The Wine Trio Private Tasting 2015 a Marano di Valpolicella

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Alberto
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Marano di V.lla

Messaggioda Alberto » 07 apr 2014 16:28

vinogodi ha scritto:...non fate prima a descrivere i vini che "non" avete bevuto? ... :lol:

Beh, 29 assaggi in un pomeriggio intero non mi sembra un numero spropositato...c'è chi solo da Nikolaihof a Cerea se n'è fatti una 15ina in un singolo stand... :wink: :D
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Marano di V.lla

Messaggioda davidef » 07 apr 2014 18:42

Alberto, una mia curiosità, perchè ritieni importante riportare la gradazione alcolica ? non crea già una barriera tra alcuni bevitori ed li vino ?

ad esempio lo Chardonnay Baracca...qualcuno leggendo 15°manco va sulla nota...

non capisco che utilità se ne possa trarre, parere personale ovviamente

:wink:
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Marano di V.lla

Messaggioda Alberto » 07 apr 2014 18:54

Non lo ritengo importante Davide, semplicemente è un'informazione di completamento che mi sento di dare quando scrivo una nota; se qualcuno solo perché scrivo 15% sullo chardonnay di Miani non legge nemmeno la nota di degustazione che segue, non è un problema mio ma piuttosto ricadiamo nel territorio della 180, che non sono i gradi ma il numero della Legge Basaglia... :roll: :lol: :mrgreen:

Tra l'altro è anche una questione di metodo: se ad inizio degustazione comincio ad annotarmele, normalmente continuo per tutti i vini che assaggio, e dato che ho iniziato il thread con gli assaggi di due anni fa in cui ho segnato tutte le gradazioni, ho continuato l'anno scorso e quest'anno anche per ragioni di uniformità.
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Marano di V.lla

Messaggioda Alberto » 08 apr 2014 16:56

IL RESTO PARTE PRIMA: NORD ITALIA

Tabaka, Kà Mancinè, 2013 (12%)
Bianco "sperimentale" da uve massarda, tirato in poche centinaia di pezzi. Partenza quasi solo all'insegna di vaghi toni medicinali, poi una mandorla cruda quasi pungente/chimica, nel tempo per fortuna si ingentilisce e si armonizza un po' al naso, rimanendo ultra-secco in bocca. Non il più facile dei bianchi, va detto.

Sciakk, Kà Mancinè, 2013 (12,5%)
Rosato di rossese. Fruttino più pronunciato del 2012 bevuto lo scorso anno, rimane di fondo quella nota idrocarburica che mi fa impazzire. Secchissimo pure questo, quasi sabbioso, rabbioso. Confermo il seguente giudizio sintetico: slurp.

Rossese di Dolceacqua Etichetta Nera, Kà Mancinè, 2012 (14%)
Nuova etichetta che raccoglie solo il frutto della parte alta della vigna Galeae. Frutta rossa matura e balsamicità, ed il medesimo imprinting tabaccoso del Galeae 2011 assaggiato un anno fa. Bocca fragolosa, voluminosa, rotonda. Una divagazione, però mi piace.

Dolomiti Pinot Nero, Dalzocchio, 2010 (13,5%)
Il solito bel ventaglio al naso, se gli dai il giusto tempo di esprimersi: fruttino di bosco appena appena acerbo, poi arancia rossa ed un boisé di legni aromatici, elegante. Bocca snella e nervosa, più magra del 2009 ma non meno proporzionata e soddisfacente: bel vino, sì sì.

Carema Etichetta Nera, Produttori di Carema, 2010 (13%)
Etichetta nera. Frutto rosso ed agrumi, poi legna arsa nel tempo, vino di proporzioni relative ma di una coerenza naso-bocca esemplare, su di un registro delicato, setoso, agile. OK.

Carema Riserva, Produttori di Carema, 2009 (13,5%)
Di bianco vestito. :wink: Speziatura chiara ed una florealità generica ma pulitissima, poi una prugna leggermente confetturata, bocca di tutt'altro calibro rispetto al base, lunga, matura e dall'impianto tannico potente, da nebbiolo vero.

