beluga ha scritto:Ho provato a leggere le ultime tre pagine e non ci ho capito niente.
Temo che non solo la situazione sia ingarbugliata ma anche i nostri pensieri.
Quello che assolutamento non ho trovato nelle dichiarazioni di quelli indignati (li chìamo così perchè non c'è nessun innocentista che sostenga che il poliziotto non abbia sparato) è la loro tesi sui motivi che essi adombrano, alludono, rimbombano ma non si sognano di dire. Secondo voi cosa è successo?
I meno indignati sembrano dire può trattarsi di una serie di sfortunate coincidenze. Questo può essere discusso.
Quello che vorrei sentire dire dagli altri è: "Come ha fatto un poliziotto ad uccidere in modo volontario e premeditato una persona che non conosce in quel modo? E sprattutto: Perchè lo ha fatto?"
Dateci uno straccio di ipotesi per farci capire con chi ce l'avete e perchè.
ti dico il mio punto di vista sulla questione.
è dato per appurato che il poliziotto abbia sparato e, in conseguenza di questo è morto un ragazzo.
da quello che è dato di sapere, dalla ricostruzione dei fatti fatta dal questore ed altri e riportate dai giornalisti si evince che il colpo è stato sparato non in aria, come inizialmente era stato affermato, ma con una traiettoria ben diversa dando modo di pensare che l'intenzione del poliziotto non fosse stata magari quella di uccidere il povero ragazzo ma neppure quella di intimidire i presunti facinorosi.
come è stato detto da me oltre che da altri in precedenza, ci sarà un processo che stabilirà come sono andate le cose punendo chi dovrà essere punito e scagionando chi ci sarà da scagionare. questo è quanto , o almeno questo dovrebbe essere a mio avviso il modo di vedere le cose.
fino a qui credo che non ci sia niente da eccepire.
la cosa si fa ingarbugliata invece quando alcuni che sono intervenuti in questa discussione hanno messo davanti al ragionamento le loro emozioni del momento (tra l'altro considero la reazione comprensibilissima anche se non la giustifico) , le emozioni a freddo (o a caldo , non mi ricordo mai se le cose immediate sono fredde o calde) giustificando o quasi quello che è successo in molte città d'italia che sono state messe a ferro e fuoco da gruppi di teste di cazzo.
dall'altra parte c'è il punto di vista di vignadelmar, irritante per molti, incomprensibile per altri, condivisibile per pochi, che quando parla lo fa come se solo lui fosse il depositario delle verità, contraddicendosi per di più quando dice che non si devono avere pregiudizi su certe questioni, dimenticandosi però di averlo fatto poche righe sopra.
ricapitolando, a mio avviso è giusto che ci si possa incazzare per l'accaduto senza per questo aver bisogno di sfasciare macchine, vetrine e magari teste di poliziotti; è giusto che sia la giustizia a stabilire
nei tribunali chi ha sbagliato; è sbagliato volere per forza fare polemica come fa vignadelmar in ogni occasione gli si possa presentare dando dell'ignorante e privo di cultura a chiunque non la pensa come lui; è sbagliato per esempio dire che se al posto del povero ragazzo ci fosse stato un romeno, uno zingaro o chissà chi altro, la cosa sarebbe passata inosservata; con lo stesso ragionamento si poteva allora dire che il carabiniere che uccise a genova il povero giuliani mentre manifestava, era da difendere fino a che la giustizia non lo avesse ritenuto colpevole; è sbagliato dire che non sono importanti le dichiarazioni del questore di arezzo né le dichiarazioni del testimone che dice di aver visto il poliziotto sparare ad altezza d'uomo puntando l'arma con le braccia tese; queste, a mio avviso non sono altro che inutili polemiche che altro non fanno che irritare gli animi e portare la cosa dove nessuno vorrebbe.
tutto qui.
ciao
arturo