gp ha scritto:Questa la notizia apparsa il mese scorso sul sito del Consorzio, al momento dell’inaugurazione del primo piano del Mercato Centrale di Firenze: “la Chianti Classico Company, società partecipata dell’omonimo Consorzio, apre l’unica Enoteca di MCF, nuovo quartier generale del Chianti Classico nel cuore del capoluogo toscano”. Si parlava di 1.200 etichette, anche se non solo della denominazione.
Allettato dalla prospettiva di trovare aziende chiantigiane introvabili a Roma, di passaggio a Firenze ho fatto un salto lì.
Ho trovato una disorganizzazione che non mi aspettavo. Intanto la carta dei vini non c’è, per cui si scelgono i vini a vista dagli scaffali non proprio ordinatissimi. Ma ancora più sorprendente è il fatto che a 3 settimane dall’apertura un numero non trascurabile di vini fossero già esauriti (e nemmeno in riordino): questa la risposta del cortese addetto alla domanda ricorrente “Vedo che dell’azienda X sugli scaffali avete la riserva, per caso avete anche il “base” che mi interesserebbe?” In un paio di casi le bottiglie già esaurite mi sono state gentilmente procurate raschiando il barile del vicino ristorante, per un altro vino sono stato io stesso a causare l’esaurimento, comprando quella che è risultata essere l’ultima bottiglia.
Non ho approfondito, ma molto probabilmente si è privilegiata l’estensione alla profondità: da varie parti si legge che la dotazione iniziale dell’enoteca era di 4.000 bottiglie, che se fosse vero equivarrebbe a 3-4 per etichetta. Peraltro quelle che ho visto io, al netto degli esaurimenti che ho detto, a occhio erano poche centinaia di etichette, d’altronde più che sufficienti per la funzione di mescita, dato che il primo piano del Mercato Centrale di Firenze è uno spazio di medie dimensioni, non una piazza d’armi.
Insomma, l’impressione è che se si vuole fare un’Enoteca regionale del Chianti Classico bisognerebbe cercare uno spazio più adeguato che consenta adeguati stoccaggi e sia libero della funzione di mescita / wine bar al servizio di chi si serve ai vari punti di ristorazione. Il corner del Mercato Centrale di Firenze potrebbe avere invece un’altra funzione, non di “quartier generale” come dice il Consorzio ma di “negozio bandiera”, con un numero di etichette realisticamente limitato e adattato alle dimensioni e alle caratteristiche del luogo in cui è inserito.
Qualcun altro è stato lì?
Ci sono stato quasi un mese fa, credo fosse aperta da due giorni. Anche a me ha dato l'impressione di essere disorganizzata. Anche la sezione mescita è molto provvisoria, a parte la inaccettabile stupidaggine di avere un bancone con sgabelli e poi essere obbligati ad andare a fare la fila alla cassa per lo scontrino. In pratica ti siedi e non ti servono, devi scegliere in piedi alla cassa senza una lista, ma solo con tre livelli di vino, base, riserva, selezione. Paghi poi ti siedi e chiedi. Se poi non c'è il vino te ne danno un altro. E' successo a me, ho pagato per un riserva, ho chiesto il produttore e mi hanno servito il base... non ho protestato perché ero con la famiglia...
