produttori del barbaresco

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gp
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Re: produttori del barbaresco

Messaggioda gp » 22 dic 2014 15:46

Non si capisce bene a cosa ti riferisci. Se alla guida GR, la metterei così: guardando all'ultima decina di anni, c'è la netta impressione che il loro giudizio sul Barbaresco base dei Produttori risenta indebitamente dell'assortimento dell'azienda in quell'annata. Se questo è vero, il loro giudizio su quel vino è poco attendibile: per dire, i YY rossi all'annata 2007 e i YY neri alla 2008 (qui osannata da Marcolandia) potrebbero avere poco a che fare con il valore effettivo di quei due vini.

La credibilità complessiva di una guida è invece una cosa che dipende dalla somma di tante di queste micro-credibilità, quindi non basta "tanare" un baffo nero di troppo o simili per concludere "è tutto sbagliato, tutto da rifare". D'altronde tu che collabori a un'altra guida dei vini te ne renderai ben conto...
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vinogodi
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Re: produttori del barbaresco

Messaggioda vinogodi » 22 dic 2014 16:01

gp ha scritto:Non si capisce bene a cosa ti riferisci. Se alla guida GR, la metterei così: guardando all'ultima decina di anni, c'è la netta impressione che il loro giudizio sul Barbaresco base dei Produttori risenta indebitamente dell'assortimento dell'azienda in quell'annata. Se questo è vero, il loro giudizio su quel vino è poco attendibile: per dire, i YY rossi all'annata 2007 e i YY neri alla 2008 (qui osannata da Marcolandia) potrebbero avere poco a che fare con il valore effettivo di quei due vini.

La credibilità complessiva di una guida è invece una cosa che dipende dalla somma di tante di queste micro-credibilità, quindi non basta "tanare" un baffo nero di troppo o simili per concludere "è tutto sbagliato, tutto da rifare". D'altronde tu che collabori a un'altra guida dei vini te ne renderai ben conto...

... non entro nel merito specifico, parlo solo del concetto di base, senza riferimento alle presunte congetture delle architetture future dei giudizi, dove ritengo comunque da brividi qualsiasi " analisi predittiva" non sostenuta da evidenze oggettive reali.
PS: Ho collaborato per anni anche con la Guida del Gambero Rosso e , purtroppo, non erano questi argomenti , seppur ameni, che mi hanno fatto desistere dal continuare a collaborare con essa, ma più una questione di pelle con alcuni personaggi in posti chiave in quella struttura... succede nelle aziende, succede e succederà anche nelle guide... 8)
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Re: produttori del barbaresco

Messaggioda gp » 22 dic 2014 16:35

vinogodi ha scritto:senza riferimento alle presunte congetture delle architetture future dei giudizi, dove ritengo comunque da brividi qualsiasi " analisi predittiva" non sostenuta da evidenze oggettive reali.

Ripeto: al netto dei paroloni, non si capisce con chi ce l'hai e cosa vuoi dire esattamente: :?:
Se ce l'hai con me, la mia "analisi predittiva" sulla guida GR 2016 a proposito del Barbaresco 2010 PdB -- peraltro semiseria e lontana dalle tue generalizzazioni in termini di credibilità globale -- è "sostenuta da evidenze oggettive reali", basta rileggere. Niente di fondamentale, eh, solo per evitare che tutto affoghi nel chiacchiericcio/cazzeggio. :roll:
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Re: produttori del barbaresco

Messaggioda giucas » 22 dic 2014 21:47

vinogodi ha scritto:
giucas ha scritto:....ma guarda un po' ....domani sera è in programma da tempo :D :...

MONTESTEFANO 1997 (...se lo trovo, è sperso in cantinetta)
MONTEFICO 2000
RABAJA 2001
MONTESTEFANO 2004
ASILI 2004
RABAJA 2005
MONTESTEFANO 2005
RABAJA 2007

Magari metterò qualche nota per i forumisti interessati.
...se leggono il forum, non possono non essere che interessati... 8)