Barolo Brunate, Francesco Rinaldi, 2010 (14%)
Questo, come il vino seguente, mi ha ha fatto capire il significato della tanto famigerata fase di apertura e di approcciabilità giovanile di un Barolo nel suo primo anno di vita dall'imbottigliamento. Arancia rossa e cioccolata bianca, morbido e suadente nei tannini, un Barolo "da merenda" dalla beva scandalosamente facile.

Barolo Cannubi, Francesco Rinaldi, 2010 (14%)
Diverso registro espressivo, ma immutata facilità di approccio: polpa di frutta rossa matura ed un tannino tirato su di 2-3 livelli rispetto al Brunate, sicuramente segno di un "target" più ambizioso. Un plauso a Francesco Rinaldi per la precisione e la trasparenza caratteriale dei due cru, davvero.

Valtellina Sforzato, Balgera, 1999 (14,5%)
Cuoio e legno vecchio al naso, trama di bocca allentata, quasi "sfatta" (occhio: non prendete per male questo descrittore: il vino in sè ha un suo fascino), con tannini completamente risolti e sentori di appassimento praticamente nulli. In beva, e non aspetterei altro tempo.

CONTINUA...
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Marano di V.lla

Messaggioda Alberto » 08 apr 2014 17:47

IL RESTO PARTE SECONDA (E ULTIMA): TOSCANA E...

Chianti Classico Castello di Lamole, Fattoria di Lamole/Le Stinche/Paolo Socci, 2010 (13,5%)
Comunque vogliate chiamare l'azienda, c'è l'imbarazzo della scelta. :lol: Frutto dalla coloritura chiara e non certamente con l'ossessione della maturità, affiancato da una suggestione quasi polverosa, molto asciutta, bocca invece piuttosto piena e carnosa, con la polverosità che però ritorna sul secco finale. Detto così può sembrare spiacevole, ma non lo è assolutamente. Un Chianti che brama il cibo.

Chianti Classico Riserva Vigna Castello di Lamole, Fattoria di Lamole/Le Stinche/Paolo Socci, 2008 (14%)
Indovinate un po'? Ritorna la nota polverosa! Questa volta però sotto la forma più precisa, ed in ultima analisi piacevole, di speziatura di pepe bianco. In bocca anche toni ematici, che contribuiscono a dare un'impressione complessiva di un vino quasi ombroso, umorale, senza però che la scorrevolezza della beva ne abbia a soffrire. Finale lungo e "vecchio stile", tutto sulla spezia bruna, da vecchia botte. Che caratterino!

Chianti Classico Antico Lamole Vigna Grospoli, Fattoria di Lamole/Le Stinche/Paolo Socci, 2009 (14,5%)
Un universo altro, parallelo, racchiuso nel medesimo microcosmo di Lamole, mi verrebbe da dire: un vino di una golosità, di una succosità, di un'ariosità del frutto rosso semplicemente stupefacenti, il tutto inserito in un quadro di totale rigore terroso e minerale. Vino di alto concetto, affascinantissimo.

VV (Vieille Vigne), Montecalvi, 2007 (14%)
Si ritorna sulla terra con questo vino sostanzioso, molto pieno di frutto leggermente cioccolatato (non troppo scuro però), ma anche non proprio rifinitissimo e pure striato di una certa vegetalità dei profumi. Gestisce tutto sommato bene la grande ricchezza di materia conferita da questa vigna di sangiovese di Greve in Chianti Classe 1932, con protesi del 5% di cabernet sauvignon: col tempo sbanda un po' al naso verso toni di segatura, ma nulla di gravissimo. Una manina più leggera in cantina forse gioverebbe, così come l'estromissione del cabernet, ma sono comunque curioso di risentirlo in altra annata più fresca, non amando io molto la 2007 in Toscana in genere.

