DEGUSTAZIONE QUINTARELLI

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paperofranco
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Re: DEGUSTAZIONE QUINTARELLI

Messaggioda paperofranco » 22 mag 2013 15:06

Chicco76 ha scritto:
paperofranco ha scritto:
Chicco76 ha scritto:....... sia mai che un giorno ti faccio rincredere con una grande boccia del Bepi ... :wink:


Nel caso, sarà un grandissimo piacere :wink: .
Non mi devo ricredere, sono sicuro che le bottiglie da te raccontate contenevano un grande vino. Io ho pochissima esperienza di Quintarelli: una bottiglia di amarone del 1998 e un'altra del 1991. Ricordo di aver avuto la percezione di un livello molto alto, ma non scattò la scintilla. Invece ho goduto veramente con un valpolicella '95 e un rosso del Bepi 94, bevuti lo stesso giorno a pranzo con della selvaggina, qualche anno fa.
davidef
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Re: DEGUSTAZIONE QUINTARELLI

Messaggioda davidef » 22 mag 2013 15:10

Chicco76 ha scritto:
Finale dolce e non ...

Alzero 1985 ... Un po la delusione della serata, penso di poterlo affermare per tutta la tavolata anche perchè nessuno ha voluto rabboccare il bicchiere ! E' di un granato cupo ed opaco, al naso parte con delle inusuali note erbacee mielate, per poi virare verso il medicinale, lo sfalcio e una strana nota di fernet ! In bocca è possente ma slegato, non presenta note di dolcezza ma al contrario erbaceo amare. Non è l'alzero che conosco, lieve peso specifico, tannino un po sgraziato e graffiante, la potenza non è sotto controllo e l'acidità, seppur presente, non è quella del frutto. Sembra maturo, che abbia passato giorni migliori, non si notano sentori alcolici marcati anzi al contrario è fresco ma poco piacevole. Pochi cenni minerali, finale amarognolo con un ritorno verde. Peccato, mi aspettavo di più.



mi permetto una osservazione...

questa bottiglia non era a posto dalle note che leggo, senza se e senza ma, non era a posto, punto.

Alzero 1985, bevuto più volte, è un vino della Madonna...me ne restano 3 e ti assicuro che di Fernet, sfalcio ecc. non c'è traccia...però, e c'è un però, non vorrei di fondo ci fosse un errore di approccio perchè Alzero fino al 1990 non era un vino con un residuo zuccherino tale da spostarlo verso i vini dolci e nemmeno abboccati, anzi aveva un residuo nettamente meno avvertibile dell'Amarone e per me si confronta a tutto tondo con i vini secchi importanti, certo sempre smussato dal procedimento dell'appassimento nel profilo ma non dolce

dal 1991 in poi fino al 1996 il residuo zuccherino è stato ben più avvertibile, cosa comune anche ad alcune uscite contemporanee di Amarone, nel 1997 prevale la stratificazione grazie anche alla annata monstre, nel 1998 si scende un po' anche perchè non è annata come la 1997 e nel 2000 si torna verso un profilo tendente più al secco

questo solo per dovere di conoscienza, per il resto son gran bottiglie sempre, ho la fortuna di averle bevute tutte e magari appena ho un attimo ci si confronta 8)
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Re: DEGUSTAZIONE QUINTARELLI

Messaggioda davidef » 22 mag 2013 15:22

Chicco76 ha scritto:
Amarone ris. 1986 ... Granato limpidissimo e brillante ... Al naso subito note iodate che in breve virano sul cioccolato al latte, grafite e china (purtroppo come in tutte le degustazioni di questo tipo i bicchieri potrebbero essere più espressivi avendo una bottiglia a disposizione durante la serata ma ci dobbiamo accontentare ... ) Qui entrano in gioco i campioni, il peso specifico dei vini cambia completamente, frutto di selezioni in vigna, di maggiori appassimenti o affinamenti prolungati, non si sa di preciso, il registro è comunque diverso. Aumenta la potenza, la sostanza, la materia. Aumenta anche la dolcezza rispetto ai precedenti, per alcuni inabbinabile tanto è particolare, ma non risulta assolutamente dolce o stucchevole, tanta è l'eleganza. Il sorso è più possente e largo ma sempre sorretto da un'acidità del frutto incredibilmente definita, quell'acidità che mi fa innamorare e che fa dei vini di Quintarelli dei campioni assoluti. L'alcool è sotto le righe, la glicerina presente ma contenuta, il vino avvolge ma scivola via allo stesso tempo, con un'interminabile finale dolce e fresco e vibrante, un campione di mineralità ! Per il mio modesto parere campione della serata ...

