Tunde e poi più!!!

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Re: Tunde e poi più!!!

Messaggioda vignadelmar » 13 nov 2013 13:54

gp ha scritto: E' un indizio di qualcosa il fatto che l'imbottigliamento duri ben 4 giorni?


prima di risponderti bisognerebbe sapere alcune cose:

1) se utilizza un'imbottigliatrice automatica e se la usa di quale marca.

2) se la usa, capire se è stata revisionata da poco oppure potrebbe esserne rallentato il funzionamento da una certa usura da funzionamento. Verificare da quanti anni è in funzione, quante bottiglie anno imbottiglia e capire se la macchian può supportare una tale mole di lavoro senza per questo considerarla "sotto sforzo" o sotto dimensionata rispetto alle reali esigenze del produttore vinicolo

3) bisognerebbe anche verificare il numero di matricola della macchina e verificare nell'ufficio tecnico dell'azienda che l'ha prodotta se il macchinario presente in cantina corrisponde in toto alle caratteristiche oppure sia stata modificata in cantina

4) inoltre, indipendentemente dal macchinario utilizzato bisogna tener conto che ci possono esser stati delle lunghe interruzioni di corrente. Infatti a marzo, in determinate zono la quantità di temporali è tale da provocare tali mancanze di corrente. Bisognerebbe quindi telefonare all'Enel ed avere precise informazioni, così come controprova si potrebbe informarsi all'ufficio metereologico dell'Aereonautica Militare.

5) se ivece si esegue un imbottigliamento manuale, apriti cielo, le potenziali variabili sono migliaia.....se volete posso elencarvene alcune.....
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Ciao

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Re: Tunde e poi più!!!

Messaggioda gp » 13 nov 2013 14:53

:roll:
Mi viene da pensare che se un produttore unifica tutta la massa in un recipiente, l'imbottigliamento non dovrebbe durare più di tanto. Se invece questa unificazione non c'è, allora è plausibile che ci voglia più tempo.
Magari qualcuno che ha esperienza diretta ha qualcosa da dire in proposito.
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Re: Tunde e poi più!!!

Messaggioda vignadelmar » 13 nov 2013 15:10

gp ha scritto::roll:
Mi viene da pensare che se un produttore unifica tutta la massa in un recipiente, l'imbottigliamento non dovrebbe durare più di tanto. Se invece questa unificazione non c'è, allora è plausibile che ci voglia più tempo.
Magari qualcuno che ha esperienza diretta ha qualcosa da dire in proposito.


http://www.equazioni.org/index.php/2010 ... con-acqua/

Immagine


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Re: Tunde e poi più!!!

Messaggioda Wineduck » 13 nov 2013 15:10

gp ha scritto:Mi sembra un'ottima idea approfondire un po' i dati tecnici di questo vino, visto che se ne discute.
Riguardo ai legni, le schede tecniche sul sito aziendale raccontano una storia un po' diversa. Questa è la più recente (annata 2008):
Maturazione in legno: 22 mesi in fusti di rovere francese (Allier, Nevers) da 225 litri
Imbottigliamento: 28-29-30-31/03/2011
Affinamento in bottiglia: 15 mesi
Produzione: n. 16.416 bottiglie da 75 cl; 900 Magnum da 150 cl; 40 Doppio Magnum da 300 cl

(da cui si desumono circa 62 barrique)

E' un indizio di qualcosa il fatto che l'imbottigliamento duri ben 4 giorni?


Storia diversa? Perchè?
Con i 22 mesi di barrique si arriva ad agosto/settembre 2010: prima dell'imbottigliamento, avvenuto a marzo 2011, ci sono evidentemente stati 7/8 mesi di botti grandi (non ricordo la capienza), come avevo spiegato.
Il numero delle barrique torna perfettamente con quello che avevo dichiarato io (50/70).
Per quel (poco) che so di enologia, la massa per l'imbottigliamento non è determinata dalla durata dello stesso, ma dalla capacità (e quindi dal numero) del/i recipiente/i intermedio/i. La durata dipende dalla capacità dell'imbottigliatrice. So anche che è molto importante in questa fase evitare contatti con l'aria che potrebbero alterare il vino in bottiglia. La testa e la coda dell'imbottigliamento, quando i tubi contengono alte percentuali di ossigeno, vengono di norma trattenute in azienda e non vendute.
Qui però chiedo il supporto dei produttori.
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Re: Tunde e poi più!!!

