LE BEVUTE DI APRILE 2013

[hansen]

Arbois Pupillin di Philippe Bornard produttore bio scoperto da un amico in un viaggio in Jura
vitigno:Ploussard
Nome: Point Barre 2009
Colpisce subito in questo Poulsard lo strano colore abbastanza trasparente e dalle tonalità rosso mattone dai riflessi aranciatissimi...sembrava quasi il colore di un Borgogno 47
Al naso parte pepatissimo e minerale per poi uscire con aromi di ribes,In bocca si presenta con ancora un filo di carbonica di gioventù mentre si sente subito la grande acidità del frutto acerbo presente al naso e tantissima oliva verde , è un vino molto anomalo gioca la sua partita sul filo come un equilibrista in perenne ricerca dell'equilibrio, sembra di struttura esile all'ingresso del palato ma poi viene fuori molto bene alla lunga con una persistenza a mo'di "ritorno di fiamma"degna di un grande vino,da segnalare la nota singolare di crodino che rimane nel bicchiere vuoto..vino di notevole carattere e davvero particolare il mio consiglio è di servirlo però abbastanza fresco...lo Jura è una zona che riserva sempre sorprese...devo proprio approfondire

Da come lo descrivi, carbonica a parte, suona proprio come un poulsard da manuale...altro che anomalo!

Non mi son spiegato bene io, l'anomalo era riferito in generale per palati ed occhi non abituati a questi vini...vedi commento sopra...se uno si lascia condizionare già dal colore meglio che cambi zona

[Massimiliano Nicli]

Bella serata Nebbiosa ieri sera.
Un grazie speciale a Marco Kalos e Max per splendide bottiglie offerte. Per me neofita della tipologia è stat un bell'approfondimento; se Marco avrà voglia spero si possa replicare in terra di Germania.
Weinbach sopra a tutti, veramente vino completo, dal naso alla bocca estremamente ricca e complessa, un gran bel bere; comunque livello globalmente molto alto a che per gli italiani, forse a sorpresa, chissà.
Ancora grazie ragazzi.
Max

Quando un riesling alsaziano incontra un riesling tedesco, il riesiling tedesco è un vino morto...

Per me è uno stallo messicano da tripla, certi krukki, con i dovuti anni sulle spalle si fanno ben rispettare, ma neanche troppi anni.

Kerpen il vino da discount non ti lascia le scheggiiiie di pietra in bocca.

[Mike76]

Heymann-Löwenstein - Riesling Schieferterrassen 2007

Bevuto l'altra sera con una serie di antipasti.
Essendo un neofita della tipologia, all'apertura ho subito pensato: ma è un vino dolce!
Poi però ho cambiato idea.
Il colore è piuttosto carico, apre su note idrocarburiche ma che durano pochissimo.
Poi si passa a prati di camomilla, cui seguono, nei minuti, note di nocciolina e miele di tiglio.
In bocca è complesso, dolce all'inizio, ma l'acidità che lo sostiene ne fa un eccellente vino gastronomico, di quelli che evaporano alla svelta. Tornano le sensazioni dei profumi, ma quello che colpisce è l'equilibrio che si riesce a raggiungere con valori così alti insieme di acidità e residuo zuccherino.
Bisogna stare attenti con cosa lo si abbina: sui tortini di semolino pecorino e spinaci e caponatina di verdure c'è andato alla grande.

[bisolfito]

Terza batteria

Due note su Kerpen?
Grazie

[alì65]

Dò Zenner Terra delle Sirene 2008, sempre un bel vino, quando la biodinamica è applicata nel modo giusto esistono solo profumi, niente puzze o riduzioni, al massimo ti potrà capitare una bt con una piccola rifermentazione che a me infastidisce ma per ora una sola volta su tot bt aperte.....un vino che continuerò ad acquistare regolarmente, visto anche i costi contenuti e l'ottima tenuta nel tempo....

[Nebbiolino]

quando la biodinamica è applicata nel modo giusto esistono solo profumi

AMEN!

[Kalosartipos]

Due note su Kerpen?
Grazie

Veramente troppo giovane e con un filo di carbonica.

[paperofranco]

IGT Terre Aquilane pecorino Giulia 2011 Cataldi Madonna.
Un ottimo bianco quotidiano, con un 'impronta di gradevole rusticità che mi rimanda a certe vernacce sangimignanesi che piacciono a me. Semplice, schietto e diretto, con un bel fiore d'acacia e un'ombra vegetale al naso; saporito in bocca, asciutto, di bella freschezza, tagliato per la tavola.

