
esco a Nuits e mi faccio la strada tra i cru per vedermi un pochino di panorama e suono un paio di campanelli, gentilissimi a Clos de Lambrays dove ti propongono il 2011 a 105 € in cantina (declinato), sono stato poi indirizzato da Mugnier alla nuova enoteca aperta dietro al supermercato prima di Gewrey (accidenti non ricordo il nome...), entrata ed uscita veloce scorrendo un listino con prezzi assurdi e l'addetto che mi guardava stupito per la mia reazione, bho...sarò nel posto sbagliato ho pensato
passaggio rapido da Harmand Geoffroy che gentilmente mi da qualche bottiglia di Mazys C. 2010, aumentato di circa il 35% rispetto al passaggio fatto nel 2007, e lì chiaccherando mi esalta la 2011 in uscita come annata più pronta del 2010 ma molto potente....

quattro chiacchere e via verso l'albergo a 500 mt. dalla storica enotecona all'uscita di Beaune, rapido passaggio e conferma dei dubbi, tutto aumentato, ma aumentato di brutto, solo cose base, alcuni premiére, cru minori ma prezzi maggiori su tutto ma proprio tutto, anche gli economici Beaujoulais tirati si sul filo dei 15/18 ed oltre € per non parlare delle bottigliette sembre rimaste ai mergini degli scaffali, i pochi Grand Cru presenti proposti a prezzi insensati
mi metto a choaccherare con il gestore che mi da indicazioni sui 2011 in uscita che saranno rivalorizzati (prezzi minimo come i 2010 ma nella maggior parte dei casi con un incremento del 10%) ma sopratutto mi conferma che la 2012 presenterà a pioggia aumenti di prezzo di circa il 30% rispetto alla 2012 per chiudere con la 2013 che vedrà nelle intenzioni ulteriori consolidamenti di costo in nome di una quantità ridotta (ma non certo di una gran qualità)
ragionando sui rischi che corrono a mio avviso su un effetto boomerang del mercato l'aspetto che emergerà, quà e poi anche alla sera in altre chiacchere, è che pazienza se i Grand Cru non saranno più comprabili (perchè poi indietro non si torna) perchè ci sono molte altre aree meno sfruttate che possono essere valorizzate, in sintesi il ricco berrà Chambertin, il benestante il futuro Nuits St. George Grand Cru (si perchè c'è il progetto di passarne una bella porzione da premiére a Grand Cru appunto) od i premiére, il resto i vari Santenois ecc. ecc.
in sintesi dimentichiamoci i prezzi visti fino al 2008, anche quelli visti fino al 2010, la prossima annata veramente buona di Borgogna costerà potenzialmente non meno del 50% in più delle annate ultime (2010) con buona pace di tutti e la reperibilità sarà ridotta perchè ovviamente le assegnazioni dirette sono state riposizionate verso altri paesi, comprare Borgogna sarà difficile, molto difficile...a meno che non ci si sposti appunto su prodotti che oggi consideriamo meno pregiati (perchè lo sono, non per tare nostre, è inutile che cerchino di vendercela differentemente), poi le considerazioni sulla vendità di bottiglie prestigiose che sono recentemente scaturite sul forum come dico da tempo penso che vadano regolate di conseguenza, io non avrei mai fretta di dar via un la Tache 2010 oggi quando il 2012/2013 verrà proposto ad un prezzo che darà sembrare l'exploit del 2005 forse ridicolo
per finire capitolo 2011, tutti a dire che è stata troppo velocemente considerata poco interessante mentre in realtà è una grande annata con vini pure di potenza, con il pregio di presentare una prontezza di beva unità a forza ed energia, la rivista Bourgogne Aujordui arriva a posizionarla addirittura sotto solo al trio 2005/2009/2010...e questo penso dica tutto
alla fine la cosa migliore che mi è rimasta da fare è stata una bella passeggiata serale a Beaune dopo una discreta cena da Ma Cuisine, alla mattina son ripartito alle 5:30 senza nemmeno perdere tempo in zona tanto avevo già capito che sarebbero state solo delusioni, la sensazione finale è che si sia chiusa un'epoca per noi appassionati...purtroppo....amen
vorrei però solo chiudere con il monito che Jasper Morris, influente Master Of Wine ed impportatore nel Regno Unito lancia a proposito delle ambizioni dei produttori borgognoni verso il mercato asiatico: "non si potrà più vendere non importa cosa e non importa a quanto a quella gente là per il futuro", ovvero occhio perchè sanno bere e se si co,minciano a sovraprezzare annate mediocri od a mandar fuori prodotti meno che perfetti pretendendo cifre folli la patata bollente ti resta in mano prima o poi...ed ai livelli di prezzi futuri penso che ci sarà qualche sorpresa