Messaggioda vignadelmar » 13 nov 2013 15:16

Wineduck ha scritto: La durata dipende dalla capacità dell'imbottigliatrice.


Vorrei 7 euro, grazie. :wink:

Ciao

.
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Re: Tunde e poi più!!!

Messaggioda Wineduck » 13 nov 2013 15:25

vignadelmar ha scritto:
Wineduck ha scritto: La durata dipende dalla capacità dell'imbottigliatrice.


Vorrei 7 euro, grazie. :wink:

Ciao

.



Va bene, te li do farlocchi come la "presaperifondelliagp" in cui hai inserito questa affermazione... :D
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Re: Tunde e poi più!!!

Messaggioda vignadelmar » 13 nov 2013 15:29

Wineduck ha scritto:Va bene, te li do farlocchi come la "presaperifondelliagp" in cui hai inserito questa affermazione... :D


Ok :lol:

Ciao

.
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Re: Tunde e poi più!!!

Messaggioda gp » 13 nov 2013 15:59

Wineduck ha scritto:
gp ha scritto:
Wineduck ha scritto:
gabriele succi ha scritto:Ripeto la domanda, visto che è rimasta inevasa...
Imbottigliano sto vino in un lotto unico? In più lotti? Barrique singola??

Provo a rispondere da appassionato e non da tecnico (che non sono):
1) mi sembra di ricordare che la massa per l'imbottigliamento sia quasi sempre unica nelle ultime annate ma che non sia sempre stato così. Mi informerò e sarò più preciso;
2) le barrique dovrebbero essere fra le 50 e le 70 a seconda delle annate e con quello che ci passano i francesi (come ho sempre sostenuto) è possibile che la qualità non sia omogea a parità di fornitore; dal millesimo 2007 o 2008 (non ricordo con precisione) il vino sosta solo per un breve periodo in barrique per poi passare in contenitori più grandi (dimezzato il tempo di permanenza in barrique). Sull'annata 2009 questo cambiamento si sente, eccome. Dall'annata 2005, il vino esce dalla cantina con anno in più di affinamento in vetro rispetto alle annate precedenti (18 mesi invece dei 6 precedenti)

Mi sembra un'ottima idea approfondire un po' i dati tecnici di questo vino, visto che se ne discute.
Riguardo ai legni, le schede tecniche sul sito aziendale raccontano una storia un po' diversa. Questa è la più recente (annata 2008):
Maturazione in legno: 22 mesi in fusti di rovere francese (Allier, Nevers) da 225 litri
Imbottigliamento: 28-29-30-31/03/2011
Affinamento in bottiglia: 15 mesi
Produzione: n. 16.416 bottiglie da 75 cl; 900 Magnum da 150 cl; 40 Doppio Magnum da 300 cl

(da cui si desumono circa 62 barrique)

Storia diversa? Perchè?
Con i 22 mesi di barrique si arriva ad agosto/settembre 2010: prima dell'imbottigliamento, avvenuto a marzo 2011, ci sono evidentemente stati 7/8 mesi di botti grandi (non ricordo la capienza), come avevo spiegato.
Il numero delle barrique torna perfettamente con quello che avevo dichiarato io (50/70).

La storia è un po' diversa perchè
- almeno fino alla 2008 (ultima scheda sul sito aziendale) non risulta nessun dimezzamento della permanenza in barrique, fermo a 22 mesi. Sarebbe interessante sapere se nelle annate successive questo passaggio c'è stato -- oltretutto un salto di queste proporzioni darebbe implicitamente ragione a chi critica il Percarlo per eccesso di legno;
- la stessa voce "maturazione in legno" non parla di ulteriori passaggi in legno grande.
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Re: Tunde e poi più!!!

