Bollettino AVR - " Never Ending Tour "

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Palma
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Re: Bollettino AVR - " Chambolle-Musigny Day " da pag.182

Messaggioda Palma » 01 mag 2012 17:11

Due considerazioni velocissime, poi integro con qualche nota:
Nettissima vittoria di Arceto sul Dom 2002, scherzi della cieca.
Tutti i vini, con la parziale eccezione di Arlaud, presentavano una beva davvero difficoltosa, tanto che è stata una faticaccia finire le bottiglie e per questo si è bevuto pochino.
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l'oste
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Re: Bollettino AVR - " Chambolle-Musigny Day " da pag.182

Messaggioda l'oste » 01 mag 2012 18:45

Bella bevuta, complimenti.
Mi rallegra molto la bella prova del Les Cras '06 di Roumier visto che ne ho ancora una...
Generalizzando due pensieri invece, nonostante la sua appartenenza all'appellation e il lignaggio di G.C. non trovo che il Bonnes Mares rappresenti Chambolle come archetipo, come se fosse una "terra di mezzo" tra Chambolle e Morey. Sensazione personale, condivisa anche da qualche confratello.
Però mi manca di bere quello di Roumier e non è pecca da poco.
A parte quelli da voi bevuti, mi piace molto il 1er Feusselottes (Camuzet, Tremblay, Mugneret-Gibourg poi Amiot-Servelle, anche di qualche negociant e ovviamente Leroy) che costa circa la metà di Amoureuses ma offre spesso alte sensazioni.
Amiot-Servelle in generale mi piace come stile, profumi delicati e definiti, vini eleganti più che invadenti, non iperconcentrati, bocca dritta, belle acidità, anche se a volte anche nei 1er mi è mancata un po' di ciccia al palato, quella gourmandise tattile che a me invece piace riscontrare nei pinot noir.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: Bollettino AVR - " Chambolle-Musigny Day " da pag.182

Messaggioda vittoxx » 01 mag 2012 20:59

Il bonnes di Roumier è favoloso però, a mio avviso, rientra perfettamente in quella terra di mezzo poco indicativa della chambollitudine che dici, soprattutto olfattivamente parlando. Mentre l'ampiezza di bocca di un grande Musigny ce l'ha tutta. Ottimi comunque i 2 fratellini minori: village così oltrepassano i limiti della denominazione e se la giocano a livelli ben più alti.
Per l'amiot serveille, vale anche per papero, invece a me non è piaciuto: molto più scuro e corposo degli altri, e certamente nulla di femminile, se nell'amorouses può essere un concetto ritrovabile. Non so se la bott fosse a posto, devo dire che gli ultimi 3-4 amorouses che mi son capitati, di produttori diversi, li ho trovati simili e mi hanno lasciato abbastanza perplesso.
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Re: Bollettino AVR - " Chambolle-Musigny Day " da pag.182

Messaggioda paperofranco » 01 mag 2012 21:13

vittoxx ha scritto:Il bonnes di Roumier è favoloso però, a mio avviso, rientra perfettamente in quella terra di mezzo poco indicativa della chambollitudine che dici, soprattutto olfattivamente parlando. Mentre l'ampiezza di bocca di un grande Musigny ce l'ha tutta. Ottimi comunque i 2 fratellini minori: village così oltrepassano i limiti della denominazione e se la giocano a livelli ben più alti.
Per l'amiot serveille, vale anche per papero, invece a me non è piaciuto: molto più scuro e corposo degli altri, e certamente nulla di femminile, se nell'amorouses può essere un concetto ritrovabile. Non so se la bott fosse a posto, devo dire che gli ultimi 3-4 amorouses che mi son capitati, di produttori diversi, li ho trovati simili e mi hanno lasciato abbastanza perplesso.