Maccone, Donato Angiuli, 2012 (15,5%)
Chiusura per quest'anno al TWT Private Tasting con questo primitivo gioiese da vecchie vigne ad alberello, che rincontro dopo parecchi anni (mi ricordo di un 2005 purtroppo con gravi problemi, credo di rifermentazione in bottiglia); questo difficilmente può rifermentare essendo ben secco e discretamente teso, semplice ma schietto di tanta prugna e terra. Si fa bere.
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Marano di V.lla

Messaggioda arnaldo » 08 apr 2014 20:53

Grazie Alberto per le belle note!
follow my tasting notes and pics on http://instagram.com/ARNALDO2262/
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Marano di V.lla

Messaggioda Alberto » 09 apr 2014 12:13

Ti ringrazio Aldone caro! :D
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Marano di V.lla

Messaggioda andrea » 09 apr 2014 15:48

Alberto ha scritto:Barolo Brunate, Francesco Rinaldi, 2010 (14%)
Questo, come il vino seguente, mi ha ha fatto capire il significato della tanto famigerata fase di apertura e di approcciabilità giovanile di un Barolo nel suo primo anno di vita dall'imbottigliamento. Arancia rossa e cioccolata bianca, morbido e suadente nei tannini, un Barolo "da merenda" dalla beva scandalosamente facile.

Barolo Cannubi, Francesco Rinaldi, 2010 (14%)
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Faccio fatica a credere che i vini di F. Rinaldi 2010 siano così approcciabili.... per carità, ti credo, meravigliato ma ti credo...
Ti amo Licia!!!
mangè mangè nu sèi chi ve mangià

Spedisco entro 5 giorni lavorativi, sempre che riesca a trovare i vini nel casino della mia cantina
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Marano di V.lla

Messaggioda Alberto » 09 apr 2014 16:37

andrea ha scritto:Faccio fatica a credere che i vini di F. Rinaldi 2010 siano così approcciabili.... per carità, ti credo, meravigliato ma ti credo...

Eh, ma non consideri che il 5 Aprile era giorno fiore... :wink:

Scherzi a parte, si leggeva spesso di vini piuttosto rustici e "vecchio stile" da quest'azienda tempo fa, invece assolutamente per i due assaggiati Sabato scorso non era il caso, anzi. La facilità (che non è però diluizione) ha stupito anche me.
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Marano di V.lla

Messaggioda Sydney » 09 apr 2014 17:45

Alberto, sbaglio o in friuli c'è un bel filotto di annate poco fortunate?

p.s. Complimenti per le note, sempre un piacere leggerti. :wink:
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Marano di V.lla

Messaggioda Alberto » 09 apr 2014 17:56

Sydney ha scritto:Alberto, sbaglio o in friuli c'è un bel filotto di annate poco fortunate?

p.s. Complimenti per le note, sempre un piacere leggerti. :wink:

Non penso, diciamo che più che il clima in sè (tanto da metà Settembre piove sempre tutti gli anni... :mrgreen: ) noto che ad incidere c'è sempre il fattore grandine che tende a colpire a macchia di leopardo: al Ronco del Gnemiz per esempio è grandinato 2 giorni di seguito lo scorso Giugno, risultato produzione 2013 dimezzata, nel 2011 invece ci sono state grandinate in Collio ma anche lì con andamento irregolare.
Parere personale: a me la 2011 piace abbastanza per i bianchi, nel senso che calda è stata calda ma all'apparenza meno della 2012 o per lo meno in maniera più gestibile in vigna per evitare che il frutto "cuocesse", e i vini hanno struttura ed alcol ma non sono sfuocati. La '11 mi sembra interessante anche per i rossi. La 2010 è parecchio più sottile e come ho già detto altre volte è buona per i bianchi ma non per i rossi; i 2009 mi piacciono in genere sia in bianco che in rosso e secondo me per i rossi è stata superlativa.

