Leroy vs DRC

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l'oste
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Re: Leroy vs DRC

Messaggioda l'oste » 05 gen 2014 04:51

Avendo bevuto più spesso gli "entry level" di DRC, ho notato un buon miglioramento soprattutto di Echezeaux (che a volte in annate pre 2000 mi ha lasciato così così) e Grands Echezeaux (che invece era sempre stato ottimo, ora pure di più).
Per il mio bevuto, generalizzando sugli stili mi sembra che i vini DRC "leggano" più rigorosamente il cru, la zona, il terroir, l'annata ecc, mentre Leroy ha un leggero ma prevalente impatto dello stile personale rispetto al cru, zona ecc. Mia impressione.
Chi ha bevuto molti vini fatti da Madame quando era in DRC, mi ha raccontato che erano ancora un'altra cosa, diversa da entrambe le direzioni stilistiche prese dai due Domaines quando a inizio '90 le strade si sono separate.
Come dice il magister giama, "la Borgogna è complicata".
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fabird
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Re: Leroy vs DRC

Messaggioda fabird » 05 gen 2014 08:39

yuzu ha scritto:
fabird ha scritto:certo che mi viene da sorridere se si tiene conto del fatto che il 50% di DRC era della vecchia, che forse finalmente la figlia si è decisa a metterci il becco ed il legame di parentela che la lega a DRC è piuttosto stretto.
si resta sempre in famiglia.

ciao Fa, però ammetterai che lo stile è abbastanza diverso.. anche se negli ultimissimi anni c'è una certa "convergenza", con DRC che si è leggermente spostata verso lo stile della madàme?


ciao marco, è da un po' che non bevo drc perciò mi risulta difficile confermare la tua affermazione. Tra le altre cose tendo a bere i vini di mme già piuttosto maturi e mi sarebbe cmq difficile fare un confronto che spacca il capello in 4. In secondo luogo queste disquisizioni sono divertenti ma lasciano il tempo che trovano.

preferisci gisele bunchen, adriana lima o alessandra ambrosio? :roll:

risposta difficile in quanto sono "hors categorie"; ed ho smesso anche di dare giudizi e voti millimetrici a tutti i vini. Ora preferisco godermi la bevuta da mme al prosecco,ciò non toglie che ogni volta faccia il mio bel compitino da appassionato degustatore. Il risultato resta nel mio intimo, nei vini vado più alla ricerca di carattere e personalità rispetto alla prestazione. ad esempio l'altra sera un montepulciano di valentini 2006 ha preso a sberle un hermitage di sorrel che la rvf ha valutato 19/20. il montepulciano aveva un fastidioso naso sporco ma l'hermitage a confronto sembrava una fighetta fashion appena maggiorenne che fatica a camminare sul tacco 12.
qualche anno fa feci incazzare il forum definendo la tache una figa di legno. :mrgreen: 8)
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Re: Leroy vs DRC

Messaggioda vinogodi » 05 gen 2014 10:50

l'oste ha scritto:Avendo bevuto più spesso gli "entry level" di DRC, ho notato un buon miglioramento soprattutto di Echezeaux (che a volte in annate pre 2000 mi ha lasciato così così) e Grands Echezeaux (che invece era sempre stato ottimo, ora pure di più).
Per il mio bevuto, generalizzando sugli stili mi sembra che i vini DRC "leggano" più rigorosamente il cru, la zona, il terroir, l'annata ecc, mentre Leroy ha un leggero ma prevalente impatto dello stile personale rispetto al cru, zona ecc. Mia impressione.
Chi ha bevuto molti vini fatti da Madame quando era in DRC, mi ha raccontato che erano ancora un'altra cosa, diversa da entrambe le direzioni stilistiche prese dai due Domaines quando a inizio '90 le strade si sono separate.
Come dice il magister giama, "la Borgogna è complicata".
...ti confermo,avendone bevuto tanto (sboronata prebefana), che ai tempi di Madame, DRC era diverso. Ho ancora qualche boccia di allora, penso sia ora di stappare senza patema alcuno ... 8)
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Re: Leroy vs DRC

Messaggioda eno » 05 gen 2014 11:26

In particolare cosa fa Madame per imprimere un suo stile personale?
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Re: Leroy vs DRC

Messaggioda Sydney » 05 gen 2014 12:35

eno ha scritto:In particolare cosa fa Madame per imprimere un suo stile personale?


