Bollettino AVR - " Never Ending Tour "

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annaschummi
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Re: Bollettino AVR - " Turbo o Aspirato? " da pag.125

Messaggioda annaschummi » 04 giu 2011 23:14

Anche i paesi dell'Est apprezzano il vino italiano. E non necessariamente siano cloni :?
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Kalosartipos
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Re: Bollettino AVR - " Turbo o Aspirato? " da pag.125

Messaggioda Kalosartipos » 04 giu 2011 23:25

annaschummi ha scritto:Anche i paesi dell'Est apprezzano il vino italiano. E non necessariamente siano cloni :?

Benvenuta/o Annaschummi.. anche in Bielorussia bevete vini italiani? Spero migliori di quelli bevuti in Polonia :mrgreen:
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meursault
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Re: Bollettino AVR - " Turbo o Aspirato? " da pag.125

Messaggioda meursault » 05 giu 2011 03:06

Wineduck ha scritto:Il tuo ragionamento tocca un altro aspetto molto interessante che prima avevo trascurato per non appesantire troppo il post.
Premetto che non ho dati oggettivi in mano e che mi baso quindi su sensazioni: da qualche anno ho però la netta sensazione che a parte qualche rara eccezione, i cosidetti tradizionalisti abbiano qulache difficoltà di vendita in più rispetto ai produttori che hanno innovato maggiormente le loro tecniche negli ultimi 15-20 anni. Se escludiamo i super punteggiati da Parker/Galloni, nelle cantine di moltissimi troviamo anche le annate vecchie, perlomeno fino al 2001 (se non ricordo male Schiavenza è uno di questi ma potrei scambiarlo per qualcun'altro). Molto più difficile che questo accada nelle aziende degli innovatori (Voerzio, Altare, ecc.)
Non è che un atteggiamento più aperto al mondo esterno e al cambiamento (che si declina in capacità di uscire fuori dal proprio "paesello", viaggiare spesso, confrontarsi con altri produttori, approfondire il complesso mondo del wine-business, ecc.), ha dato loro una visione più ampia e più comuncativa di quanto la tradizione langarola non prevedesse? I Langhetti sono quasi tutti grandissimi lavoratori e persone di gran carattere ma in quanto a capacità comunicativa e di relazione sociale.... beh! "Lassuma perdi...."... :D
Agli innovatori di prodotto quindi va riconosciuto anche il merito di essersi sforzati di imparare a relazionarsi con il mondo esterno, di ascoltarlo e capirlo, quindi di aver affinato l'arte di vendere.

Vorrei spendere due parole anche sull'ossevazione di Davide in merito alla qualità media dei Barolo. A pensarci bene non hai tutti i torti: molti ottimi vini, pochissimi vini di livello eccelso. Non mi stupirei se qualcuno avesse tentato nuove strade di allevamento e di affinamento proprio per uscire da questa sorta di mediocrità di livello medio-alto (sembra un ossimoro ma solo apparentemente) a cui il nebbiolo sembra condannare la maggior parte dei produttori che lo scelgono.
In effetti questa caratteristica del nebbiolo potrebbe essere letta come una sorta di specchio del territorio: essere brave persone, molto pragmatiche e tradizionaliste, non è sufficiente per generare il "guizzo", la genialità estrosa, la bellezza assoluta che lascia quel "segno" che entra nella storia.
D'altronde è noto che "chi si accontenta, gode".
Poco.


Sicuramente le aziende che hanno innovato e fatto investimenti hanno anche sviluppato maggiormente la rete commerciale, cosa che è ovviamente positiva.
Il motivo per cui infatti io dico che è sottovalutata è anche perchè diverse realtà medio-piccole hanno ancora una dimensione locale di vendita e sostanzialmente se non vai in cantina o fai un gruppo di acquisto non è sempre semplice reperire il vino.
Se poi facciano fatica o meno a vendere il vino anche io non so darti dati certi ma vedo che solitamente mi devo affrettare a programmare gli acquisti perchè di solito il vino finisce alla svelta.