Grazie per i complimenti Christian! :D
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Marano di V.lla

Messaggioda paperofranco » 09 apr 2014 18:41

Alberto ha scritto:IL RESTO PARTE SECONDA (E ULTIMA): TOSCANA E...

[
Chianti Classico Antico Lamole Vigna Grospoli, Fattoria di Lamole/Le Stinche/Paolo Socci, 2009 (14,5%)
Un universo altro, parallelo, racchiuso nel medesimo microcosmo di Lamole, mi verrebbe da dire: un vino di una golosità, di una succosità, di un'ariosità del frutto rosso semplicemente stupefacenti, il tutto inserito in un quadro di totale rigore terroso e minerale. Vino di alto concetto, affascinantissimo.

[.


Eh sì, vino di indubbio fascino e di alto livello.

Madonna però che palle con queste note, Alberto........... :mrgreen:
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Marano di V.lla

Messaggioda paperofranco » 09 apr 2014 18:41

Alberto ha scritto:IL RESTO PARTE SECONDA (E ULTIMA): TOSCANA E...

[
Chianti Classico Antico Lamole Vigna Grospoli, Fattoria di Lamole/Le Stinche/Paolo Socci, 2009 (14,5%)
Un universo altro, parallelo, racchiuso nel medesimo microcosmo di Lamole, mi verrebbe da dire: un vino di una golosità, di una succosità, di un'ariosità del frutto rosso semplicemente stupefacenti, il tutto inserito in un quadro di totale rigore terroso e minerale. Vino di alto concetto, affascinantissimo.

[.


Eh sì, vino di indubbio fascino e di alto livello.

Madonna però che palle con queste note, Alberto........... :mrgreen:
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Marano di V.lla

Messaggioda Alberto » 10 apr 2014 09:34

Alberto ha scritto:Sauvignon, Miani, 2012 (14,5%)
Unico sauvignon di Pontoni nel millesimo, considerato non all'altezza del precedente in cui era uscito addirittura con tre (o quattro perfino? :roll: ) etichette singole (vedansi le note dello scorso anno).

E infatti, avevo come la sensazione di aver scritto una minchiata! Nemmeno mi sono messo a rileggermele, le note dello scorso anno... :roll:

Pontoni ha diversificato gli imbottigliamenti di friulano 2011 in "base", Buri e Filip, ed a quanto pare in una quarta selezione, Gramogliano (così riporta Slow Wine 2013). Mentre per quanto riguarda il sauvignon ha prodotto, come da qualche anno ormai, le due selezioni Banel e Saurint.

Dell'annata 2012 sono andati in bottiglia un solo sauvignon e due friulano, il Filip ed un "base" che comprende vigne più giovani (tra cui quella detta delle Zitelle a Buttrio, piantata assieme a Paolo Meroi) oltre al Buri non prodotto.
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Marano di V.lla

Messaggioda vinogodi » 10 apr 2014 17:18

Alberto ha scritto:
Alberto ha scritto:Sauvignon, Miani, 2012 (14,5%)
Unico sauvignon di Pontoni nel millesimo, considerato non all'altezza del precedente in cui era uscito addirittura con tre (o quattro perfino? :roll: ) etichette singole (vedansi le note dello scorso anno).

E infatti, avevo come la sensazione di aver scritto una minchiata! Nemmeno mi sono messo a rileggermele, le note dello scorso anno... :roll:

Pontoni ha diversificato gli imbottigliamenti di friulano 2011 in "base", Buri e Filip, ed a quanto pare in una quarta selezione, Gramogliano (così riporta Slow Wine 2013). Mentre per quanto riguarda il sauvignon ha prodotto, come da qualche anno ormai, le due selezioni Banel e Saurint.

Dell'annata 2012 sono andati in bottiglia un solo sauvignon e due friulano, il Filip ed un "base" che comprende vigne più giovani (tra cui quella detta delle Zitelle a Buttrio, piantata assieme a Paolo Meroi) oltre al Buri non prodotto.