Messaggioda vignadelmar » 13 nov 2013 16:04

gp ha scritto:
La storia è un po' diversa perchè
- almeno fino alla 2008 (ultima scheda sul sito aziendale) non risulta nessun dimezzamento della permanenza in barrique, fermo a 22 mesi. Sarebbe interessante sapere se nelle annate successive questo passaggio c'è stato -- oltretutto un salto di queste proporzioni darebbe implicitamente ragione a chi critica il Percarlo per eccesso di legno;
- la stessa voce "maturazione in legno" non parla di ulteriori passaggi in legno grande.


Dipenderebbe molto anche dal fatto se la permanenza per X mesi in legno sia appunto in un legno nuovo, usato e se usato per quanti passaggi. Non viene mai citato legno nuovo. Ergo se la maturazione avvenisse ancora per 22 mesi ma in legni strausati il discorso cambierebb eradicalmente.

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Re: Tunde e poi più!!!

Messaggioda gp » 13 nov 2013 16:11

Nelle schede non viene mai citata l'età dei legni, quindi non se ne può presumere nulla né in un senso né nell'altro.
Wineduck ha parlato di dimezzamento dei tempi in barrique spero sulla base di qualche informazione concreta, la tua ipotesi sul passaggio da legni nuovi a usati invece a quanto pare è fantaenologia.
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Re: Tunde e poi più!!!

Messaggioda Wineduck » 13 nov 2013 16:11

gp ha scritto:La storia è un po' diversa perchè
- almeno fino alla 2008 (ultima scheda sul sito aziendale) non risulta nessun dimezzamento della permanenza in barrique, fermo a 22 mesi. Sarebbe interessante sapere se nelle annate successive questo passaggio c'è stato -- oltretutto un salto di queste proporzioni darebbe implicitamente ragione a chi critica il Percarlo per eccesso di legno;
- la stessa voce "maturazione in legno" non parla di ulteriori passaggi in legno grande.


Ok bravo, hai ragione su tutti i fronti.
Mi hai smascherato con una raffinata ed approfondita ricerca scientifica. Ho mentito spudoratamente, peggio di Amstrong: non c'è mai stata riduzione dell'affinamento in barrique e il Percarlo è una spremuta di legno rancido.

Sei veramente il campione dei forumisti.
Ciao
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Re: Tunde e poi più!!!

Messaggioda Palma » 13 nov 2013 16:17

Wineduck ha scritto:
2) le barrique dovrebbero essere fra le 50 e le 70 a seconda delle annate e con quello che ci passano i francesi (come ho sempre sostenuto) è possibile che la qualità non sia omogea a parità di fornitore; dal millesimo 2007 o 2008 (non ricordo con precisione) il vino sosta solo per un breve periodo in barrique per poi passare in contenitori più grandi (dimezzato il tempo di permanenza in barrique). Sull'annata 2009 questo cambiamento si sente, eccome. Dall'annata 2005, il vino esce dalla cantina con anno in più di affinamento in vetro rispetto alle annate precedenti (18 mesi invece dei 6 precedenti)


Quindi a San Giusto hanno cambiato l'affinamento in legno? perché lo hanno fatto se tutto era così perfetto?
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Re: Tunde e poi più!!!

Messaggioda vignadelmar » 13 nov 2013 16:17

gp ha scritto:Nelle schede non viene mai citata l'età dei legni, quindi non se ne può presumere nulla né in un senso né nell'altro.
Wineduck ha parlato di dimezzamento dei tempi in barrique spero sulla base di qualche informazione concreta, la tua ipotesi sul passaggio da legni nuovi a usati invece a quanto pare è fantaenologia.



Sicuro ?

Io non ho fatto ipotesi, ho analizzato i dati che tu hai fornito

Ciao

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Re: Tunde e poi più!!!

