vinogodi ha scritto:gp ha scritto:paperofranco ha scritto:Domanda per i "tecnici": Giovanna Morganti non invia i campioni alle guide? Scrivo qui ma mi riferisco a tutte.
Buona domanda. Per scrupolo, bisognerebbe controllare su Slowine ultima edizione (mella prima del 2011 non c'era), ma riguardo alle altre direi proprio di no. Lo stesso per riviste come Enogea e anche Merum.
Secondo me è un errore, perché se fai un vino e ci credi sarebbe bene sottoporlo al giudizio della critica che ritieni sufficientemente attendibile, ma tant'è. Forse Giovanna sottoscriverebbe le retroetichette di Cappellano, non so.
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...nel discorso apprezzo molto la frase colorata,soprattutto il "secondo me" : per il resto c'è un errore concettuale di fondo, soprattutto per ciò che concerne la valenza enoculturale di una guida. Già il nome, "guida", mi piace poco ma rende bene l'idea di cosa dovrebbe essere. In seconda battuta, dovrebbe sottostare almeno al criterio di informazione completa, per avere un quadro esaustivo della panoramica enologica, anche se fortemente "personalizzata" a uso e consumo editoriale o ideologizzata.Ciò comporta recensire e giudicare anche i produttori che non mandano i campioni, soprattutto se sono di primaria importanza qualitativa riconosciuta. La cretinata più infame, ultimamente , proprio quella di una tal Guida che non vuole più mettere Bressan fra i recensiti per le note vicende. Come se il marito , per vendicarsi delle corna della moglie fedifraga, si tagliasse i coglioni per farle dispetto...Chiaro, molte volte l'atteggiamento da padreterni di alcuni produttori irrita oltremodo, ne so io qualcosa. Ma ritorniamo al concetto iniziale che chi fa critica deve spogliarsi dalle ruggini personali sennò non fa un buon servizio all'informazione, pur riconoscendone tutte le attenuanti "umane"e i suoi limiti. Questo è quanto penso io, infatti non sono mai stato d'accordo neppure con gli amici editori o direttori di guide ( anche amici personali) che , ripiccati, non mettevano in guida questo o quello perchè "non mandavano i campioni" oppure "non volevano apparire nelle guide" ... ecchissenefrega, mica devono rispondere del loro operato ai produttori, quanto ai "clienti lettori".Ti compri i campioni in oggetto, te li assaggi e li giudichi con onestà intellettuale per il bene dei lettori che pongono fiducia nella tua persona o guida. E' come se un giornalista si rifiutasse di articolare un personaggio politico perchè di colore avverso o perchè trattato male in precedenti interviste, o Quattroruote non recensisse l'ultimo modello di Audi perchè non è stata chiamata ufficialmente a provarla ...

Le cose stanno in un modo un po' più complicato rispetto a queste semplificazioni da
Intanto ci sono i produttori (pochi) che esplicitamente non vogliono essere recensiti (citavo Cappellano, per induzione potrebbe starci anche chi non manda campioni a nessuna guida-rivista). Qui la questione è un po' delicata, trattandosi di una minoranza tutto sommato rispettare la loro volontà non mi sembra una cattiva idea.
Poi ci sono i produttori (sempre pochi, ma più dei precedenti) che non mandano i campioni alle guide proprio sapendo che quelle se le procureranno da sole a pagamento, data la loro importanza. Vizzari (?) giovedì alla Leopolda ne ha citati alcuni, chi è stato più attento di me

li potrebbe ripetere.
Infine ci sono produttori che per una varietà di motivi non mandano i loro campioni a questa o quella guida, che sicuramente potrebbero essere acquistati al pari dei precedenti, ma con un problemino: cosa succede se la pratica si generalizza? Cioò se A sapendo che hanno comprato in enoteca il pari livello B dice: sai che c'è, l'hanno prossimo i campioni non li mando neanch'io?
Ultimo ma non in ordine d'importanza, data la valanga crescente di vini che ogni anno si riversa sulle guide, c'è anche il caso che al "non mandatore di campioni ignoto" gli facciano un bel monumento, prima o poi...