...dimostrando un sense of marketing da vero stratega commerciale... perchè non tre Cru di Calvari? D'altronde, 300 bocce sono un'enormità e nell'area in cui viene coltivato vuoi che ogni metro quadrato non abbia una peculiarità ? 8)
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Marano di V.lla

Messaggioda videodrome » 10 apr 2014 17:36

vinogodi ha scritto:
Alberto ha scritto:
Alberto ha scritto:Sauvignon, Miani, 2012 (14,5%)
Unico sauvignon di Pontoni nel millesimo, considerato non all'altezza del precedente in cui era uscito addirittura con tre (o quattro perfino? :roll: ) etichette singole (vedansi le note dello scorso anno).

E infatti, avevo come la sensazione di aver scritto una minchiata! Nemmeno mi sono messo a rileggermele, le note dello scorso anno... :roll:

Pontoni ha diversificato gli imbottigliamenti di friulano 2011 in "base", Buri e Filip, ed a quanto pare in una quarta selezione, Gramogliano (così riporta Slow Wine 2013). Mentre per quanto riguarda il sauvignon ha prodotto, come da qualche anno ormai, le due selezioni Banel e Saurint.

Dell'annata 2012 sono andati in bottiglia un solo sauvignon e due friulano, il Filip ed un "base" che comprende vigne più giovani (tra cui quella detta delle Zitelle a Buttrio, piantata assieme a Paolo Meroi) oltre al Buri non prodotto.

...dimostrando un sense of marketing da vero stratega commerciale... perchè non tre Cru di Calvari? D'altronde, 300 bocce sono un'enormità e nell'area in cui viene coltivato vuoi che ogni metro quadrato non abbia una peculiarità ? 8)

:D :D in effetti sui bianchi Miani mi pare faccia troppi cru...

Domanda per i conoscitori perché non ne vedo in giro: ma quante bott fa Miani di Chardonnay Baracca ed è vero che il costo è quasi raddoppiato e che costa quasi sugli 80 eu, no perché se è così col ..... che mi metto a cercarlo.
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Marano di V.lla

Messaggioda vinogodi » 10 apr 2014 18:16

videodrome ha scritto:
vinogodi ha scritto:
Alberto ha scritto:
Alberto ha scritto:Sauvignon, Miani, 2012 (14,5%)
Unico sauvignon di Pontoni nel millesimo, considerato non all'altezza del precedente in cui era uscito addirittura con tre (o quattro perfino? :roll: ) etichette singole (vedansi le note dello scorso anno).

E infatti, avevo come la sensazione di aver scritto una minchiata! Nemmeno mi sono messo a rileggermele, le note dello scorso anno... :roll:

Pontoni ha diversificato gli imbottigliamenti di friulano 2011 in "base", Buri e Filip, ed a quanto pare in una quarta selezione, Gramogliano (così riporta Slow Wine 2013). Mentre per quanto riguarda il sauvignon ha prodotto, come da qualche anno ormai, le due selezioni Banel e Saurint.

Dell'annata 2012 sono andati in bottiglia un solo sauvignon e due friulano, il Filip ed un "base" che comprende vigne più giovani (tra cui quella detta delle Zitelle a Buttrio, piantata assieme a Paolo Meroi) oltre al Buri non prodotto.

...dimostrando un sense of marketing da vero stratega commerciale... perchè non tre Cru di Calvari? D'altronde, 300 bocce sono un'enormità e nell'area in cui viene coltivato vuoi che ogni metro quadrato non abbia una peculiarità ? 8)

:D :D in effetti sui bianchi Miani mi pare faccia troppi cru...

Domanda per i conoscitori perché non ne vedo in giro: ma quante bott fa Miani di Chardonnay Baracca ed è vero che il costo è quasi raddoppiato e che costa quasi sugli 80 eu, no perché se è così col ..... che mi metto a cercarlo.