Si fuma la maria in cantina e poi accende gli incensi per nasconderne l'odore..... :mrgreen:
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Re: Leroy vs DRC

Messaggioda paperofranco » 05 gen 2014 12:40

Domanda da ignorante(mio malgrado) dell'argomento.
Allargando il confronto ad altri pezzi da novanta, tipo lo Chambertin di Rousseau, il Bonne Mares di Roumier, il Musigny di Mugnier o De Vogué ecc.....questi possono reggere, magari senza scomodare i monopole RC e La Tache, oppure quello del Domaine e di Madame rimane un mondo a parte?
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Re: Leroy vs DRC

Messaggioda davidef » 05 gen 2014 12:45

paperofranco ha scritto:Domanda da ignorante(mio malgrado) dell'argomento.
Allargando il confronto ad altri pezzi da novanta, tipo lo Chambertin di Rousseau, il Bonne Mares di Roumier, il Musigny di Mugnier o De Vogué ecc.....questi possono reggere, magari senza scomodare i monopole RC e La Tache, oppure quello del Domaine e di Madame rimane un mondo a parte?



Per me la battaglia può esserci fino al Romanee St. Vivant, poi fine dei giochi....per me, ovvio
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Re: Leroy vs DRC

Messaggioda davidef » 05 gen 2014 12:54

fabird ha scritto:
ad esempio l'altra sera un montepulciano di valentini 2006 ha preso a sberle un hermitage di sorrel che la rvf ha valutato 19/20. il montepulciano aveva un fastidioso naso sporco ma l'hermitage a confronto sembrava una fighetta fashion appena maggiorenne che fatica a camminare sul tacco 12.



Siamo O.T. e me ne scuso con gli altri, ma mi circostanzi meglio questo confronto ?

Seguo i vini di Marc Sorrel da un po' con estremo interesse, sono anche andato a visitarlo l'altro anno, l'Hermitage Le Greal è un vino profondo e cesellato che ha solo bisogno di tempo, il Montepulciano di Valentini (quando non frizza) va in tutt'altra direzione...cosa ti è piaciuto o meno dei due vini perché l'esito della sfida sia stato questo ? Di mio avendoli bevuti entrambi scriverei l'esatto opposto e mi incuriosisce capire le differenze di approccio :wink:
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Re: Leroy vs DRC

Messaggioda eno » 05 gen 2014 14:02

E poi un nasonon deve essere sporco al punto da dare fastidio, scusate l'ot, torniamo in tema, cosa fa Madame, ho sentito parlare di rese piu' basse
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Re: Leroy vs DRC

Messaggioda l'oste » 05 gen 2014 17:52

paperofranco ha scritto:Domanda da ignorante(mio malgrado) dell'argomento.
Allargando il confronto ad altri pezzi da novanta, tipo lo Chambertin di Rousseau, il Bonne Mares di Roumier, il Musigny di Mugnier o De Vogué ecc.....questi possono reggere, magari senza scomodare i monopole RC e La Tache, oppure quello del Domaine e di Madame rimane un mondo a parte?

Molto interessante discettare su questo perchè escludendo i vini che per prezzo, numeri produttivi, reperibilità sono quasi "virtuali" come RC, Musigny di Roumier, Chambertin di Dugat Py, il Griotte di Claude Dugat, secondo me il pinot noir non ha un unico riferimento di massimo valore qualitativo. Vosne è diversa da Gevrey che è diversa da Chambolle, per citare le tre aree di "maggior concentrazione di fenomeni".
Per fare un esempio in casa tua sarebbe come voler scegliere un ideale di sangiovese paragonando Radda con Gaiole o Montalcino.
Lo stesso vale col nebbiolo per Monforte, Serralunga o Barbaresco.
Per me la diversità dei microterroir è ciò che rende una zona eletta, "nobile", in cui le diverse anime di un singolo vitigno -al netto del manico- prendono forme diverse seppure legate da un filo coerente.
Ci sono diverse interpretazioni che nel loro "genere" raggiungono il massimo, esprimendo i diversi aspetti delle caratteristiche e dei valori del vitigno in questione.
Sarà per il mio limite di non amare le classifiche o dare i punteggi assoluti...
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Re: Leroy vs DRC

Messaggioda yuzu » 08 gen 2014 10:39

fabird ha scritto:
yuzu ha scritto:
fabird ha scritto:certo che mi viene da sorridere se si tiene conto del fatto che il 50% di DRC era della vecchia, che forse finalmente la figlia si è decisa a metterci il becco ed il legame di parentela che la lega a DRC è piuttosto stretto.
si resta sempre in famiglia.

ciao Fa, però ammetterai che lo stile è abbastanza diverso.. anche se negli ultimissimi anni c'è una certa "convergenza", con DRC che si è leggermente spostata verso lo stile della madàme?


