


davidef ha scritto:piano, per me le bottiglie fallate o poco performanti entrano in graduatoria eccome, se le portavo a casa quello mi ritrovavo nel bicchiere, viene invece da chiedersi del perchè una concentrazione non irrisoria di bottiglie poco performanti e non vorrei mai che fosse un minus di quel target di bottiglie/zona
non picchiatemi ok ? ma penso veramente che i numeri, per quanto aridi siano, a volte fotografano quello che la passione non sempre fa mettere a fuoco bene
prendo le prime note messe sulla discussione:
Barolo Brunate ’96 Marcarini 75/100
Barolo Rocche dei Brovia ’96 Brovia 79/100
Barolo Liste ’96 Borgogno 84/100
Barolo Runcot ’96 Elio Grasso 87/100 ma sono condizionato dal primo tappo.
Barolo Bricco Boschis Vigna S.Giuseppe Ris. ’96 Cavallotto 70/100
Barolo Cascina Francia ’96 G.Conterno 87/100
Barolo Ciabot Mentin Ginestra ’96 Clerico 83/100
Barolo La Serra ’96 Marcarini 89.5/100
Barolo Granbussia Ris. ’96 A.Conterno 80/100
Barolo Brunate ’96 Voerzio Tappo e bottiglia non a posto…sfiga.
Barolo Bricco Fiasco ’96 Azelia 83/100
se le leggo aridamente e penso che parliamo di Barolo 1996 prestigiosi e non di bottiglie di entrata gamma io non vedo moltissimo da sorridere per il prestigio di questa denominazione, ovvio, sempre un pochino esacerbando il punto di vista per curvarlo a mio favore
davidef ha scritto:dunque...solo per fare il punto...
annata 1996, unanimemente considerata immensa per il re dei vini
leggo i risultati e metà vini abbondantemente sotto i 90 punti con descrizioni che ne danno una immagine di prodotti non propriamente esaltanti, certo ci sono nell'altra parte dei vini degustati anche dei prodotti straordinari capaci di lottare con eccellenze non solo langarole ma planetarie probabilmente
allora, così per giocare, possiamo dire che più di metà vini degustati, visto anche l'annata iper ed il potenziale giusto momento di beva nonchè le condizioni ideali di servizio, avevano una qualità media ? perchè i risultati mi sembra quello dicano....![]()
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nebbiolone ha scritto:davidef ha scritto:dunque...solo per fare il punto...
annata 1996, unanimemente considerata immensa per il re dei vini
leggo i risultati e metà vini abbondantemente sotto i 90 punti con descrizioni che ne danno una immagine di prodotti non propriamente esaltanti, certo ci sono nell'altra parte dei vini degustati anche dei prodotti straordinari capaci di lottare con eccellenze non solo langarole ma planetarie probabilmente
allora, così per giocare, possiamo dire che più di metà vini degustati, visto anche l'annata iper ed il potenziale giusto momento di beva nonchè le condizioni ideali di servizio, avevano una qualità media ? perchè i risultati mi sembra quello dicano....![]()
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Alcuni dei vini degustati non presentavano particolari difetti, anzi, a loro modo erano eccezionali ma non rispecchiavano nè il terroir nè il vitigno, vedi granbussia xex.
paperofranco ha scritto:Mi sono dimenticato di chiedere una cosa.
