Nelle Nuvole ha scritto:Anche io sono una fervida supporter del "una volta aperta una bottiglia tanto vale bersi il contenuto" . Lo dico anche dandomi la zappa sui piedi visto che ho lavorato e che tutt'ora lavoro per aziende che si prestano alla ricolmatura e/o ritappatura. Il vino un poco o molto agé è sempre più fragile, come un essere umano. solo l'operazione di stappatura è già traumatica, figurarsi il resto. e poi, soprattutto, c'è un momento in cui il vino va bevuto e basta.
Se vuoi lasciare in eredità alle generazioni future i tuoi vini, lasciali in pace, non disturbarli.
...sei nuova sul forum,pur adorandoti ad ogni tuo intervento, per cui tocca a me quotarti anche se è dall'alba dei tempi forumistici che sostengo questa tesi. Il vino, soprattutto "vecchio" è un equilibrio biochimico tremendamente instabile. Le bottiglie accuratamente custodite fin da giovani nella cantinetta hanno avuto il rispetto che gli ... spetta. Intoccate ed intoccabili, solo raramente ho ispezionato lo stato proprio per valutarne l'opportunità di aprirle o sacrificarle durante le bicchierate. Già il trasporto dalla cantina alla "sala degustazione" è un trauma, figuriamoci un trasporto in condizioni precarie per centinaia di chilometri , sballottando fondo e spazio di testa ormai "significativo" nelle bottiglie datate . Magari , per qualche recondita fortuna o stato di grazia della bottiglia, potrebbero risultare ancora potabili, ma vi assicuro e controfirmo che se le si fossero potute bere sul posto, il risultato sarebbe stato enormemente migliore. Inoltre, l'ossigenazione all'apertura innesca reazioni non più controllabili, figuriamoci una risommatura con conseguente microossigenazione della massa... insomma , ognuno faccia come vuole. Un ultimo aneddoto: nel 2002 feci risommare due della decina di bottiglie superstiti di Riserva 1955 di Biondi Santi presso il Greppo perchè con livello leggermente verso "la spalla". Una la bevvi dopo poco tempo vicino ad una mai risommata e il risultato fu clamorosamente a favore di quella non risommata, anche se il tappo, chiaramente, era ai limiti della legnosità e di una dimensione oggi completamente diversa (molto più corti quelli di allora...). Di 1955 Riserva me ne rimangono ormai poche a causa della devastante attrazione fatale che ho sempre avuto per questa annata, ma una la "risparmierò" per confrontarla con l'ultima risommata e sono certo del risultato finale...