Amarone ris. 1990 ... Rubino cupo brillante ... Anch'esso figlio di un'annata calda, con note di confettura rossa, ciliega e marasca sotto spirito, marmellata di prugne, evolve poi su note di clorofilla. Campione assoluto di potenza, spazza via il fratellino non riserva che avevo nel bicchiere e che avevo tenuto per un giusto confronto. Un mostro di potenza, muscoloso, fruttato, di un'incontenibile e prorompente struttura. Spiazza, avvolge, esplode, fortunatamente acidità e mineralita mitigano la potenza di questo vino e ne rendono la beva appagante. Qui c'è una dolcezza marcata, lo classifichiamo come tipico della zona Classica, anche in questo caso necessiterà ancora di molti anni di bottiglia per assestarsi. In bocca si ribella tanta è la sua gioventù e la sua potenza, potrebbe disturbare l'eccessiva dolcezza del frutto sempre comunque sorretta da una bella acidità minerale, chiude in un finale lunghissimo ed etereo. Esotico nella sua solarità, aspettiamo ancora un decennio e poi ne riparliamo.




della serie degli anni '80 per me la più grande in assoluto è la 1983, la 1986 forse la considero quella un po' più equivoca a causa di un residuo veramente alto, molto alto...che abbia fascino e complessità nessuno lo mette in dubbio ma è un vino difficile comunque per alcune forzature

la 1990 riserva per me entrerà nella storia dei vini italiani assoluti, è una bottiglia da dimenticare per tanto e tanto, non concordo molto sul fatto che la dolcezza sia marcata in questa uscita specie se confrontata con la 1986 che ha molto più residuo avvertibile, anche la 1985 è parecchio sul filo della 1986 ma ha più struttura però vi mancava l'altra sera :wink:
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Re: DEGUSTAZIONE QUINTARELLI

Messaggioda davidef » 22 mag 2013 15:23

Chicco76 ha scritto: ... anche noi nel veneto abbiamo un solo Giuseppe Quintarelli ! Grazie Bepi ...


avevamo....

poi il tempo dirà se il nipote farà metà della strada del nonno, io ho stoppato gli acquisti con l'annata 2000, per me spartiacque per diversi motivi
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Re: DEGUSTAZIONE QUINTARELLI

Messaggioda ZEL WINE » 22 mag 2013 15:32

davidef ha scritto:
Chicco76 ha scritto:
Finale dolce e non ...

Alzero 1985 ... Un po la delusione della serata, penso di poterlo affermare per tutta la tavolata anche perchè nessuno ha voluto rabboccare il bicchiere ! E' di un granato cupo ed opaco, al naso parte con delle inusuali note erbacee mielate, per poi virare verso il medicinale, lo sfalcio e una strana nota di fernet ! In bocca è possente ma slegato, non presenta note di dolcezza ma al contrario erbaceo amare. Non è l'alzero che conosco, lieve peso specifico, tannino un po sgraziato e graffiante, la potenza non è sotto controllo e l'acidità, seppur presente, non è quella del frutto. Sembra maturo, che abbia passato giorni migliori, non si notano sentori alcolici marcati anzi al contrario è fresco ma poco piacevole. Pochi cenni minerali, finale amarognolo con un ritorno verde. Peccato, mi aspettavo di più.



mi permetto una osservazione...

questa bottiglia non era a posto dalle note che leggo, senza se e senza ma, non era a posto, punto.

Alzero 1985, bevuto più volte, è un vino della Madonna...me ne restano 3 e ti assicuro che di Fernet, sfalcio ecc. non c'è traccia...però, e c'è un però, non vorrei di fondo ci fosse un errore di approccio perchè Alzero fino al 1990 non era un vino con un residuo zuccherino tale da spostarlo verso i vini dolci e nemmeno abboccati, anzi aveva un residuo nettamente meno avvertibile dell'Amarone e per me si confronta a tutto tondo con i vini secchi importanti, certo sempre smussato dal procedimento dell'appassimento nel profilo ma non dolce

dal 1991 in poi fino al 1996 il residuo zuccherino è stato ben più avvertibile, cosa comune anche ad alcune uscite contemporanee di Amarone, nel 1997 prevale la stratificazione grazie anche alla annata monstre, nel 1998 si scende un po' anche perchè non è annata come la 1997 e nel 2000 si torna verso un profilo tendente più al secco

questo solo per dovere di conoscienza, per il resto son gran bottiglie sempre, ho la fortuna di averle bevute tutte e magari appena ho un attimo ci si confronta 8)

Sull 85 anch'io ho espresso qualche dubbio, ma ogni bottiglia fa storia a se dopo i 6 mesi di vita.
Non sono cosi' convinto invece sulla vicinanza del profilo tra 85 -90, l'ultima 90 bevuta aveva un frutto o un residuo (mettetela come volete) fortemente sbilanciato, a giudizio "nazionalpopolare" :mrgreen: ; per me e' perfetta e stupenda.
fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia e giustizia li sdegna:
non ragioniam di lor, ma guarda e passa.
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Re: DEGUSTAZIONE QUINTARELLI

Messaggioda davidef » 22 mag 2013 15:34

Chicco76 ha scritto:... si parla tanto di vino in questo forum ma quando qualcuno organizza una serata di questo livello rimango sbalordito che non ci sia interesse ...



lo hanno fatto già presente altri ma forse ribadirlo non fa male, infrasettimanale una serata del genere, sapendo che poi il giorno dopo sei rovinato e che il giorno della bevuta non devi avere impegni sostanziali per non arrivare tardi, penso renda la cosa veramente molto ma molto difficile

che poi in Veneto queste serate trovino poco appeal direi si e no, se parliamo di Veneti del forum con tutta onesta questi fanno poco testo, so che mi attirerò le ulteriori antipatie di qualcuno ma chi se ne frega, si chiacchera tanto ma certe cose poi vengono smerdacchiate sdegnatamente come eventi su cui si lucra e da noi i nobili son difficilini da accontentare...

