma tanto di buono oggi, e grazie al cielo non tutto è omologazione (verso il basso).
Vero è che le perle dei casi citati se le godranno, pienamente, con ogni probabilità i nostri figli, ma... questi sono i tempi del vino. :D
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b.severini
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Re: chi devi assaggiare in italia

Messaggioda b.severini » 14 feb 2015 19:57

VALLE D'AOSTA: Les Cretes

PIEMONTE: Brovia ( Barolo Rocche e Ca'Mia ), f.ll Alessandria ( pelaverga di verduno), Ca'Viola ( dolcetto barturot), Le Piane ( tutta la produzione ), Ceretto ( barolo brunate), Castello di Neive (barbaresco santo stefano), Cieck ( erbaluce di caluso misobolo), Vietti ( barolo ravera 2010, barolo villero), Conterno giacomo ( tutta la produzione), aldo conterno ( barolo colonnello), Cortese ( barbaresco rabaja), Gaja ( non solo i pezzi famosi, anche il barolo Dagromis 2008-2010 in particolare, barbaresco 2008 da aprirci un mutuo), Giacosa ( barolo le rocche del falletto), Marchesi di Gresy ( barbaresco martinenga, camp gros martinenga), bartolo Mascarello ( barolo..e poi ancora il barolo), rinaldi ( il tre tine 2010 folgorato sulla via di Damasco!!), Prunotto ( se trovi bottiglie antecedenti il 1996-1997,intendo Barolo ma anche la barbera pian romualdo), Vajra ( barolo bricco delle viole, e per qualità/prezzo barolo albe, il riesling, barbera superiore e dolcetto "coste&fossati"... ma anche il moscato d'asti)

ALTO ADIGE: cantina terlano ( come Gaja e vajra c'è da sbizzarrirsi per quantità di prodotti e qualità, dallo chardonnay al sauvignon al pinot bianco), walch

TRENTINO: ferrari, pojer e sandri ( divertiti con loro, specie con Mario)

FRIULI: Bastianich ( vespa bianca 2011-2010), Venica ( ronco delle cime, ronco delle mele), Vie di Romans ( anche qua, divertiti su tutta la produzione, ogni anno c'è sempre qualcosa che mi stupisce o che si conferma)

TOSCANA: Riecine ( le ultime annate sono da togliersi il cappello, specie con il chianti classico che amo, ma anche e sopratutto per le selezioni), Fontodi ( come terlano, vajra e gaja), caiarossa, castellare di castellina ( i sodi di sa nicolò), corzano&paterno ( il passito e il corzano), san giusto a rentennano ( percarlo e chianti classico, ma anche il resto. mitici), isole e olena ( cepparello), cinciole ( petresco, mitico un 2006), Montevertine ( pergole torte ed ancora pergole torte), san guido con il san sassicaia, montenidoli e la sua vernaccia ed il masseto

MARCHE: Bucci

UMBRIA: il sagrantino di antonelli, magari un 2007 che tanto può ancora aspettare

CAMPANIA: fiano a colazione: feudi di san gregorio ma non solo e mi mancano ancora tante aziende da assaggiare, ma anche gli uvaggi autoctoni di Marisa Cuomo ed anche l'aglianico di mastroberardino, anche se non impazzisco in generale per l'aglianico

SICILIA : Cos e Terre nere


di sicuro ne ho dimenticati tanti, perchè ci sono tante belle aziende in giro. mancano tante regioni e ragioni di ciò, però come si diceva prima le risposte a questo tema saranno soggettive, e questa è la mia lista.

buon w-end a tutti voi,
BS
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Chicco76
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Re: chi devi assaggiare in italia

Messaggioda Chicco76 » 15 feb 2015 01:02

Credo a mio parere che si possa giudicare molto meglio il presente, come già affermavo, conoscendo il passato. Ne sono convinto sempre più quando mi capita di assaggiare prodotti che in passato erano straordinari e ora non lo sono più, o meglio, per cambi di stile o per assecondare mode d'oltralpe, hanno subito radicali cambiamenti. E' indubbio che la filosofia di un tempo era quella di creare vini da lungo invecchiamento, ora i fedeli della tradizione si contano su quattro mani e devono pure combattere con i capricci del clima.

Un vino di esempio che tutti conosciamo, il Tignanello, che non rivedrà mai più (a meno di un netto cambiamento) i fasti delle vecchie annate che ora sono pura poesia, l'85 su tutti.

Concordo con Nebbiolino che i grandi produttori continuano a fare vini meravigliosi, in alcune annate meglio di altre, come anni che furono del resto. Mi rammarico solo del copioso numero di aziende scomparse o che ha letteralmente cambiato filosofia, tutto qui. Poi spero vivamente che in Langa, tanto per fare un esempio su tutti, possano nascere capolavori del calibro dei 71, 74, 78, 82, 85 e 89 ... ma 96 a parte, negli ultimi 20 anni, ho visto pochissime grandi annate e molte mediocrità.

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