Les Amoreuses di Amiot-Servelle non l'ho mai sentito, ci ho sempre girato intorno(e continuo, visto che ho chiesto ancora com'era :D ), avevo anche aperto un 3ad specifico per informarmi, ma non l'ho mai comprato. Un tempo era sicuramente a buon mercato, ma adesso credo che i prezzi siano saliti anche per questo.
L'unico Amoreuses da me "assaggiato", è quello di Mugnier, annata 2010 da botte: un sogno.
Sul Bonne Mares, sempre un assaggio e sempre favoloso, il 2009 di De Vogué, che a me è sembrato molto ciambollesco, ma la mia è un'esperienza limitata. Ad esempio lo stesso vino da Mugnier(2010 da botte) mi è parso più "maschio", banalizzando oltre ogni limite :mrgreen: .
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Re: Bollettino AVR - " Chambolle-Musigny Day " da pag.182

Messaggioda hansen » 01 mag 2012 21:48

Del Bonnes Mares di Bart cosa mi dite? io ho bevuto poco tempo fa' un 07 e mi era piaciuto,un vino molto fine per non dire esile ma di grande purezza direi molto femminile
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Re: Bollettino AVR - " Chambolle-Musigny Day " da pag.182

Messaggioda vittoxx » 01 mag 2012 21:49

paperofranco ha scritto:
vittoxx ha scritto:Il bonnes di Roumier è favoloso però, a mio avviso, rientra perfettamente in quella terra di mezzo poco indicativa della chambollitudine che dici, soprattutto olfattivamente parlando. Mentre l'ampiezza di bocca di un grande Musigny ce l'ha tutta. Ottimi comunque i 2 fratellini minori: village così oltrepassano i limiti della denominazione e se la giocano a livelli ben più alti.
Per l'amiot serveille, vale anche per papero, invece a me non è piaciuto: molto più scuro e corposo degli altri, e certamente nulla di femminile, se nell'amorouses può essere un concetto ritrovabile. Non so se la bott fosse a posto, devo dire che gli ultimi 3-4 amorouses che mi son capitati, di produttori diversi, li ho trovati simili e mi hanno lasciato abbastanza perplesso.


Les Amoreuses di Amiot-Servelle non l'ho mai sentito, ci ho sempre girato intorno(e continuo, visto che ho chiesto ancora com'era :D ), avevo anche aperto un 3ad specifico per informarmi, ma non l'ho mai comprato. Un tempo era sicuramente a buon mercato, ma adesso credo che i prezzi siano saliti anche per questo.
L'unico Amoreuses da me "assaggiato", è quello di Mugnier, annata 2010 da botte: un sogno.
Sul Bonne Mares, sempre un assaggio e sempre favoloso, il 2009 di De Vogué, che a me è sembrato molto ciambollesco, ma la mia è un'esperienza limitata. Ad esempio lo stesso vino da Mugnier(2010 da botte) mi è parso più "maschio", banalizzando oltre ogni limite :mrgreen: .

Non ho molti BM Devogue sull'elsa, tuttavia devo dire che, di solito, trovo una mano abbastanza vigorosa, dunque non chambollissima. Comunque, visti i prezzi di DV in borgogna, triplicati, credo che non avrò la possibilità di confrontarmi con te sul 2009...
Ribadisco, x essere chiarissimo, che il Bonnes di Roumier è per me un grandissimo, grandissimo, vino. Non lo trovo così aggraziato rispetto a sue altre riuscite, ma non xciò inferiore (absit i. v.), anzi...
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Re: Bollettino AVR - " Chambolle-Musigny Day " da pag.182

Messaggioda JohnnyTheFly » 01 mag 2012 22:09

vittoxx ha scritto: xciò


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Re: Bollettino AVR - " Chambolle-Musigny Day " da pag.182

Messaggioda vittoxx » 01 mag 2012 22:22

Senza prezzo!
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Re: Bollettino AVR - " Chambolle-Musigny Day " da pag.182