se invece esci dal bacino forum interesse ce n'è e molto, immagino che la congrega di ieri sera avrà visto la presenza di Stefano Campedelli e consorte, dei castagnedi di Tenuta S. Antonio, di uno spilungone rasato che non cito :lol: , di altri appassionati bevitori che già conosco...gente che beve volentieri se ne trova diversa e le serate sono veramente più fitte di quello che emerge su questi lidi, diciamo che spesso ci si rivolge quà più che altro per rimpiazzare in fretta una o due sedie vuote ma non perchè ci sia reale convinzione di raccogliere adesioni, forse anche per questo il preavviso è stato breve, perchè magari la serata era già imbastita da ben prima 8)
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Re: DEGUSTAZIONE QUINTARELLI

Messaggioda davidef » 22 mag 2013 15:37

ZEL WINE ha scritto:
davidef ha scritto:
Chicco76 ha scritto:
Finale dolce e non ...

Alzero 1985 ... Un po la delusione della serata, penso di poterlo affermare per tutta la tavolata anche perchè nessuno ha voluto rabboccare il bicchiere ! E' di un granato cupo ed opaco, al naso parte con delle inusuali note erbacee mielate, per poi virare verso il medicinale, lo sfalcio e una strana nota di fernet ! In bocca è possente ma slegato, non presenta note di dolcezza ma al contrario erbaceo amare. Non è l'alzero che conosco, lieve peso specifico, tannino un po sgraziato e graffiante, la potenza non è sotto controllo e l'acidità, seppur presente, non è quella del frutto. Sembra maturo, che abbia passato giorni migliori, non si notano sentori alcolici marcati anzi al contrario è fresco ma poco piacevole. Pochi cenni minerali, finale amarognolo con un ritorno verde. Peccato, mi aspettavo di più.



mi permetto una osservazione...

questa bottiglia non era a posto dalle note che leggo, senza se e senza ma, non era a posto, punto.

Alzero 1985, bevuto più volte, è un vino della Madonna...me ne restano 3 e ti assicuro che di Fernet, sfalcio ecc. non c'è traccia...però, e c'è un però, non vorrei di fondo ci fosse un errore di approccio perchè Alzero fino al 1990 non era un vino con un residuo zuccherino tale da spostarlo verso i vini dolci e nemmeno abboccati, anzi aveva un residuo nettamente meno avvertibile dell'Amarone e per me si confronta a tutto tondo con i vini secchi importanti, certo sempre smussato dal procedimento dell'appassimento nel profilo ma non dolce

dal 1991 in poi fino al 1996 il residuo zuccherino è stato ben più avvertibile, cosa comune anche ad alcune uscite contemporanee di Amarone, nel 1997 prevale la stratificazione grazie anche alla annata monstre, nel 1998 si scende un po' anche perchè non è annata come la 1997 e nel 2000 si torna verso un profilo tendente più al secco

questo solo per dovere di conoscienza, per il resto son gran bottiglie sempre, ho la fortuna di averle bevute tutte e magari appena ho un attimo ci si confronta 8)

Sull 85 anch'io ho espresso qualche dubbio, ma ogni bottiglia fa storia a se dopo i 6 mesi di vita.
Non sono cosi' convinto invece sulla vicinanza del profilo tra 85 -90, l'ultima 90 bevuta aveva un frutto o un residuo (mettetela come volete) fortemente sbilanciato, a giudizio "nazionalpopolare" :mrgreen: ; per me e' perfetta e stupenda.



che l'85 fosse fuori fuoco direi che è abbastanza acclarato, troppo stupendo quel vino

la 1990 è annata di divisione, per me è fantastico, qualche mezzasega :lol: lo riterrebbe eccessivo, diciamo che è l'annata spartizuccheri, certo che 1984, 1985 e 1988 sono bottiglie storiche che vorrei poter bere mensilmente accidenti :cry:
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Re: DEGUSTAZIONE QUINTARELLI

Messaggioda Chicco76 » 22 mag 2013 16:31

davidef ha scritto:
Chicco76 ha scritto:
Finale dolce e non ...

Alzero 1985 ... Un po la delusione della serata, penso di poterlo affermare per tutta la tavolata anche perchè nessuno ha voluto rabboccare il bicchiere ! E' di un granato cupo ed opaco, al naso parte con delle inusuali note erbacee mielate, per poi virare verso il medicinale, lo sfalcio e una strana nota di fernet ! In bocca è possente ma slegato, non presenta note di dolcezza ma al contrario erbaceo amare. Non è l'alzero che conosco, lieve peso specifico, tannino un po sgraziato e graffiante, la potenza non è sotto controllo e l'acidità, seppur presente, non è quella del frutto. Sembra maturo, che abbia passato giorni migliori, non si notano sentori alcolici marcati anzi al contrario è fresco ma poco piacevole. Pochi cenni minerali, finale amarognolo con un ritorno verde. Peccato, mi aspettavo di più.



mi permetto una osservazione...

questa bottiglia non era a posto dalle note che leggo, senza se e senza ma, non era a posto, punto.