Messaggioda Palma » 13 nov 2013 16:19

Wineduck ha scritto:
gabriele succi ha scritto:
Palma ha scritto:La storia dei tappi che fanno aumentare la percezione del legno da 1 a 10 mi convince 0, certo possono asciugare il vino, ma sul legno non incidono. Per fare un esempio alcuni 2001 dal finale amaro ed eccessivamente astringente possono essere dovuti ai tappi, il 2004 esageratamente legnosi (io non l'ho bevuto, ma non dubito che fosse così) no.

Ho un paio di esperienze di questo tipo...cito l'ultima perchè è più recente e me la ricordo meglio...
Sentii un vino di un mio amico produttore romagnolo ad una manifestazione circa 1 anno fa...mi piacque tanto anche se l'uso del cabernet (ammesso comunque dal disciplinare entro il 15%) lo snaturava un po'...
Ci scambiammo un cartone.
Portai una bottiglia a casa di amici (non sono forumisti) e uno di loro appena versato nel bicchiere, mi disse: "ma che è sta roba? sembra vino in mezzo alla segatura!!" lo versai nel mio bicchiere ed ebbi le stesse sensazioni...
Rimasi esterrefatto...sbalordito...un altro vino...un pezzo di legno...
A casa il giorno dopo presi un'altra bottiglia e l'aprii...come quello alla manifestazione...
Telefonai domandando se imbottigliava botte per botte...e mi fu risposto che la massa era unica e il lotto era unico...mi fido perchè è uno serio...
E cosa poteva essere allora secondo voi??
Detto questo, ho beccato anche un Percarlo 06 messo così...a fronte di altre 2 bottiglie ok...
Dunque??

:roll: :roll: :roll:

Ripeto la domanda, visto che è rimasta inevasa...
Imbottigliano sto vino in un lotto unico? In più lotti? Barrique singola??


Provo a rispondere da appassionato e non da tecnico (che non sono):
1) mi sembra di ricordare che la massa per l'imbottigliamento sia quasi sempre unica nelle ultime annate ma che non sia sempre stato così. Mi informerò e sarò più preciso;
2) le barrique dovrebbero essere fra le 50 e le 70 a seconda delle annate e con quello che ci passano i francesi (come ho sempre sostenuto) è possibile che la qualità non sia omogea a parità di fornitore; dal millesimo 2007 o 2008 (non ricordo con precisione) il vino sosta solo per un breve periodo in barrique per poi passare in contenitori più grandi (dimezzato il tempo di permanenza in barrique). Sull'annata 2009 questo cambiamento si sente, eccome. Dall'annata 2005, il vino esce dalla cantina con anno in più di affinamento in vetro rispetto alle annate precedenti (18 mesi invece dei 6 precedenti)
3) Per un vino "tanto" come il Percarlo (tanta massa polifenolica, acidità, glicerina, ecc.) il "rebus" dell'affinamento non è facile da sciogliere. Chi ha bevuto con me l'annata 1990 (vino ancora violaceo, compatto, giovanissimo), può testimoniare quanto sia lonvevo (ma lo si capisce ancora meglio bevendo ora le annate "piccole" come 1992 o 1994). E' un vino che senza una forte dose di microssigenazione non sarebbe mai pronto per l'imbottigliamento e anche adesso rischia spesso di essere perfetto per le future generazioni. E' quindi necessario accelerare la sua evoluzione ma così facendo quella massa "viva" ed instabile assorbe altre sostanze che a volte trattiene e a volte "sputa fuori": se ricordo com'era il 2004 nel primo anno (più trasparente, sottile e fine del Pergole), mi sovviene un pizzico di inspiegabile soddisfazione nel constatare che ora è cambiato perchè so che cambierà ancora e ancora e ancora. E' un vero e proprio essere vivente, un "blob" che può assumere varie forme e diversi livelli di piacevolezza ma che rispecchierà sempre il terreno sassoso e scosceso da cui proviene, i grappoli spargoli con chicchi piccolissimi di sangiovese in purezza ed il carattere schivo, un po' burbero (quasi da "cavatore" carrarino) dei suoi vignaioli. Chi ama veramente il vino a 360° non potrebbe chiedere di più.