Ma i punteggi che avete dato erano relativi alla tipologia o assoluti?..........
nebbiolone ha scritto:davidef ha scritto:dunque...solo per fare il punto...
annata 1996, unanimemente considerata immensa per il re dei vini
leggo i risultati e metà vini abbondantemente sotto i 90 punti con descrizioni che ne danno una immagine di prodotti non propriamente esaltanti, certo ci sono nell'altra parte dei vini degustati anche dei prodotti straordinari capaci di lottare con eccellenze non solo langarole ma planetarie probabilmente
allora, così per giocare, possiamo dire che più di metà vini degustati, visto anche l'annata iper ed il potenziale giusto momento di beva nonchè le condizioni ideali di servizio, avevano una qualità media ? perchè i risultati mi sembra quello dicano....![]()
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prova a invertire la visuale:
quale altra regione, dopo circa 20 anni, nel mondo può garantire a priori che più della metà dei vini degustati superino abbondantemente la media?
poche![]()
nel caso accetto consigli
inoltre c'è da considerare che oggi noi degustiamo vini che spesso, non sempre, negli ultimi anni 80 e poi 90 hanno assecondato molto gusti "internazionali".
Alcuni dei vini degustati non presentavano particolari difetti, anzi, a loro modo erano eccezionali ma non rispecchiavano nè il terroir nè il vitigno, vedi granbussia xex.
circa la degustazione uno degli aspetti migliori è stata l'etereogenità dei degustatori e quindi i relativi gusti e le proprie passioni.
davidef ha scritto:
io la leggo diversamente come è ovvio che sia perchè mi piace fare l'avvocato del diavolo, sia chiaro si sta giocando, lo ripeto perchè in mezzo capita sempre quello che non lo capisce![]()
avete bevuto Barolo 1996, quella che è considerata la migliore annata dell'ultima decade del millennio, probabilmente nel suo momento ottimale dove le terziarizzazioni non sono troppo avanzate e quindi c'è ancora una bel mix pure di aromi freschi/floreali/fruttati che rendono i vini pure golosi
metà ha avuto un esito deludente, direi che possiamo anche dirlo visto i pareri, vuoi per imperfezioni, per problemi alle bottigli, per stile, per quello che vuoi ma sotto le aspettative perchè se uno mi dice oggi Cavallotto Riserva 1996 o Brovia 1996 penso che nessuno quà si sogni di immaginare una bottiglia non meno che buonissima sulla carta
dell'altra metà ci sono stati risultati eccezionali e molto buoni, gli eccezionali si confrontano con i vini mondiali e come tali hanno pure un costo rapportato con fasce prezzo dai 300 ai 100€ (più o meno ovvio)
se io penso ad una comparata dove propongo una serie di bottiglie così spalmate con questi risultati sul primo step e dove sulla seconda fascia posso anche picchiare duro sui costi ne imbastisco diverse di serate, penso sia un dato incontestabile in diverse aree, logico poi che devono però anche incontrarsi gusti e mentalità perchè se ad esempio impostassi una comparativa Grande Toscana ci sarebbero più distinguo per l'affinamento o per la purezza, se proponessi Rodano ce ne sarebbero altri e così via per tutte le possibilità
se però ragiono per logica deduttiva pura e semplice, leggo i dati e le note e ci ragiono, non penso sia possibile divergere dal fatto che metà vini erano inquadrabili nella famosa fascia media di bevutae che per le eccellenze i costi erano rapportati ai giudizi
andrebbe tutto bene se non fosse però che la prima fascia di vini mediamente discutibili rappresentava il livello comunque alto della denominazione, non si parlava del contadino Giovanni o di Beppino ma di Cavallotto, Clerico, Conterno Fantino, Aldo Conterno, Borgogno, Brovia e via dicendo, ovvero di tutti quei nomi che istituzionalmente sono appena sotto al vertice della piramide qualitativa oramai assegnata dalla maggior parte degli appassionati di vino
questo mi fa pensare (sempre forzando la mano sia chiaro) che se fossi uscito da questi nomi di élite e mi fossi rapportato con i prodotti medi o di fascia comunque inferiore per vari aspetti sarebbero usciti risultati ancora più penalizzanti
ecco perchè ho questo mio cavallo di battaglia, perchè aldilà del fascino indiscusso che la denominazione regina italiana porta con se, quando stappo trovo moltissime bottiglie mediamente buone, ne trovo veramente molte ma trovo pochi apici, pochi picchi, meno bottiglie emozionanti del dovuto, poche bottiglie che possano confrontarsi con i campioni delle altre denominazioni o tipologie e questo per me, per quello che rappresenta Langa nel comparto vinicolo italiano, non va bene
spero di essermi spiegato bene e di avervi messo un pochino in crisi![]()
manichi ha scritto:3) Sui voti infine per quella che è la mia esperienza queste orizzontali portano sempre ad un appiattimento verso il basso dei giudizi , la stessa bottiglia bevuta da sola avrebbe quasi sicuramente avuto giudizi migliori .
