mattiave ha scritto:arnaldo ha scritto:mattiave ha scritto:Tornando al vino...
Preso sul forum, arrivato oggi da romanèe...
Bourgogne Cote Chalonnaise 2007 Romaine de la Mugniere: giallo paglierino con riflessi che tendono al dorato; al naso fiori gialli freschi, albicocca, pesca, banana ed una leggera nota che ricorda il legno (ben amalgamata, comunque). In bocca stupisce per la morbidezza e l'acidità, coerente con il naso, nel finale, piuttosto lungo, ricorda il cocco. Un vino di ottima struttura, che inganna un pochino con i suoi 12,5% riportati in etichetta.
Abbinato ad uno spaghettino con vongole e pomodorini è piaciuto davvero molto.
si,torniamo al vino e siamo seri.
Uhmmm...stupisce x morbidezza e acidita'.cioe' e' morbido (equilibrio tra parti dure e gliceriche..) ma e' acido......azz e' come dire...questo vino e' caldo ma non e ' alcolico... :

insomma e' piu' morbido...o piu' acido....quindi un po' meno morbido( abbastanza morbido??)
Libro AIS 1° livello:
Morbido: si dice di un vino in cui si percepisce una decisa morbidezza, con una gradevole sensazione vellutata, dovuta ad una buona concentrazione. In genere si tratta di vini dotati di una buona struttura.
Acidità: Fresco: si dice di un vino in cui si percepisce una decisa sensazione di acidità, che procura un'abbondante salivazione, prerogativa importante per vini giovani.
Ora, mi riesci a spiegare per quale motivo un vino non può essere morbido (soprattutto se fa legno e da quella sensazione "burrosa" al palato) ed essere contemporaneamente di buona acidità?
Se vuoi fare il professore almeno spiegati bene...

Provo a rispondere io in attesa della spiegazione di Arnaldo.
Ovviamente sono tutte componenti che stanno in un vino, quindi è un fatto che vi siano contemporaneamente sostanze responsabili della sensazione di morbidezza(glicerina, alcol, zucchero) e sostanze responsabili delle sensazioni cosiddette “dure”(acidi, sali minerali, tannini).
Il punto secondo me sta in quello che si vuole comunicare e come lo si comunica: mettere l’accento contemporaneamente su due componenti contrapposte può rendere la comprensione difficile. Io penso che Arnaldo si riferisse a questo.
Se un vino dona una netta sensazione di morbidezza, è abbastanza raro che dia al contempo una netta sensazione di freschezza, almeno per la mia esperienza. E’ più frequente che emerga fra le parti dure una sapidità(visto che nello specifico si parla di un bianco e quindi non c’è il tannino), anch’essa responsabile di una certa salivazione, però più grumosa di quella liquida che comporta l’acidità.
Ad esempio, tempo fa, parlando dell’Es, tanto per tirare in ballo un vino che ha fatto abbondantemente discutere, i sostenitori ne esaltavano le doti di equilibrio che favoriva una beva impensabile per un vino così potente e alcolico, proprio grazie ad una acidità eccezionale. A mio modesto parere, si può parlare di acidità eccezionale dell’Es solo se si è a conoscenza del ph, quindi del valore oggettivo, perché le sensazioni che emergono dall’assaggio sono prevalentemente di morbidezza.
Accidenti, era da un pezzo che volevo provare a fare il relatore AIS……