Sull'eccellenza dei vini capisco cosa dite tu e Davide e credo che in parte sia dovuto al fatto che tra la Borgogna, paragone naturale in questo caso, e le Langhe c'è ancora un gap di tenica e storia notevole.
Credo inoltre che la percezione di ciò che è eccellenza in Piemonte tra me e voi sia differente, quindi questo discorso risuta ulteriormente amplificato.
...non può superare un certo delta, altrimenti, scusassero, uno dei due non ci ha capito un cazzo di quel vino(vinogodi)
La valutazione è oggettiva a meno di un delta (limitato, diciamo circa 5 punti) dovuto alla inevitabile componente soggettiva(fufluns)
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JohnnyTheFly
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Re: Bollettino AVR - " Turbo o Aspirato? " da pag.125

Messaggioda JohnnyTheFly » 05 giu 2011 12:37

Fa molto piacere al Bollettino sapere di essere seguiti anche dall'estero.
" Parlando e piangendo appese la giacca al muro poi chiese una birra mettendosi al sicuro " - MASSIMO BUBOLA [tratto dall'incipit della canzone MARIA CHE CI CONSOLA, 1979]
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Re: Bollettino AVR - " Turbo o Aspirato? " da pag.125

Messaggioda Kalosartipos » 05 giu 2011 14:13

JohnnyTheFly ha scritto:Fa molto piacere al Bollettino sapere di essere seguiti anche dall'estero.

..e nonostante l'abbonamento sia ben più oneroso.. :roll:
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Re: Bollettino AVR - " Turbo o Aspirato? " da pag.125

Messaggioda Jaroslaw Mazowiecki » 05 giu 2011 15:32

meursault ha scritto:
Wineduck ha scritto:Il tuo ragionamento tocca un altro aspetto molto interessante che prima avevo trascurato per non appesantire troppo il post.
Premetto che non ho dati oggettivi in mano e che mi baso quindi su sensazioni: da qualche anno ho però la netta sensazione che a parte qualche rara eccezione, i cosidetti tradizionalisti abbiano qulache difficoltà di vendita in più rispetto ai produttori che hanno innovato maggiormente le loro tecniche negli ultimi 15-20 anni. Se escludiamo i super punteggiati da Parker/Galloni, nelle cantine di moltissimi troviamo anche le annate vecchie, perlomeno fino al 2001 (se non ricordo male Schiavenza è uno di questi ma potrei scambiarlo per qualcun'altro). Molto più difficile che questo accada nelle aziende degli innovatori (Voerzio, Altare, ecc.)
Non è che un atteggiamento più aperto al mondo esterno e al cambiamento (che si declina in capacità di uscire fuori dal proprio "paesello", viaggiare spesso, confrontarsi con altri produttori, approfondire il complesso mondo del wine-business, ecc.), ha dato loro una visione più ampia e più comuncativa di quanto la tradizione langarola non prevedesse? I Langhetti sono quasi tutti grandissimi lavoratori e persone di gran carattere ma in quanto a capacità comunicativa e di relazione sociale.... beh! "Lassuma perdi...."... :D
Agli innovatori di prodotto quindi va riconosciuto anche il merito di essersi sforzati di imparare a relazionarsi con il mondo esterno, di ascoltarlo e capirlo, quindi di aver affinato l'arte di vendere.

Vorrei spendere due parole anche sull'ossevazione di Davide in merito alla qualità media dei Barolo. A pensarci bene non hai tutti i torti: molti ottimi vini, pochissimi vini di livello eccelso. Non mi stupirei se qualcuno avesse tentato nuove strade di allevamento e di affinamento proprio per uscire da questa sorta di mediocrità di livello medio-alto (sembra un ossimoro ma solo apparentemente) a cui il nebbiolo sembra condannare la maggior parte dei produttori che lo scelgono.
In effetti questa caratteristica del nebbiolo potrebbe essere letta come una sorta di specchio del territorio: essere brave persone, molto pragmatiche e tradizionaliste, non è sufficiente per generare il "guizzo", la genialità estrosa, la bellezza assoluta che lascia quel "segno" che entra nella storia.
D'altronde è noto che "chi si accontenta, gode".
Poco.


Sicuramente le aziende che hanno innovato e fatto investimenti hanno anche sviluppato maggiormente la rete commerciale, cosa che è ovviamente positiva.
Il motivo per cui infatti io dico che è sottovalutata è anche perchè diverse realtà medio-piccole hanno ancora una dimensione locale di vendita e sostanzialmente se non vai in cantina o fai un gruppo di acquisto non è sempre semplice reperire il vino.
Se poi facciano fatica o meno a vendere il vino anche io non so darti dati certi ma vedo che solitamente mi devo affrettare a programmare gli acquisti perchè di solito il vino finisce alla svelta.