ciao marco, è da un po' che non bevo drc perciò mi risulta difficile confermare la tua affermazione. Tra le altre cose tendo a bere i vini di mme già piuttosto maturi e mi sarebbe cmq difficile fare un confronto che spacca il capello in 4. In secondo luogo queste disquisizioni sono divertenti ma lasciano il tempo che trovano.

preferisci gisele bunchen, adriana lima o alessandra ambrosio? :roll:

risposta difficile in quanto sono "hors categorie"; ed ho smesso anche di dare giudizi e voti millimetrici a tutti i vini. Ora preferisco godermi la bevuta da mme al prosecco,ciò non toglie che ogni volta faccia il mio bel compitino da appassionato degustatore. Il risultato resta nel mio intimo, nei vini vado più alla ricerca di carattere e personalità rispetto alla prestazione. ad esempio l'altra sera un montepulciano di valentini 2006 ha preso a sberle un hermitage di sorrel che la rvf ha valutato 19/20. il montepulciano aveva un fastidioso naso sporco ma l'hermitage a confronto sembrava una fighetta fashion appena maggiorenne che fatica a camminare sul tacco 12.
qualche anno fa feci incazzare il forum definendo la tache una figa di legno. :mrgreen: 8)

con me sfondi una porta aperta.. la bottiglia che più mi ha entusiasmato nel 2013 è un vino corso!!! non ricordo nemmeno quanto l'ho pagato.. ma direi certamente meno di 15 euro. una favola

sgombrato il campo da equivoci, io trovo che negli ultimi anni DRC abbia avuto un "percorso" un pò in linea con quello che è successo in borgogna.. non so cosa sia cambiato in vigna o in cantina.. ma i cambiamenti ci sono e in alcuni casi hanno prodotto anche passaggi a vuoto (ad esempio i 2007, ma qualche delusione può capitare in qualsiasi annata).
trovo poi OVVIO che i DRC fatti dalla madame siano un'altra cosa. ma la borgogna tutta era un'altra cosa. gente come leflaive ha iniziato il bio negli anni 90, per passarci definitivamente solo nel 1999!
prendiamo ad esempio anche cosa fa prieure roch (uno dei proprietari di DRC) nella sua cantina.. (ad esempio per lui ed i suoi clienti più affezionati fa barrique senza solforosa)
nelle grandi maison leroy è stata un pò anticipatrice dei tempi, c'è da dire che non ho mai bevuto bottiglie molto vecchie della madame (per difficoltà di reperimento e ritrosia all'acquisto di certi vini) ma io vedo grande continuità negli ultimi 10 anni.

un ultima osservazione, è vero che lo stile della madame è molto netto, a prescindere dal cru.. ma è anche vero che se si fa un'orizzontale, le differenze vengono fuori.. nella citata 2001, meglio evitare il mitico mazis chambertin, e puntare su un paio di premier cru (ad esempio).
sarebbe interessante capire se è lei a vinificare tutti i vini allo stesso modo, e magari gli altri domaine (tipo DRC) usano diversi metodi/tempistiche nella lavorazione di singoli cru? (e.g. diraspamenti, rimontaggi, ecc. ecc. leggevo di alcuni 2012 fatti da un grande produttore, il RSV era particolarmente riuscito perchè "accidentalmente" aveva diraspato e poi riaggiunto i raspi in un secondo momento. chiunque ha avuto a che fare con la vinificazione sa che è un mondo molto più variegato di quanto si possa immaginare.. basta fare rimontaggi diversi, che cambia tutto.. ne parlavamo anni fa a proposito dei vini di bruno giacosa (altra cantina dove negli anni 90 è cambiato più di qualcosa :) )
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Re: Leroy vs DRC

Messaggioda Sydney » 08 gen 2014 11:20

yuzu ha scritto:sarebbe interessante capire se è lei a vinificare tutti i vini allo stesso modo, e magari gli altri domaine (tipo DRC) usano diversi metodi/tempistiche nella lavorazione di singoli cru?


:shock: :shock: :shock:
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Re: Leroy vs DRC

Messaggioda yuzu » 08 gen 2014 11:33

Sydney ha scritto:
yuzu ha scritto:sarebbe interessante capire se è lei a vinificare tutti i vini allo stesso modo, e magari gli altri domaine (tipo DRC) usano diversi metodi/tempistiche nella lavorazione di singoli cru?


