mainsavida ha scritto:pippuz ha scritto:mainsavida ha scritto:Il nostro prosciutto non credo abbia niente da invidiare al patanegra, cosi come il nostro porceddu.
Il porcetto te lo passo, la bestemmia sul prosciutto no.
Guarda ne ho discusso con un famoso epserto sardo proprio qualche mese fa.
Io non sono particolarmente campanilista (prima stavo solo scherzando) e gli ho chiesto quali erano le differenze tra il nostro prosciutto e quello spagnolo. Lui mi ha risposto che non erano tante. A parte la dominazione spagnola che abbiamo subito e che avvicina molte tradizioni e fasi lavorative, in molti versanti dei nostri monti l'esposizione, i venti e il cibo essenzialmente costituito di ghiande sono praticamente le stesse. Io ho qualche dubbio. Possiamo sempre organizzare un tour di degustazione per fare le opportune verifiche!!!!!
E' vero, il suino sardo assomiglia molto al
cerdo iberico per la taglia piccola e il manto grigio, probabilissimo che le due razze siano parenti, visti i molti punti in comune tra Catalunya e la parte ovest della Sardegna (c'è anche un paese dove si parla catalano).
Il prosciutto crudo che deriva è molto buono, somiglia parecchio ma differisce dal
pata negra per un gusto più speziato, più "maschio", sapido. Non ha quella dolcezza scioglievole che per ora ho trovato solo nel
pata negra e solo un paio di volte nel lardo e nel prosciutto di cinta senese (tra l'altro provato a Milano in un noto ristorante dei Navigli amato dai forumisti).
Tanti anni fa con un gruppo di amici avevamo anche fatto una degstazione cieca e a sfidare il
pata negra bellota in tavola per l'Italia c''erano il Parma, il San Daniele, il culatello di Zibello, il prosciutto di cinta senese e il sardo appunto, tutti selezionati da produttori non industriali. Aveva vinto abbastanza nettamente il
pata negra, secondo il culatello.
Ma sono ovviamente pronto a partecipare con piacere ad una nuova disfida.
Sul
porcetto (guai a dire porceddu che fa turista) sono abbastanza d'accordo sul predominio, anche se ancora in Spagna il
cochinillo (maialino da latte) della Meson del Candido a Segovia resta una delle vette gastronomiche da me provate.