Sull'eccellenza dei vini capisco cosa dite tu e Davide e credo che in parte sia dovuto al fatto che tra la Borgogna, paragone naturale in questo caso, e le Langhe c'è ancora un gap di tenica e storia notevole.
Credo inoltre che la percezione di ciò che è eccellenza in Piemonte tra me e voi sia differente, quindi questo discorso risuta ulteriormente amplificato.

Del tutto d'accordo con il fratelo Wineduck, aggiungo solo che tanti produttori stanno abbandonando le barrique perchè altrimenti non riescono a stare dietro agli ordini
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Re: Bollettino AVR - " Turbo o Aspirato? " da pag.125

Messaggioda Jaroslaw Mazowiecki » 05 giu 2011 15:33

JohnnyTheFly ha scritto:Fa molto piacere al Bollettino sapere di essere seguiti anche dall'estero.

Sono gia parecchi anni che vivo in Italia
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Re: Bollettino AVR - " Turbo o Aspirato? " da pag.125

Messaggioda Wineduck » 05 giu 2011 19:17

Jaroslaw Mazowiecki ha scritto:Del tutto d'accordo con il fratelo Wineduck, aggiungo solo che tanti produttori stanno abbandonando le barrique perchè altrimenti non riescono a stare dietro agli ordini


Sei sempre il solito cazzaro, ma non hai niente di meglio da fare nella vita? :lol:
Stai invecchiando: una volta questi camuffamenti ti riuscivano meglio... 8)
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Re: Bollettino AVR - " Turbo o Aspirato? " da pag.125

Messaggioda Dedalus » 05 giu 2011 23:48

Wineduck ha scritto:Se escludiamo i super punteggiati da Parker/Galloni, nelle cantine di moltissimi troviamo anche le annate vecchie, perlomeno fino al 2001 (se non ricordo male Schiavenza è uno di questi ma potrei scambiarlo per qualcun'altro). Molto più difficile che questo accada nelle aziende degli innovatori (Voerzio, Altare, ecc.)


Ritengo questo approccio corretto. L'apprezzamento del largo pubblico è certamente influenzato da premi molto importanti dati con continuità sul lungo periodo. Non si può cioé considerare il successo commerciale come un'indice diretto dell'apprezzamento del pubblico per le sole caratteristiche del vino nel bicchiere.

Però come togli correttamente dall'elenco i produttori tradizionali "super punteggiati da Parke/Galloni", bisognerebbe togliere allora anche i produttori moderni, come ad esempio proprio Voerzio ed Altare. Io anzi, se questa è la logica, toglierei anche quelli molto premiati da Gambero Rosso/Slow Food e dal resto della stampa nazionale che conta (poca), specie considerando che questa impattava in maniera pesante sulle vendite proprio quando questi produttori non avevano nella maggior parte dei casi che ben poca notorietà commerciale, ed il successo commerciale si è fondato in maniera decisiva su quello di critica.

Facendo un'analisi seria, non so quale delle due categorie sia maggiormente in debito verso la stampa specializzata, per le proprie fortune commerciali.

Per quanto riguarda invece la disponibilità di piccole quantità di vecchie annate nelle cantine dei produttori tradizionali, questo dipende forse più da una diversa cultura sia degustativa sia commerciale del vino invecchiato, che da lotti semplicemente invenduti.
“La cultura è organizzazione, disciplina del proprio io interiore; è presa di possesso della propria personalità, e conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere la propria funzione nella vita, i propri diritti e i propri doveri.”
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Re: Bollettino AVR - " Turbo o Aspirato? " da pag.125

Messaggioda annaschummi » 06 giu 2011 19:57

Kalosartipos ha scritto:
annaschummi ha scritto:Anche i paesi dell'Est apprezzano il vino italiano. E non necessariamente siano cloni :?

Benvenuta/o Annaschummi.. anche in Bielorussia bevete vini italiani? Spero migliori di quelli bevuti in Polonia :mrgreen:

Grazie del benvenuto. Si, anche in Bielorussia si bevono i vini italiani, non so se si beve meglio o peggio che in Polonia però :P Poichè adesso mi trovo in Italia, "sto filtrando" i vini che arrivano in Bielorussia. Però noi siamo specializzati in altre bibite :lol:
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Re: Bollettino AVR - " Turbo o Aspirato? " da pag.125

Messaggioda pippuz » 06 giu 2011 20:03

annaschummi ha scritto:
Kalosartipos ha scritto:
annaschummi ha scritto:Anche i paesi dell'Est apprezzano il vino italiano. E non necessariamente siano cloni :?