Alzero 1985, bevuto più volte, è un vino della Madonna...me ne restano 3 e ti assicuro che di Fernet, sfalcio ecc. non c'è traccia...però, e c'è un però, non vorrei di fondo ci fosse un errore di approccio perchè Alzero fino al 1990 non era un vino con un residuo zuccherino tale da spostarlo verso i vini dolci e nemmeno abboccati, anzi aveva un residuo nettamente meno avvertibile dell'Amarone e per me si confronta a tutto tondo con i vini secchi importanti, certo sempre smussato dal procedimento dell'appassimento nel profilo ma non dolce

dal 1991 in poi fino al 1996 il residuo zuccherino è stato ben più avvertibile, cosa comune anche ad alcune uscite contemporanee di Amarone, nel 1997 prevale la stratificazione grazie anche alla annata monstre, nel 1998 si scende un po' anche perchè non è annata come la 1997 e nel 2000 si torna verso un profilo tendente più al secco

questo solo per dovere di conoscienza, per il resto son gran bottiglie sempre, ho la fortuna di averle bevute tutte e magari appena ho un attimo ci si confronta 8)


Probabilmente la bottiglia non era a posto, era la prima volta che la bevevo e non ho metri di confronto con un altro Alzero 85. Anche per Paolo era la prima volta quindi nemmeno l'organizzatore ha avuto modo di fugare ulteriori dubbi. Restano le mie note condivise dalla tavolata, e non c'erano bevitori sporadici di Quintarelli, quindi nessuno errore di approcio, il grande vino si riconosce al primo sorso. Non mi aspettavo di certo un vino dolce, probabilmente l'Alzero in quel periodo è il meno dolce di tutti i prodotti fatti.
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Re: DEGUSTAZIONE QUINTARELLI

Messaggioda Chicco76 » 22 mag 2013 16:39

davidef ha scritto:
Chicco76 ha scritto:
Amarone ris. 1986 ... Granato limpidissimo e brillante ... Al naso subito note iodate che in breve virano sul cioccolato al latte, grafite e china (purtroppo come in tutte le degustazioni di questo tipo i bicchieri potrebbero essere più espressivi avendo una bottiglia a disposizione durante la serata ma ci dobbiamo accontentare ... ) Qui entrano in gioco i campioni, il peso specifico dei vini cambia completamente, frutto di selezioni in vigna, di maggiori appassimenti o affinamenti prolungati, non si sa di preciso, il registro è comunque diverso. Aumenta la potenza, la sostanza, la materia. Aumenta anche la dolcezza rispetto ai precedenti, per alcuni inabbinabile tanto è particolare, ma non risulta assolutamente dolce o stucchevole, tanta è l'eleganza. Il sorso è più possente e largo ma sempre sorretto da un'acidità del frutto incredibilmente definita, quell'acidità che mi fa innamorare e che fa dei vini di Quintarelli dei campioni assoluti. L'alcool è sotto le righe, la glicerina presente ma contenuta, il vino avvolge ma scivola via allo stesso tempo, con un'interminabile finale dolce e fresco e vibrante, un campione di mineralità ! Per il mio modesto parere campione della serata ...

Amarone ris. 1990 ... Rubino cupo brillante ... Anch'esso figlio di un'annata calda, con note di confettura rossa, ciliega e marasca sotto spirito, marmellata di prugne, evolve poi su note di clorofilla. Campione assoluto di potenza, spazza via il fratellino non riserva che avevo nel bicchiere e che avevo tenuto per un giusto confronto. Un mostro di potenza, muscoloso, fruttato, di un'incontenibile e prorompente struttura. Spiazza, avvolge, esplode, fortunatamente acidità e mineralita mitigano la potenza di questo vino e ne rendono la beva appagante. Qui c'è una dolcezza marcata, lo classifichiamo come tipico della zona Classica, anche in questo caso necessiterà ancora di molti anni di bottiglia per assestarsi. In bocca si ribella tanta è la sua gioventù e la sua potenza, potrebbe disturbare l'eccessiva dolcezza del frutto sempre comunque sorretta da una bella acidità minerale, chiude in un finale lunghissimo ed etereo. Esotico nella sua solarità, aspettiamo ancora un decennio e poi ne riparliamo.




della serie degli anni '80 per me la più grande in assoluto è la 1983, la 1986 forse la considero quella un po' più equivoca a causa di un residuo veramente alto, molto alto...che abbia fascino e complessità nessuno lo mette in dubbio ma è un vino difficile comunque per alcune forzature

la 1990 riserva per me entrerà nella storia dei vini italiani assoluti, è una bottiglia da dimenticare per tanto e tanto, non concordo molto sul fatto che la dolcezza sia marcata in questa uscita specie se confrontata con la 1986 che ha molto più residuo avvertibile, anche la 1985 è parecchio sul filo della 1986 ma ha più struttura però vi mancava l'altra sera :wink:


Ti contraddico, confermo che l'86 aveva un residuo zuccherino meno importante della 90 alla quale in prospettiva do una vita maggiore per una completezza di struttura e un peso specifico completamente diverso, giocano due partite diverse. Ora come ora l'86 è di una piacevolezza disarmante per l'eleganza che si ritrova, sinceramente non ci ho trovato alcuna forzatura anzi me ne sono fatto pure un secondo bicchiere tanto la beva era semplice ma complessa ed entusiasmante allo stesso tempo. La 90 come ho già detto si farà e ne uscirà un capolavoro. Bottiglie che già avevo assaggiato e che mi avevano già dato le medesime sensazioni. L'85 me la ricordo invece un filo meno dolce dell'86 ma effettivamente con più struttura, penso che a ottobre - novembre se ne organizzerà un'altra e l'85 non potrà mancare, si andrà anche più indietro nel tempo
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Re: DEGUSTAZIONE QUINTARELLI

Messaggioda Chicco76 » 22 mag 2013 16:48

davidef ha scritto:
Chicco76 ha scritto:... si parla tanto di vino in questo forum ma quando qualcuno organizza una serata di questo livello rimango sbalordito che non ci sia interesse ...



lo hanno fatto già presente altri ma forse ribadirlo non fa male, infrasettimanale una serata del genere, sapendo che poi il giorno dopo sei rovinato e che il giorno della bevuta non devi avere impegni sostanziali per non arrivare tardi, penso renda la cosa veramente molto ma molto difficile

che poi in Veneto queste serate trovino poco appeal direi si e no, se parliamo di Veneti del forum con tutta onesta questi fanno poco testo, so che mi attirerò le ulteriori antipatie di qualcuno ma chi se ne frega, si chiacchera tanto ma certe cose poi vengono smerdacchiate sdegnatamente come eventi su cui si lucra e da noi i nobili son difficilini da accontentare...

se invece esci dal bacino forum interesse ce n'è e molto, immagino che la congrega di ieri sera avrà visto la presenza di Stefano Campedelli e consorte, dei castagnedi di Tenuta S. Antonio, di uno spilungone rasato che non cito :lol: , di altri appassionati bevitori che già conosco...gente che beve volentieri se ne trova diversa e le serate sono veramente più fitte di quello che emerge su questi lidi, diciamo che spesso ci si rivolge quà più che altro per rimpiazzare in fretta una o due sedie vuote ma non perchè ci sia reale convinzione di raccogliere adesioni, forse anche per questo il preavviso è stato breve, perchè magari la serata era già imbastita da ben prima 8)


A dire il vero stamattima mi sono svegliato tutt'altro che rovinato, non certo alle 7 del mattino ma un gran vino non fai mai male ... :mrgreen:
Che ti devo dire ... io i miei weekend li passo quasi tutti a Roma e posso fare quello che mi pare dal lunedì al venerdì, non è mica male come libertà coniugale ... :mrgreen:
Poi sono sempre dell'idea che il weekend si sta a casa, troppa gente al ristorante, il cuoco non ce l'hai solo per te, ma questi sono dettagli ... il vero fatto è che da verona a padova io nel weekend non guido !!! E mi sembra un motivo più che comprensibile per dire bravo ad uno che organizza una cosa del genere di martedì sera ...
davidef
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Re: DEGUSTAZIONE QUINTARELLI

Messaggioda davidef » 22 mag 2013 16:57

Chicco76 ha scritto:
Poi sono sempre dell'idea che il weekend si sta a casa, troppa gente al ristorante, il cuoco non ce l'hai solo per te, ma questi sono dettagli ... il vero fatto è che da verona a padova io nel weekend non guido !!! E mi sembra un motivo più che comprensibile per dire bravo ad uno che organizza una cosa del genere di martedì sera ...



sarà che si corre per lavorare...ma io torno a casa alle 19:45 di solito alla sera, quando va bene (ieri sono rientrato alle 20:45)...ed alle 06:40 - 7:00 sono sulla porta di casa alla mattina, così penso molti di noi, le cose fatte di martedì sera ahimè possono essere frequentate da chi ha facoltà di prendersela con calma, purtroppo è così ed invidio chi può ricavarsi questi spazi infrasettimanali :cry: :cry: :cry:
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Re: DEGUSTAZIONE QUINTARELLI

Messaggioda davidef » 22 mag 2013 16:59

Chicco76 ha scritto:
davidef ha scritto:
Chicco76 ha scritto:
Finale dolce e non ...

Alzero 1985 ... Un po la delusione della serata, penso di poterlo affermare per tutta la tavolata anche perchè nessuno ha voluto rabboccare il bicchiere ! E' di un granato cupo ed opaco, al naso parte con delle inusuali note erbacee mielate, per poi virare verso il medicinale, lo sfalcio e una strana nota di fernet ! In bocca è possente ma slegato, non presenta note di dolcezza ma al contrario erbaceo amare. Non è l'alzero che conosco, lieve peso specifico, tannino un po sgraziato e graffiante, la potenza non è sotto controllo e l'acidità, seppur presente, non è quella del frutto. Sembra maturo, che abbia passato giorni migliori, non si notano sentori alcolici marcati anzi al contrario è fresco ma poco piacevole. Pochi cenni minerali, finale amarognolo con un ritorno verde. Peccato, mi aspettavo di più.



mi permetto una osservazione...

questa bottiglia non era a posto dalle note che leggo, senza se e senza ma, non era a posto, punto.