Ha accompagnato egregiamente, facendosi bere fino all'ultimo goccio, un semplice e gustoso pranzettino volante di pesce. Riso saltato al wok con calamari, code di gambero e carciofi; dopo aver pulito il pesciame e i carciofi, si butta tutto insieme nel wok già infuocato, con olio d'oliva, dove abbiamo portato al color nocciola diversi spicchi d'aglio e un peperoncino, tolti prima del misto mare/orto. Fuoco violento fino a che il liquido naturale non è tutto ritirato, si sala leggermente e si aggiunge un po' di salsa di soia per dare un tocco da sud-est asiatico. Si scola il riso al dente e si salta un paio di minuti insieme al condimento; s'impiatta chiudendo con olio d'oliva buono che nel sud-est asiatico, purtroppo per loro, non hanno . Ci vorrebbe il basmati, ma secondo me va benissimo un carnaroli.
Ho finito il vino con un cartoccio di acciughine fritte, di una pesca di stamane. Semplicità e bontà.

[diamonddave]

Prima Luce 2008 - Costa Archi
Terminato il percorso in casa Succi con l'ottimo Cabernet Sauvignon prodotto.
Anche questo, come gli altri, dura aperto per diversi giorni (l'unico a non aver retto è stato l'Assiolo, ma per tracannamento istantaneo ).
Bel colore, viola vivo, con profumi di cuoio e grafite (una Koo-I-Noor HB, direi ) con un tannino piuttosto deciso, a tratti ruvido in fase ancora di assestamento ma che lascia intravedere belle possibilità di allungo. Unico limite una lunghezza non esaltante, ma forse cerchiamo il pelo nell'uovo.
Bravo Gabriele.

[vinogodi]

...ier sera divertentissima serata "Piemonte tradizionale vs Piemonte ,oderno...con giudizio" . Cosa?

OVERTURE :
- Champagne Grand Cru Lamiable Brut Tradition vs Erpagrife Pas Dosé Rosé (bella sorpresa di metodo Classico blanc de Noir da uve Nebbiolo )
- Herzù 2011 Ettoire Germano vs Riesling Troken Kabinet Margarethenoff

POI:
- Dolcetto F.lli Seghesio 2010 Vs Dolcetto d'Alba Rinaldi 2007
- Barbera d'Asti Cru Vignassa Cascina La Ghersa 2006 vs Barbera D'Alba Cascina Francia 2006 Conterno
- Barbaresco Fausoni Sottimano 2004 vs Barbaresco Moccagatta 2004 Produttori dui barbaresco
- Barolo Vigna Rionda Massolino 2001 vs Barolo Prapò Ettore Germano 2001
- Moscato d'Asti ***** 2011 :

[gianni femminella]

In altra sezione si commentava che i vini Dei Barbi compaiono di rado sul forum.

Brunello Dei Barbi 1997 . Si tratta del base, e se qualcuno vuole ironizzare poi arriva Nelle Nuvole e vi cazzia lei

La bottiglia era da oltre un decennio nella mia cantina. Colore rosso vivo e luminoso. Al naso, immediatamente all'apertura, è su toni balsamici che presto cedono a odori meno gradevoli; trascorsa qualche ora spiccano di nuovo profumi freschi di eucalipto, cera e quasi di trementina, su di un fondo di frutti rossi. In bocca è altrettanto fresco, con un tannino che direi "gentile". Solo un po' corto.

Bevuta soddisfacente di un vino di un produttore al quale sono affezionato poiché è tra i primi Brunelli assaggiati nella mia carriera di appassionato, e perché nel tempo ho accumulato una quantità considerevole di bottiglie di vecchie annate ricolmate in azienda ( ora a quanto pare non è più possibile farlo ).

[diamonddave]

Syrah Case Via 2001 - Fontodi
Tappazzo siderale, maremma maiala!

[gianni femminella]

IGT Terre Aquilane pecorino Giulia 2011 Cataldi Madonna.
Un ottimo bianco quotidiano, con un 'impronta di gradevole rusticità che mi rimanda a certe vernacce sangimignanesi che piacciono a me. Semplice, schietto e diretto, con un bel fiore d'acacia e un'ombra vegetale al naso; saporito in bocca, asciutto, di bella freschezza, tagliato per la tavola.