vinogodi ha scritto:... secondo me i '96 in Langa, salvo le dovute eccezioni, stanno solo attraversando un momento di chiusura notevole, come tanti Barolo di grande annata fra i 15 e 20 Anni. Io sarei molto più fiducioso...
davidef ha scritto:nebbiolone ha scritto:davidef ha scritto:dunque...solo per fare il punto...
annata 1996, unanimemente considerata immensa per il re dei vini
leggo i risultati e metà vini abbondantemente sotto i 90 punti con descrizioni che ne danno una immagine di prodotti non propriamente esaltanti, certo ci sono nell'altra parte dei vini degustati anche dei prodotti straordinari capaci di lottare con eccellenze non solo langarole ma planetarie probabilmente
allora, così per giocare, possiamo dire che più di metà vini degustati, visto anche l'annata iper ed il potenziale giusto momento di beva nonchè le condizioni ideali di servizio, avevano una qualità media ? perchè i risultati mi sembra quello dicano....![]()
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prova a invertire la visuale:
quale altra regione, dopo circa 20 anni, nel mondo può garantire a priori che più della metà dei vini degustati superino abbondantemente la media?
poche![]()
nel caso accetto consigli
inoltre c'è da considerare che oggi noi degustiamo vini che spesso, non sempre, negli ultimi anni 80 e poi 90 hanno assecondato molto gusti "internazionali".
Alcuni dei vini degustati non presentavano particolari difetti, anzi, a loro modo erano eccezionali ma non rispecchiavano nè il terroir nè il vitigno, vedi granbussia xex.
circa la degustazione uno degli aspetti migliori è stata l'etereogenità dei degustatori e quindi i relativi gusti e le proprie passioni.
io la leggo diversamente come è ovvio che sia perchè mi piace fare l'avvocato del diavolo, sia chiaro si sta giocando, lo ripeto perchè in mezzo capita sempre quello che non lo capisce![]()
avete bevuto Barolo 1996, quella che è considerata la migliore annata dell'ultima decade del millennio, probabilmente nel suo momento ottimale dove le terziarizzazioni non sono troppo avanzate e quindi c'è ancora una bel mix pure di aromi freschi/floreali/fruttati che rendono i vini pure golosi
metà ha avuto un esito deludente, direi che possiamo anche dirlo visto i pareri, vuoi per imperfezioni, per problemi alle bottigli, per stile, per quello che vuoi ma sotto le aspettative perchè se uno mi dice oggi Cavallotto Riserva 1996 o Brovia 1996 penso che nessuno quà si sogni di immaginare una bottiglia non meno che buonissima sulla carta
dell'altra metà ci sono stati risultati eccezionali e molto buoni, gli eccezionali si confrontano con i vini mondiali e come tali hanno pure un costo rapportato con fasce prezzo dai 300 ai 100€ (più o meno ovvio)
se io penso ad una comparata dove propongo una serie di bottiglie così spalmate con questi risultati sul primo step e dove sulla seconda fascia posso anche picchiare duro sui costi ne imbastisco diverse di serate, penso sia un dato incontestabile in diverse aree, logico poi che devono però anche incontrarsi gusti e mentalità perchè se ad esempio impostassi una comparativa Grande Toscana ci sarebbero più distinguo per l'affinamento o per la purezza, se proponessi Rodano ce ne sarebbero altri e così via per tutte le possibilità
se però ragiono per logica deduttiva pura e semplice, leggo i dati e le note e ci ragiono, non penso sia possibile divergere dal fatto che metà vini erano inquadrabili nella famosa fascia media di bevutae che per le eccellenze i costi erano rapportati ai giudizi
