Alcuni commenti:
- Champagne brut Clos de Goisses 1990 mg Philipponat: e dopo l'89 dell'altra volta riesco a bere anche il 90, i tappi iniziano a dare tregua. Gran bel Champagne, si nota una certa evoluzione, note mielose e di frutta bianca assai matura, dolcezza di frutto che ritorna anche in bocca, dove comuqneu il vino amntiene un buon freschezza.
- Champagne Cuvée des Enchanteleurs 1990 mg Henriot: sembra più giovane rispetto al Goisses, ma risulta anche meno preciso e più pesante. Non male, ma lo ricordavo molto migliore.
- Champagne Dom Perignon Oenotheque 1996: buono, ma non eccezionale come la prima bottiglia bevuta. Sentori affumicati ne penalizzano in parte il naso ed in bocca soffre la maggior cattiveria del vicino.
- Champagne brut S 1997 Salon: ggrande, ancora una volta. Alla fine l'annata trista lo afvorisce, rendendolo già approcciabile, rara finezza ed elegnza al naso, l'acidità in bocca non manca davvero, ma risulta meno tagliente rispetto alle grandi annate giovani.
- Montrachet Grand Cru 2000 Louis Latour: no, qua ci siamo poco, parte male, recupera qualcosa col tempo, ma nel complesso non merita il nome che porta.
- Barolo riserva Bricco Boschis Vigna San Giuseppe 2001 Cavallotto: si conferma un gran bel Barolo. Giovanissimo, ma inizia comporsi e si sta creando un ottimo equilibrio naso bocca.
- Chambolle Musigny 1er Cru Amoureuses 1996 Domaine G. Roumier: goduria, pura , assoluta, favolosa goduria. Raffinato, elegante, succoso, lieve, eppure avvolgente, finale lungo, lungo, di splendida e setosa dolcezza. Non avrei mai pensato, ma mi sa proprio (non vorrei esagerare) che questo 1er possa valere lo status di GC, forse anche più di Clos de la Marechale
- Barolo Brunate 1999 Marcarini: gran bel Barolo anche questo. Durerà ancora molto, ma già ora si riesce ad apprezzare molto bene.
- Barolo Prapò 2005 Mauro Sebaste: pessimo. Mi dispiace perché questo produttore mi è sempre parso valido, ma qua siamo in segheria.
- Chateau Leoville Las Cases 1995: signor vino anche questo e non scopro certo chissà che. Note piraziniche praticamente assenti, naso profondo e sufficientemente complesso, bocca di bella possenza e molto buona anche la bevibilità
- Chateau Leoville Las Cases 1986: il profilo è legegrmente più maturo del fratello, il finale è meno preciso, ma comunque avercene. Da notare che più o meno tutti abbiamo avuto il sospetto che il vino fosse lo stesso e che variasse solo l'annata.
- Champagne Cuvèe Creation 1999 Vilmart: pare male con legno e dosaggio troppo presenti, poi si rilassa un poco finendo per essere un buon Champagne, ma si classifica ultimo nella sua categoria.