meursault ha scritto:Bouchard Père et Fils - Beaune 1er Cru Vigne de L'Enfant Jesus 1999
Racconta, racconta...
meursault ha scritto:Bouchard Père et Fils - Beaune 1er Cru Vigne de L'Enfant Jesus 1999
boston ha scritto:Barbaresco Roncaglie 06 Colla – parte non pulitissimo e polveroso ma col tempo si definisce e sviluppa un bel profilo minerale e balsamico.
meursault ha scritto:Ritorno a Faenza da Noè e gran bella serata sui vini della cote de Beaune.
meursault ha scritto:Joseph Drouhin - Beaune 1er Cru Clos des Mouches Blanc 2008
Henri Boillot - Corton Charlemagne Grand Cru 2005
meursault ha scritto:Hospices de Beaune - Corton Grand Cru Cuvée Charlotte Dumay 2008
Joseph Drouhin - Beaune 1er Cru Clos des Mouches Rouge 2008
meursault ha scritto:Domaine Leroy - Pommard Les trois follots 2000
Bouchard Père et Fils - Beaune 1er Cru Vigne de L'Enfant Jesus 1999
meursault ha scritto:Domaine Parigot Père et Fils - Beaune 1er Cru Grèves 1990
Luca Mazzoleni ha scritto:boston ha scritto:Barbaresco Roncaglie 06 Colla – parte non pulitissimo e polveroso ma col tempo si definisce e sviluppa un bel profilo minerale e balsamico.
se qualcuno avvista un 1999 mi avverta, sono disposto a pagare pesante. e' Nebbiolo da paura e delirio...
confido nei segugi dell'AVR...ma chiamatemi quando stappate, che contribuisco volentieri.
Palma ha scritto:Luca Mazzoleni ha scritto:boston ha scritto:Barbaresco Roncaglie 06 Colla – parte non pulitissimo e polveroso ma col tempo si definisce e sviluppa un bel profilo minerale e balsamico.
se qualcuno avvista un 1999 mi avverta, sono disposto a pagare pesante. e' Nebbiolo da paura e delirio...
confido nei segugi dell'AVR...ma chiamatemi quando stappate, che contribuisco volentieri.
Pare che manichi lo abbia recuperato, quindi preparati alla trasferta in AVR, intanto io allerto al banda per la doverosa accoglienza
Luca Mazzoleni ha scritto:Palma ha scritto:Luca Mazzoleni ha scritto:boston ha scritto:Barbaresco Roncaglie 06 Colla – parte non pulitissimo e polveroso ma col tempo si definisce e sviluppa un bel profilo minerale e balsamico.
se qualcuno avvista un 1999 mi avverta, sono disposto a pagare pesante. e' Nebbiolo da paura e delirio...
confido nei segugi dell'AVR...ma chiamatemi quando stappate, che contribuisco volentieri.
Pare che manichi lo abbia recuperato, quindi preparati alla trasferta in AVR, intanto io allerto al banda per la doverosa accoglienza
Ma che bella notizia! E complimenti a Manichi che si conferma infallibile 'wine-scouter'. Sono pronto a percorrere la Porrettana e portare qualche carico pesante in exchange al Roncaglie 99, che sia degno delle vostre principesche libagioni.
Se si fa dopo il 5-6 Maggio, posso portare delle cosine interessanti dalla Langa...magari qualche 07 da ripassare assieme.
solarolo ha scritto:Dal momento che il Conte è un po' sfaticato ultimamente tocca a me tenere aggiornato il gazzettino, questi i vini bevuti qualche giorno fa:
Boillot – Puligny-Montrachet 1er cru Clos de la Mouchere 2007
Sauzet – Puligny-Montrachet 1er Cru Champ-Canet 2007
Bonneau du Martray – Corton Charlemagne 2002
Valentini – Trebbiano 2002
Anne Gros – Echezeaux G.C. 2007
Marquis D’Angerville – Volnay 1er Cru Clos des Ducs 2007
Leroy - Nuits-Saint-Georges Aux Allots 2000
solarolo ha scritto:Le mie saranno note molto soggettive, spero che quelle oggettive le posti il Conte, ben più qualificato di me.
Sauzet buonissimo, fresco, minerale, molto complesso ed in continua evoluzione, nettamente il migliore dei bianchi.
Boillot è forse un po' troppo giovane, all'inizio è un po' compresso, dopo qualche ora inizia ad uscire senza mai raggiungere però la complessità di Sauzet, comunque valido.
Valentini non sfigura in mezzo a questi vini, per essendo su un registro completamente diverso. nettamente sopra i 90 punti.