Ha accompagnato egregiamente, facendosi bere fino all'ultimo goccio, un semplice e gustoso pranzettino volante di pesce. Riso saltato al wok con calamari, code di gambero e carciofi; dopo aver pulito il pesciame e i carciofi, si butta tutto insieme nel wok già infuocato, con olio d'oliva, dove abbiamo portato al color nocciola diversi spicchi d'aglio e un peperoncino, tolti prima del misto mare/orto. Fuoco violento fino a che il liquido naturale non è tutto ritirato, si sala leggermente e si aggiunge un po' di salsa di soia per dare un tocco da sud-est asiatico. Si scola il riso al dente e si salta un paio di minuti insieme al condimento; s'impiatta chiudendo con olio d'oliva buono che nel sud-est asiatico, purtroppo per loro, non hanno . Ci vorrebbe il basmati, ma secondo me va benissimo un carnaroli.
Ho finito il vino con un cartoccio di acciughine fritte, di una pesca di stamane. Semplicità e bontà.

Eppure sei magro! Io espio con la bici da corsa. Tu quale trucco diabolico usi?

[paperofranco]

IGT Terre Aquilane pecorino Giulia 2011 Cataldi Madonna.
Un ottimo bianco quotidiano, con un 'impronta di gradevole rusticità che mi rimanda a certe vernacce sangimignanesi che piacciono a me. Semplice, schietto e diretto, con un bel fiore d'acacia e un'ombra vegetale al naso; saporito in bocca, asciutto, di bella freschezza, tagliato per la tavola.

Ha accompagnato egregiamente, facendosi bere fino all'ultimo goccio, un semplice e gustoso pranzettino volante di pesce. Riso saltato al wok con calamari, code di gambero e carciofi; dopo aver pulito il pesciame e i carciofi, si butta tutto insieme nel wok già infuocato, con olio d'oliva, dove abbiamo portato al color nocciola diversi spicchi d'aglio e un peperoncino, tolti prima del misto mare/orto. Fuoco violento fino a che il liquido naturale non è tutto ritirato, si sala leggermente e si aggiunge un po' di salsa di soia per dare un tocco da sud-est asiatico. Si scola il riso al dente e si salta un paio di minuti insieme al condimento; s'impiatta chiudendo con olio d'oliva buono che nel sud-est asiatico, purtroppo per loro, non hanno . Ci vorrebbe il basmati, ma secondo me va benissimo un carnaroli.
Ho finito il vino con un cartoccio di acciughine fritte, di una pesca di stamane. Semplicità e bontà.

Eppure sei magro! Io espio con la bici da corsa. Tu quale trucco diabolico usi?

E' pesce, Gianni....

[paperofranco]

DOCG Offida Pecorino "Kiara" 2011 Sangiovanni.
Oggi m'è presa col pecorino .
Rispetto a quello del pranzo(Cataldi Madonna), l'ho trovato molto più caratterizzato sul lato minerale, soprattutto nei profumi, dove è proprio un filo conduttore; pietra focaia e idrocarburo in lontananza.
Un buon sorso, gustoso, fresco, asciutto, e gradevolmente amaricante nel retrogusto. Tutto sommato mi sembra che questo abbia qualcosa in più.
Pesce anche stasera.
Il mio leggendario spaghetto al nero di seppia e frittelle di neonata di rossetti. Semplicità e bontà 2 .

[diamonddave]

DOCG Offida Pecorino "Kiara" 2011 Sangiovanni.
Oggi m'è presa col pecorino .

Dì la verità ... sei stato al Vinitaly ed hai incontrato Rocco.



Don Anselmo 2005 – Paternoster

Aperto dopo la delusione del Case Via tappato.
Gran vino. Partenza piuttosto ritrosa, naso chiuso, ma mezz’ora di bicchiere lo lancia verso una grande condizione. Bello il colore, intrigante il naso di spezie, cannella e chiodi di garofano in primis, poi accenni (ma proprio accenni) vanigliati completati da note balsamiche. Una bocca notevole, un tannino della madonna, una bella lunghezza e ritorni di tabacco. Non compiacente, per nulla, intrigante e complesso. Insomma, uno di quei vini che definirei da bevitore adulto, esperto, un po’ come quei motociclisti che non perdono il tempo a impennare e mettere il ginocchio per terra: alla fine del giro li trovi al bar, seduti a fumarsi la sigaretta post caffè mentre tu arrivi tutto sudato e consapevole di essere un mezzo pirla.

Ad occhio e croce domani sarà una vera bomba.

