Chicco76 ha scritto:Ale scusa ma ti voglio fare una domanda, visto che ti ritengo uno dei massimi esperti di questo vino che conosca, visto il numero di bottiglie che avrai stappato in vita tua![]()
Il vino è stato stappato sicuramente assieme agli altri, quindi non ha goduto di un'iperossigenazione come hai giustamente fatto notare più volte. Quindi è partito alla pari, diciamo così.
Io personalmente sostengo solo una cosa, che il Percarlo 97 ha risentito dell'annata 97 in senso lato, per quello che è il Percarlo ovviamente ... sei d'accordo o meno ? Posso dire che per il mio gusto personale preferisco altre annate, ma non sminuirei mai questo vino per la costanza qualitativa che ha. Preferire eleganza a potenza è un atro discorso, si entra nel personale ovviamente
No. Il Percarlo 1997 non ha risentito dell'annata. L'estrazione fenolica è a livelli TOP. Il naso non ha un neppur minimo cenno di cedimenti, diluizioni, evoluzioni precoci, terziarizzazioni. Zero. Il Percarlo 1997 ha solo il difetto di essere un vino che negli anni è rimasto immobile nella sua virilità e gioventù, senza speziarsi, senza aprirsi completamente, ma è il carattere di quest'annata ed è un vino che non ha nessun cedimento, anzi. E' il Percarlo in assoluto più vicino al 1990. Se vuoi sentire un Percarlo che risente nettamente dell'annata calda assaggia il 2003, pur buonissimo,e capirai di cosa stiamo parlando.
Scusa ma dire che il Percarlo 97 è in assoluto il più vicino al 90 mi ha fatto sorridere ... Bevuti due volte entrambi e direi che mentre il 97 è un ottimo vino il 90 è proprio di un altro pianeta, anzi uno dei più grandi sangiovese mai prodotti nella storia della Toscana. Le ho entrambe in cantina, mi piacerebbe un confronto ma lo trovo decisamente fuori luogo
Non è che ne ho bevute 200 bottiglie ma quando l'annata è giusta ne metto sempre un pò in cantina, è un vino che mi piace seguire perché credo abbia uno dei più grandi rapporti qualità prezzo del mondo
Ciao Fede, purtroppo ti devo dire che ti sbagli. La 97 è un'annata che adoro e che ritengo veramente la più vicina alla 90, fra quelle degli anni 90, ovviamente. Negli anni 2000 è poi uscita un'annata che farà la storia dei vini toscani, forse di quelli italiani ed una seconda ha delle potenzialità simili se non superiori.
La 97 non ha assolutamente sentito l'annata calda (personalmente ritengo una bufala mediatica il fatto che i vini toscani 97 siano "cotti"): il caldo del 97 è stato "gelido" rispetto alla maggioranza degli ultimi 10 anni, 2003 e 2007 in primis. Ha invece una finezza ed allo stesso tempo una fittezza di tannino da scuola di enologia. Ho partecipato ad almeno 4 verticali di Percarlo, fra le quali una completa (dal 1983 al 2008) e l'ho sempre riconosciuto al volo. Mi permetto anche di contestare lo stereotipo del Percarlo come vino solo sbilanciato sulla potenza rispetto all'eleganza. Dopo un'adeguata ossigenazione e qualche anno di affinamento, la materia si distende e il vino si cesella in una miriade di sfumature che accarezzano il palato: la potenza si assottiglia al servizio della succosità, della mineralitá e del frutto (sempre croccante). Se avessi bevuto il 93 che abbiamo degustato nella verticale di Montaperti del 31 marzo 2012, saresti rimasto di stucco: nella sua batteria ha surclassato il 90 e per me è stata la bottiglia del giorno. Eppure la 93 fino a pochi anni fa era considerata (anche da me) un'annata dal tannino duro ed irrisolvibile. Tu hai bevuto con me una bottiglia di 90 fantastica, durante l'ultimo sangiovese 90 che abbiamo organizzato a Firenze: eppure sono certo che avrebbe combattuto meglio contro Soldera ris. 90 se solo lo avessi aperto la sera prima invece che la mattina presto. Sono rimasto spiazzato dalla gioventù impressionante di quella fantastica bottiglia: la più giovane che abbia mai bevuto (sembra paradossale, no?)
Una delle prossime volte che ci vedremo, magari organizziamo una mini verticale....