...ma mica per lui, che può inventarsi qualsiasi amenità: è per il povero compratore che non ci capisce più un cazzo, quando deve comprare un vino di Miani... 8) Ne facesse centinaia di migliaia, passi: ma ne fa uno sputo, che senso ha?
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Marano di V.lla

Messaggioda Alberto » 10 apr 2014 21:45

vinogodi ha scritto:
videodrome ha scritto:
vinogodi ha scritto:...dimostrando un sense of marketing da vero stratega commerciale... perchè non tre Cru di Calvari? D'altronde, 300 bocce sono un'enormità e nell'area in cui viene coltivato vuoi che ogni metro quadrato non abbia una peculiarità ? 8)

:D :D in effetti sui bianchi Miani mi pare faccia troppi cru...

Domanda per i conoscitori perché non ne vedo in giro: ma quante bott fa Miani di Chardonnay Baracca ed è vero che il costo è quasi raddoppiato e che costa quasi sugli 80 eu, no perché se è così col ..... che mi metto a cercarlo.

...ma mica per lui, che può inventarsi qualsiasi amenità: è per il povero compratore che non ci capisce più un cazzo, quando deve comprare un vino di Miani... 8) Ne facesse centinaia di migliaia, passi: ma ne fa uno sputo, che senso ha?

Più del fatto di differenziare gli imbottigliamenti per singolo vigneto nelle annate favorevoli, trovo invece che sia commercialmente più controproducente, con l'occhio al profitto, rinunciare ad uscire tutti gli anni con le due selezioni di merlot e/o col Calvari (esempio, niente merlot nel 2008, niente Calvari nel 2009, niente di niente e tutto nel Rosso nel 2007 e 2010...bottiglie che avrebbe in ogni caso esaurito in un battito di ciglia)...invece l'adesione completa di Pontoni ad un principio di ricerca della qualità assoluta l'ha portato a fare scelte diverse: il meglio possibile da ogni diversa annata, punto. D'altra parte Pontoni è il più grande vigneron al di quà delle Alpi mica per niente... :wink:
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Marano di V.lla

Messaggioda vinogodi » 11 apr 2014 21:58

Alberto ha scritto:
vinogodi ha scritto:
videodrome ha scritto:
vinogodi ha scritto:...dimostrando un sense of marketing da vero stratega commerciale... perchè non tre Cru di Calvari? D'altronde, 300 bocce sono un'enormità e nell'area in cui viene coltivato vuoi che ogni metro quadrato non abbia una peculiarità ? 8)

:D :D in effetti sui bianchi Miani mi pare faccia troppi cru...

Domanda per i conoscitori perché non ne vedo in giro: ma quante bott fa Miani di Chardonnay Baracca ed è vero che il costo è quasi raddoppiato e che costa quasi sugli 80 eu, no perché se è così col ..... che mi metto a cercarlo.

...ma mica per lui, che può inventarsi qualsiasi amenità: è per il povero compratore che non ci capisce più un cazzo, quando deve comprare un vino di Miani... 8) Ne facesse centinaia di migliaia, passi: ma ne fa uno sputo, che senso ha?

Più del fatto di differenziare gli imbottigliamenti per singolo vigneto nelle annate favorevoli, trovo invece che sia commercialmente più controproducente, con l'occhio al profitto, rinunciare ad uscire tutti gli anni con le due selezioni di merlot e/o col Calvari (esempio, niente merlot nel 2008, niente Calvari nel 2009, niente di niente e tutto nel Rosso nel 2007 e 2010...bottiglie che avrebbe in ogni caso esaurito in un battito di ciglia)...invece l'adesione completa di Pontoni ad un principio di ricerca della qualità assoluta l'ha portato a fare scelte diverse: il meglio possibile da ogni diversa annata, punto. D'altra parte Pontoni è il più grande vigneron al di quà delle Alpi mica per niente... :wink:
...sfondi una porta aperta, io lo metterei anche in buona parte di là dalle Alpi. E' che , davvero, la sua non è una politica di selezione ma più di enocaoscomunicativo: se io che ne sono estimatore indefesso da tempi non sospetti sono piuttosto frastornato, voglio proprio vedere un consumatore medio . Non che i suoi vini abbiano come target il "consumatore medio", ma più di una volta l'ho sentito personalmente lamentarsi della non facilità di piazzare commercialmente la massa dei suoi vini, soprattutto bianchi, quindi almeno un pò di chiarezza comunicativa di cosa esce anno per anno , non so con quale strumento, sarebbe per lo meno consigliato... 8)
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Marano di V.lla

