Kalosartipos ha scritto:pippuz ha scritto:Borgogna continuo a comprarli, ma ultimamente la cosa diventa sempre più impegnativa.
Ecco, le perplessità derivano soprattutto da questo... la cosiddetta "alta gamma" si posiziona sempre più in una fascia difficilmente accessibile o proprio fuori portata
Pirzunalmente io, senza valutare il fattore prezzo, che entra certamente in gioco poi per la parte acquisti, credo che in questi anni ci sia stata una non trascurabile "infatuazione collettiva" per i bianchi di borgogna che ne ha determinato una parcezione qualitativa molto alta, a volte fin troppo.
Non dico che i bianchi di borgogna facciano schifo, ci sono tanti bei vini ed alcuni grandissimi, tra i migliori al mondo, solo che il loro numero è sensibilmente inferiore rispetto al percepito odierno.
I motivi di questa "sudditanza psicologica" è in massima parte, a mio avviso, dovuta al fatto che i galletti hanno imposto come modello qualitativo proprio quello del bianco di borgogna, bravi loro, facendo sì che poi anche i loro vini un po' manierati passassero per grandi vini perchè tanto il modello vincente era quello lì.
Quindi, visto che i prezzi salgono senza sosta e la mia percezione sulla qualità scende, credo che pure io ne acquisterò veramente pochi.
Quindi, prezzi a parte, un ripensamento sulla qualità di tanti vini un po' mediocri che se Italiani sarebbero stroncati, secondo me è necessaria.
Discorso diverso per i rossi che seguono le stesse dinamiche di prezzo ma a mio avviso hanno una qualità intrinseca molto molto più alta rispetto ai bianchi.
Tutto questo, ovviamente, posto che sciofeghe esistono pure nei rossi e che si fa un discorso di massima, una generalizzazione......