
La Vigna Rionda in giornata uggiosa...
Dopo una difficile organizzazione (alcuni produttori hanno già finito i Barolo 2010, altri sono difficilmente raggiungibili es. Accomasso) abbiamo passato una impegnativa ma gratificante giornata tra le colline del Barolo:
prima visita da Massolino, organizzatissimi nell’accoglienza, hanno però esaurito già diverse referenze, prezzi da enoteca se non più alti. Parzialmente deluso dalla linea base con una barbera 2013 davvero semplice, meglio il dolcetto 2013 dal bel tannino di Serralunga, non male il nebbiolo 2012. Per quanto riguarda i Barolo trascurabile seppur ben fatto il Parussi 2008, si riscatta ampiamente con Margheria 2010 di gran bella materia e Vigna Rionda 2008, più profondo e con una bocca di bella freschezza.
Andando a pranzo al agriturismo Cà del Re del Castello di Verduno prima siamo riusciti a fare un salto in cantina, gentilissimo il sig. Bianco che ci ha fatto assaggiare: il piacevole nebbiolo 2013 da vigne di Barbaresco, già ottimo il Barbaresco 2011 di spezie e fiori, non male il Faset 2008 più elegante, ma il migliore tra i Barbaresco è il Rabajà 2010 fruttato-fragrante-fresco.
Barolo Massara 2009 di gran profondità, terroso a tratti, bocca ricca e severa, ottimo.
Mangiato direi piuttosto bene all’agriturismo, ottime le quaglie all’arneis e tartufo nero… Abbiamo assaggiato i Verduno Basadone 2013, ancora giovanissimo, molto delicato-floreale-pepato.
E via di corsa da Cavallotto, ci accompagna la gentilissima Ilaria, fa strano vedere affiancate botti giganti e vecchissime da 100 hl a lucidissimi rotomaceratori, se non altro scelta singolare… I vini hanno sicuramente molto carattere, sono ricchi e duri, abbisognano di tempo per trovare equilibrio in tutta quella materia, “gnucchi” direi, ma la materia è buona e aspetteremo pazientemente:
Barbera vigna del cuculo 2011 ancora da farsi, piena e decisa in bocca, a tratti calda, Barolo Bricco Boschis 2010 terroso e balsamico, dalla bocca compatta, miglior assaggio. Barolo Ris. Vignolo 2008 più floreale e dalla bocca un poco più rotonda, o meglio di minor irruenza, e Vigna San Giuseppe 2008 che spiazza per una strana nota un po’ insistita di caffè e radici, è il migliore però in bocca, con bella freschezza ed eleganza.
Finale da Ettore Germano, dove ci seguirà il figlio sedicenne, già preparatissimo, ottimo l’alta langa brut 2011 dal fruttato rosso e bocca abbastanza rotonda ma di bella sapidità, niente di chè ma simpatico il rosè brut da nebbiolo, molto interessante la nas-cetta 2013 dal naso esotico, sempre ottimo l’Herzù 2013, leggermente deluso da dolcetto e barbera 2013, sicuramente fragranti e freschi ma un po’ semplicioni, meglio il nebbiolo 2013 dal deciso tannino serralunghiano. Capitolo Barolo: Prapò 2009 elegante e floreale al naso, bocca più “facile” ma dal tannino severo, Cerretta 2009 con più struttura e naso più profondo e speziato, Lazzarito Riserva 2008 un po’ impreciso e stanco, ma forse la bottiglia era aperta da qualche giorno.
Bella giornata intensa, alla fine della quale mi sono fatto l’idea che la 2010 in langa ha dato ottimi Barolo, con una bella freschezza ed eleganza che li porterà lontano, in qualche caso mi è sembrato di trovare un centro bocca leggermente diluito, ma forse è solo questione di trovare più equilibrio col tempo. Prezzi decisamente in ascesa per tutti, mi sembra. 2010 esauriti in anticipo per molti, qualcuno ha addirittura faticato a finire gli ultimi 2009 perchè tanti attendevano i 2010...
Annata 2014 difficilissima anche in langa, sembra che il buon tempo a settembre e ottobre abbia in parte salvato il nebbiolo, ma senza miracoli, vedremo.