andrebbe tutto bene se non fosse però che la prima fascia di vini mediamente discutibili rappresentava il livello comunque alto della denominazione, non si parlava del contadino Giovanni o di Beppino ma di Cavallotto, Clerico, Conterno Fantino, Aldo Conterno, Borgogno, Brovia e via dicendo, ovvero di tutti quei nomi che istituzionalmente sono appena sotto al vertice della piramide qualitativa oramai assegnata dalla maggior parte degli appassionati di vino
questo mi fa pensare (sempre forzando la mano sia chiaro) che se fossi uscito da questi nomi di élite e mi fossi rapportato con i prodotti medi o di fascia comunque inferiore per vari aspetti sarebbero usciti risultati ancora più penalizzanti
ecco perchè ho questo mio cavallo di battaglia, perchè aldilà del fascino indiscusso che la denominazione regina italiana porta con se, quando stappo trovo moltissime bottiglie mediamente buone, ne trovo veramente molte ma trovo pochi apici, pochi picchi, meno bottiglie emozionanti del dovuto, poche bottiglie che possano confrontarsi con i campioni delle altre denominazioni o tipologie e questo per me, per quello che rappresenta Langa nel comparto vinicolo italiano, non va bene
spero di essermi spiegato bene e di avervi messo un pochino in crisi![]()
paperofranco ha scritto:Vorrei fare un'altra domanda, se non disturbo, magari la risposta è già nel 3ad, nel caso scusatemi.
Avete degustato i vini completamente alla cieca? Lo chiedo perché, vista l'uniformità di tipologia e annata, poteva essere una buona occasione per far rivelare delle gerarchie senza aver subito l'influenza dell'etichetta.
gobrish ha scritto:paperofranco ha scritto:Vorrei fare un'altra domanda, se non disturbo, magari la risposta è già nel 3ad, nel caso scusatemi.
Avete degustato i vini completamente alla cieca? Lo chiedo perché, vista l'uniformità di tipologia e annata, poteva essere una buona occasione per far rivelare delle gerarchie senza aver subito l'influenza dell'etichetta.
tutte alla cieca, bottiglie scoperte sola alla fine delle due sessioni.
kubik ha scritto:manichi ha scritto:3) Sui voti infine per quella che è la mia esperienza queste orizzontali portano sempre ad un appiattimento verso il basso dei giudizi , la stessa bottiglia bevuta da sola avrebbe quasi sicuramente avuto giudizi migliori .
Come avevo scritto prima anche io, assolutamente!
Perche non bissare il prossimo anno con i 99???
Potremmo lavorarci e costruire una line up ben ragionata,
che oltre sicuramente confermare i migliori di questi 96,
aggiusti il tiro su qualcosa..
e perchè no, con qualche incursione di "barbaresco"
per comprendere anche meglio il grande nebbiolo in quell'anno?
Sono proprio curioso di verificare il parallelo 99 vs 96.
Una piccola panoramica di 99, solo barbaresco, che feci l'anno scorso non fu strabiliante tutto sommato.
nebbiolone ha scritto:se ho capito bene tirando le somme secondo te in toscana si trovano in pari annata 20 vini migliori che in piemonte spendendo meno ?
Palma ha scritto:nebbiolone ha scritto:se ho capito bene tirando le somme secondo te in toscana si trovano in pari annata 20 vini migliori che in piemonte spendendo meno ?
La scio la risposta a loro:
paperofranco ha scritto:gobrish ha scritto:paperofranco ha scritto:Vorrei fare un'altra domanda, se non disturbo, magari la risposta è già nel 3ad, nel caso scusatemi.
