Andyele ha scritto:katarum ha scritto:Il cecchini: Posto carino, ciccia di ottima qualità e personale simpatico
Si, si soprattutto il cameriere con il tatuaggio era di una simpatia fuori dal normale, vero papero?
katarum ha scritto:Porzioni di carne imbarazzanti e prezzo troppo alto (però c'era anche il pinzimonio e la patata, che culo.... ).
per me il pinzimonio è stata la salvezza, senno mi toccava fermammi davvero all'autogril!
Lasciamo stare, se ci ripenso mi ribolle ancora il sangue.
Felicissimo di aver incontrato finalmente gli amici della Confraternita, madonna che branco di fave............

, con cui ho passato una giornata tutta all'insegna della goliardìa e del puro divertimento, anche se abbiamo provato in qualche modo a dare un certo ordine alla degustazione/bevuta, e direi che ci siamo riusciti. Comunque grazie a tutti per la piacevolissima compagnia.
Veniamo al bevuto: per cominciare direi che il sangiovese ha stracciato il nebbiolo senz'appello, ma secondo me era abbastanza prevedibile........
Fra le due bollicine con cui abbiamo bagnato il becco all'inizio, io sono l'unico ad aver preferito il Jacquesson, e questo la dice lunga su quanto ne capisca della tipologia

. Il Giulio per me soffre ancora un po' troppo il legno e l'ho sentito leggermente sovradosato. Lo champagne, invece, a dispetto di un naso molto "dolce", era una bella lama di acidità, un aperitivo fantastico.
Sui vini, preferisco non fare una classifica, devo dire che mi ha sorpreso la bella prova compatta che ha dato il sangiò di Montalcino; se si toglie il Pacenti, gli altri vini se la sono giocata alla grande e li ho tutti preferiti al Pergole, unico rappresentante chiantigiano. I migliori? Beh, quando ti metti a tavola e mangi, il Poggio di Sotto si batte davvero male, e sinceramente non riuscirei a scegliere tra lo '01 e lo '04, che abbiamo bevuto. Entrambi succosi e deliziosi.
Sul Poggio al Vento, per integrare quel che ha scritto Katarum, secondo me non è affatto uscito con le ossa rotte, anzi, direi tutt'altro. Ha solo avuto lo sculo di capitare in batteria con il Monprivato, il miglior nebbiolo della giornata, che per ironia della sorte era anche a posto

, e che quindi non gli ha dato scampo(grazie becho per questa boccia

).
Fra gli altri nebbioli, mi ha colpito il Montefico di Roagna, oltretutto bevuto in fondo come bicchiere della staffa, quando eravamo già tutti belli carichi, ed è riuscito lo stesso a risvegliare la mia attenzione. Gran bella boccia, un barbaresco più di eleganza che di potenza.
Invece, mi è dispiaciuto di non essere riuscito ad apprezzare il vin santo, un po' perché l'ho bevuto quando ci eravamo già alzati tutti, un po' perché la tipologia "vino dolce" non sta nelle mie corde, neanche trattandosi come in questo caso di un grande vin santo toscano.
Comunque grazie a tutti di nuovo, anche per le belle bottiglie che generosamente avete messo in tavola.
Alla prossima

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