Messaggioda paperofranco » 11 apr 2014 23:03

Domanda banale del venerdì sera, ma è solo per alimentare la discussione sui vini friulani: è più bravo Pontoni o Gravner? Essere grande vigneron coincide sempre col fare un grande vino, per chi beve alla fine?
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Marano di V.lla

Messaggioda eno » 11 apr 2014 23:28

[quote="paperofranco"]Domanda banale del venerdì sera, ma è solo per alimentare la discussione sui vini friulani: è più bravo Pontoni o Gravner?

Oddio...son meglio le bionde o le brune? 8)
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Marano di V.lla

Messaggioda vinogodi » 12 apr 2014 10:10

paperofranco ha scritto:Domanda banale del venerdì sera, ma è solo per alimentare la discussione sui vini friulani: è più bravo Pontoni o Gravner? Essere grande vigneron coincide sempre col fare un grande vino, per chi beve alla fine?
...personalmente preferisco Pontoni , soprattutto (anche se la cosa lo manderà in bestia) i rossi , che sono di valore universale. Il suo (suoi) Merlot sono fra i migliori al mondo e il suo Calvari uno dei vini più "emozionali" esistenti in circolazione, Borgogna e Rodano compresi... Gravner non sempre mi ha convinto, proprio per la sua svolta. Fino ai primi anni novanta era sommo , oggi produttore "per estimatori" pur nella sua filosofia sperimentatrice ... legata alle tradizioni ancestrali. Prendere o lasciare... 8)
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Re: The Wine Trio Private Tasting 2015 a Marano di Valpolicella

Messaggioda Alberto » 23 mar 2015 17:50

Ed eccoci qui, anche quest'anno col Private Tasting 2015 di The Wine Trio in quel di Marano di Valpolicella, nel bel rustico in mezzo al verde ed ai vigneti in località Tenda. Grazie a Fabio Zanzucchi, Serena Palazzolo e Christian Patat per l'ospitalità eccezionale, come sempre. :D

Sessione di assaggi sangiovese-centrica, quest'anno, anche se non sono mancati ovviamente alcuni grandi classici friulani, e non solo. In brevità, nell'attesa di trovare il tempo per stilare qualche nota di maggior dettaglio, miglior assaggio in assoluto per me un fenomenale Brunello 2009 de Le Chiuse, ma estremamente validi anche il Brunello 2009 di Sesti, il CCGS Vigna Grospoli 2011 di Paolo Socci, il CC 2012 di Val delle Corti, il Voglar 2012 e lo Iugum 2009 di Peter Dipoli. Miani presente con due dei bianchi 2013, Friulano Buri e Chardonnay "base" da vigna in Rosazzo, davvero ancora troppo giovani e magmatici, e con un Rosso 2011 speziato ed umorale, certamente da non accarezzare contropelo. Risentito pure il Refosco 2011 di Ronc di Vico che l'anno scorso mi era piaciuto molto: in netta compressione aromatica, ora un vino chiuso chiuso, da aspettare per qualche anno che rimetta la testa fuori dal guscio. Un grande plauso poi al Brunello 2005 di Giulio Salvioni, una sorpresa "extra tasting": bottiglia aperta ormai da 3 giorni, annata piccola, ma ragazzi...quando si dice il manico! Eccellente per chiudere pure il Picolit 2012 di Paolo Meroi.
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Re: The Wine Trio Private Tasting 2015 a Marano di Valpolicella