Avete degustato i vini completamente alla cieca? Lo chiedo perché, vista l'uniformità di tipologia e annata, poteva essere una buona occasione per far rivelare delle gerarchie senza aver subito l'influenza dell'etichetta.
tutte alla cieca, bottiglie scoperte sola alla fine delle due sessioni.
Complimenti.
Non è così scontato, soprattutto se si devono confrontare vini appartenenti a fasce di prezzo anche molto diverse, difficilmente si fa. Pur con tutti i limiti da tenere sempre di conto, in primis che ogni bottiglia è una storia a sé(soprattutto se di una certa età), penso che sia l'unico modo per stabilire una scala di valori qualitativa la più reale possibile.
davidef ha scritto:non ho detto di spendere meno, parlo di stessi livelli di costo dove metà vini sono nella fascia 40/60 € e l'altra metà va dai 80 ai 300 €, dici che 20 vini non potrebbero saltare fuori:
Flaccianello
Fontalloro
Pergole
Percarlo
Monsanto
Biondi Santi base
Biondi Santi riserva
Soldera
Poggio di sotto Riserva
Cerbaiona Molinari
.....e posso andare avanti spaziando per categorie di prezzo, se poi mettiamo dentro non solo monovitigni allora la forbice si apre ancora di più![]()
sono con il telefono, metterli tutti diventa lunga e difficile
penso sia solo questione di gusti accettare o meno una comparativa diversa ma possibilità ce ne sono molte a mio avviso
Palma ha scritto:Io mi chiedo solamente, vista l'esaltazione che c'era in diretta, dove praticamente tutti eravamo concordi nel definire la bevuta del pranzo domenicale una delle migliori di sempre (e credo che qualcosina in passato la avessimo già bevuto tutti), si sia poi arrivati a far pervenire che questi 96 fossero in difficoltà od abbiano deluso. Certo che se per ogni vino si prende la voce più negativa, si riesce a dimostrare ciò che si vuole.
Onestamente con del Flacianello e dei Fontalloro (vini già da tempo retrocessi alle zampanelle) il livello manco si avvicina a questo, ma proprio per nulla.
Sir Panzy ha scritto:davidef ha scritto:non ho detto di spendere meno, parlo di stessi livelli di costo dove metà vini sono nella fascia 40/60 € e l'altra metà va dai 80 ai 300 €, dici che 20 vini non potrebbero saltare fuori:
Flaccianello
Fontalloro
Pergole
Percarlo
Monsanto
Biondi Santi base
Biondi Santi riserva
Soldera
Poggio di sotto Riserva
Cerbaiona Molinari
.....e posso andare avanti spaziando per categorie di prezzo, se poi mettiamo dentro non solo monovitigni allora la forbice si apre ancora di più![]()
sono con il telefono, metterli tutti diventa lunga e difficile
penso sia solo questione di gusti accettare o meno una comparativa diversa ma possibilità ce ne sono molte a mio avviso
Si vabbè, però la langa del Barolo è circa 1771 ettari con una produzione di circa 10.920.000 bt (dati ufficiali del consorzio - media ultimi 5 anni) e tu prendi una zona in confronto che è almeno 15 volte la DOCG Barolo![]()
Palma ha scritto:Io mi chiedo solamente, vista l'esaltazione che c'era in diretta, dove praticamente tutti eravamo concordi nel definire la bevuta del pranzo domenicale una delle migliori di sempre (e credo che qualcosina in passato la avessimo già bevuto tutti), si sia poi arrivati a far pervenire che questi 96 fossero in difficoltà od abbiano deluso. Certo che se per ogni vino si prende la voce più negativa, si riesce a dimostrare ciò che si vuole.
Onestamente con del Flacianello e dei Fontalloro (vini già da tempo retrocessi alle zampanelle) il livello manco si avvicina a questo, ma proprio per nulla.