Messaggioda Palma » 02 mag 2012 11:12

Eh già, noi non ti facciamo mancare nulla, pure la cena di fronte a Guccini ti organizziamo :mrgreen:
Les Amoreuses di Amiot-Servelle secondo me ha sofferto anche il fatto di essere stato aperto alla fine, quando la sete c'era ancora, ma almeno io, un po' di lucidità l'avevo persa. Da quel poco che ricordo concordo comunque con quanto dici.
Con Bart la Madonna non si vede mai, ma questo mi è sostanzialmente piaciuto, proprio per la leggiadrie descritta da Chicco, anche se un Bonnes Mares me lo aspetterei un po' più complesso ed incazzato, comunque lo promuovo, ha fatto più o meno match apri col Village di Roumier.
Arlaud invece era all'opposto (l'annata avrà certamente influito, ma credo che anche la mano sia assai diverso), molto scuro, ancora il legno ben presente, seppur non sgraziato, la bocca è la parte migliore, anche se ancora molto serrata a e financo troppo mastodontica per un Borgogna. Il meno beverino dell'intero gruppo, a me è comunque abbastanza piaciuto, ma credo che i più puristi lo abbiano apprezzato meno.
Rispetto a quello bevuto a Beaune questo Musigny era leggermente più chiuso e ci ha messo un po' a venir fuori, ma una volta partito ha regalato belle sensazioni ed alla fine, a mio parere è risultato il vincitore, nonostante un Cras davvero in stato di grazia.
Molto bello come sempre il Dom 2002, anche se forse alla zampanellata mi era parso ancor più tirato. L'Arceto, contestualizzato al suo prezzo, avrebbe anche fatto anche una buona figura, ma vicino al Dom diciamo che ha sofferto qualcosina.
Voti:
Colli di Scandiano e Canossa Brut Arceto: 78/100
Dom Perignon 2002: 92/100
Chambolle Musigny 2006 Roumier: 88/100
Bonnes Mares 2007 Bart: 88/100
Bonnes Mares 2005 Arlad: 87/100
Musigny 2007 Mugnier: 94/100
Chambolle Musigny Les Cras 2006 Roumier: 93/100
Chambolle Musigny Les Amoreuses 2006 Amiot Servelle: 84/100 (ma ripeto con parecchio beneficio di inventario).

Un bonus a tutti i vini, perché nonostante le quasi due bottiglie a cranio (potrei anche togliere il quasi) alla mattina mi son sveglaito fresco come una rosa. La birrà però credo di non averla presa.
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Re: Bollettino AVR - " Chambolle-Musigny Day " da pag.182

Messaggioda manichi » 02 mag 2012 11:30

Per me Arlaud abbastanza nettamente il meno buono , troppo di tutto .
Il Bonnes Mares di Bart mi è piaciuto , una versione molto sussurrata ma di bella eleganza, a ridosso dei 90 imho .
Amiot Servelle in questa fase molto sul frutto, scuretto, paga parecchio il confronto con un Cras di Roumier che ha altro passo
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Re: Bollettino AVR - " Chambolle-Musigny Day " da pag.182

Messaggioda MCSE » 02 mag 2012 11:47

Proprio una cosa cosi tanto per :lol:
bella bevuta ragazzi .... :wink:
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Re: Bollettino AVR - " Chambolle-Musigny Day " da pag.182

Messaggioda Baroloonline » 02 mag 2012 13:27

Io comunque ritengo che entrambi i grand cru di Chambolle (Bonnes Mares e Musigny) non siano alla fine "Chambolleschi", nel senso che entrambi i grand cru sono lentissimi ad evolvere, lenti ad entrare in beva (se mai lo entrano del tutto) e comunque mai fino al fondo ti danno la sensazione di essere espressi e distesi (soprattutto il Bonnes Mares).
Secondo me infatti: il Bonnes Mares è piu' un vino grintoso, delle volte fin tannico (non sempre aggraziato come quello di Roumier, spesso anche tannicamente un po' sgraziato nelle decine di produttori che lo fanno), il Musigny (valutando soprattutto i grandi che si possono ancora bere: Drouhin, Mugnier e De Vogue) è sempre molto severo, molto concentrato e spesso piu' maschile che femminile. Comunque anche lui ci impiega dei decenni a distendersi. Quindi mi sono fatto il ragionamento che la femminilità Chambollesca alla fine valga per i village e per i premier cru, dove alla fine l'espressione somma si raggiunge con i premier cru piu' importanti (Amoreuses, Cras, Fuees, Combe d'Orveaux). E' come se Musigny e Bonnes Mares si trovassero nel comune "per caso" visto la netta separazione delle vigne che li circondano, e comunque troverei piu' calzato un paragone tra il Bonnes Mares e Chambertin Beze e tra Musigny e Clos Vougeot o Grand Echezeaux.
Del resto sono grand cru anche perche' evolvono piu' lentamente.
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Re: Bollettino AVR - " Chambolle-Musigny Day " da pag.182

Messaggioda vittoxx » 02 mag 2012 20:32

Palma ha scritto:Eh già, noi non ti facciamo mancare nulla, pure la cena di fronte a Guccini ti organizziamo :mrgreen:
.

