diego ha scritto:Gevrey-Chambertin 1er cru La Perriere 2005 - P. Pacalet
Saumur Champigny Les Poyex 2004 - Clos Rougeard
Chambolle-Musigny 2006 - Roumier
Chambertin 2006 - J.L. Trapet
Brunello di Montalcino Ris. 2001 - Soldera (Lotto: LF68)
Barolo Cerequio 1982 - Marenga
Rossese di Dolceacqua Vigneti Arcagna - 1998 - Testalonga (Perrino)
Rossese di Dolceacqua Vigneti Arcagna - 1994 - Testalonga (Perrino)
Due pensieri sui rossi.
Il Poyeux di Clos Rougeard, beccato come franc, al naso resta troppo su pelliccia con cuoio, è stato detto che forse c'erano dei
brettini, fatto sta che al naso non da' soddisfazioni come al palato.
Dei tre borgogna Pacalet è il più torbido, il meno scintillante a livello aromatico anche se dopo un inizio appena
yogurtoso alla frutta, esce bene l'arancia sanguinella e un velo d'incenso e soprattutto una bocca molto ricca di materia ancora giovane. Piaciuto.
Lo Chambolle di Roumier è IL "village" più buono di Borgogna , anzi LA village, dato il corredo femminile che conferisce bevibilità fino alla dipendenza. Ha la sensualità innocente di un vestito a fiori leggero, la leggiadria botticelliana dopo una dieta ferrea perchè manca un po' di ciccia e persistenza. Ma l'interpretazione del pinot noir di Chambolle è da tavole della legge. Piaciuto proprio.
Lo Chambertin di Trapet è chiaro e limpido non solo nel colore, in generale lascia la sensazione di freschezza con nerbo, una sintesi non sempre facile col pinot noir ma per me fondamentale in generale e negli Chambertin fatti bene. Sfoggia una sezione aromatica da grande orchestra che suona Gershwin, ti fa viaggiare le sensazioni col piacere; in più rispetto ad altre bevute del Domaine non ho percepito dolcino da legno e anche al palato tiene quasi botta al brunello successivo. Piaciuto un bel po'.
Il Brunello di Soldera non ha il solito naso esotico e speziato, sembra quasi austero come un Biondi Santi, ma il colore è più rubino e scintillante e il palato è un carroarmato che lancia frutta dai cannoni. Nessuna imperfezione, solo un volume di profumi non ancora altissimo e ricco, si farà, che tanto ha acidità e tannino per viaggiare nel tempo. Piaciuto un bel po'.
Il Barolo '82 ha ancora guizzi interessanti nei profumi, foglie secche, cenere, qualcosa di brodo "nobile" ma in bocca si sente solo la base del vino, non la sua essenza ed evoluzione. Peccato. N.C.
Sui due Testalogna, probabilmente il viaggio in treno ha inciso più del tempo, ma il '98 dice appieno la sua e nonostante l'alcool lo penalizzi un filo al palato ha un naso davvero bello, suggestivo per la sua differenza dagli altri vitigni, segno che il giochino del "somiglia a", per me limita la territorialità e l'originalità dei profumi del rossese. Piaciutello.