Alzero 1985, bevuto più volte, è un vino della Madonna...me ne restano 3 e ti assicuro che di Fernet, sfalcio ecc. non c'è traccia...però, e c'è un però, non vorrei di fondo ci fosse un errore di approccio perchè Alzero fino al 1990 non era un vino con un residuo zuccherino tale da spostarlo verso i vini dolci e nemmeno abboccati, anzi aveva un residuo nettamente meno avvertibile dell'Amarone e per me si confronta a tutto tondo con i vini secchi importanti, certo sempre smussato dal procedimento dell'appassimento nel profilo ma non dolce

dal 1991 in poi fino al 1996 il residuo zuccherino è stato ben più avvertibile, cosa comune anche ad alcune uscite contemporanee di Amarone, nel 1997 prevale la stratificazione grazie anche alla annata monstre, nel 1998 si scende un po' anche perchè non è annata come la 1997 e nel 2000 si torna verso un profilo tendente più al secco

questo solo per dovere di conoscienza, per il resto son gran bottiglie sempre, ho la fortuna di averle bevute tutte e magari appena ho un attimo ci si confronta 8)


Probabilmente la bottiglia non era a posto, era la prima volta che la bevevo e non ho metri di confronto con un altro Alzero 85. Anche per Paolo era la prima volta quindi nemmeno l'organizzatore ha avuto modo di fugare ulteriori dubbi. Restano le mie note condivise dalla tavolata, e non c'erano bevitori sporadici di Quintarelli, quindi nessuno errore di approcio, il grande vino si riconosce al primo sorso. Non mi aspettavo di certo un vino dolce, probabilmente l'Alzero in quel periodo è il meno dolce di tutti i prodotti fatti.



...mmmmm...mica ci credo che Paolo la beveva per la prima volta :mrgreen: :mrgreen:

bottiglia non a posto , credimi sulla fiducia e sulle bevute, cosa che non significa cattiva conservazione ma semplicemente bottiglia storta, capita ogni tanto ahimè

curiosità, quando sono stati stappati i vini ? alla mattina per la sera, il giorno prima o quasi a ridosso della cena ?
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Re: DEGUSTAZIONE QUINTARELLI

Messaggioda Chicco76 » 22 mag 2013 17:41

davidef ha scritto:
Chicco76 ha scritto:
davidef ha scritto:
Chicco76 ha scritto:
Finale dolce e non ...

Alzero 1985 ... Un po la delusione della serata, penso di poterlo affermare per tutta la tavolata anche perchè nessuno ha voluto rabboccare il bicchiere ! E' di un granato cupo ed opaco, al naso parte con delle inusuali note erbacee mielate, per poi virare verso il medicinale, lo sfalcio e una strana nota di fernet ! In bocca è possente ma slegato, non presenta note di dolcezza ma al contrario erbaceo amare. Non è l'alzero che conosco, lieve peso specifico, tannino un po sgraziato e graffiante, la potenza non è sotto controllo e l'acidità, seppur presente, non è quella del frutto. Sembra maturo, che abbia passato giorni migliori, non si notano sentori alcolici marcati anzi al contrario è fresco ma poco piacevole. Pochi cenni minerali, finale amarognolo con un ritorno verde. Peccato, mi aspettavo di più.



mi permetto una osservazione...

questa bottiglia non era a posto dalle note che leggo, senza se e senza ma, non era a posto, punto.

Alzero 1985, bevuto più volte, è un vino della Madonna...me ne restano 3 e ti assicuro che di Fernet, sfalcio ecc. non c'è traccia...però, e c'è un però, non vorrei di fondo ci fosse un errore di approccio perchè Alzero fino al 1990 non era un vino con un residuo zuccherino tale da spostarlo verso i vini dolci e nemmeno abboccati, anzi aveva un residuo nettamente meno avvertibile dell'Amarone e per me si confronta a tutto tondo con i vini secchi importanti, certo sempre smussato dal procedimento dell'appassimento nel profilo ma non dolce

dal 1991 in poi fino al 1996 il residuo zuccherino è stato ben più avvertibile, cosa comune anche ad alcune uscite contemporanee di Amarone, nel 1997 prevale la stratificazione grazie anche alla annata monstre, nel 1998 si scende un po' anche perchè non è annata come la 1997 e nel 2000 si torna verso un profilo tendente più al secco

questo solo per dovere di conoscienza, per il resto son gran bottiglie sempre, ho la fortuna di averle bevute tutte e magari appena ho un attimo ci si confronta 8)


Probabilmente la bottiglia non era a posto, era la prima volta che la bevevo e non ho metri di confronto con un altro Alzero 85. Anche per Paolo era la prima volta quindi nemmeno l'organizzatore ha avuto modo di fugare ulteriori dubbi. Restano le mie note condivise dalla tavolata, e non c'erano bevitori sporadici di Quintarelli, quindi nessuno errore di approcio, il grande vino si riconosce al primo sorso. Non mi aspettavo di certo un vino dolce, probabilmente l'Alzero in quel periodo è il meno dolce di tutti i prodotti fatti.