"qualcuno è andato per età, qualcuno xchè già dottore, insegue una maturità, si è sposato fa carriera ed è una morte un po' peggiore".
Waoh! Ragazzi, queste son sorprese! Invece di aggiungermi un anno me ne avete tolti 25 in un istante :P 8)
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Re: Bollettino AVR - " Chambolle-Musigny Day " da pag.182

Messaggioda vittoxx » 03 mag 2012 01:01

Baroloonline ha scritto:Io comunque ritengo che entrambi i grand cru di Chambolle (Bonnes Mares e Musigny) non siano alla fine "Chambolleschi", nel senso che entrambi i grand cru sono lentissimi ad evolvere, lenti ad entrare in beva (se mai lo entrano del tutto) e comunque mai fino al fondo ti danno la sensazione di essere espressi e distesi (soprattutto il Bonnes Mares).
Secondo me infatti: il Bonnes Mares è piu' un vino grintoso, delle volte fin tannico (non sempre aggraziato come quello di Roumier, spesso anche tannicamente un po' sgraziato nelle decine di produttori che lo fanno), il Musigny (valutando soprattutto i grandi che si possono ancora bere: Drouhin, Mugnier e De Vogue) è sempre molto severo, molto concentrato e spesso piu' maschile che femminile. Comunque anche lui ci impiega dei decenni a distendersi. Quindi mi sono fatto il ragionamento che la femminilità Chambollesca alla fine valga per i village e per i premier cru, dove alla fine l'espressione somma si raggiunge con i premier cru piu' importanti (Amoreuses, Cras, Fuees, Combe d'Orveaux). E' come se Musigny e Bonnes Mares si trovassero nel comune "per caso" visto la netta separazione delle vigne che li circondano, e comunque troverei piu' calzato un paragone tra il Bonnes Mares e Chambertin Beze e tra Musigny e Clos Vougeot o Grand Echezeaux.
Del resto sono grand cru anche perche' evolvono piu' lentamente.

Come detto, concordo perfettamente per quanto riguarda Bonnes Mares: su questo cru, tra l'altro, effettivamente un po' di diversità esiste a seconda della cantina, oltre alla tecnica credo rilevi pure l'estensione del vigneto; sugli ultimi bevuti ho trovato più leggiadria in Mugnier (03 07, considera anche i millesimi), maggior austerità in Roumier (97, 99, 01). Per quanto riguarda Musigny, devo dire invece che tra gli ultimi 8/9 bevuti ho incocciato per la maggior parte in bottiglie tra l'ottimo e lo spettacolare. A memoria: 2 Mugnier 06, Vougeraie 06, 2 Mugnier 07, De Vogue 02 e 03, Mugnier 93. Tra questi quelli più indietro il 93 e 1 Mugnier 06 comunque ottimo, De Vogue 03, gli altri molto aperti e grandi, alcune grandissime, bottiglie. Il mio dubbio, che non ho solo su Chambolle, è che l'aumento delle temperature stia producendo mediamente borgogna più godibili e pronti anche sui gran cru. Anche la 2008, pur annata abbastanza classica e diritta, mi pare meno ostica di altre meno recenti con caratteristiche climatiche simili. Ma è una sensazione da profano, quindi da prendere con le molle...
PS: alla borgognata del 18 stappiamo un altro di produttore sconosciuto 8) , così ci chiariamo le idee...
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Re: Bollettino AVR - " Chambolle-Musigny Day " da pag.182

Messaggioda l'oste » 03 mag 2012 01:56

Chambollesco non suonerà bene come termine, ma rende l'idea per chi ne ha bevuto qualcuno.
La Borgogna è sempre complicata (cit.) ma qualche pietra ferma riesce a mantenerla, anche nelle definizioni.
Di Chambolle si dice femminile a chi non lo ha (ancora) bevuto, per avvertire che il rischio di lasciarci mente e corpo è tanto elevato.
Magari, dopo le effusioni amoureuses, si va a far cagnara con gli amici a Bonnes Mares.
Che è bellissimo star tra compari, ma il profumo, quel profumo, è un altro campionato.
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Re: Bollettino AVR - " Chambolle-Musigny Day " da pag.182

Messaggioda vittoxx » 03 mag 2012 08:19

l'oste ha scritto:Chambollesco non suonerà bene come termine, ma rende l'idea per chi ne ha bevuto qualcuno.
La Borgogna è sempre complicata (cit.) ma qualche pietra ferma riesce a mantenerla, anche nelle definizioni.
Di Chambolle si dice femminile a chi non lo ha (ancora) bevuto, per avvertire che il rischio di lasciarci mente e corpo è tanto elevato.
Magari, dopo le effusioni amoureuses, si va a far cagnara con gli amici a Bonnes Mares.
Che è bellissimo star tra compari, ma il profumo, quel profumo, è un altro campionato.