Benvenuta/o Annaschummi.. anche in Bielorussia bevete vini italiani? Spero migliori di quelli bevuti in Polonia :mrgreen:

Grazie del benvenuto. Si, anche in Bielorussia si bevono i vini italiani, non so se si beve meglio o peggio che in Polonia però :P Poichè adesso mi trovo in Italia, "sto filtrando" i vini che arrivano in Bielorussia. Però noi siamo specializzati in altre bibite :lol:

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Re: Bollettino AVR - " Turbo o Aspirato? " da pag.125

Messaggioda Jaroslaw Mazowiecki » 06 giu 2011 21:29

pippuz ha scritto:
annaschummi ha scritto:
Kalosartipos ha scritto:
annaschummi ha scritto:Anche i paesi dell'Est apprezzano il vino italiano. E non necessariamente siano cloni :?

Benvenuta/o Annaschummi.. anche in Bielorussia bevete vini italiani? Spero migliori di quelli bevuti in Polonia :mrgreen:

Grazie del benvenuto. Si, anche in Bielorussia si bevono i vini italiani, non so se si beve meglio o peggio che in Polonia però :P Poichè adesso mi trovo in Italia, "sto filtrando" i vini che arrivano in Bielorussia. Però noi siamo specializzati in altre bibite :lol:

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Re: Bollettino AVR - " Turbo o Aspirato? " da pag.125

Messaggioda annaschummi » 06 giu 2011 23:56

pippuz ha scritto:
annaschummi ha scritto:
Kalosartipos ha scritto:
annaschummi ha scritto:Anche i paesi dell'Est apprezzano il vino italiano. E non necessariamente siano cloni :?

Benvenuta/o Annaschummi.. anche in Bielorussia bevete vini italiani? Spero migliori di quelli bevuti in Polonia :mrgreen:

Grazie del benvenuto. Si, anche in Bielorussia si bevono i vini italiani, non so se si beve meglio o peggio che in Polonia però :P Poichè adesso mi trovo in Italia, "sto filtrando" i vini che arrivano in Bielorussia. Però noi siamo specializzati in altre bibite :lol:

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Re: Bollettino AVR - " Turbo o Aspirato? " da pag.125

Messaggioda il chiaro » 07 giu 2011 00:53

manichi ha scritto:Sarei curioso di sapere qual'è la zona vinicola che propone vini emozionati in fascia media ( o un livello qualitativo medio molto elevato ) così per capire .
Sul discorso vendite potrei citare tanti esempi di produttori tradizionali che non hanno grandi problemi : da Rinaldi Barolo e anche il Nebbiolo finiscono dopo pochi mesi dalla messa in commercio , da Maria Teresa Mascarello il 2004 era razionato , oppure provate a chiedere vecchie annate a Porro , Fenocchio etc.


infatti.
Non so in Italia dove si possa trovare una zona con una media qualitativa elevata come quella delle Langhe. A Montalcino i grandissimi si contano sulle dita di una mano, nel chianti classico magari usiamo un paio di mani, ma poi la media se ne va a rotoli se si includono tutti i produttori.
Se si critica la produzione langarola bisogna allora pensare di smettere di bere italiano a mio modo di vedere.
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Re: Bollettino AVR - " Turbo o Aspirato? " da pag.125

Messaggioda Dedalus » 07 giu 2011 03:50

Wineduck ha scritto:nelle cantine di moltissimi troviamo anche le annate vecchie, perlomeno fino al 2001 (se non ricordo male Schiavenza è uno di questi ma potrei scambiarlo per qualcun'altro).


Prima di spendere nomi più o meno a caso, ho pensato di verificare, io.

Ho chiesto oggi, ed ho ottenuto conferma che di 2001 da Schiavenza non ce n'è più nemmeno per le piccolissime quantità a cui può essere interessato un appassionato. Qualcosa dal 2004 in avanti, lasciato intenzionalmente ad invecchiare per poter offrire annate più mature, scelta quanto mai appropriata in una cantina i cui vini sono noti proprio per essere molto maschi, quindi particolarmente inclini all'invecchiamento in vetro.