[Winezip]

Seratina con fratello e amici per degustare ma anche per mangiare chicche strepitose:
Crostino di interiora di beccaccia (Number One)
Beccaccia al tegame con sughetto di Vernaccia di Oristano Contini (devastanteeee)
Pernici al girarrosto (ma che bestia selvatica...ancora mi puzzano le dita)
i Vini in ordine di bevuta:
Montevertine Il Cannaio di Montevertine 2004. Sangiovese di razza e di grazia. Rubino luminoso e fitto, sappiamo di averlo sacrificato così precocemente ma che goduria! il Sangiovese che piace a me, frutti rossi e spezie ed un'acidità che ripulisce la bocca dicendo "ancora, ancora".
Antoniolo Osso San Grato 1999. Penso che di parole ne siano già state spese fin troppe su questo vino. Il rammarico mio è che questa era l'ultima bottiglia avendo la consapevolezza che, di sicuro, questo è un vino che ha ancora tanta strada davanti per evolvere ancora in meglio.
Antinori Solaia 1997. E questo è arrivato. Scuro, fitto, estratto al massimo, ha risentito il fatto di venire dopo due vini leggiadri e di gran beva. Penso che non raggiunga assolutamente i livelli del 1994 in eleganza ma è cmq un vino di grande equilibrio naso-bocca. American Style.
Tenuta San Guido Sassicaia 1995. Al naso l'è lu'. In bocca è un pò diluito, non ha gran corpo e il retrogusto è un pò appiattito. Di sicuro il tannino già fuso lo agevola nella beva. Fulminato in un attimo.
Tenuta dell'Ornella Masseto 1995. Ecco la dimostrazione che rende il Masseto così unico nel suo genere. Colore scuro e fitto fin sull'unghia, ha un naso di frutti scuri e speziati che pare di bere un 2006. Tannino cazzuto e ancora da amalgamarsi, ma si farà, non mi è riuscito di inquadrarlo ammodino complice le donne che se lo sono litigato e tracannato.
Per finire, magari ci fosse stato un'altro vino ce lo saremmo sicuramente bevuto (per le ragioni esposte appena sopra), un brandy Oro Pilla del 1945, un'altra eccellenza Italiana (e lo voglio volutamente dire con la lettera maiuscola) che hanno reso unico questo nostro meraviglioso paese. (politici permettendo)...

[Chicco76]

Bella serata Nebbiosa ieri sera.
Un grazie speciale a Marco Kalos e Max per splendide bottiglie offerte. Per me neofita della tipologia è stat un bell'approfondimento; se Marco avrà voglia spero si possa replicare in terra di Germania.
Weinbach sopra a tutti, veramente vino completo, dal naso alla bocca estremamente ricca e complessa, un gran bel bere; comunque livello globalmente molto alto a che per gli italiani, forse a sorpresa, chissà.
Ancora grazie ragazzi.
Max

Quando un riesling alsaziano incontra un riesling tedesco, il riesiling tedesco è un vino morto...

Ma dai ... direi tutto il contrario. Anzi se ci fosse stato in batteria un Egon Muller, Zilliken o Prum ... sarebbe stato come sparare sulla croce rossa ...

[Mike76]

Champagne Brut Veuve Cliquot
Non il mio base favorito, ma comunque si beve bene e la bolla è abbastanza fine.

Bouchard Père et Fils - Bourgogne rouge reserve Coteau des Moines 2009
Borgogna ben fatto, solita fragolina e lampone da manuale su toni speziati.
Semplice e diretto, si beve in un amen.

Varramista 2005
La tonalità è rubino scuro, e anche gli aromi sono di pepe nero e frutti neri.
In bocca il tannino è ancora rustico, ed il legno da integrare, per chi saprà e vorrà aspettare.
Nel complesso una buona riuscta, in annata media.

Chateau La Louviere 1996
Bel colore granato scuro, senza cedimenti.
Apre su note di legno affumicato e cedro, poi grafite e prugna.
In bocca è seta, scorre leggero ma lascia una scia persistente affumicata.
Un buon bordeaux, in annata di grazia. Certamente un bel Q/P.

Chateau Doisy-Vedrines - Sauternes 2001
Color ambra, sa di miele di castagno e marmellata di fichi.
In bocca dolcezza e acidità si fondono, regalando un bel finale complesso, su toni di caramello e di miele.
Per finire in dolcezza una bellissima serata.