Ogni tanto -sempre più raramente, a dir il vero - mi viene voglia di bere qualcos'altro. Ma sono attimi, penso, che passeranno presto 8) :mrgreen:
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Re: Bollettino AVR - " Chambolle-Musigny Day " da pag.182

Messaggioda manichi » 03 mag 2012 08:48

vittoxx ha scritto:
l'oste ha scritto:Chambollesco non suonerà bene come termine, ma rende l'idea per chi ne ha bevuto qualcuno.
La Borgogna è sempre complicata (cit.) ma qualche pietra ferma riesce a mantenerla, anche nelle definizioni.
Di Chambolle si dice femminile a chi non lo ha (ancora) bevuto, per avvertire che il rischio di lasciarci mente e corpo è tanto elevato.
Magari, dopo le effusioni amoureuses, si va a far cagnara con gli amici a Bonnes Mares.
Che è bellissimo star tra compari, ma il profumo, quel profumo, è un altro campionato.

Ogni tanto -sempre più raramente, a dir il vero - mi viene voglia di bere qualcos'altro. Ma sono attimi, penso, che passeranno presto 8) :mrgreen:

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Re: Bollettino AVR - " Chambolle-Musigny Day " da pag.182

Messaggioda l'oste » 03 mag 2012 08:59

manichi ha scritto:
vittoxx ha scritto:
l'oste ha scritto:Chambollesco non suonerà bene come termine, ma rende l'idea per chi ne ha bevuto qualcuno.
La Borgogna è sempre complicata (cit.) ma qualche pietra ferma riesce a mantenerla, anche nelle definizioni.
Di Chambolle si dice femminile a chi non lo ha (ancora) bevuto, per avvertire che il rischio di lasciarci mente e corpo è tanto elevato.
Magari, dopo le effusioni amoureuses, si va a far cagnara con gli amici a Bonnes Mares.
Che è bellissimo star tra compari, ma il profumo, quel profumo, è un altro campionato.

Ogni tanto -sempre più raramente, a dir il vero - mi viene voglia di bere qualcos'altro. Ma sono attimi, penso, che passeranno presto 8) :mrgreen:

Io sono più di bocca buona mi accontento anche della rude schiettezza di un buon Volnay , dell'eleganza di un Vosne o della compiutezza di un Gevrey ,
se poi si vuol far sul serio bevo Barolo :mrgreen:

E' vero, il barolo è serio, il pinot noir allegro...

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Re: Bollettino AVR - " Chambolle-Musigny Day " da pag.182

Messaggioda vittoxx » 03 mag 2012 09:19

manichi ha scritto:
vittoxx ha scritto:
l'oste ha scritto:Chambollesco non suonerà bene come termine, ma rende l'idea per chi ne ha bevuto qualcuno.
La Borgogna è sempre complicata (cit.) ma qualche pietra ferma riesce a mantenerla, anche nelle definizioni.
Di Chambolle si dice femminile a chi non lo ha (ancora) bevuto, per avvertire che il rischio di lasciarci mente e corpo è tanto elevato.
Magari, dopo le effusioni amoureuses, si va a far cagnara con gli amici a Bonnes Mares.
Che è bellissimo star tra compari, ma il profumo, quel profumo, è un altro campionato.

