Dedalus ha scritto: E' semplicemente un programma di sinistra, istituzionalista e legalista, liberale.
E' un programma che nella maggior parte dei punti immagina e disegna un'Italia che ritorna ad un più ragionevole punto di equilibrio fra poteri pubblici e privati, rabberciando gli squarci paurosi inflitti da vent'anni di amoralismo berlusconiano affiancati da vent'anni di svuotamento istituzionale piddino, tutto sotto il cappello di vent'anni di ubiquitaria ed infiltrante ideologia neoliberista. Si rifà alla scuola sottaciuta ma emergente della dottrina economica di premi Nobel come Krugman e Stiglitz, e non sono affatto gli accrocchi strampalati di fantasie politiche ed utopie sociali che tanti hanno in mente dopo aver visto i video di Casaleggio. In ogni caso per uno liberistissimo di pensiero politico e maronita di religione come zampaflex e molti altri, un'eresia. Quindi per me, invece, bene, soprattutto perché confermano che i maroniti non ci azzeccano proprio mai...
Secondo me, Rossano, questo programma non lo puoi classificare come liberista. In ogni tema sollecita un AUMENTO della presenza diretta dello Stato nel governo di qualche fenomeno di mercato; il liberismo invece chiede che lo Stato si limiti a disegnare le regole del gioco (ovviamente sperando noi cittadini che siano le migliori possibili) e poi tocca al privato competere per offrire il servizio o bene di maggiore successo.
Il punto focale di questo programma è l'uso del web per diffondere le informazioni, come se il problema non fosse invece nella farraginosa gestione di ciò che viene prima di esse, la macchina burocratica statale. In Scandinavia l'accesso diretto del cittadino agli atti governativi ha senso perché sono adeguatamente trasparenti: da noi deve essere il punto di arrivo, non di partenza (anche se forse un piccolo effetto deterrente potrebbe averlo).
E poi io sono liberale E democratico. Detesto la destra turbocapitalistica repubblicana americana. E per quanto sia maronita in alcuni aspetti, alla fine non rimarrò in piedi per IL VATE come l'ultimo giapponese...
PS: eppoi questo uso del termine cittadino...Aux armes, citoyens...mancano solo i sanculotti...