[rotellone]

Pehu Simonet bdn

Era il mio secondo incontro col bdn di Monsieur Simonet ed ambedue le volte mi son trovato proprio a mio agio (a differenza del rosé che invece mi ha detto poco e niente) ..
Quintessenza del pinot noir di Verzenay,:
bel perlage, naso delicato con sentori di frutta bianca e note agrumate, bolla fine anche in bocca, ben dosato, sapido ed a tratti quasi pietroso ..
Bevuto su fegato d'oca scaloppato al naturale ha fatto il suo dovere esaltando il sapore del boccone e pulendo la bocca per quello successivo .. Avrei preferito uno Chateau d'Yquem su tale piatto - papero docet - ma tant'è, mi son dovuto contentare ..


Montevertine 2009

Quanto terra di Toscana c’è in questo vino !
Un bel rubino con toni dark che rimandano alla sua gioventù ..
Il naso spazia libero: viola, ciliegia, prugna, poi more, humus, note vegetali fresche e chissà quant'altro ..
Bocca di piena gioventù, fresco, tannino in evoluzione ma decisamente ben indirizzato, si distende su un finale di bocca sapido, in altre parole un sorso chiama l’altro..
Accoppiato ad uno spiedino di fegato di maiale larderellato, pane ed alloro ha fatto un figurone: parea Dante che canta di Beatrice ..

[rotellone]

Monprivato 2000 di G. Mascarello

Era la mia terza volta ed anche questa è stata portentosa, non indimenticabile come il ’90 bevuto l'anno scorso ma sempre importante da ricordare ..
Ecco, importante è proprio l’aggettivo giusto per questo vino: sono importanti l’etichetta e la bottiglia, lo è lo sguardo che ti rimanda dal bicchiere, lo sono gli odori che pian piano si svelano, lo è il sapore ..
Non mi dilungo sull’approccio; fiero, bello da vedersi nel suo pieno rosso granato con un'unghia melograno, d'una delicata complessità di aromi con sentori di frutti gialli e sottili note erbacee che ingaggiano tenzone col tabacco, pronto e setoso in bocca col tannino ben presente ma non invadente, un affondo finale persistente e quel certo non so che di china e rabarbaro che richiama subito un altro bicchiere..
Suntuoso l'abbinamento: ocio pezzato della Val di Chiana fatto in forno con fondo bruno, una prelibatezza d'altri tempi considerata la non facile reperibilità della bestia..

[paperofranco]

Monprivato 2000 di G. Mascarello

Era la mia terza volta ed anche questa è stata portentosa, non indimenticabile come il ’90 bevuto l'anno scorso ma sempre importante da ricordare ..
Ecco, importante è proprio l’aggettivo giusto per questo vino: sono importanti l’etichetta e la bottiglia, lo è lo sguardo che ti rimanda dal bicchiere, lo sono gli odori che pian piano si svelano, lo è il sapore ..
Non mi dilungo sull’approccio; fiero, bello da vedersi nel suo pieno rosso granato con un'unghia melograno, d'una delicata complessità di aromi con sentori di frutti gialli e sottili note erbacee che ingaggiano tenzone col tabacco, pronto e setoso in bocca col tannino ben presente ma non invadente, un affondo finale persistente e quel certo non so che di china e rabarbaro che richiama subito un altro bicchiere..
Suntuoso l'abbinamento: ocio pezzato della Val di Chiana fatto in forno con fondo bruno, una prelibatezza d'altri tempi considerata la non facile reperibilità della bestia..

Vecchio mio, vedo con piacere che ultimamente non ti sei fatto mancar niente. Confermo che il Monprivato 2000 è un gran bere(capisco poco i frutti gialli); forse non avrà il tiro delle grandi annate, ma che piacevolezza.
O che bestia sarebbe l'ocio pezzato della Val di Chiana? Ma è muto o chiacchierone?

[paperofranco]

Montevertine 2009

Quanto terra di Toscana c’è in questo vino !
Un bel rubino con toni dark che rimandano alla sua gioventù ..
Il naso spazia libero: viola, ciliegia, prugna, poi more, humus, note vegetali fresche e chissà quant'altro ..
Bocca di piena gioventù, fresco, tannino in evoluzione ma decisamente ben indirizzato, si distende su un finale di bocca sapido, in altre parole un sorso chiama l’altro..
Accoppiato ad uno spiedino di fegato di maiale larderellato, pane ed alloro ha fatto un figurone: parea Dante che canta di Beatrice ..

Quoto, una grande versione. E per proseguire sul viottolo del buon sangiovese, oggi a pranzo, con una bistecca come sappiamo:

Montevertine 2006.
Che gran boccia. Un vino ancora in divenire, ma non goderselo anche adesso è da bischeri. Profumi finissimi di marca floreale, freschi; la sezione ritmica di acidità e tannino compone un riff gustativo trascinante, come un pezzo degli Stones. La dissolvenza sfuma sulle note floreali, con cui si era aperto, un finale di classe. 12,5 alcolici.