Eccoci qua. Abbiamo dunque aperto (voti con forbice in stile parker per semplificare, per le foto mi sto attrezzando..)...
RABAJA 2007 (88-90): erbe, menta, catrame, un tocco di fruttino rosso. Freschissimo e di medio peso, sconta una notevole astringenza ed è un po' troppo amaricante. Peccato. In divenire ?..
MONTESTEFANO 2005 (91-93): per me il migliore della serie. Rosso nerastro ha un profilo inizialmente quasi agrumato, che svela poi un palato dolce e denso. Frutto in bella evidenza. Bella lunghezza. Piu' barolo che barbaresco.
RABAJA' 2005 (89-91): qualche nota impropria verdurosa sporca un po', ma tutto sommato si distende bene, anche se pare eccessivamente snello e poco complesso.
ASILI 2004 (91-93): se la gioca col Montestefano 2005 quale vincitore. Qui troverete toni chiari e luminescenti, integri ed eleganti. Vino di classe.
MONTESTEFANO 2004 (88-90): scuro e terroso, tamarindo, china. Anche qui il tannino è un po' amaro e slegato. Potente ma squilibrato.
RABAJA' 2001 ( 87-89): piccola delusione. Assai diluito e sfuggente, potrebbe essere la classica bottiglia iellata. Potrebbe...
MONTEFICO 2000 (87-89): affaticato ma ancora vivo. Toni terziari ed evoluti. Ma si beve bene, anche se la discesa è cominciata.
Per finire....dato che il Montestefano 1997 si è perso in cantinetta...
BAROLO RIS. PRAPO' 2008 SCHIAVENZA (92-94):..colore rubino classico , seppur con qualche riflesso mattonato. Caleidoscopico e potente. Alcool un po' in esubero. Molto interessante seppur ciclopico :shock: .
MORALE: i vini dei Produttori hanno bei tappi :) bella tenuta nel tempo, bella pulizia esecutiva , bel prezzo, bella reperibilità. Ma qualche volta anche ...scarsa densità interna, scarsa profondità, scarsa originalità. Poi qualche volta superano i propri limiti, se come tali li si intende, e ne escono vini in grado di posizionarsi accanto a prodotti ben piu' ambiziosi. Non è poco.
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Re: produttori del barbaresco

Messaggioda landmax » 23 dic 2014 09:42

giucas ha scritto:
vinogodi ha scritto:
giucas ha scritto:....ma guarda un po' ....domani sera è in programma da tempo :D :...

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MORALE: i vini dei Produttori hanno bei tappi :) bella tenuta nel tempo, bella pulizia esecutiva , bel prezzo, bella reperibilità. Ma qualche volta anche ...scarsa densità interna, scarsa profondità, scarsa originalità. Poi qualche volta superano i propri limiti, se come tali li si intende, e ne escono vini in grado di posizionarsi accanto a prodotti ben piu' ambiziosi. Non è poco.


Scusa, senza polemiche, ma solo per capire: leggendo le note descrittive che tu dai, mi sembra che i voti in centesimi siano alquanto generosi rispetto a quanto sembri aver riscontrato nel bicchiere (vedi ad es. Rabajà 05 e 01)... o forse il riferimento a Parker è anche al metro valutativo?
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Re: produttori del barbaresco

Messaggioda vinogodi » 23 dic 2014 09:45

landmax ha scritto:
giucas ha scritto:
vinogodi ha scritto:
giucas ha scritto:....ma guarda un po' ....domani sera è in programma da tempo :D :...

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Scusa, senza polemiche, ma solo per capire: leggendo le note descrittive che tu dai, mi sembra che i voti in centesimi siano alquanto generosi rispetto a quanto sembri aver riscontrato nel bicchiere (vedi ad es. Rabajà 05 e 01)... o forse il riferimento a Parker è anche al metro valutativo?

...paro paro... sembra il giudizio di un vino e il voto di un altro... :lol:
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Re: produttori del barbaresco

Messaggioda gp » 23 dic 2014 12:28

landmax ha scritto:
giucas ha scritto:Eccoci qua. Abbiamo dunque aperto (voti con forbice in stile parker per semplificare, per le foto mi sto attrezzando..)...
RABAJA 2007 (88-90): erbe, menta, catrame, un tocco di fruttino rosso. Freschissimo e di medio peso, sconta una notevole astringenza ed è un po' troppo amaricante. Peccato. In divenire ?..
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MONTEFICO 2000 (87-89): affaticato ma ancora vivo. Toni terziari ed evoluti. Ma si beve bene, anche se la discesa è cominciata.
Per finire....dato che il Montestefano 1997 si è perso in cantinetta...
BAROLO RIS. PRAPO' 2008 SCHIAVENZA (92-94):..colore rubino classico , seppur con qualche riflesso mattonato. Caleidoscopico e potente. Alcool un po' in esubero. Molto interessante seppur ciclopico :shock: .
MORALE: i vini dei Produttori hanno bei tappi :) bella tenuta nel tempo, bella pulizia esecutiva , bel prezzo, bella reperibilità. Ma qualche volta anche ...scarsa densità interna, scarsa profondità, scarsa originalità. Poi qualche volta superano i propri limiti, se come tali li si intende, e ne escono vini in grado di posizionarsi accanto a prodotti ben piu' ambiziosi. Non è poco.