Ognuno nel panorama vinicolo mondiale si sceglie i vini in base ai propri criteri: io non ho mai cercato i vini "perfetti" (mi annoiano) ma quelli forse un po' scomposti e scostanti ma tremendamente coerenti con l'ambito territoriale (e quindi culturale) da cui povengono. Per me il vino non è una "bibita", detesto decontestualizzare i vini dal loro ambiente (es. dal cibo per accompagnare il quale sono nati) e detesto ancora di più accostarli fra loro solo per cercare il "migliore" assoluto. Per me non esiste e non esisterà mai, si chiami Lafite, Chambertin, DRC o altro.
Buon Percarlo a tutti.


Cosa te lo ha scritto il dottore questo post così equilibrato? non è da te.
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Re: Tunde e poi più!!!

Messaggioda gp » 13 nov 2013 16:21

Wineduck ha scritto:Ok bravo, hai ragione su tutti i fronti.
Mi hai smascherato con una raffinata ed approfondita ricerca scientifica. Ho mentito spudoratamente, peggio di Amstrong: non c'è mai stata riduzione dell'affinamento in barrique e il Percarlo è una spremuta di legno rancido.

Invece di farti prendere dalle solite crisi isteriche, potresti andare avanti con le verifiche, come avevi promesso. Non è scontato che le schede aziendali siano aggiornate al 100%, e comunque in questo caso mancano le due annate più recenti, quantomeno la 2009 che è stata già giudicata dalle guide (molto tiepidamente, nel caso del GR: Y, come l'annata precedente).
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Re: Tunde e poi più!!!

Messaggioda vignadelmar » 13 nov 2013 16:26

gp ha scritto:
Wineduck ha scritto:Ok bravo, hai ragione su tutti i fronti.
Mi hai smascherato con una raffinata ed approfondita ricerca scientifica. Ho mentito spudoratamente, peggio di Amstrong: non c'è mai stata riduzione dell'affinamento in barrique e il Percarlo è una spremuta di legno rancido.

Invece di farti prendere dalle solite crisi isteriche, potresti andare avanti con le verifiche, come avevi promesso. Non è scontato che le schede aziendali siano aggiornate al 100%, e comunque in questo caso mancano le due annate più recenti, quantomeno la 2009 che è stata già giudicata dalle guide (molto tiepidamente, nel caso del GR: Y, come l'annata precedente).


In via del tutto teorica potrebbero anche contenere notizie false, cosa ben più grave del non essere aggiornate. Magari uno dice che è stato in un legno di tipo X per Y mesi invece in realtà è stato in un legno di tipo Z per W mesi....

C'è chi bara sulle uve utilizzate e c'è chi bara sulle caratteristiche dell'invecchiamento.

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Re: Tunde e poi più!!!

Messaggioda Wineduck » 13 nov 2013 16:30

Palma ha scritto:
Wineduck ha scritto:
gabriele succi ha scritto:
Palma ha scritto:La storia dei tappi che fanno aumentare la percezione del legno da 1 a 10 mi convince 0, certo possono asciugare il vino, ma sul legno non incidono. Per fare un esempio alcuni 2001 dal finale amaro ed eccessivamente astringente possono essere dovuti ai tappi, il 2004 esageratamente legnosi (io non l'ho bevuto, ma non dubito che fosse così) no.

