Messaggioda Sincero » 29 set 2013 20:10
apertura con due bei bicchieri di champagne Perrier: dominano gli agrumi su note di pasticceria, uno champagne che mi pare presentare un naso non così complesso e molto "classico" ma che si fa bere tanto e bene, e che con un 60% e passa di uve nere tiene senza problemi un antipasto abbastanza "pesante" e, penso, potrebbe tenere anche a tutto pasto senza troppi problemi.
Si versa il riesling nel bicchiere e pare di essere da tamoil. La classica nota dicherosene/idrocarburo in questo caso mi sembra decisamente eccessiva e disequilibrata, ma a me l'odore di benzina non dispiace e ho trovato che il vino si sposasse da dio in bocca con la zuppa di sedano-rapa. Se lo aspetti non un pò, ma ore, al naso rivela inaspettato un ananasso e un'albicocchina che gli fan riconquistare qualche punto in più a fine serata.
Con il pinot nero Rainstorm certo non cresce l'entusiasmo, vino banalotto direi, ma se è vero che va sugi scaffali a 9/10 euro euro beh, la pulizia, l'equilibrio ed il buon odore di frutta e sottobosco acquistano una luce diversa: alle stesse cifre, spesso, i vini francesi della grande distribuzione regalano ciofeche che a confronto l'Oregon pare la terra promessa.
Il cabernet di Concha y Toro ha un gran bel naso speziato, con un chiodo di garofano in bella evidenza; anche questo è un vino che definirei decisamente equilibrato e pulito, ma non entusiasmante.
A casa mi son portato invece una bottiglia di Coyam: al poco che so concordo con Gori quando dice che per bere una roba simile a Bolgheri si spende un bel pò in più; con una splendida anatra e fichi si sposa niente male, e via tutti a casa alticci e contenti. Naso non particolarmente complesso, ma gran bella bocca.
Di più nel mio primo post non vi dico, ltrimenti passo pure da pirla.
Saluti.