Bonneau du Martray è stato nettamente il peggiore di tutti, chissà, forse ha solo bisogno di maturare o forse bottiglia sfigata.
Anne Gros è molto sui piccoli frutti rossi, eleganza a tutto spiano, piaciuto un sacco.
Marquis D’Angerville ci ha messo un po' ad esprimersi, ma alla fine mi ha decisamente conquistato. Molto austero.
Leroy si contraddistingue per la sua spaziatura ed eleganza. Gusto interminabile.
épée ha scritto:Barbaresco 2008 - Olek Bondonio : Roncagliette, se non ho capito male.
épée ha scritto:Giusto per non recitare il de profundis della discussione, questo è il fine settimana:
Champagne Fallet-Prevostat non dosè : non un mostro di drittezza, dolcino e un po’ monocorde. Mi aspettavo di più.
Silex 2007 – Dagueneau : certo il nome non è di fantasia. Dopo discrete delusioni causa totale inespressività, anche se in verità più con Pur Sang, incrocio un vino di Dagueneau vagamente espansivo in gioventù. Minerale di roccia, ma proprio di gelida pietra bagnata. Reminescenze di Borgogna, tra agrumi e polvere da sparo. Molto leggero il vegetale. Bocca più sul frutto. Giallo e anche un po’ dolcino, ma sempre fresco. La bocca non regge il naso, ma c’è di che accontentarsi.
Barbaresco 2008 - Olek Bondonio : Roncagliette, se non ho capito male. Tutto un frullare di marmellatine e gelatine di frutti rossi, e una leggera aromaticità mediterranea atipica. Tannino impalpabile. Davvero inusuale, mi è persin piaciuto.
Barbaresco Roccalini 2008 - Cascina Roccalini : cipria, vaniglia, alcol. Un bel problema.
Barolo Prapò 2007 – Mauro Sebaste : decisamente sul frutto rosso maturo, ma senza cedere su mollezze disfatte. Il naso non esce dal registro, ma la bocca pian piano si fa composta, quasi a modino.
Barolo Monprivato 1990 – Mascarello : si distende immediatamente su una terziarizzazione setosa, di un variegato floreale appassito, accompagnato da una carezzevole e fresca balsamicità. Bocca manifesta e precisa, dolce e chiara. Tannini di velluto. Vino luminoso.
Barbaresco Asili Ris. 1996 – Giacosa : bottiglia problematica. Evolutissima, scura, naso di cozza. Peggiora col tempo. Impossibile che il vino si sia ridotto così.
Barolo Ris. Monfortino 2004 – Conterno : che dire…intanto che non è affatto chiuso, pur non essendo confidenziale come il 2002. E’ oggi leggermente più scuro e serioso di 2001 e 2002, con un naso meno trasparente e meno inebriante, che comunque gira fra la viola, il frutto rosso aspro, l’anguria e l’agrumato tipico, ma con una bocca monstre, distesa e riconoscibile. Tannino serratissimo. Non sarà forse monumentale come il 2001, ma maestoso sì.
Barolo Rocche del Falletto Ris. 2004 – Giacosa : piuttosto carico di colore, naso massivo e maturo decisamente poco a fuoco, bocca assai più divertente per precisione e definizione, anche se rimane di acidità carente e con una chiosa di maturità eccessiva. Per me esce piuttosto male dal quartetto di 2004.
Barbaresco Montefico 2004 – Roagna : tanta tanta pazienza prima di veder uscire il vino da riduzioni e ammennicoli vari, però alla fine si pulisce davvero, e si allunga sul frutto più vivace che abbia sentito in Roagna. C’è sempre tutta la batteria officinale tipica, ma sopra tutto un frutto chiaro e limpido abbastanza irresistibile. Piaciuto assai.
Barolo Bussia 2004 – Poderi Colla : il vino nei fatti con l’impatto tannico più aggressivo della serata più per una sua rustica ruvidità che per fittezza. Una volta fatto respirare però diventa molto floreale, fresco e leggero al naso, con bocca sapida e acconciata.
Conte, coreggi 'r titolo. So' due anni che beviamo sti Beaune.
Palma ha scritto:Falletto, o Rocche del Falletto? se è il secondo chiedo a Vittorio se c'erano similitudini con la bottiglia da me portata a Savigno e che ci era assai piaciuta.
Palma ha scritto:Falletto, o Rocche del Falletto? se è il secondo chiedo a Vittorio se c'erano similitudini con la bottiglia da me portata a Savigno e che ci era assai piaciuta.
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