Ho un paio di esperienze di questo tipo...cito l'ultima perchè è più recente e me la ricordo meglio...
Sentii un vino di un mio amico produttore romagnolo ad una manifestazione circa 1 anno fa...mi piacque tanto anche se l'uso del cabernet (ammesso comunque dal disciplinare entro il 15%) lo snaturava un po'...
Ci scambiammo un cartone.
Portai una bottiglia a casa di amici (non sono forumisti) e uno di loro appena versato nel bicchiere, mi disse: "ma che è sta roba? sembra vino in mezzo alla segatura!!" lo versai nel mio bicchiere ed ebbi le stesse sensazioni...
Rimasi esterrefatto...sbalordito...un altro vino...un pezzo di legno...
A casa il giorno dopo presi un'altra bottiglia e l'aprii...come quello alla manifestazione...
Telefonai domandando se imbottigliava botte per botte...e mi fu risposto che la massa era unica e il lotto era unico...mi fido perchè è uno serio...
E cosa poteva essere allora secondo voi??
Detto questo, ho beccato anche un Percarlo 06 messo così...a fronte di altre 2 bottiglie ok...
Dunque??

:roll: :roll: :roll:

Ripeto la domanda, visto che è rimasta inevasa...
Imbottigliano sto vino in un lotto unico? In più lotti? Barrique singola??


Provo a rispondere da appassionato e non da tecnico (che non sono):
1) mi sembra di ricordare che la massa per l'imbottigliamento sia quasi sempre unica nelle ultime annate ma che non sia sempre stato così. Mi informerò e sarò più preciso;
2) le barrique dovrebbero essere fra le 50 e le 70 a seconda delle annate e con quello che ci passano i francesi (come ho sempre sostenuto) è possibile che la qualità non sia omogea a parità di fornitore; dal millesimo 2007 o 2008 (non ricordo con precisione) il vino sosta solo per un breve periodo in barrique per poi passare in contenitori più grandi (dimezzato il tempo di permanenza in barrique). Sull'annata 2009 questo cambiamento si sente, eccome. Dall'annata 2005, il vino esce dalla cantina con anno in più di affinamento in vetro rispetto alle annate precedenti (18 mesi invece dei 6 precedenti)
3) Per un vino "tanto" come il Percarlo (tanta massa polifenolica, acidità, glicerina, ecc.) il "rebus" dell'affinamento non è facile da sciogliere. Chi ha bevuto con me l'annata 1990 (vino ancora violaceo, compatto, giovanissimo), può testimoniare quanto sia lonvevo (ma lo si capisce ancora meglio bevendo ora le annate "piccole" come 1992 o 1994). E' un vino che senza una forte dose di microssigenazione non sarebbe mai pronto per l'imbottigliamento e anche adesso rischia spesso di essere perfetto per le future generazioni. E' quindi necessario accelerare la sua evoluzione ma così facendo quella massa "viva" ed instabile assorbe altre sostanze che a volte trattiene e a volte "sputa fuori": se ricordo com'era il 2004 nel primo anno (più trasparente, sottile e fine del Pergole), mi sovviene un pizzico di inspiegabile soddisfazione nel constatare che ora è cambiato perchè so che cambierà ancora e ancora e ancora. E' un vero e proprio essere vivente, un "blob" che può assumere varie forme e diversi livelli di piacevolezza ma che rispecchierà sempre il terreno sassoso e scosceso da cui proviene, i grappoli spargoli con chicchi piccolissimi di sangiovese in purezza ed il carattere schivo, un po' burbero (quasi da "cavatore" carrarino) dei suoi vignaioli. Chi ama veramente il vino a 360° non potrebbe chiedere di più.

Ognuno nel panorama vinicolo mondiale si sceglie i vini in base ai propri criteri: io non ho mai cercato i vini "perfetti" (mi annoiano) ma quelli forse un po' scomposti e scostanti ma tremendamente coerenti con l'ambito territoriale (e quindi culturale) da cui povengono. Per me il vino non è una "bibita", detesto decontestualizzare i vini dal loro ambiente (es. dal cibo per accompagnare il quale sono nati) e detesto ancora di più accostarli fra loro solo per cercare il "migliore" assoluto. Per me non esiste e non esisterà mai, si chiami Lafite, Chambertin, DRC o altro.
Buon Percarlo a tutti.


Cosa te lo ha scritto il dottore questo post così equilibrato? non è da te.


Scusa Marchese, non lo faccio più!
Ogni tanto confondo il divertimento con il lavoro... :mrgreen:
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