Scusa, senza polemiche, ma solo per capire: leggendo le note descrittive che tu dai, mi sembra che i voti in centesimi siano alquanto generosi rispetto a quanto sembri aver riscontrato nel bicchiere (vedi ad es. Rabajà 05 e 01)... o forse il riferimento a Parker è anche al metro valutativo?

Secondo me sono voti in ampie fasce involontariamente travestiti da voti in piccole fasce, da qui l'apparente generosità. Proporrei di tradurre così:
(91-93), (92-94): YYY (ovvero vini eccellenti)
(88-90), (89-91): YY
(87-89): Y.

PS Salvo smentita del diretto interessato, va da sé! :wink:
Ultima modifica di gp il 23 dic 2014 15:11, modificato 1 volta in totale.
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Re: produttori del barbaresco

Messaggioda vinogodi » 23 dic 2014 14:54

gp ha scritto:...Secondo me sono voti in ampie fasce involontariamente travestiti da voti in piccole fasce, da qui l'apparente generosità. Proporrei di tradurre così:
(91-93), (92-94): YYY (ovvero vini eccellenti)
(88-90), (89-91): YY
(87-89): Y.

...nonostante tu abbia la leggiadria di un incudine da fabbro ferraio attaccato ai genitali, ti auguro buone feste sperando che prima del rapporto sessuale abituale con la tua compagna subito dopo il festeggiamento dell'ultimo dell'anno , tu non ti attardi troppo snocciolandoLe le statistiche dell'efficacia germicida del sapone intimo vaginale con cui si farà il bidè prima del rapporto che avrete senz'altro in quel frangente festivo beneaugurante... :lol:
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Re: produttori del barbaresco

Messaggioda gp » 23 dic 2014 15:10

Apprezzo moltissimo che per una volta tu non abbia abusato del consueto 8) .
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Re: produttori del barbaresco

Messaggioda gp » 23 dic 2014 15:25

gp ha scritto:Comunque a me la prima mezza bottiglia del base 2010 l'altra sera è piaciuta, vediamo come va a finire con la seconda metà.

E' andata a finire bene. Il Barbaresco 2010 dei Produttori, almeno per la mia bottiglia (lotto 13 081, ce ne saranno vari visto che sono più o meno 280.000 bottiglie), è un Nebbiolo sorridente ma tutt'altro che superficiale, esattamente come è stata questa annata per la maggior parte dei miei assaggi relativi alle Langhe, al Nord Piemonte e a un po' di Roero.
Naso floreale e gentilmente speziato, senza note surmature (in particolare i fichi presenti in altre occasioni), sapore ben portato dall'acidità che marca leggermente più dei tannini, con un cenno minerale idrocarburico che non ti aspetteresti in un base e ti fa allucinare il contributo diretto di un cru serio, frutto maturo ma senza acciaccature dolcine, alcol ben fuso (solo 14° in etichetta a differenza delle annate precedenti).

Insomma, mi trovo sostanzialmente con la valutazione dell'Espresso (16/20, traducibili in YY, giusto sulla soglia dell'invio in finale), non con quella del GR (solo Y, come ricordato sopra: la valutazione più bassa dell'ultimo decennio, ex aequo con quella del 2002 :shock: ).
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giucas
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Re: produttori del barbaresco

Messaggioda giucas » 23 dic 2014 23:21

gp ha scritto:
landmax ha scritto:
giucas ha scritto:Eccoci qua. Abbiamo dunque aperto (voti con forbice in stile parker per semplificare, per le foto mi sto attrezzando..)...
RABAJA 2007 (88-90): erbe, menta, catrame, un tocco di fruttino rosso. Freschissimo e di medio peso, sconta una notevole astringenza ed è un po' troppo amaricante. Peccato. In divenire ?..
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BAROLO RIS. PRAPO' 2008 SCHIAVENZA (92-94):..colore rubino classico , seppur con qualche riflesso mattonato. Caleidoscopico e potente. Alcool un po' in esubero. Molto interessante seppur ciclopico :shock: .
MORALE: i vini dei Produttori hanno bei tappi :) bella tenuta nel tempo, bella pulizia esecutiva , bel prezzo, bella reperibilità. Ma qualche volta anche ...scarsa densità interna, scarsa profondità, scarsa originalità. Poi qualche volta superano i propri limiti, se come tali li si intende, e ne escono vini in grado di posizionarsi accanto a prodotti ben piu' ambiziosi. Non è poco.