...mmmmm...mica ci credo che Paolo la beveva per la prima volta :mrgreen: :mrgreen:

bottiglia non a posto , credimi sulla fiducia e sulle bevute, cosa che non significa cattiva conservazione ma semplicemente bottiglia storta, capita ogni tanto ahimè

curiosità, quando sono stati stappati i vini ? alla mattina per la sera, il giorno prima o quasi a ridosso della cena ?


Mi è sembrato sincero quando mi ha detto che era la prima volta ma attendiamo conferma da lui, spero di non aver capito male perchè è un bevitore alquanto scafato e può essere che si sia scordato di averla già bevuta. Stappati a mezzogiorno per la sera, bottiglie non scolmate. Ma ti credo si infatti ne vorrei riprovare un'altra ... :cry:
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Re: DEGUSTAZIONE QUINTARELLI

Messaggioda davidef » 22 mag 2013 17:53

Chicco76 ha scritto: Stappati a mezzogiorno per la sera, bottiglie non scolmate. Ma ti credo si infatti ne vorrei riprovare un'altra ... :cry:



ne sono rimaste pochine in giro ormai..... 8) pensati che la mia scortina di Alzero del periodo 1984-1990 ormai è scesa a 12 bottiglie complessive :x :x e mi intimorisce toccarle ahimè, c'è un timore reverenziale verso le bottiglie di quell'epoca, tanti mi hanno chiesto serate sul periodo '80 del Bepi ma alla fine mi dispiace bere queste bottiglie irripetibili nel mucchio e son sempre più dell'idea che una ogni tanto me le gusterò in tranquillità

lo stesso per le cose anni '70 ed '80, trovarle non si trovano più ed allora quelle rimaste si centellinano, se le trovi manco sai quanti giri hanno fatto, ne sono apparse sul forum poco fa ma onestamente col fenomeno che le vendeva a pelle non mi son proprio preso, troppo paraculo per fidarmi di spendere seriamente soldi con un tipo simile

mi piacerebbe ogni tanto fare un micro happening tra portatori sani di Quintarelli, una micro setta dove ci si trova in pochissimi adepti, magari in un antro poco illuminato com'era la cantina a Negrar, ognuno tira fuori una bottiglia giusta a rotazione e la si beve di gusto prorogando così la durata delle scortine a lungo...sogni carbonari ahimè, un po' surreali e discriminatori :lol: :lol: :lol:
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Re: DEGUSTAZIONE QUINTARELLI

Messaggioda videodrome » 23 mag 2013 00:05

Un ringraziamento a paolo per l'organizzazione e la splendida serata ed ai convenuti.
Oltre alla presenza di produttori della zona, che hanno impreziosito la bevuta con commenti esperti, ritengo ideale, altre alla location, anche il numero non eccessivo dei vini e la presenza limitata a 10 persone. Si è infatti potuto tranquillamente seguirne l'evoluzione per quasi 3 ore nei bicchieri, senza l'avvicendarsi di troppe batterie servite freneticamente. Questi vini meritavano del giusto tempo ed hanno ripagato restituendo un caleidoscopio di fragranze.
Premetto che non sono un grande amante della tipologia amarone, ma considero Quintarelli un artigiano di altissimo livello a pari dei Conterno, Biondi Santi, Valentini, artisti del'enologia italiana: questa serata ne ha riconfermato la grandezza.
Sulle note dettagliate ha già pensato Chicco e mi porto a casa due vini emozionali che rimangono impressi, cioè amarone classico e riserva 1986. Giustamente diceva Chicco di "vini cerebrali" che sussurrano la loro potenza coniugata ad una finezza rara. Queste le caratteristiche che ho trovato in questi 2 vini. La finezza del naso dell'86 classico va ben oltre la semplice tipologia, con note floreali (rosa viola) e balsamiche che magnetizzano le papille olfattive. Del classico '86,il finale in bocca lunghissimo con una precisione nell'estrazione del frutto e una scia di liquirizia fresca, non si dimentica. Persino stasera, dopo aver sballottato la bottiglia al ritorno, il bicchiere rendeva appieno queste sensazioni senza tracce di ossidazione. Che dire della fragola dolce ma per nulla stucchevole che lasciava in bocca la ris '86? Si rimane quasi interdetti.
Con il '90 e l'88 classico sono tornato tra i terrestri, rimangono grandi interpretazioni e sempre al vertice della denominazione ma non è scattato quel quid in più.
Certo '90 e riserva '90 sono vini ancora molto prospettici con un potenziale che andrà ad esprimersi negli anni a venire, anche se il naso del '90 è rimasto forse un pò ingessato.
Dalla comparativa è emersa la capacità di Quintarelli di far parlare il territorio e l'annata, tant'è che, pur nelle differenze stilistiche, ho riscontrasto grande coerenza gusto olfattiva tra la versione annata e la versione riserva sia per quanto riguarda l'86 che la 90.
Sottolineo la differenza marcata a livello di residuo zuccherino tra le riserve e le versione classica, tant'è che - non io ma i produttori presenti - hanno parlato, trovando condivisione, di "amaroni reciotati". Certamente il residuo zuccherino nelle 2 riserve era, a sensazione palatale, quasi il doppio rispetto alla versione non riserva. La sintesi mirabile sta nel fondere tale dote con una freschezza ed acidità fuori dal comune. Vini splendidi le 2 riserve che trovano nella meditazione più che nell'abbinamento col cibo il loro luogo d'elezione. Peccato per l'alzero, monocorde al naso e con un frutto già un pò appesantito. Ma già con i vini precedenti ci si era abbondantemente deliziati.
Ultima modifica di videodrome il 23 mag 2013 00:25, modificato 3 volte in totale.
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Re: DEGUSTAZIONE QUINTARELLI