[Winezip]

Monprivato 2000 di G. Mascarello

Era la mia terza volta ed anche questa è stata portentosa, non indimenticabile come il ’90 bevuto l'anno scorso ma sempre importante da ricordare ..
Ecco, importante è proprio l’aggettivo giusto per questo vino: sono importanti l’etichetta e la bottiglia, lo è lo sguardo che ti rimanda dal bicchiere, lo sono gli odori che pian piano si svelano, lo è il sapore ..
Non mi dilungo sull’approccio; fiero, bello da vedersi nel suo pieno rosso granato con un'unghia melograno, d'una delicata complessità di aromi con sentori di frutti gialli e sottili note erbacee che ingaggiano tenzone col tabacco, pronto e setoso in bocca col tannino ben presente ma non invadente, un affondo finale persistente e quel certo non so che di china e rabarbaro che richiama subito un altro bicchiere..
Suntuoso l'abbinamento: ocio pezzato della Val di Chiana fatto in forno con fondo bruno, una prelibatezza d'altri tempi considerata la non facile reperibilità della bestia..

Vecchio mio, vedo con piacere che ultimamente non ti sei fatto mancar niente. Confermo che il Monprivato 2000 è un gran bere(capisco poco i frutti gialli); forse non avrà il tiro delle grandi annate, ma che piacevolezza.
O che bestia sarebbe l'ocio pezzato della Val di Chiana? Ma è muto o chiacchierone?

Da fiero sostenitore del Monprivato ho inserito il 2007 in una comparata dell'annata assieme ad altri grandi vinelli langaroli e toscani. Chiaramente non li abbiamo finiti tutti perciò anche il Monprivato ha avuto l'occasione per essere ribevuto il giorno seguente. Quello che mi ha preoccupato è stato quel sottile disco gelatinoso che si è tuffato nel bicchiere alla sversata per poi ritornare in superficie dispiegandosi nella sua circolarità. Il conato è stato soppresso come il vino, che, peraltro, aveva sentori di alcol etilico da iniezioni di Voltaren.
Dubito che ricomprerò un'altra bottiglia o se berrò il 2008 che alberga in cantina...

[paperofranco]

Monprivato 2000 di G. Mascarello

Era la mia terza volta ed anche questa è stata portentosa, non indimenticabile come il ’90 bevuto l'anno scorso ma sempre importante da ricordare ..
Ecco, importante è proprio l’aggettivo giusto per questo vino: sono importanti l’etichetta e la bottiglia, lo è lo sguardo che ti rimanda dal bicchiere, lo sono gli odori che pian piano si svelano, lo è il sapore ..
Non mi dilungo sull’approccio; fiero, bello da vedersi nel suo pieno rosso granato con un'unghia melograno, d'una delicata complessità di aromi con sentori di frutti gialli e sottili note erbacee che ingaggiano tenzone col tabacco, pronto e setoso in bocca col tannino ben presente ma non invadente, un affondo finale persistente e quel certo non so che di china e rabarbaro che richiama subito un altro bicchiere..
Suntuoso l'abbinamento: ocio pezzato della Val di Chiana fatto in forno con fondo bruno, una prelibatezza d'altri tempi considerata la non facile reperibilità della bestia..

Vecchio mio, vedo con piacere che ultimamente non ti sei fatto mancar niente. Confermo che il Monprivato 2000 è un gran bere(capisco poco i frutti gialli); forse non avrà il tiro delle grandi annate, ma che piacevolezza.
O che bestia sarebbe l'ocio pezzato della Val di Chiana? Ma è muto o chiacchierone?

Da fiero sostenitore del Monprivato ho inserito il 2007 in una comparata dell'annata assieme ad altri grandi vinelli langaroli e toscani. Chiaramente non li abbiamo finiti tutti perciò anche il Monprivato ha avuto l'occasione per essere ribevuto il giorno seguente. Quello che mi ha preoccupato è stato quel sottile disco gelatinoso che si è tuffato nel bicchiere alla sversata per poi ritornare in superficie dispiegandosi nella sua circolarità. Il conato è stato soppresso come il vino, che, peraltro, aveva sentori di alcol etilico da iniezioni di Voltaren.
Dubito che ricomprerò un'altra bottiglia o se berrò il 2008 che alberga in cantina...

Abbi pazienza, mi potresti spiegare meglio?