:shock: :shock: :shock:

cosa c'è di strano?
intendevo dire magari lei usa uno stesso "protocollo" per tutti i cru.. mentre altri in alcuni cru diraspano, in altri no (o in percentuali diverse), contatti con bucce più o meno prolungati, rimontaggi.. ci sono mille cose che possono contribuire a dare caratterische diverse a diversi cru.. anche semplicemente minor maggiore ossigenazione.. ecc.
tutto normalissimo, tutto lecito.
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Re: Leroy vs DRC

Messaggioda report » 08 gen 2014 11:38

Rispettando ogni palato e parere personale dico la mia nel mio piccolo,


assolutamente drc su tutto e poi tutto, fatto salvo rare e vecchie musigny di madame.


io non compro più nulla di leroy .


report
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Re: Leroy vs DRC

Messaggioda Sydney » 08 gen 2014 11:52

yuzu ha scritto:
Sydney ha scritto:
yuzu ha scritto:sarebbe interessante capire se è lei a vinificare tutti i vini allo stesso modo, e magari gli altri domaine (tipo DRC) usano diversi metodi/tempistiche nella lavorazione di singoli cru?


:shock: :shock: :shock:

cosa c'è di strano?
intendevo dire magari lei usa uno stesso "protocollo" per tutti i cru.. mentre altri in alcuni cru diraspano, in altri no (o in percentuali diverse), contatti con bucce più o meno prolungati, rimontaggi.. ci sono mille cose che possono contribuire a dare caratterische diverse a diversi cru.. anche semplicemente minor maggiore ossigenazione.. ecc.
tutto normalissimo, tutto lecito.


Messa così sembra che tutti i cru diano gli stessi vini e che le differenze siano date dalla vinificazione....
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Re: Leroy vs DRC

Messaggioda vinogodi » 08 gen 2014 12:57

report ha scritto:Rispettando ogni palato e parere personale dico la mia nel mio piccolo,


assolutamente drc su tutto e poi tutto, fatto salvo rare e vecchie musigny di madame.


io non compro più nulla di leroy .


report
...come mai... a parte la politica scellerata di prezzi?
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Re: Leroy vs DRC

Messaggioda report » 08 gen 2014 13:49

Caro Marco,
Uno dei motivi il prezzo scellerato e non meritevole, dopo di che basta aprire una bottiglia anche il musigny delle ultime annate per capire livello e follia del costo .
Da un po di lustri ho cambiato la mia politica del bere non voglio più aspettare anni per aprire una grande bottiglia, pago , voglio tutto e subito.... :D
tra ventanni non mi interessa più.

report
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Re: Leroy vs DRC

Messaggioda vinogodi » 08 gen 2014 14:28

report ha scritto:Caro Marco,
Uno dei motivi il prezzo scellerato e non meritevole, dopo di che basta aprire una bottiglia anche il musigny delle ultime annate per capire livello e follia del costo .
Da un po di lustri ho cambiato la mia politica del bere non voglio più aspettare anni per aprire una grande bottiglia, pago , voglio tutto e subito.... :D
tra ventanni non mi interessa più.

report
...effettivamente non siamo più ragazzini... :lol:
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Re: Leroy vs DRC

Messaggioda yuzu » 08 gen 2014 15:56

Sydney ha scritto:
yuzu ha scritto:
Sydney ha scritto:
yuzu ha scritto:sarebbe interessante capire se è lei a vinificare tutti i vini allo stesso modo, e magari gli altri domaine (tipo DRC) usano diversi metodi/tempistiche nella lavorazione di singoli cru?


:shock: :shock: :shock:

cosa c'è di strano?
intendevo dire magari lei usa uno stesso "protocollo" per tutti i cru.. mentre altri in alcuni cru diraspano, in altri no (o in percentuali diverse), contatti con bucce più o meno prolungati, rimontaggi.. ci sono mille cose che possono contribuire a dare caratterische diverse a diversi cru.. anche semplicemente minor maggiore ossigenazione.. ecc.
tutto normalissimo, tutto lecito.


Messa così sembra che tutti i cru diano gli stessi vini e che le differenze siano date dalla vinificazione....

sarebbe interessante capire se.. .... .... ....
io non so nulla di come vinifichino nè leroy, nè drc. ho bevuto qualche loro bottiglia.. ho notato più costanza in leroy (che mi ha deluso solo nel 2003) mentre DRC è più facile trovare bottiglie sottoperformanti.. e comunque partendo dal 2000 per arrivare al 2008-09, noto un'evoluzione nello stile.. poichè le vigne son le stesse, è chiaro che le differenze sono dovute all'annata ed allo stile di vinificazione.. quindi magari qualcosa è cambiato?? cosa??

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