Scusa, senza polemiche, ma solo per capire: leggendo le note descrittive che tu dai, mi sembra che i voti in centesimi siano alquanto generosi rispetto a quanto sembri aver riscontrato nel bicchiere (vedi ad es. Rabajà 05 e 01)... o forse il riferimento a Parker è anche al metro valutativo?

Secondo me sono voti in ampie fasce involontariamente travestiti da voti in piccole fasce, da qui l'apparente generosità. Proporrei di tradurre così:
(91-93), (92-94): YYY (ovvero vini eccellenti)
(88-90), (89-91): YY
(87-89): Y.

PS Salvo smentita del diretto interessato, va da sé! :wink:


Mi pare una buona esegesi. Le note erano rilassate, ateoretiche, intuitive. In piu' non ambisco a pubblicare la Nuova Grammatica della Critica Enologica Pura. Non possiedo l'arguzia barocca del Maroni, la sintetica universalità del Cernilli, il colto citazionismo del Rizzari-Gentili, il pirotecnico immaginario del Vinogodi , ecc...ecc....
Pero' da parte mia:...un vino può avere un buon punteggio anche se ha qualche difetto. E penso che a chi mi legge sul forum interessi quale sia. A me interesserebbe. Se no i vini sono tutti buoni , diciamo da 90 punti in su. E' un po' quello che succede con certa critica americana.
Ma non voglio farla lunga: è solo vino, mica Proust :wink: .
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Re: produttori del barbaresco

Messaggioda vinogodi » 24 dic 2014 14:26

giucas ha scritto:
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landmax ha scritto:
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RABAJA 2007 (88-90): erbe, menta, catrame, un tocco di fruttino rosso. Freschissimo e di medio peso, sconta una notevole astringenza ed è un po' troppo amaricante. Peccato. In divenire ?..
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RABAJA' 2005 (89-91): qualche nota impropria verdurosa sporca un po', ma tutto sommato si distende bene, anche se pare eccessivamente snello e poco complesso.
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MONTESTEFANO 2004 (88-90): scuro e terroso, tamarindo, china. Anche qui il tannino è un po' amaro e slegato. Potente ma squilibrato.
RABAJA' 2001 ( 87-89): piccola delusione. Assai diluito e sfuggente, potrebbe essere la classica bottiglia iellata. Potrebbe...
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Per finire....dato che il Montestefano 1997 si è perso in cantinetta...
BAROLO RIS. PRAPO' 2008 SCHIAVENZA (92-94):..colore rubino classico , seppur con qualche riflesso mattonato. Caleidoscopico e potente. Alcool un po' in esubero. Molto interessante seppur ciclopico :shock: .
MORALE: i vini dei Produttori hanno bei tappi :) bella tenuta nel tempo, bella pulizia esecutiva , bel prezzo, bella reperibilità. Ma qualche volta anche ...scarsa densità interna, scarsa profondità, scarsa originalità. Poi qualche volta superano i propri limiti, se come tali li si intende, e ne escono vini in grado di posizionarsi accanto a prodotti ben piu' ambiziosi. Non è poco.


Scusa, senza polemiche, ma solo per capire: leggendo le note descrittive che tu dai, mi sembra che i voti in centesimi siano alquanto generosi rispetto a quanto sembri aver riscontrato nel bicchiere (vedi ad es. Rabajà 05 e 01)... o forse il riferimento a Parker è anche al metro valutativo?

Secondo me sono voti in ampie fasce involontariamente travestiti da voti in piccole fasce, da qui l'apparente generosità. Proporrei di tradurre così:
(91-93), (92-94): YYY (ovvero vini eccellenti)
(88-90), (89-91): YY
(87-89): Y.