Messaggioda videodrome » 23 mag 2013 00:16

Chicco76 ha scritto:
Ora come ora l'86 è di una piacevolezza disarmante per l'eleganza che si ritrova, sinceramente non ci ho trovato alcuna forzatura anzi me ne sono fatto pure un secondo bicchiere tanto la beva era semplice ma complessa ed entusiasmante allo stesso tempo.

Concordo almeno per quanto bevuto ieri sera. Anch'io ho preferito tra le riserve, al momento, la '86 alla '90.
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Re: DEGUSTAZIONE QUINTARELLI

Messaggioda arnaldo » 23 mag 2013 08:27

davidef ha scritto:che poi in Veneto queste serate trovino poco appeal direi si e no,


Beh, insomma, dai.....la ns verticale che facemmo del BEPI a novembre 2011 fu SOLD OUT......o no ???? Diciamo che eventi del genere...meno si è.....meglio è....... :lol: :lol:

PS 1) CHAPEAU CHicco per le bellissime note,me le sono stampate da leggere con mooolta calma.NOn ti facevo cosi' narrativo...
PS 2) CHAPEAU a Pablo, proprietario di queste splendide bottiglie....dalle foto perfettamente integre.........
PS 3) Al resto della truppa, fortunati partecipanti all'evento...e pure al Segretario organizzatore stesso.......e al Locale,molto bello, si mangia bene e si spende il giusto. Bello tutto!
follow my tasting notes and pics on http://instagram.com/ARNALDO2262/
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Re: DEGUSTAZIONE QUINTARELLI

Messaggioda cyberbibe » 09 ago 2013 15:43

vinogodi ha scritto:
Chicco76 ha scritto:
alì65 ha scritto:non è che il forum è assente su queste bevute è che ne sono state fatte diverse negli anni con anche bt più vecchie e non tutte qui presenti e sono sempre godute massime....
... :wink:


Perche non vi conoscevo prima allora ... :
...a parte quelle storiche anche con bocce rarissime di Riserve di Quintarelli solo per il mercato estero degli anni sessanta/settanta fatte in Bue House 4-5 anni fa , effettivamente è un pò che non ci si cimenta. Comunque poco male, a fine ottobre c'è una verticale storica di Quintarelli/DalForno "accoppiati" in Bue House, comprensiva di una retrospettiva di vecchi amaroni fino agli anni cinquanta dei grandi Bertani/Accordini/Santa Sofia &C ... con ulteriori sorprese...mò vediamo.. 8)


ciao a tutti, scusate la curiosità ma dov'è che si terrebbe "la verticale storica di Quintarelli/Dal Forno"? ma soprattutto, è possibile partecipariv? :mrgreen:
Ale
...exposition 2011 Union des Grands Crus de Bordeaux: " devo dire che qualcosina di vino sto cominciando a capirne"...Alexandre de Lur saluce
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Re: DEGUSTAZIONE QUINTARELLI

Messaggioda vinogodi » 09 ago 2013 16:37

cyberbibe ha scritto:
vinogodi ha scritto:
Chicco76 ha scritto:
alì65 ha scritto:non è che il forum è assente su queste bevute è che ne sono state fatte diverse negli anni con anche bt più vecchie e non tutte qui presenti e sono sempre godute massime....
... :wink:


Perche non vi conoscevo prima allora ... :
...a parte quelle storiche anche con bocce rarissime di Riserve di Quintarelli solo per il mercato estero degli anni sessanta/settanta fatte in Bue House 4-5 anni fa , effettivamente è un pò che non ci si cimenta. Comunque poco male, a fine ottobre c'è una verticale storica di Quintarelli/DalForno "accoppiati" in Bue House, comprensiva di una retrospettiva di vecchi amaroni fino agli anni cinquanta dei grandi Bertani/Accordini/Santa Sofia &C ... con ulteriori sorprese...mò vediamo.. 8)


ciao a tutti, scusate la curiosità ma 1)dov'è che si terrebbe "la verticale storica di Quintarelli/Dal Forno"? ma soprattutto, 2)è possibile partecipariv? :mrgreen:
Ale

1) IN Bue House : si trova facilmente con Google Maps
2) Si , per dettagli in MP
Ente Nazionale Tutela dei Bevitori Capiscitori (EnTuBeCa) - Ministero della Cultura Enologica Popolare (MinCulEnPop)

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