Ogni tanto -sempre più raramente, a dir il vero - mi viene voglia di bere qualcos'altro. Ma sono attimi, penso, che passeranno presto 8) :mrgreen:

Io sono più di bocca buona mi accontento anche della rude schiettezza di un buon Volnay , dell'eleganza di un Vosne o della compiutezza di un Gevrey ,
se poi si vuol far sul serio bevo Barolo :mrgreen:

Te sei più che altro un troione - enoicamente parlando - :mrgreen: , comunque mi sono spiegato male: la borgogna mi va bene tutta, quella buona 8)
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Re: Bollettino AVR - " Chambolle-Musigny Day " da pag.182

Messaggioda Palma » 03 mag 2012 09:45

Voglio ringraziare Francesco, l'Oste ed ovviamente il messia per le interessanti considerazioni che hanno fatto e che stanno facendo, sulla Borgogna in generale e su Chambolle in particolare.
Io butto lì l'argomento e gli altri poi approfondiscono :D
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Re: Bollettino AVR - " Chambolle-Musigny Day " da pag.182

Messaggioda Kalosartipos » 03 mag 2012 10:06

Palma ha scritto:Io butto lì l'argomento e gli altri poi approfondiscono :D

Sì, ma intanto tu bevi..
"La vita è breve e bisogna che uno se la beva tutta".
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Re: Bollettino AVR - " Chambolle-Musigny Day " da pag.182

Messaggioda Palma » 03 mag 2012 12:05

Kalosartipos ha scritto:
Palma ha scritto:Io butto lì l'argomento e gli altri poi approfondiscono :D

Sì, ma intanto tu bevi..

Questo è oggettivamente vero :mrgreen: pure troppo, direi...
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Re: Bollettino AVR - " Chambolle-Musigny Day " da pag.182

Messaggioda paolo7505 » 03 mag 2012 12:30

Baroloonline ha scritto:...................il Musigny (valutando soprattutto i grandi che si possono ancora bere: Drouhin, Mugnier e De Vogue) è sempre molto severo, molto concentrato e spesso piu' maschile che femminile. Comunque anche lui ci impiega dei decenni a distendersi. Quindi mi sono fatto il ragionamento che la femminilità Chambollesca alla fine valga per i village e per i premier cru................



Standing ovation!!!! :D
Io sta storia, peraltro tutta italiana, di definire il Musigny un cru femminile non l'ho mai capita (se provi a dirlo a qualche produttore li in borgogna ti prende per matto, al limite per loro Musigny è il maschio e Bonnes Mares la femmina, ma anche su questo anch'io non è che sia propriamente d'accordo.....), ma come si può considerare femminile un cru che per i primi anni (e son parecchi anni) è duro e scorbutico come pochi? Sarà che il mio ideale di donna non è la contadina in camicia di flanella che spacca la legna e strappa le erbacce dall'orto....... :lol:
Quindici contro quindici, e una palla ovale. Non c'è bisogno d'altro, neanche dell'arbitro.

Ci arrabbiamo se vinciamo senza stile. E non prendiamo neppure in considerazione l'eventualità di perdere.
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Re: Bollettino AVR - " Chambolle-Musigny Day " da pag.182

Messaggioda marwine » 03 mag 2012 12:34

l'oste ha scritto:
manichi ha scritto:
vittoxx ha scritto:
l'oste ha scritto:Chambollesco non suonerà bene come termine, ma rende l'idea per chi ne ha bevuto qualcuno.
La Borgogna è sempre complicata (cit.) ma qualche pietra ferma riesce a mantenerla, anche nelle definizioni.
Di Chambolle si dice femminile a chi non lo ha (ancora) bevuto, per avvertire che il rischio di lasciarci mente e corpo è tanto elevato.
Magari, dopo le effusioni amoureuses, si va a far cagnara con gli amici a Bonnes Mares.
Che è bellissimo star tra compari, ma il profumo, quel profumo, è un altro campionato.

Ogni tanto -sempre più raramente, a dir il vero - mi viene voglia di bere qualcos'altro. Ma sono attimi, penso, che passeranno presto 8) :mrgreen:

Io sono più di bocca buona mi accontento anche della rude schiettezza di un buon Volnay , dell'eleganza di un Vosne o della compiutezza di un Gevrey ,
se poi si vuol far sul serio bevo Barolo :mrgreen:

E' vero, il barolo è serio, il pinot noir allegro...

Sorriso.


Quando il vostro lento e faticoso percorso vi farà giungere a Bordeaux,io sarò là,ad aspettarvi,da buon amico affettuoso e paziente :mrgreen: 8) :mrgreen:
I'm a Veronese man in Bassan

I VOSTRI ETILOMETRI NON FERMERANNO LA NOSTRA SETE (N/≡\V)

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Re: Bollettino AVR - " Chambolle-Musigny Day " da pag.182

Messaggioda vittoxx » 03 mag 2012 12:48

E con le bottiglie pronte, spero... :mrgreen:

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