Sarà stato certamente "qualcun altro". Un altro generico produttore di ottimo Barolo, che dentro i tuoi ragionamenti deve essere in difficoltà di vendita per definizione, in quanto tradizionale.
Ultima modifica di Dedalus il 07 giu 2011 05:24, modificato 1 volta in totale.
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Re: Bollettino AVR - " Turbo o Aspirato? " da pag.125

Messaggioda Dedalus » 07 giu 2011 03:53

il chiaro ha scritto:
manichi ha scritto:Sarei curioso di sapere qual'è la zona vinicola che propone vini emozionati in fascia media ( o un livello qualitativo medio molto elevato ) così per capire .
Sul discorso vendite potrei citare tanti esempi di produttori tradizionali che non hanno grandi problemi : da Rinaldi Barolo e anche il Nebbiolo finiscono dopo pochi mesi dalla messa in commercio , da Maria Teresa Mascarello il 2004 era razionato , oppure provate a chiedere vecchie annate a Porro , Fenocchio etc.


infatti.
Non so in Italia dove si possa trovare una zona con una media qualitativa elevata come quella delle Langhe. A Montalcino i grandissimi si contano sulle dita di una mano, nel chianti classico magari usiamo un paio di mani, ma poi la media se ne va a rotoli se si includono tutti i produttori.
Se si critica la produzione langarola bisogna allora pensare di smettere di bere italiano a mio modo di vedere.


Io non sarei così drastico sul raffronto fra Barolo e Montalcino. Se devo fare la lista dei produttori che mi convincono pienamente qui e lì, non sono mica sicuro che quella di Langa risulti più lunga di quella ilcinese.
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Re: Bollettino AVR - " Turbo o Aspirato? " da pag.125

Messaggioda Jaroslaw Mazowiecki » 07 giu 2011 10:43

Dedalus ha scritto:
il chiaro ha scritto:
manichi ha scritto:Sarei curioso di sapere qual'è la zona vinicola che propone vini emozionati in fascia media ( o un livello qualitativo medio molto elevato ) così per capire .
Sul discorso vendite potrei citare tanti esempi di produttori tradizionali che non hanno grandi problemi : da Rinaldi Barolo e anche il Nebbiolo finiscono dopo pochi mesi dalla messa in commercio , da Maria Teresa Mascarello il 2004 era razionato , oppure provate a chiedere vecchie annate a Porro , Fenocchio etc.


infatti.
Non so in Italia dove si possa trovare una zona con una media qualitativa elevata come quella delle Langhe. A Montalcino i grandissimi si contano sulle dita di una mano, nel chianti classico magari usiamo un paio di mani, ma poi la media se ne va a rotoli se si includono tutti i produttori.
Se si critica la produzione langarola bisogna allora pensare di smettere di bere italiano a mio modo di vedere.


Io non sarei così drastico sul raffronto fra Barolo e Montalcino. Se devo fare la lista dei produttori che mi convincono pienamente qui e lì, non sono mica sicuro che quella di Langa risulti più lunga di quella ilcinese.

Bravo fratelo Dedalus, a Montalcino ci sono solo grandi vini.
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Re: Bollettino AVR - " Turbo o Aspirato? " da pag.125

Messaggioda Palma » 07 giu 2011 12:50

Davvero molto bene queste ultime 5 pagine del bollettino, ma da sabato penso proprio che torneremo a bere qualcosa, quindi finiranno le seghe mentali e la parola tornerà al bicchiere.
Pensavo ad una seratina cultural-enoica da tenere nella nuova location della coppia Gianola-Farcito, nella quale dopo un dibattito per appurare se realmente l'area del quadrato costruito sull'ipotenusa sia uguale alla somma delle aree dei quadrati costruiti sui cateti (la cosa è tutt'altro che scontata od oggettiva), si verificherà se realmente la botte grande (o grandicella) dia per il Barolo risultati migliori della barrique. Alla serata è evidentemente invitato anche Jaroslaw ecc., che mi sembra possa in breve tempo diventare una delle firme più prestigiose del bollettino. L'unico problema è che ora dovrò cambiare termine di paragone, ad esempio mi toccherà dire che anche Ambrogino e quello coi baffi che canta e gira a piedi tra la Venturina e casa Calistri, del quale mi sfugge il nome, avrebbero fatto, senza fatica, una lista migliore di quella dei Barolo tribicchierati nell'infausta edizione 2001 della guida.
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Re: Bollettino AVR - " Turbo o Aspirato? " da pag.125