PS Salvo smentita del diretto interessato, va da sé! :wink:


Mi pare una buona esegesi. Le note erano rilassate, ateoretiche, intuitive. In piu' non ambisco a pubblicare la Nuova Grammatica della Critica Enologica Pura. Non possiedo l'arguzia barocca del Maroni, la sintetica universalità del Cernilli, il colto citazionismo del Rizzari-Gentili, il pirotecnico immaginario del Vinogodi , ecc...ecc....
Pero' da parte mia:...un vino può avere un buon punteggio anche se ha qualche difetto. E penso che a chi mi legge sul forum interessi quale sia. A me interesserebbe. Se no i vini sono tutti buoni , diciamo da 90 punti in su. E' un po' quello che succede con certa critica americana.
Ma non voglio farla lunga: è solo vino, mica Proust :wink: .
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Re: produttori del barbaresco

Messaggioda gp » 24 dic 2014 15:47

giucas ha scritto:Pero' da parte mia:...un vino può avere un buon punteggio anche se ha qualche difetto. E penso che a chi mi legge sul forum interessi quale sia. A me interesserebbe. Se no i vini sono tutti buoni , diciamo da 90 punti in su. E' un po' quello che succede con certa critica americana.

Paragrafo un po' ingarbugliato che proverei a dividere in due:
giucas ha scritto: [se] un vino (...) ha qualche difetto (...) penso che a chi mi legge sul forum interessi quale sia. A me interesserebbe.

Su questo sfondi una porta aperta. In tanti qui sul forum abbiamo detto che una valutazione non accompagnata da uno straccio di descrizione lascia il tempo che trova, quindi ben vengano i dettagli, positivi e negativi.

giucas ha scritto:Pero' da parte mia:...un vino può avere un buon punteggio anche se ha qualche difetto. (...) Se no i vini sono tutti buoni , diciamo da 90 punti in su. E' un po' quello che succede con certa critica americana.

Questa parte invece mi pare contraddittoria. Sei tu che hai dato 90 punti a un vino che in base alla tua descrizione sembra avere più difetti che pregi ("qualche nota impropria verdurosa sporca un po', ma tutto sommato si distende bene, anche se pare eccessivamente snello e poco complesso"), tanto è vero che qualcuno ti ha chiesto proprio se per caso stavi usando un metro "ammericano". Un vino del genere dovrebbe invece essere ben lontano dalla soglia dell'eccellenza.
Bada che queste osservazioni non hanno niente a che fare con la "Nuova Grammatica della Critica Enologica", è solo che siccome hai usato credo per la prima volta uno strumento sintetico che è utile ai forumisti per scambiarsi le loro impressioni (il voto) ti stiamo dicendo che potrebbe essere utile allinearlo meglio con le tue descrizioni, anche per evitare che chi ti legge pensi che forse è il voto quello che rappresenta meglio le tue impressioni. Tutto qui.
gp
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marcolandia
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Re: produttori del barbaresco

Messaggioda marcolandia » 29 dic 2014 14:47

gp ha scritto:
marcolandia ha scritto:il base sopratutto è un acquisto sicuro a quel prezzo (se poi trovi i lotti giusti, come la 2006 dove sono finite le riserve...)

A suo tempo avevamo accertato che i lotti di quell'annata che contenevano le riserve declassate erano finiti (tutti?) negli USA. Infatti la decisione di non fare le riserve era stata presa in corso d'opera, diversamente dal solito, per cui quel vino era finito nel secondo imbottigliamento, destinato appunto all'esportazione (conclusione basata sulle dichiarazioni dell'azienda, numeri di lotto imprecisati).



Numero di lotto precisi, sembra.
http://www.finewinegeek.com/produttori/ ... resco.html
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Re: produttori del barbaresco

Messaggioda gp » 30 dic 2014 16:45

Grazie, marcolandia.
Quindi c'è stato un terzo e ultimo imbottigliamento in quell'annata senza riserve, che potrebbe essere finito anche in Italia. Curioso che sia iniziato ben un anno dopo la conclusione del secondo imbottigliamento, che invece era avvenuto a ridosso del primo: forse questo succede solo nelle annata senza riserve. Dal lotto dell'annata 2007 riprodotto sullo stesso sito, risulta pure che quest'ultimo imbottigliamento della 2006 è successivo almeno a un imbottigliamento dell'annata seguente (idem per un lotto della 2009 che risulta successivo al lotto della 2010 che ho riportato sopra).

Curiosi anche gli imbottigliamenti slow che durano 2-3 settimane ciascuno :o, producendo 3 o 4 lotti spaziati di qualche giorno. Normalmente se mi accorgo di avere registrato a distanza di tempo due lotti del tipo "anno-giorno" molto simili ma non identici (in questo caso per esempio 10.144 e 10.148) penso di avere sbagliato qualcosa, invece a quanto pare esiste anche questa possibilità!
gp

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