Tu prendi l'elenco di tutte le IGT, DOC e DOCG d'Italia.
Ti scarichi dal sito del Ministero tutti i disciplinari.
Li leggi uno per uno e ti fai una bella tabellina riportando i limiti minimi legali di grado alcolico, estratto secco e acidità fissa.
Chiedi consulenza a gp per individuare un algoritmo credibile che possa comporre in un unico indice questi parametri.
Riclassifichi tutte le denominazioni d'Italia secondo questo nuovo Indice di Struttura, in scala crescente.
A questo punto contatti l'Unione Italiana Vini e ti procuri i valori medi di vendita per ogni denominazione.
Dividi le denominazioni in quattro Fasce Enocensuarie, vini da pezzenti (fino a 15 euro), vini da medioman (da 16 a 50 euro), vini da fichetti (da 51 a 100 euro) e vini da enosboroni (da 150 euro in su, gli enosboroni docg non tollerano di stare a diretto contatto con le categorie inferiori, la terra di nessuno fra 100 e 150 euro è dovuta a questo).
Suddividi nelle cinque Fasce Enocensuarie i vini appena riclassificati secondo l'Indice di Struttura di cui sopra.
Ultimo passaggio, censisci tutte le guide nazionali dei vini e sempre attraverso la consulenza di gp ottieni un valore medio di punteggio in centesimi (gp è un drago a uniformare le diverse scale di valutazione, non ti preoccupare). Dividi per cento e ottieni un coefficiente da applicare ad ogni vino secondo la denominazione di appartenenza, il famoso Coefficiente di Lemming, anche noto nell'Italia insulare come Tasso del Pecorone.
A questo punto dovresti finalmente scegliere la tua Fascia Enocensuaria di appartenenza autocertificata (enopezzente, enomedioman, enofichetto, enoterradinessuno, enosborone), riordinata secondo l'Indice di Struttura e ponderata attraverso il Coefficiente di Lemming, quindi cominciare ad acquistare vini nell'enoteca sotto casa, o dovunque ti sia più congeniale, e finalmente darci dentro di cavatappi.
Ma tutte le persone normali sperano che tu ti sia chiesto un bel po' prima di arrivare a questo punto qualcosa del tipo "maccheccazzostofacendo", e piuttosto ti sia dato all'ippica, nobilissimo e degnissimo cavallino con cui passare il tempo libero e sperperare i denari della gioia che ti rimangono in tasca dopo aver fatto fronte alle necessità primarie della vita.

Ci vediamo giovedì sera...