Messaggioda Luca Mazzoleni » 07 giu 2011 13:06

Palma ha scritto:ma da sabato penso proprio che torneremo a bere qualcosa


ma transaminasi, fosfatasi e gamma-gt ve li misurate mai? :mrgreen: :wink:
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Re: Bollettino AVR - " Turbo o Aspirato? " da pag.125

Messaggioda vittoxx » 07 giu 2011 16:26

Luca Mazzoleni ha scritto:
Palma ha scritto:ma da sabato penso proprio che torneremo a bere qualcosa


ma transaminasi, fosfatasi e gamma-gt ve li misurate mai? :mrgreen: :wink:

Sì, x ridere un po' :mrgreen:
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Re: Bollettino AVR - " Turbo o Aspirato? " da pag.125

Messaggioda marwine » 07 giu 2011 17:01

annaschummi ha scritto:
pippuz ha scritto:
annaschummi ha scritto:
Kalosartipos ha scritto:
annaschummi ha scritto:Anche i paesi dell'Est apprezzano il vino italiano. E non necessariamente siano cloni :?

Benvenuta/o Annaschummi.. anche in Bielorussia bevete vini italiani? Spero migliori di quelli bevuti in Polonia :mrgreen:

Grazie del benvenuto. Si, anche in Bielorussia si bevono i vini italiani, non so se si beve meglio o peggio che in Polonia però :P Poichè adesso mi trovo in Italia, "sto filtrando" i vini che arrivano in Bielorussia. Però noi siamo specializzati in altre bibite :lol:

Chinotti ? :lol:

Si, quelli a 40 gradi :P


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Re: Bollettino AVR - " Turbo o Aspirato? " da pag.125

Messaggioda Luca Mazzoleni » 07 giu 2011 17:20

vittoxx ha scritto:
Luca Mazzoleni ha scritto:
Palma ha scritto:ma da sabato penso proprio che torneremo a bere qualcosa


ma transaminasi, fosfatasi e gamma-gt ve li misurate mai? :mrgreen: :wink:

Sì, x ridere un po' :mrgreen:


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Re: Bollettino AVR - " Turbo o Aspirato? " da pag.125

Messaggioda JohnnyTheFly » 08 giu 2011 00:19

Palma ha scritto:Davvero molto bene queste ultime 5 pagine del bollettino, ma da sabato penso proprio che torneremo a bere qualcosa, quindi finiranno le seghe mentali e la parola tornerà al bicchiere.
Pensavo ad una seratina cultural-enoica da tenere nella nuova location della coppia Gianola-Farcito, nella quale dopo un dibattito per appurare se realmente l'area del quadrato costruito sull'ipotenusa sia uguale alla somma delle aree dei quadrati costruiti sui cateti (la cosa è tutt'altro che scontata od oggettiva), si verificherà se realmente la botte grande (o grandicella) dia per il Barolo risultati migliori della barrique. Alla serata è evidentemente invitato anche Jaroslaw ecc., che mi sembra possa in breve tempo diventare una delle firme più prestigiose del bollettino. L'unico problema è che ora dovrò cambiare termine di paragone, ad esempio mi toccherà dire che anche Ambrogino e quello coi baffi che canta e gira a piedi tra la Venturina e casa Calistri, del quale mi sfugge il nome, avrebbero fatto, senza fatica, una lista migliore di quella dei Barolo tribicchierati nell'infausta edizione 2001 della guida.

Okay per sabato (e per il presidente di seggio? Forse preferisce venerdì?). Però, oltre al barolo, dobbiamo testare anche un brunello di montalcino '01 fattoria poggio di sotto. Abbiamo un lettore del Bollettino che ha fatto esplicita richiesta.
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Re: Bollettino AVR - " Turbo o Aspirato? " da pag.125

Messaggioda Dedalus » 08 giu 2011 00:33

E che cosa stapperete per festeggiare il 200.000° post del Bollettino?
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Re: Bollettino AVR - " Turbo o Aspirato? " da pag.125

Messaggioda JohnnyTheFly » 08 giu 2011 00:39

Dedalus ha scritto:E che cosa stapperete per festeggiare il 200.000° post del Bollettino?

Quelle sono le "visite"...... 8)
" Parlando e piangendo appese la giacca al muro poi chiese una birra mettendosi al sicuro " - MASSIMO BUBOLA [tratto dall'incipit della canzone MARIA CHE CI CONSOLA, 1979]

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