Messaggioda Alberto » 24 mar 2015 10:08

TWT PRIVATE TASTING 2015: I BIANCHI

FCO Malvasia Istriana, Serena Palazzolo & Figli, 2013 (13%)
Tutto acciaio, e tutto primario di fiori bianchi e "verzura", con un'acidità quasi limonosa (6,2 g/l, non poco per una malvasia) ma precisa, non sgraziata, e nel tempo anche una leggera nota cipriosa varietale al naso. Vino essenziale ma non spoglio nella sua verticalità. Bella entrée.

FCO Pinot Grigio Zeta, Ronco del Gnemiz, 2013 (13%)
Vigneto di circa 40 anni, qui alla sua ultima annata di produzione (da qui il nome): Serena e Christian hanno deciso di espiantarlo per fare spazio alle tre varietà bianche di maggior vocazione aziendale: friulano, sauvignon e chardonnay. Ad ogni modo, ben più soffice e polputo, sin dal naso, che mostra una bella nota di polvere da sparo a contorno di un frutto giallo fresco. Anche sottilmente mieloso nel tempo. Bocca secca e sapida, con acidità meno pronunciata del vino precedente. Da risentire fra 4-5 anni per vedere come terziarizza.

FCO Friulano Buri, Miani, 2013 (14%)
Inizio nocciolato (croccante) al massimo al naso, poi meno ma rimane un'espressone di profumi per nulla espressiva e concessiva, in cui la maturità del frutto sembra di sicuro più trattenuta rispetto ad altre annate. In bocca è il solito Buri, invece: attacco saturante, quasi macerativo, ammandorlato senza scuse, sviluppo al palato caratterizzato dalla la consueta lenta, implacabile progressività, con acidità sulle prime tutta nascosta ed impacchettata nel corpo, ma via via in emersione dalle morbidezze polialcoliche iniziali. Va detto però che il finale non è lunghissimo, in questa fase. Indietro, anzi indietrissimo.

FCO Chardonnay, Miani, 2013 (13,5%)
Da un mix di vigne vecchie e giovani in Rosazzo, diciamo che più che essere un "base", semplicemente Pontoni non ritiene di nominarlo come "cru" a differenza dello chardonnay Baracca (ottenuto da parcelle in Buttrio). Naso non esplosivo, più aperto del friulano Buri, su un frutto giallo di nuovo non troppo spinto, ed un tratto quasi terpenico/aromatico, bocca invece onestamente in questo momento troppo marcata dal legno: ha una stuzzicante "leggerezza" (virgolettato d'obbligo) complessiva di passo, ma davvero il burro d'arachidi finale l'ho trovato prevaricante. Diamo il giusto tempo anche a lui, comunque.

Alto Adige Sauvignon Voglar, Peter Dipoli, 2012 (13%)
Si cambia aria, in tutti i sensi: naso (primariamente) vegetale in finezza, bocca fruttatissima e guizzante, una palla da flipper che viaggia tra il tropicale e l'agrumato, dal gran ritmo e dal gran rigore espressivo, senza mielosità alcuna, segno di come il legno d'acacia di elevazione sia evidentemente già ben avvinato e stemperato. Bravo Peter: avercene di sauvignon così, in Alto Adige e non solo!

Continua...
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Re: The Wine Trio Private Tasting 2015 a Marano di Valpolicella

Messaggioda arnaldo » 26 mar 2015 08:59

Alberto ha scritto: un fenomenale Brunello 2009 de Le Chiuse, ma estremamente validi anche il Brunello 2009 di Sesti.


Che strano.......altrove si mesce il 2010 di queste aziende (come tutte quelle di Montalcino e di Chiuse parliamo di un vino di un eleganza incredibile........)
e qua vanno di 2009.....uhm....da quello che so', il titolare di Chiuse ha ancora abbastanza 2009 in azienda da vendere....forse ecco spiegato il perchè........
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