fabird ha scritto:yuzu ha scritto:fabird ha scritto:certo che mi viene da sorridere se si tiene conto del fatto che il 50% di DRC era della vecchia, che forse finalmente la figlia si è decisa a metterci il becco ed il legame di parentela che la lega a DRC è piuttosto stretto.
si resta sempre in famiglia.
ciao Fa, però ammetterai che lo stile è abbastanza diverso.. anche se negli ultimissimi anni c'è una certa "convergenza", con DRC che si è leggermente spostata verso lo stile della madàme?
ciao marco, è da un po' che non bevo drc perciò mi risulta difficile confermare la tua affermazione. Tra le altre cose tendo a bere i vini di mme già piuttosto maturi e mi sarebbe cmq difficile fare un confronto che spacca il capello in 4. In secondo luogo queste disquisizioni sono divertenti ma lasciano il tempo che trovano.
preferisci gisele bunchen, adriana lima o alessandra ambrosio?
risposta difficile in quanto sono "hors categorie"; ed ho smesso anche di dare giudizi e voti millimetrici a tutti i vini. Ora preferisco godermi la bevuta da mme al prosecco,ciò non toglie che ogni volta faccia il mio bel compitino da appassionato degustatore. Il risultato resta nel mio intimo, nei vini vado più alla ricerca di carattere e personalità rispetto alla prestazione. ad esempio l'altra sera un montepulciano di valentini 2006 ha preso a sberle un hermitage di sorrel che la rvf ha valutato 19/20. il montepulciano aveva un fastidioso naso sporco ma l'hermitage a confronto sembrava una fighetta fashion appena maggiorenne che fatica a camminare sul tacco 12.
qualche anno fa feci incazzare il forum definendo la tache una figa di legno.

con me sfondi una porta aperta.. la bottiglia che più mi ha entusiasmato nel 2013 è un vino corso!!! non ricordo nemmeno quanto l'ho pagato.. ma direi certamente meno di 15 euro. una favola
sgombrato il campo da equivoci, io trovo che negli ultimi anni DRC abbia avuto un "percorso" un pò in linea con quello che è successo in borgogna.. non so cosa sia cambiato in vigna o in cantina.. ma i cambiamenti ci sono e in alcuni casi hanno prodotto anche passaggi a vuoto (ad esempio i 2007, ma qualche delusione può capitare in qualsiasi annata).
trovo poi OVVIO che i DRC fatti dalla madame siano un'altra cosa. ma la borgogna tutta era un'altra cosa. gente come leflaive ha iniziato il bio negli anni 90, per passarci definitivamente solo nel 1999!
prendiamo ad esempio anche cosa fa prieure roch (uno dei proprietari di DRC) nella sua cantina.. (ad esempio per lui ed i suoi clienti più affezionati fa barrique senza solforosa)
nelle grandi maison leroy è stata un pò anticipatrice dei tempi, c'è da dire che non ho mai bevuto bottiglie molto vecchie della madame (per difficoltà di reperimento e ritrosia all'acquisto di certi vini) ma io vedo grande continuità negli ultimi 10 anni.
un ultima osservazione, è vero che lo stile della madame è molto netto, a prescindere dal cru.. ma è anche vero che se si fa un'orizzontale, le differenze vengono fuori.. nella citata 2001, meglio evitare il mitico mazis chambertin, e puntare su un paio di premier cru (ad esempio).
sarebbe interessante capire se è lei a vinificare tutti i vini allo stesso modo, e magari gli altri domaine (tipo DRC) usano diversi metodi/tempistiche nella lavorazione di singoli cru? (e.g. diraspamenti, rimontaggi, ecc. ecc. leggevo di alcuni 2012 fatti da un grande produttore, il RSV era particolarmente riuscito perchè "accidentalmente" aveva diraspato e poi riaggiunto i raspi in un secondo momento. chiunque ha avuto a che fare con la vinificazione sa che è un mondo molto più variegato di quanto si possa immaginare.. basta fare rimontaggi diversi, che cambia tutto.. ne parlavamo anni fa a proposito dei vini di bruno giacosa (altra cantina dove negli anni 90 è cambiato più di qualcosa

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